Mumford & Sons

gruppo musicale inglese

I Mumford & Sons sono un gruppo musicale indie folk formatosi nel 2007 a Londra, composto da Marcus Mumford (voce, chitarra, batteria), Ben Lovett (voce, tastiere, pianoforte, fisarmonica) Winston Marshall (voce, chitarra, banjo, basso) e Ted Dwane (voce, basso, contrabasso, batteria). Hanno vinto un Grammy Award nel 2013 per il Miglior Album dell'anno (Babel, 2012).[2]

Mumford & Sons
I Mumford & Sons in concerto a Londra nel 2013
Paese d'origineBandiera dell'Inghilterra Inghilterra
GenereIndie rock[1]
Indie folk [1]
Rock alternativo[1]
Periodo di attività musicale2007 – in attività
EtichettaGentlemen of the Road (Island Records)
Glassnote Records (Sony Music)
Album pubblicati4
Studio4
Colonne sonore2
Sito ufficiale

Storia modifica

Primi anni (2007-2009) modifica

Il gruppo, formatosi nel dicembre 2007, è composto da Marcus Mumford (voce, chitarra e batteria), Winston Marshall (voce, chitarra resofonica e banjo), Ben Lovett (voce, organo e tastiera) e Ted Dwane (voce e contrabbasso).

Nei primi mesi del 2008 la band ha iniziato a lavorare con il manager Adam Tudhope[3]; nel febbraio 2008 la band ha completato un lungo tour nel Regno Unito con il sostegno di Alessi Ark, Sons of Noel and Adrian, Peggy Sue e altri artisti. La loro prima apparizione al Glastonbury Festival[4] avvenne nel giugno 2008. Hanno anche girato l'Australia con l'artista Laura Marling, la cui esperienza ha contribuito a formare sempre di più il loro atteggiamento verso il pubblico, cioè quello di interagire con esso frequentemente per creare un ambiente confortevole e informale.[3] Il primo progetto dei Mumford & Sons è stato un EP intitolato Love Your Ground, completato in un anno e pubblicato nel novembre 2008 dalla Chess Club Records.[3]

Nel corso del 2008 e 2009, i Mumford & Sons si sono esibiti in piccoli e medi locali nel Regno Unito e negli Stati Uniti, presentando al pubblico i brani di Love Your Ground e altro materiale che sarebbe diventato poi l'album Sigh No More, registrato poi con Markus Dravs, che aveva prodotto altri album con artisti come gli Arcade Fire[3]. L'unica traccia di Love Your Ground ad essere inclusa in Sigh No More fu Little Lion Man. La band dichiarò al quotidiano Herald Sun che si auto-finanziò l'album per evitare i compromessi artistici e tecnici che accadono nei progetti di studio finanziati[3]. Nel 2009 hanno fatto un nuovo tour a supporto di Laura Marling.

Il primo album: Sigh No More (2009-2012) modifica

 
Winston Marshall (banjo) e Marcus Mumford, durante un concerto della band al Koninklijk Circus, nel 2010.
 
Ted Dwane, bassista e voce

Nell'agosto del 2009 hanno firmato un contratto con l'etichetta discografica Island Records e hanno pubblicato il loro album di debutto, Sigh No More, il 6 ottobre 2009 per la propria etichetta Gentlemen of the Road ed in seguito per Glassnote Records, sottoetichetta della Island. L'album ha venduto più di un milione di copie[1] e ha raggiunto la prima posizione in Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, e poi ha raggiunto la posizione numero due nella Official Albums Chart e nella Billboard 200[5][6], dove è stato certificato platino.[7]

La band ha guadagnato popolarità durante tutto il 2010, esibendosi per un pubblico sempre più ampio e facendo le loro prime apparizioni televisive negli Stati Uniti: nella loro prima performance televisiva statunitense, la band ha suonato Little Lion Man al Late Show della CBS con David Letterman il 17 febbraio 2010[8]. In seguito, è stato eseguito il brano The Cave al The Late Show con Craig Ferguson il 26 febbraio 2010.

 
Ben Lovett, tastierista, a Berlino, in concerto alla C-Halle, 2010.

Nel novembre 2010 i Mumford & Sons hanno vinto il premio Most Popular International Artist agli ARIA Music Awards. Nel dicembre 2010, la band ha ricevuto due nomination ai Grammy Awards, uno per Miglior nuovo artista e l'altro per Best Rock Song (con Little Lion Man). La successiva performance live alla cerimonia dei Grammy nel febbraio 2011[9] (con il brano The Cave) ha portato ad una positiva attenzione da parte dei media ed ha aumentato la popolarità dei brani tratti da Sigh No More.

Nel 2010 hanno pubblicato l'EP The First Dance con il nome di The Wedding Band.[10]

Il 7 dicembre 2010, in collaborazione con Dharohar Project e Laura Marling hanno pubblicato un EP registrato a Delhi, in India, in uno studio improvvisato con i tradizionali musicisti Rajasthan e include quattro collaborazioni, tra cui un mash-up di Devil's Spoke della Marling e To Darkness.

La popolarità della band è cresciuta durante il 2011, vincendo diversi premi ed esibendosi da headliner in grandi spettacoli e festival. Nel febbraio 2011, hanno ricevuto il premio European Border Breakers Awards. Hanno ricevuto inoltre il premio British Album of the Year con Sigh No More ai Brit Awards dove si esibirono alla cerimonia con il brano Timshel[11] (aumentando così le vendite nel Regno Unito).

Durante il tour negli Stati Uniti all'inizio del 2011, la band ha iniziato a scrivere le canzoni per il successivo album. Il tastierista Ben Lovett ha dato il merito all'atmosfera creativa di Nashville, Tennessee, che ha facilitato il processo di scrittura[12]. Il 3 giugno a Kansas City, Missouri, durante la prima tappa del loro tour americano, la band ha annunciato che stavano registrando un nuovo album; hanno poi eseguito alcuni brani tratti dal nuovo album, il cui titolo non fu rivelato[13].

 
Marcus Mumford, leader della band dal vivo ad Hyde Park, Londra

Nel mese di aprile 2011 i Mumford & Sons, con i gruppi Old Crow Medicine Show e i Edward Sharpe and Magnetic Zeros, hanno preso parte al Railroad Revival Tour, ispirato al Festival Express tour in Canada del 1970 con gli artisti Buddy Guy, Janis Joplin, The Grateful Dead e The Band[14]. Viaggiando esclusivamente in vagoni ferroviari d'epoca, le tre band eseguirono concerti in “luoghi all'aperto unici” nel corso di una settimana a partire da Oakland, in California[15]. Essi appaiono nel documentario musicale Big Easy Express, diretto da Emmett Malloy, vincitore del premio Best Long Form Video ai Grammy Awards nel 2013.[16]

Il 24 giugno 2011 i Mumford & Sons hanno suonato al Glastonbury Festival e poi iniziarono il loro tour nel nord America in cui eseguirono alcune canzoni del nuovo album non ancora pubblicato[17]. La band registrò due canzoni per l'arrangiamento del film di Andrea Arnold di Cime tempestose (basato sul romanzo di Emily Brontë del 1847 Cime tempestose); uno dei due brani (Enemy) è stato utilizzato per titoli di coda[18]. Nel giugno 2012, i Mumford & Sons hanno contribuito alla canzone Learn Me Right con la cantante Birdy per il film Brave della Pixar[19].

Il secondo album: Babel (2012-2013) modifica

Il 21 settembre 2012 è uscito il loro secondo album, prodotto da Markus Dravs, Babel per Glassnote. Questo secondo lavoro ha raggiunto il primo posto della classifica inglese UK Albums Chart e della classifica statunitense assoluta di Billboard[20], diventando l'album venduto più velocemente del 2012 in UK e il secondo più grande debutto vendita nel 2012 negli Stati Uniti, vendendo 600 000 copie nella prima settimana, e più di un milione in tutto il mondo.

Il 29 agosto 2012, i Mumford & Sons hanno registrato il loro concerto al Red Rocks Amphitheatre nel Colorado[21]. Il concerto è stato poi pubblicato su DVD, vinile e su iTunes come Road to Red Rocks. La performance di I Will Wait del concerto divenne il video ufficiale della canzone.

Il 22 settembre 2012, la band ha eseguito due canzoni del nuovo album, I Will Wait e Below My Feet, al Saturday Night Live[22].

Il disco Babel ha anche vinto il Grammy Awards nel 2013 come Album dell'anno

Il 20 settembre 2013 i Mumford & Sons hanno annunciato un periodo di pausa dai concerti e dalle registrazioni in studio per una "notevole quantità di tempo"[23]. Il tastierista Ben Lovett ha confessato a Rolling Stone che "non ci saranno attività legate ai Mumford And Sons nel prossimo futuro - questo è quanto abbiamo in programma al momento, di fare molto poco, almeno per quanto riguarda la band. Ci riposeremo un po'"[24].

 
Marcus Mumford al Gentleman of the Road Stopover Festival di Aviemore, Scozia, 2015

Nel dicembre 2013 il bassista Ted Dwane ha affermato che il gruppo si sarebbe riunito a febbraio 2014 per scrivere nuova musica.[25] Il 20 luglio 2014 Ben Lovett ha confermato che il gruppo è al lavoro sul loro terzo album, in registrazione a Londra.[26]

Il terzo album: Wilder Mind (2015-2017) modifica

Il 2 marzo 2015, tramite il sito ufficiale, la band comunica l'uscita del nuovo album, Wilder Mind, prevista per il 4 maggio successivo;[27] Il primo singolo, Believe, ha debuttato su BBC Radio 1 il 9 marzo 2015.

Tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 la band conferma che ha iniziato a lavorare al nuovo album[28]. Nell'agosto del 2018, i Mumford & Sons si esibiscono con tre nuovi brani[29][30] dal vivo allo Sziget Festival, aprendo il concerto con See a sign, eseguendo poi Woman e Guiding Light.

Il quarto album: Delta (2018) modifica

Il 19 settembre il gruppo annuncia, via social, l'uscita del nuovo singolo Guiding Light in forma ufficiale per il 20 settembre. Il singolo viene rilasciato su BBC Radio 1, con l'uscita del nuovo album Delta il 16 novembre 2018.[31][32][33]

Stile musicale e influenze modifica

Mumford & Sons sono stati descritti dal The Hollywood Reporter e Forbes come un gruppo folk rock.[34][35] Hanno iniziato utilizzando strumentazione di tipo bluegrass e folk, con gli strumenti di base di chitarra acustica, banjo, pianoforte e un contrabbasso, suonato con uno stile ritmico riconducibile a rock alternativo e folk. Nel documentario Big Easy Express[36][37], Marcus Mumford riconosce l'influenza degli Old Crow Medicine Show : "Ho sentito la musica degli Old Crow quando avevo, più o meno, 16 o 17 anni e davvero mi ha spinto, verso la musica folk, e il bluegrass. Ho ascoltato Bob Dylan, ma non mi sono davvero avventurato nel mondo del country così tanto."[38] Mumford riconosce che "la band li ha ispirati a prendere il banjo e iniziare le loro ormai famose serate country a Londra." Ketch Secor, il frontman degli Old Crow, concorda: "Quei ragazzi hanno colto il messaggio e ci hanno fatto carriera."[39]

Emmylou Harris è stata "tra gli artisti che hanno aiutato Mumford e i compagni di band Ben Lovett, Ted Dwane e Winston Marshall a scoprire il loro amore per la musica roots americana, iniziando con "O Brother, Where Art You?" la famosa colonna sonora (...) che alla fine li ha portati a conoscere gli Old Crow Medicine Show e poi ad immergersi profondamente nei suoni d'altri tempi, dal passato a lungo trascurato dell'America."[40]

Influenze letterarie (William Shakespeare) modifica

Gran parte del contenuto dei testi dei Mumford & Sons ha una forte influenza letteraria, l'album di debutto Sigh No More prende spunto dalla commedia Molto rumore per nulla (orig. Much Ado About Nothing) di William Shakespeare. Il brano "Sigh No More" include citazioni dalla commedia come "Serve God love me and mend / For man is a giddy thing / and One foot in sea and one on shore".[41][42][43] Il titolo della canzone "Roll Away Your Stone" è un'allusione a Macbeth; La strofa di Macbeth nell'atto 1, scena 4: Stars hide your fires/ And these here are my desires.[44]

Inoltre, The Cave include diversi riferimenti all'Odissea, in particolare le sirene che Ulisse incontra nel suo viaggio verso casa. La canzone contiene anche molti riferimenti al libro di G.K. Chesterton, San Francesco d'Assisi[45], in cui Chesterton usa la Caverna di Platone come modo per spiegare come San Francesco vede il mondo dalla prospettiva di Dio.

Little Lion Man sembra essere una rivisitazione in forma di monologo drammatico tratto dal romanzo Yvain il cavaliere del leone di Chrétien de Troyes, che è la storia di un cavaliere che impazzisce dopo aver tradito la promessa fatta alla moglie di tornare a casa. Sia Timshel che Dust Bowl Dance traggono spunto dai romanzi di John Steinbeck, Mice and Men, La valle dell'Eden e Furore.[46]

Il cambiamento del suono della band nel loro terzo album è stato descritto da Ben Lovett come una "partenza naturale". Alla fine del tour di Babel, Winston Marshall ha barattato il suo banjo con una chitarra elettrica e Marcus Mumford ha iniziato a suonare più batteria mentre la band si era concentrata su strumenti pesanti e persino su alcuni brani dei Radiohead. Il banjo non è presente nel disco (Wilder Mind), uno strumento che è diventato sinonimo della band. La rivista NME[47] ha riferito che il suono della band è "più espansivo che mai e decisamente più pesante, grazie al cambio di strumentazione". Il gruppo ha anche utilizzato una batteria completa invece della cassa. "Abbiamo avuto la nostra serie standard di strumenti negli ultimi sei anni e ci siamo sentiti come se fosse la nostra tavolozza, [ma] abbiamo iniziato a raccogliere altre cose", ha detto Lovett.

Ben Lovett ha affermato a NME di aver lavorato con James Ford per Wilder Mind: "Sentivamo il bisogno di cambiare, non per causa di Markus [Dravs], ma lui era molto attaccato al genere dei dischi precedenti. Volevamo fare qualcosa di nuovo e così abbiamo cambiato".[47]

Gentlemen of the Road modifica

Nel 2009, la band ha fondato Gentlemen of the Road[48], una società di promozioni live, etichetta discografica e organizzatore della serie globale di Festival Stopover. Questi festival tendono a svolgersi in città e villaggi normalmente non visitati da band o cantanti, nel tentativo di portare guadagni nel posto e aiutarne le imprese e l'economia. La band seleziona coloro che suonano per i Festival Stopover. Questi includono band come Foo Fighters, The Flaming Lips, The Vaccines, The Maccabees e Jenny Lewis, tra gli altri.[49]

Formazione modifica

Ex membri modifica

Musicisti ausiliari dal vivo modifica

Discografia modifica

Album in studio modifica

EP modifica

  • 2008 - Mumford & Sons
  • 2008 - Love Your Ground
  • 2009 - The Cave and the Open Sea
  • 2010 - The First Dance (con lo pseudonimo di The Wedding Band)
  • 2016 - Johannesburg (in collaborazione con Baaba Maal, The Very Best & Beatemberg)

Singoli modifica

  • 2009 - Little Lion Man
  • 2009 - Winter Winds
  • 2010 - The Cave
  • 2010 - Roll Away Your Stone
  • 2012 - I Will Wait
  • 2012 - Lover of the Light
  • 2013 - Whispers in the Dark
  • 2013 - Babel
  • 2013 - Hopeless Wanderer
  • 2015 - Believe
  • 2015 - The Wolf
  • 2015 - Snake Eyes
  • 2015 - Hot Gates
  • 2016 - There Will Be Time
  • 2016 - Just Smoke
  • 2016 - Wona
  • 2018 - Guiding Light
  • 2018 - If I Say
  • 2018 - Beloved
  • 2020 - Forever
  • 2024 - Good People

DVD modifica

Premi e riconoscimenti modifica

Anno Premio Categoria Candidatura Risultato
2010 Premio Mercury Album dell'anno Sigh No More Candidato/a
MTV Video Music Awards Migliore fotografia Little Lion Man Candidato/a
Live UK Music Business Awards Breakthrough Artist Mumford & Sons Vincitore/trice
Mojo Awards Breakthrough Act Candidato/a
NME Awards Migliore band emergente Candidato/a
Q Awards Best New Act Vincitore/trice
Migliore traccia The Cave Candidato/a
UK Festival Awards VF Critics' Choice Mumford & Sons Candidato/a
Breakthrough Artist Vincitore/trice
Headline Performance Candidato/a
Album dell'anno The Cave Candidato/a
ARIA Music Awards Artista internazionale popolare Mumford & Sons Vincitore/trice
2011 American Music Award Favorite Alternative Artist Candidato/a
Americana Music Honors & Awards (USA) Artista emergente dell'anno Vincitore/trice
Gruppo dell'anno Candidato/a
Billboard Music Awards Top Rock Artist Candidato/a
Top Alternative Artist Vincitore/trice
Top Rock Album Sigh No More Vincitore/trice
Top Alternative Album Vincitore/trice
Top Rock Song Little Lion Man Candidato/a
Top Alternative Song Candidato/a
The Cave Candidato/a
Brit Awards British Group Mumford & Sons Candidato/a
British Breakthrough Act Candidato/a
Album britannico dell'anno Sigh No More Vincitore/trice
Grammy Awards Miglior artista esordiente Mumford & Sons Candidato/a
Miglior canzone rock Little Lion Man Candidato/a
MTV Video Music Awards Miglior video rock The Cave Candidato/a
2012 Billboard Music Awards Top Rock Artist Mumford & Sons Candidato/a
Top Alternative Artist Candidato/a
Top Rock Album Sigh No More Candidato/a
Top Alternative Album Candidato/a
Top Alternative Song The Cave Candidato/a
European Festivals Awards Protagonista dell'anno Mumford & Sons Candidato/a
Inno dell'anno Little Lion Man Candidato/a
GAFFA-Prisen Miglior album straniero Babel Vincitore/trice
Miglior band straniera Mumford & Sons Vincitore/trice
Grammy Awards Registrazione dell'anno The Cave Candidato/a
Canzone dell'anno Candidato/a
Miglior interpretazione rock Candidato/a
Miglior canzone rock Candidato/a
2013 Album dell'anno Babel Vincitore/trice
Miglior album "americana" Candidato/a
Miglior interpretazione rock I Will Wait Candidato/a
Miglior Canzone Rock Candidato/a
Miglior canzone scritta per media audio-visivi Learn Me Right (con Birdy) Candidato/a
Miglior film musicale Big Easy Express Vincitore/trice
Juno Awards Album internazionale dell'anno Babel Vincitore/trice
Echo Gruppo pop/rock internazionale dell'anno Mumford & Sons Vincitore/trice
Live UK Music Business Awards Miglior esibizione in un festival Candidato/a
Q Awards Miglior esibizione dal vivo Candidato/a
Silver Clef Award Candidato/a
Teen Choice Awards Gruppo Rock Candidato/a
UK Music Video Awards Miglior copertura mediatica musicale dal vivo The Road to Red Rocks Candidato/a
MTV Video Music Awards Miglior video rock I Will Wait Candidato/a
BRIT Awards Gruppo britannico Mumford & Sons Vincitore/trice
Esibizione dal vivo Candidato/a
Album britannico dell'anno Babel Candidato/a
Billboard Music Awards Top Billboard 200 Album Candidato/a
Top Rock Album Vincitore/trice
Top Billboard 200 Artist Mumford & Sons Candidato/a
Top Duo/Group Candidato/a
ARIA Music Awards Miglior artista internazionale Candidato/a
American Music Award Artista internazionale preferito Candidato/a
2014 Billboard Music Awards Top Rock Album Babel Candidato/a
Grammy Awards Miglior film musicale The Road To Red Rocks Candidato/a
People's Choice Awards Band alternative/rock preferita Mumford & Sons Candidato/a
Ivor Novello Awards Successo internazionale Vincitore/trice
2015 GAFFA-Prisen Miglior band straniera Vincitore/trice
Live UK Music Business Awards Miglior esibizione in un festival Candidato/a
Q Awards Miglior esibizione live Candidato/a
UK Music Video Awards Miglior copertura mediatica musicale dal vivo The Hospital Live Sessions Candidato/a
2016 Billboard Music Awards Top Rock Album Wilder Mind Candidato/a
2018 Americana Music Honors & Awards (UK) Trailblazer Award Mumford & Sons Vincitore/trice
2019 GAFFA-Prisen Miglior band straniera Candidato/a
Billboard Music Awards Top Rock Album Delta Candidato/a

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) Mumford & Sons, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Mumford & Sons, su GRAMMY.com, 4 giugno 2019. URL consultato il 19 novembre 2019.
  3. ^ a b c d e MumsonFans.com Mumford Will Start Writing For New Album 2014 - MumsonFans.com, su mumsonfans.com. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2014).
  4. ^ Mumford & Sons have taken Australia by storm, su heraldsun.com.au.
  5. ^ Mumford & Sons reach UK and US million sales landmark, su nme.com.
  6. ^ 'Now 37' Livens Up Billboard 200 at No. 1, Mumford Climb to No. 2 | Billboard, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 2 marzo 2011.
  7. ^ Babel, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2012).
  8. ^ Zane Lowe, Tracklisting – Tuesday 28 July 2009, su bbc.co.uk, Radio 1.
  9. ^ Edna Gundersen, A Grammy performance is good for business, su usatoday.com. URL consultato il 6 marzo 2011.
  10. ^ The Wedding Band's (Mumford and Sons) The First Dance EP, su treeswingers.com (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  11. ^ London – Radio – Mumford and Sons, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 10 giugno 2010.
  12. ^ Winners of the 2011 European Border Breakers Awards, su ec.europa.eu, European Commission. URL consultato il 20 febbraio 2012.
  13. ^ Mumford & Sons write Sigh No More follow-up while touring US, su mtv.com, MTV. URL consultato il 7 marzo 2011.
  14. ^ Sinead Garvanin, Mumford's railroad revival: The band boarded the Big Easy Express for a US tour with a difference, su bbc.co.uk, BBC Radio: 6 Music News.
  15. ^ The Railroad Revival Tour, su railroadrevivaltour.com (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2011).
  16. ^ Mumford & Sons' New Album Announcement", su mumfordandsons.com.
  17. ^ Glastonbury Festival, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 25 settembre 2012.
  18. ^ Kevin Jagernuth, Mumford & Sons Record New Song "Enemy" For Andrea Arnold's ‘Wuthering Heights, su blogs.indiewire.com. URL consultato il 23 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2011).
  19. ^ Bryko, First Details on 'Brave' Soundtrack!, su pixarplanet.com. URL consultato il 5 maggio 2012.
  20. ^ Babel - Mumford & Sons, su allmusic.com, AllMusic.
  21. ^ Rocks on 'I Will Wait', su rollingstone.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2015).
  22. ^ Logan Nicklaus, Copia archiviata, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2012).
  23. ^ Mumford & Sons Taking A Break For 'A Considerable Amount Of Time', su huffingtonpost.com.
  24. ^ Adam W. Kepler, Mumford & Sons Taking a Break, su nytimes.com, New York Times.
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  28. ^ (EN) Mumford & Sons discuss progress on their new album - NME, in NME, 9 luglio 2017. URL consultato il 27 agosto 2018.
  29. ^ Rockol.com s.r.l., √ Mumford & Sons: dal vivo allo Sziget Festival 2018 tre nuovi brani dal prossimo disco - VIDEO / ASCOLTA / SETLIST, in Rockol. URL consultato il 27 agosto 2018.
  30. ^ (EN) Watch Mumford & Sons perform three new songs at Sziget Festival 2018 - NME, in NME, 12 agosto 2018. URL consultato il 27 agosto 2018.
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  32. ^ Mumford & Sons, Guiding Light. URL consultato il 20 settembre 2018.
  33. ^ (EN) Mark Savage, Mumford & Sons 'grapple with manhood' for the first time, in BBC News, 20 settembre 2018. URL consultato il 20 settembre 2018.
  34. ^ (EN) Jay A. Fernandez, SXSW 2012: 'Big Easy Express' Wins Headliner Audience Award, in The Hollywood Reporter. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2018).
  35. ^ (EN) Zack O'Malley Greenburg, The World's Highest-Paid Musicians Of 2016, in Forbes, 1º dicembre 2016. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2018).
  36. ^ Blog | Big Easy Express, tutti a bordo del treno rock! - Il Fatto Quotidiano, in Il Fatto Quotidiano, 2 aprile 2013. URL consultato il 27 agosto 2018.
  37. ^ MYmovies.it, Big Easy Express, su MYmovies.it. URL consultato il 27 agosto 2018.
  38. ^ (EN) Old Crow Medicine Show: The Wheel Of Life « American Songwriter, in American Songwriter, 30 agosto 2012. URL consultato il 27 agosto 2018.
  39. ^ (EN) The Tennessean, su The Tennessean. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2012).
  40. ^ Chris Talbott, "Emmylou, Mumford & Sons team for 'CMT Crossroads' ", in Huffington Post, 26 settembre 2012.
  41. ^ Erin, The Wood Between the Worlds: Shakespeare & Sons, su The Wood Between the Worlds, 8 maggio 2015. URL consultato il 27 agosto 2018.
  42. ^ (EN) So, Who Wants To Teach Me About Mumford & Sons? | Shakespeare Geek, The Original Shakespeare Blog, in Shakespeare Geek, The Original Shakespeare Blog, 17 settembre 2012. URL consultato il 27 agosto 2018.
  43. ^ (EN) Literary Lyrics: Mumford & Sons, in Megan Beauchamp. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2018).
  44. ^ (EN) MACBETH, Act 1, Scene 4, su shakespeare-navigators.com. URL consultato il 27 agosto 2018.
  45. ^ Gilbert K. Chesterton, San Francesco d'Assisi, Lindau, 2008, ISBN 978-88-7180-725-6. URL consultato il 27 agosto 2018.
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  47. ^ a b (EN) Mumford & Sons say going electric on new album is 'a natural departure' - NME, in NME, 3 marzo 2015. URL consultato il 27 agosto 2018.
  48. ^ Tickets, Line-up, News & Info - Gentlemen of the Road, su Gentlemen of the Road. URL consultato il 27 agosto 2018.
  49. ^ (EN) Gentlemen Of The Road Stopovers 2015 - Mumford & Sons, in Mumford & Sons. URL consultato il 27 agosto 2018.
  50. ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Big Easy Express (2012), su mymovies.it. URL consultato il 28 agosto 2018.
  51. ^ CezarG eek, Big easy express, 17 luglio 2014. URL consultato il 28 agosto 2018.

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