Museo del Tesoro di san Gennaro

museo italiano

Il Museo del Tesoro di san Gennaro è un museo di Napoli, il cui ingresso è situato accanto al Duomo e alla Cappella del Tesoro.

Museo del Tesoro di san Gennaro
Il palazzo che ospita il museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Duomo, 149
Coordinate40°51′08.2″N 14°15′34.08″E / 40.852278°N 14.259467°E40.852278; 14.259467
Caratteristiche
TipoOreficeria, Arte sacra
CollezioniTesoro di San Gennaro
Istituzione2003
Apertura2003
DirettoreFrancesca Ummarino[1]
Visitatori110 000 (2023)
Sito web

Storia modifica

 
Mitra di San Gennaro
 
Collana di San Gennaro

Conservato da secoli al Duomo, durante gli eventi bellici della Seconda guerra mondiale il Tesoro di San Gennaro fu portato in Vaticano per essere conservato e riportato in Cattedrale nel 1947 per tramite di Giuseppe Navarra, soprannominato "o rre di Poggioreale", che riuscì a far pervenire i preziosi intatti nelle mani dell'allora arcivescovo Alessio Ascalesi[2][3].

Il museo è stato aperto al pubblico nel dicembre 2003 grazie ad un progetto finanziato da aziende private, da fondi europei e dalle istituzioni locali e sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e su proposta della Deputazione della reale cappella del Tesoro, antica istituzione laica fondata nel 1601. Il curatore del progetto è l'attuale direttrice Francesca Ummarino.

Il tesoro modifica

L'area museale è di oltre settecento metri quadrati ed espone le sue opere (che in precedenza non erano mai state offerte alla visione del pubblico); gioielli, statue, busti, tessuti pregiati e dipinti di grande valore facenti parte del Tesoro di san Gennaro, tra cui:

La mitra di san Gennaro modifica

Una mitra (copricapo vescovile) realizzata nel 1713 dall'orafo Matteo Treglia, in cui sono incastonate in tutto 3694 pietre preziose (3.328 diamanti a rappresentare la durezza della fede, 168 rubini a rappresentare il sangue del santo e 198 smeraldi a rappresentare la conoscenza), per un peso complessivo di 18 kg[4]. La mitra è completata da due infule decorate con due incisioni dell'ampolla di san Gennaro[5].

La collana di san Gennaro modifica

Una collana realizzata tra il 1679 ed il 1929 (circa 250 anni) dall'aggiunta al gioiello originale, realizzato dall'orafo Michele Dato, di pietre preziose e gioielli fatti dono in questi secoli da sovrani, papi, nobili e gente comune[4].

Tra i donatori più notabili si possono annoverare Carlo III di Borbone, Maria Amalia di Sassonia, Maria Carolina d’Asburgo, Francesco I d’Austria, Giuseppe Bonaparte, Maria Cristina di Savoia e Vittorio Emanuele II di Savoia. L'ultimo dono fu un anello dato nel 1929 da Maria José[4], ultima regina d'Italia.

Insegne dell'Ordine di san Gennaro modifica

La spilla, la placca ed il mantello tempestato di gemme di smalti, pietre preziose e decorazioni raffiguranti il giglio dei Borbone, facenti parte del corredo originale dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro, fondato nel 1738 da Carlo III di Borbone[6].

Altre opere modifica

Del tesoro fanno parte anche altri numerosi doni da parte di importanti personalità, come

All'interno del museo è custodita una collezione degli argenti (circa 70 pezzi) che, abbracciando un arco di tempo che va dal 1305 all'età contemporanea, si presenta intatta non avendo mai subito manomissioni a causa di furti ed è per la quasi totalità opera di maestri della scuola napoletana.

Il percorso museale prevede anche la visita alle tre sacrestie della Cappella del Tesoro, di recente sottoposte a restauro e contenenti pregevoli dipinti di Luca Giordano, Massimo Stanzione, Giacomo Farelli e Aniello Falcone.

Nella cultura popolare modifica

Nel film Operazione San Gennaro un gruppo di maldestri ladri cerca di impossessarsi del tesoro del santo.

Filmografia modifica

Note modifica

  1. ^ Restauro tesoro di San Gennaro, incontro con l'accademia di Belle Arti per la mostra “Tesori Mai Visti”, in Il Mattino, 17 gennaio 2023. URL consultato il 15 febbraio 2023.
  2. ^ Francesco Pipitone, Peppe Navarra, ‘o rre ‘e Puceriale: l’eroe del Tesoro di San Gennaro, vesuviolive.it, 4 settembre 2014. URL consultato il 26 novembre 2016.
  3. ^ Ecco come fu salvato il Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  4. ^ a b c d e Hai mai visto da vicino migliaia di pietre preziose?, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  5. ^ I Gioielli - Museo del Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.gruppometa.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  6. ^ L'ANNIVERSARIO / 280 anni del Reale ordine di San Gennaro: e il museo del Tesoro li celebra con sconti e eventi, su Identità Insorgenti, 6 agosto 2018. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  7. ^ La pisside, Il dono di Umberto II al Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.

Bibliografia modifica

  • A. Bellucci - Memorie storiche e artistiche del Tesoro nella cattedrale dal sec. XVI al XVIII - Napoli, 1915
  • F. Strazzullo - Guida del Tesoro di San Gennaro - Napoli, 1966
  • F. Strazzullo - La Real Cappella del Tesoro di San Gennaro - Napoli, 1978
  • P.Iorio - F.Recanatesi Museo del tesoro di San Gennaro - Gli Argenti - Napoli, 2003
  • P.Iorio - F.Recanatesi Museo del tesoro di San Gennaro - I Gioielli - Napoli, 2007
  • P.Iorio - F.Recanatesi Le 10 Meraviglie del Tesoro di San Gennaro - Roma, Poligrafico dello Stato 2010

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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