Napoleone Giotti

drammaturgo italiano

Napoleone Giotti, pseudonimo di Carlo Jouhaud (Milano, 1803Firenze, 1897), è stato un drammaturgo italiano.

Visse a Firenze. Figlio di un libraio di origine francese si fece conoscere come poeta con il suo Canto del Vecchio[1]. Pubblicò due studi su Schiller e uno sullo scrittore polacco Adam Mickiewicz[1].

Scrisse sul quotidiano fiorentino L'Alba (quotidiano)[2] e diresse per un certo periodo il quotidiano L'Arte[3]. Fu autore teatrale per il teatro fiorentino Teatro del Cocomero per cui scrisse Aroldo il Sassone. Fu un seguace di Giovanni Battista Niccolini, nei suoi drammi c'era un sentimento patriottico ardente ed aveva un linguaggio eloquente che arrivava al cuore della gente [1].

Nel 1849, a 25 anni è deputato alla costituente toscana[1] e ne diviene segretario[4]. Scrisse numerosi drammi storici: 1846; Giano della Bella, 1847; La lega lombarda,1848; Guglielmo il malo re di Sicilia 1851; la Monaldesca 1853;Gli Ugonotti, 1854; Raffaella 1858; Enrico Wasa, re di Svezia 1869; Baldovino di Fiandra 1869; Brunechilde 1869.

Note modifica

  1. ^ a b c d Angelo De Gubernatis, Dictionnaire international des écrivains du jour, Firenze, Luigi Niccolai, 1891, p. 606.
  2. ^ Teresita Gaudioso, Il giornalismo letterario in Toscana dal 1848 al 1859, Firenze, Società anonima editrice Francesco Perrella, 1922, p. 25.
  3. ^ Franco Della Peruta, Il giornalismo italiano del Risorgimento. Dal 1847 all'Unità, Milano, Franco Angeli, 2011, p. 233.
  4. ^ Ferdinando Martini, Confessioni e ricordi (Firenze granducale), Firenze, Bemporad, 1922.

Bibliografia modifica

  • Treccani Enciclopedia Italiana
  • Cesare Levi, Letteratura drammatica, Milano, Ulrico Hoepli, 1900, p. 16.

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