Mouna Ayoub (Kuwait, 27 febbraio 1957) è un'imprenditrice egiziana e francese di origini libanesi[1].

Imprenditrice e persona mondana molto conosciuta, è spesso ospite del Festival di Cannes[2]. La sua storia è stata raccontata nel libro "Schiava di lusso" edito da Sonzogno[3].

Biografia modifica

Nata in una famiglia Cristiano Maronita, all'età di 20 anni si converte all'Islam per sposare l'imprenditore quarantenne Nasser Al-Rashid, consigliere del Re Fahd dell'Arabia Saudita, da cui avrà cinque figli[4]. Dopo diciotto anni di matrimonio, in accordo con le condizioni del divorzio, lascia l'Arabia Saudita e costruisce una fortuna investendo nel mercato degli immobili e in azioni[5]. Nel 2000 ha scritto un libro autobiografico, in risposta alle accuse di essere una moderna "Madame Bovary" che le erano mosse in Medio Oriente da una rivista libanese[6]. Scott MacLeod, giornalista del Time Magazine, ha scritto al riguardo: "Ma se la sua storia fornisce un raro sguardo alla stravaganza spesso causata da una ricchezza inimmaginabile, funge anche da inquietante manifesto contro le estreme restrizioni imposte alle donne da alcune società arabe ultraconservative". L'ex marito ha intentato causa nel tentativo di interrompere la pubblicazione dell'autobiografia. Il libro è diventato un best seller in Francia.

Nel 1997 ha acquistato lo yacht chiamato Phocéa, appartenuto al miliardario Bernard Tapie, che fino al 2004 è stato lo yacht a vela più grande del mondo. L'imbarcazione è costata 5,56 milioni di Euro, a cui si sono aggiunti 18,25 milioni di Euro di lavori di ristrutturazione. Per pagare la cifra la Ayoub ha venduto una parte della sua collezione di gioielli, compreso il "Diamante Mouna", uno dei diamanti gialli più grandi del mondo, per una cifra di 2,52 milioni di Euro e una collana Bulgari per una cifra equivalente. Dopo aver venduto lo yacht e aver tentato di rientrarne in possesso, ha venduto tutti gli oggetti che erano stati sull'imbarcazione ad un'asta molto pubblicizzata. La Associated Press stima il suo patrimonio netto in oltre 300 milioni di dollari mentre nel 2006 il The New York Times lo stima in circa 500 milioni di dollari. È proprietaria della più grande collezione di Alta moda del mondo, composta da oltre 10.000 oggetti. Non veste mai lo stesso indumento per due volte e le maggiori case di moda hanno un manichino con le sue misure per poterle confezionare gli abiti in sua assenza. La Associated Press l'ha descritta come un filantropo della moda, dopo che ha donato al Museo della Moda di Parigi un vestito d'oro di Chanel, del valore di 300.000 Euro. La sua ascesa sociale ed economica, da cameriera a moglie di un consigliere del Re saudita a imprenditrice e filantropa è stato oggetto di molti articoli e reportage giornalistici.

Opere pubblicate modifica

  • Schiava di lusso, traduzione di L. Stroppa, edizioni Sonzogno 2001 - 224 pagine - EAN: 9788845420801

Note modifica

  1. ^ https://www.ladepeche.fr/article/2000/06/25/279374-le-cri-d-amour-de-mouna-ayoub.html. URL consultato il 1º giugno 2020.
  2. ^ https://www.pinterest.it/mouna8787/haute-couture-is-an-art/. URL consultato il 1º giugno 2020.
  3. ^ https://www.ibs.it/schiava-di-lusso-libro-mouna-ayoub/e/9788845420801. URL consultato il 1º giugno 2020.
  4. ^ https://www.gala.fr/l_actu/news_de_stars/mouna_ayoub_la_mode_m_a_permis_de_faire_la_paix_avec_moi-meme_333862. URL consultato il 1º giugno 2020.
  5. ^ https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/1343734/My-marriage-of-misery-to-a-billionaire.html. URL consultato il 1º giugno 2020.
  6. ^ http://content.time.com/time/world/article/0,8599,2051048,00.html. URL consultato il 1º giugno 2020.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN187892 · ISNI (EN0000 0001 1486 9872 · LCCN (ENn2004047799 · GND (DE12451491X · BNF (FRcb136245293 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2004047799
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