Museo teatrale alla Scala

museo a Milano, Italia

Il Museo teatrale alla Scala è un'istituzione museale privata situata nel Casino Ricordi, nelle adiacenze del Teatro alla Scala. Conserva una ricca collezione di dipinti legati al mondo dell'Opera lirica e del Teatro in generale, bozzetti scenografici, lettere, ritratti, autografi e strumenti musicali antichi.

Museo teatrale alla Scala
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMunicipio 1
IndirizzoLargo Ghiringhelli, 1 - Milano e Largo Antonio Ghiringhelli 1, 20121 Milano
Coordinate45°28′01.33″N 9°11′21.23″E / 45.467037°N 9.18923°E45.467037; 9.18923
Caratteristiche
Tipostrumento musicale, partitura e firma
Intitolato aTeatro Alla Scala
Istituzione1913
Apertura1913
DirettoreDonatella Brunazzi
Visitatori236 400 (2022)
Sito web
Angelo Inganni, La facciata del Teatro alla Scala, 1852

Storia modifica

 
Giuditta Pasta, Gioacchino Giuseppe Serangeli, 1821.
 
Antonio Canova, Busto di Nicola Tacchinardi

La Storia straordinaria del Teatro alla Scala, oltre duecento anni di trionfi immortali e talvolta epiche cadute, è stata fatta da donne e uomini altrettanto straordinari. Compositori, cantanti, direttori d’orchestra, ballerini, librettisti, impresari hanno vissuto tra queste mura momenti importanti delle loro vite spesso avventurose, sempre densissime di lavoro, impegno, passione.

In questo Museo ne vengono raccontate le incredibili vicende.

Il primo nucleo del museo si costituì nel 1911 con l'acquisto ad un'asta parigina della collezione privata dell'antiquario parigino Giulio Sambon, grande appassionato di teatro. L'acquisto fu reso possibile grazie ad una sottoscrizione pubblica e ad uno stanziamento del Governo. La quota di sottoscrizione era di 5.000 lire dell'epoca, una cifra considerevole, che si avvicina ai 15.000 euro di oggi. La raccolta intendeva documentare la storia dello spettacolo dall'antichità alla contemporaneità, inizialmente senza una relazione con l'attività specifica del teatro alla Scala. Il Museo fu inaugurato ufficialmente il giorno 8 marzo 1913.

Negli anni successivi molte donazioni e acquisizioni si sono aggiunte al nucleo iniziale della raccolta. Durante la seconda guerra mondiale le collezioni furono spostate in luoghi sicuri per la custodia e al termine della guerra, dopo la ricostruzione, il museo fu riallestito ad opera di Fernanda Wittgens. L'area espositiva del museo è costituita da quattordici sale ed espone busti in marmo e ritratti di numerosi compositori, direttori d'orchestra e artisti dell'ambito musicale europeo degli ultimi due secoli, strumenti musicali antichi. Alcuni dipinti raffigurano il Teatro alla Scala. Un quadro di Angelo Inganni rappresenta la facciata della Scala nel 1852, quando ancora l'ingresso al teatro era a ridosso dei palazzi e la piazza antistante non era stata aperta.

Tra opere di pregio esposte nel museo si trovano strumenti musicali, quadri e busti in marmo e bronzo di artisti famosi:

  • un virginale[1] del secolo XVII completamente decorato, realizzato da Francesco Guaracino;
  • una collezione di porcellane (provenienti dalle manifatture artistiche di Capodimonte, Doccia e Meissen) che raffigurano maschere della commedia dell'arte, musicanti, strumenti musicali e ballerini;
  • Angelo Monticelli, bozzetto per il II sipario della Scala
  • Evaristo Baschenis, strumenti musicali
  • Luigi Pedrazzi, ritratto di Maria Malibran
  • Gioacchino Serangeli, ritratto di Giuditta Pasta
  • Antonio Canova, busto di Nicola Tacchinardi
  • Steinway & Sons, pianoforte appartenuto a Franz Liszt
  • Achille Scalese, ritratto di Giuseppe Verdi
  • Adolfo Wildt, busto in marmo di Arturo Toscanini
  • Anonimo, tavole da gioco, Torre e Lotto Reale

Biblioteca modifica

 
Una delle sale della biblioteca

Al museo è annessa la biblioteca "Livia Simoni" costituita contestualmente al museo con un nucleo di circa 10.000 volumi di storia e critica teatrale e partiture musicali. Nel 1954 con lascito testamentario del critico teatrale e commediografo Renato Simoni la biblioteca si incrementò dell'intera sua raccolta di 40.000 volumi; in memoria della madre del critico, la biblioteca fu intitolata a Livia Simoni. Confluirono poi nella biblioteca due ulteriori grandi raccolte, quella dell'attore Ruggero Ruggeri (acquisita dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e donata al museo) e quella dello scrittore Arnaldo Fraccaroli, donata dal figlio.

Oggi il patrimonio librario della biblioteca è costituito da oltre 150.000 che ne fanno una delle biblioteche più importanti per ricchezza e completezza delle collezioni nell'ambito teatrale, lirico, musicale e della danza. Fanno parte del patrimonio bibliografico rari volumi a partire dal cinquecento relativi a rappresentazioni di tema sacro e profano e favole pastorali, edizioni illustrate di pregio del seicento e un gran numero di esemplari autografati e postillati.

Archivio modifica

La sezione d'archivio della biblioteca conserva ampie collezioni di bozzetti di scenografie, figurini teatrali, fotografie, locandine e manifesti, libretti d'opera, lettere di attori, registi, compositori e cantanti che nel tempo hanno collaborato con il Teatro alla Scala dal secolo XVII ai nostri giorni. Sono inoltre presenti numerose partiture musicali manoscritte di Giuseppe Verdi, Gioachino Rossini, Giacomo Puccini e Gaetano Donizetti. Sono inoltre conservati alcuni manoscritti musicali di opere complete tra cui: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi e il Tancredi di Gioachino Rossini, oltre a pagine sparse e schizzi di Mozart, Beethoven, Puccini, Donizetti, Bellini.

Note modifica

  1. ^ Il virginale è un tipo particolare di spinetta con cassa rettangolare e tastiera rientrante.

Bibliografia modifica

  • Museo Teatrale alla Scala /di Giampiero Tintori, Milano, Electa, 1985, ISBN 88-435-1176-9.
  • Il Museo teatrale alla Scala : 1913-1963 / a cura di S. Vittadini … et al., Milano, Edizioni del Museo teatrale alla Scala, 1964.
  • Storia del Museo Teatrale alla Scala / di Matteo Sartorio, Milano, Edizioni del Museo teatrale alla Scala, 1999.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN158311786 · ISNI (EN0000 0001 2097 8290 · LCCN (ENn81013166 · J9U (ENHE987007265760305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81013166