Néstor Sensini
Néstor Sensini | ||
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Sensini all'Udinese nel 1992 | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 77 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore, centrocampista) | |
Ritirato | 22 gennaio 2006 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1986-1989 | Newell's Old Boys | 74 (2) |
1989-1993 | Udinese | 149 (8) |
1993-1999 | Parma | 156 (11) |
1999-2000 | Lazio | 24 (1) |
2000-2002 | Parma | 35 (0) |
2002-2006 | Udinese | 91 (7) |
Nazionale | ||
1987-2000 | ![]() | 59 (0) |
Carriera da allenatore | ||
2006 | Udinese | |
2007-2008 | Estudiantes (LP) | |
2009-2011 | Newell's Old Boys | |
2012-2013 | Colón (SF) | |
2014-2015 | Atlético de Rafaela | |
Palmarès | ||
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Argento | Atlanta 1996 | |
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Argento | Italia 1990 | |
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Bronzo | Brasile 1989 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 21 febbraio 2012 |
Roberto Néstor Sensini (Arroyo Seco, 12 ottobre 1966) è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore o centrocampista, direttore generale del Newell's Old Boys.
Caratteristiche tecnicheModifica
Terzino o mediano, spesso risultava vincitore nei contrasti[1]; era inoltre bravo negli inserimenti[1] e a volte trovava la via del gol.[2] Durante gli anni dimostra di essere un calciatore polivalente,[3][4][5][6] riuscendo a giocare in ogni ruolo sia della difesa sia del centrocampo.[3][7] Calciatore principalmente difensivo, Sensini partecipava attivamente anche all'azione offensiva,[8] giocando a centrocampo nel 3-5-2 di Nevio Scala,[1] come terzino sinistro nella difesa a 4 di Carlo Ancelotti,[9] come difensore centrale nel 3-4-1-2 di Malesani[10] e come mediano e difensore centrale nel 4-4-2 di Eriksson.[11][12]
Risulta più volte decisivo,[1][9][13] in diverse partite, dove sovente si guadagna la palma di migliore in campo.[1][9][13]
CarrieraModifica
GiocatoreModifica
ClubModifica
Figlio di immigrati italiani (si può notare anche dal cognome), Sensini inizia a giocare a 20 anni nella squadra del Newell's Old Boys dove conta 74 partite e 2 gol fino al 1989, quando si trasferisce in Italia per giocare con la maglia dell'Udinese, dove in quattro stagioni totalizza 138 partite e segna 9 reti, divenendo presto uno dei leader della squadra.[14] L'esordio in Serie A arriva il 27 agosto 1989 alla prima giornata in Udinese-Roma 1-1 e circa 20 giorni dopo, il 17 settembre 1989, segna anche il suo primo gol in Udinese-Sampdoria 3-3. Si rende protagonista dello spareggio salvezza della stagione 1992-1993 giocato a Bologna contro il Brescia: incaricato di marcare Gheorghe Hagi, Sensini riesce ad annullarlo, contribuendo alla vittoria dell'Udinese per 3-1.[15]
Nell'autunno 1993 passa al Parma per 7 miliardi di lire[8] più il cartellino di Fausto Pizzi,[16] per sostituire l'infortunato Georges Grün,[8] al quale è subito paragonato per qualità tecniche e tattiche.[8][17]
Nell'autunno 1997, salta qualche incontro a causa di una contrattura.[18] Con l'arrivo di Alberto Malesani alla guida del Parma, Sensini si vede tolto il posto da titolare,[19] decidendo di trasferirsi alla Lazio nel giugno 1999, in cambio di 8 miliardi di lire e firmando un triennale da 2 miliardi a stagione,[20] fortemente voluto da Sven-Göran Eriksson.[5][21][22][23] Termina la sua esperienza nella squadra ducale con 156 partite e 12 marcature realizzate.
Alla sua prima stagione con la maglia della Lazio, Sensini si ferma per un mese durante il precampionato a causa di uno stiramento.[4] Dopo aver collezionato 24 presenze e 1 gol, vincendo il campionato, la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, nell'estate 2000 è scambiato con Dino Baggio, ritornando a Parma, dove ritrova Malesani.[24][25] Al Parma conta 35 presenze in campionato senza segnare.
Nel 2002 si trasferisce all'Udinese. Nel marzo 2004 subisce una distorsione alla caviglia,[26] restando fermo per quasi due mesi[27] e subendo anche un intervento chirurgico nel maggio successivo.[28] A fine stagione rinnova fino a giugno 2006[29], accettando una lieve diminuzione dell'ingaggio.[30] Dopo cinque mesi lontano di campi di gioco, Sensini subisce un ulteriore infortunio in allenamento nell'ottobre 2004, questa volta alla spalla.[31]
Ritiratosi nel gennaio 2006, termina la sua esperienza calcistica giocando 91 partite e segnando 7 reti nelle sue ultime quattro stagioni a Udine. Disputa la sua ultima partita in A il 22 gennaio 2006 contro la Roma,[32] all'età di 39 anni e 102 giorni, fatto che lo rese il più vecchio calciatore straniero ad aver disputato un incontro in Serie A. Questo record è stato successivamente battuto dal connazionale Javier Zanetti, il 26 novembre 2012.[33]
Complessivamente Sensini giocò con le squadre di club 520 incontri segnando 31 reti.
NazionaleModifica
Con la Nazionale argentina partecipò a tre mondiali (Italia 1990, USA 1994 e Francia 1998) e partecipò ai Giochi olimpici del 1996. Capitanò la Seleccìon dal 1998 al 2001 nella prima parte della gestione Bielsa. Uno strappo muscolare gli fece saltare il Mondiale del 2002.[34] Era inoltre presente anche alla rassegna del 1986 in Messico, convocato nella "Renato Cesarini", una rappresentativa giovanile usata come sparring partner per la Nazionale argentina.[34]
Allenatore e dirigenteModifica
L'11 febbraio 2006, la famiglia Pozzo annuncia Sensini come nuovo allenatore dell'Udinese affiancato da Loris Dominissini al posto dell'esonerato Serse Cosmi, e il calciatore sceglie di ritirarsi definitivamente dal calcio giocato.[35][36] Sensini esordisce con una vittoria in Coppa UEFA, per 3-0 sul Lens,[37] ma il 20 marzo seguente, annuncia le dimissioni dall'incarico.[38]
Nel dicembre 2007 firma per l'Estudiantes,[39] raggiungendo il terzo posto nel Torneo di Clausura 2008. A seguito dei cattivi risultati ottenuti nell'avvio dell'Apertura 2008 - 5 punti nelle prime 6 partite -, il 18 settembre 2008 rassegna le dimissioni dall'incarico. Dal 2009 fino all'11 aprile 2011 è stato allenatore del Newell's Old Boys. Sensini ha dato le dimissioni in seguito alla sconfitta per 2-0 rimediata contro il Vélez Sarsfield. Al suo posto è stato ingaggiato Javier Torrente, ex assistente di Bielsa in nazionale, per far risalire la squadra che si trova ultima in classifica dopo 10 giornate[40].
Il 21 febbraio 2012 diviene allenatore del Colón in sostituzione del dimissionario Mario Sciacqua: la chiamata di Sensini è stata fatta per volere di Gabriel Omar Batistuta, segretario tecnico del club.[41][42] Il 17 marzo 2013 decide di rassegnare le dimissioni, lasciando così la guida della formazione rossonera.
Nel giugno 2015 è nominato direttore generale del Newell's Old Boys.
PalmarèsModifica
GiocatoreModifica
ClubModifica
Competizioni nazionaliModifica
- Newell's Old Boys: 1987-1988
- Coppa Italia: 3
- Lazio: 1999-2000
- Lazio: 2000
Competizioni internazionaliModifica
- Coppa UEFA: 2
NoteModifica
- ^ a b c d e Giancarlo Padovan, Fabio Monti e Giorgio Rondelli, Zola inventa e Parma sogna ancora, in Corriere della Sera, 24 aprile 1995. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Sensini verso Parma, in Corriere della Sera, 10 novembre 1993. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ a b Dotto, p. 840.
- ^ a b Ecco Nestor jolly felice, in La Repubblica, 19 settembre 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ a b Giulio Cardone e Andrea Sorrentino, Lazio-De la Pena, ultimo atto Inzaghi si avvicina alla Roma, in la Repubblica, 30 giugno 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Giulio Cardone, Roma-Lazio? Non solo Sarà Brasile-Argentina, in La Repubblica, 17 novembre 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Giancarla Ghisi, La Sampdoria da' il calcio d'avvio, in Corriere della Sera, 4 luglio 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ a b c d Roberto Perrone, Il Parma vuole tenere la testa alta, in Corriere della Sera, 21 novembre 1993. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ a b c Alberto Franco, L'Udinese recupera e il Parma s'arrabbia, in Corriere della Sera, 16 febbraio 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Fabio Monti, Roberto Schianchi e Roberto Perrone, Il Parma boccia l'Inter nella sfida-verità, in Corriere della Sera, 7 gennaio 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Giulio Cardone, Gioca Stankovic Nedved in tribuna, in la Repubblica, 18 dicembre 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Giuseppe Toti, Sensini-Veron, tuffo nel passato, in Corriere della Sera, 25 settembre 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ a b Riccardo De Toma, Sensini fa decollare l'Udinese, in Corriere della Sera, 30 settembre 2002. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Stefano Edel, Udinese segregata, Campana duro: "scelta medioevale", in Corriere della Sera, 7 aprile 1992. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Alberto Costa e Luca Bottura, L'Udinese scopre la salvezza dietro l'angolo, in Corriere della Sera, 13 giugno 1993. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Milan, 10 miliardi per Desailly, in la Repubblica, 11 novembre 1993. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Roberto Perrone, Qui Parma, il potere non ci logora, in Corriere della Sera, 1º dicembre 1993. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Il Parma con lo Sparta chiama il sosia di Guardiola, in Corriere della Sera, 26 novembre 1997. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Franco Melli e Stefano Petrucci, Roma, passeggiata in Danimarca, in Corriere della Sera, 15 settembre 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Benedetto Ferrara, Ultimo colpo Juve, preso Oliseh, in la Repubblica, 25 giugno 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ De la Pena, ultimo scoglio, in la Repubblica, 1º luglio 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Panucci, Djetou o Sensini nei piani dei biancazzurri, in la Repubblica, 26 agosto 1998. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Giuseppe Toti, Anelka alla Lazio, quasi fatta, in Corriere della Sera, 19 giugno 1999. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Fabio Monti, L'Inter ai ripari: preso Gresko, in Corriere della Sera, 28 ottobre 2000. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Roberto Schianchi, Il Parma prova a ripartire da Sensini e Boghossian, in Corriere della Sera, 30 ottobre 2000. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese; Sensini stop: distorsione alla caviglia, su sport.repubblica.it, 2 marzo 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese: Sensini verso il recupero, su sport.repubblica.it, 22 aprile 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese: Sensini operato alla caviglia, su sport.repubblica.it, 13 maggio 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese: Sensini resta ancora un anno, su sport.repubblica.it, 27 maggio 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese: Sensini rinnova contratto di un anno, su sport.repubblica.it. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Udinese: infortunio alla spalla per Sensini, su sport.repubblica.it, 20 ottobre 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Fabio Monti, Allenatore-giocatore, il primo fu Fossati all'Inter, in Corriere della Sera, 27 febbraio 2013. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Record Serie A mail-archive.com
- ^ a b Matteo Dotto, Sensini, l'anti-pensionato «Vi racconto la mia Italia», in Corriere della Sera, 7 giugno 2004. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Udinese: esonerato Cosmi, su corriere.it, 11 febbraio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Alessandro Pasini, Cosmi via, l'Udinese promuove Sensini allenatore, in Corriere della Sera, 11 febbraio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ L'Udinese (3-0) travolge il Lens, in Corriere della Sera, 16 febbraio 2006. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Udinese, ancora un cambio tecnico Sensini abbandona, arriva Galeone, su repubblica.it, 20 marzo 2006. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ Calcio, Argentina: Sensini nuovo allenatore dell'Estudiantes, su sport.repubblica.it, 22 dicembre 2007. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ UFFICIALE: Roberto Sensini lascia il Newell's Old Boys, su tuttomercatoweb.com, 11 aprile 2011. URL consultato il 24 febbraio 2014.
- ^ UFFICIALE: Nestor Sensini nuovo tecnico del Colon, su ansa.it, 21 febbraio 2012.
- ^ Nestor Sensini nuovo tecnico del Colon, su corriere.it, 21 febbraio 2012. URL consultato il 24 febbraio 2014.
BibliografiaModifica
- Matteo Dotto, SENSINI, Roberto Nestor, in Enciclopedia dello sport, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
Collegamenti esterniModifica
- (EN, DE, FR, ES, AR) Néstor Sensini, su FIFA.com, FIFA.
- (EN) Néstor Sensini, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Néstor Sensini, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Néstor Sensini, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Néstor Sensini, su sports-reference.com, Sports Reference LLC.