Mulamba Ndaye

calciatore della Repubblica Democratica del Congo (1948-2019)
Mulamba Ndaye
Nazionalità Bandiera dello Zaire Zaire
Altezza 174 cm
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1981
Carriera
Squadre di club1
1963-1972Bandiera non conosciuta Renaissance du Kasaï? (?)
1972-1973Bandiera non conosciuta AS Bantous? (?)
1973-1981Vita Club? (?)
Nazionale
1967-1971Bandiera del Congo-Kinshasa Congo-Kinshasa? (?)
1971-1981Bandiera dello Zaire Zaire15+ (10+)
Palmarès
 Coppa d'Africa
Oro Egitto 1974
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pierre Mutumbula Ndayé Mulamba (Kananga, 4 novembre 1948Johannesburg, 26 gennaio 2019) è stato un calciatore della Repubblica Democratica del Congo, di ruolo attaccante. Era soprannominato "Mutumbula" ("assassino") e "Volvo"[1].

Carriera modifica

Club modifica

Nato a Luluabourg (ora Kananga), militò nel Renaissance du Kasaï e nell'AS Bantous. Nel 1973 venne ingaggiato dall'AS Vita Club, il club in cui divenne famoso e con cui vinse la Coppa dei Campioni d'Africa proprio nel 1973. Nel 1981, Mulamba concluse la sua carriera raggiungendo per la seconda volta la finale della Coppa dei Campioni d'Africa 1981 con la sua squadra.

Nazionale modifica

Insieme alla Nazionale di calcio della Repubblica Democratica del Congo vinse la Coppa d'Africa 1974, proprio in questa competizione segnò ben 9 reti in soli 6 match, vincendo il titolo di capocannoniere. Al ritorno in patria, Mulamba fu insignito dell'Ordine nazionale del Leopardo dal Presidente Mobutu Sese Seko.

Nello stesso anno partecipò al campionato del mondo 1974, nel quale scese in campo come capitano nelle prime due gare disputate dalla sua Nazionale, senza mai segnare. Dopo la sconfitta 2-0 contro la Scozia, venne espulso per errore al 22' del successivo incontro contro la Jugoslavia (perso poi con il risultato di 9-0): dopo il quarto gol segnato in netto fuorigioco da Josip Katalinski, il compagno di squadra Mwepu Ilunga corse allora indignato verso l'arbitro colombiano Omar Delgado, rifilandogli da dietro un calcio nel sedere;[2] non avendo visto il suo aggressore, nel parapiglia l'arbitro espulse per errore Mulamba Ndaye,[3][4] che venne squalificato dalla FIFA per tre gare. Mulamba disse in seguito che la squadra aveva giocato sotto il proprio potenziale, sia per protesta che per perdita di morale, dopo non aver ricevuto il bonus di 45.000 dollari promesso dal Presidente dello Zaire.

Declino modifica

Nel 1994, Mulamba ottenne un premio alla carriera alla Coppa delle nazioni africane 1994 in Tunisia. Alcuni giorni dopo il suo ritorno in Zaire, subì una rapina in casa da parte di ladri che erroneamente pensavano che un'ex stella dello sport fosse ricca: dopo avergli preso la medaglia appena ricevuta, i malviventi uccisero il figlio Tridon di 9 anni e spararono alle gambe di Mulamba Ndaye, che venne anche malmenato e gettato giù da un ponte. Venne così ospitato in convalescenza da Emmanuel Paye-Paye per otto mesi. Durante la prima guerra del Congo, il figlio maggiore di Mulamba fu ucciso, cosicché nel 1996 fuggì in Sud Africa come rifugiato, vivendo solo e indigente. Andò a Johannesburg e poi a Città del Capo, dove fu accolto da una famiglia locale.

Nel 1998, si è tenne un minuto di silenzio durante la Coppa d'Africa in Burkina Faso, dopo che era stata diffusa la notizia della sua morte in un incidente in una miniera di diamanti in Angola; tuttavia, si trattò di un caso di omonimia, poiché all'epoca Mulamba era ancora in Sudafrica, disoccupato e alcolizzato.

Nel 2010 Mulamba lavorò come allenatore di squadre amatoriali locali e sposò una donna sudafricana. Il documentario Forgotten Gold girato nel 2008-2009, lo seguì in Sud Africa e in una visita in Congo. Ha anche incontrato Danny Jordaan, capo del comitato organizzatore della Coppa del Mondo FIFA 2010.

Negli ultimi anni, Mulamba soffrì di problemi cardiaci, renali e al ginocchio, costringendolo in età avanzata alla sedia a rotelle. Visse in povertà e senza riconoscimenti nel comune di Khayelitsha a Città del Capo. Morì poi a Johannesburg all'età di 70 anni.

Palmarès modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica

Vita Club: 1973, 1975, 1977, 1980
Vita Club: 1973, 1975, 1977, 1981

Competizioni internazionali modifica

As Vita Club: 1973

Nazionale modifica

Egitto 1974

Individuale modifica

Egitto 1974 (9 gol)

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Andrew Harding, Africa's abandoned football legend, in BBC Online, BBC, 5 giugno 2010. URL consultato il 16 settembre 2011.
  2. ^ (EN) Paul Doyle, Ndaye Mulamba is living like a pauper 44 years after Zaire red-card farce, su The Guardian, 18 marzo 2018.
  3. ^ Francesco Marinelli, Lo Zaire ai Mondiali, su Il Post, 23 giugno 2014.
  4. ^ (ES) El drama de la expulsión, su El Mundo.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN124738891 · ISNI (EN0000 0000 8621 3058 · LCCN (ENno2010107451 · GND (DE1162361786 · WorldCat Identities (ENlccn-no2010107451