Naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale
Con naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale si intendono tutte le navi e i sommergibili facenti parte della Regia Marina al momento dell'ingresso del Regno d'Italia nel menzionato conflitto (10 giugno 1940). In quel periodo la Regia Marina, per numero di unità e dislocamento in tonnellate di navi da guerra, si collocava quinta nella classifica delle marine più grandi al mondo e poteva dispiegare una notevole componente di battelli subacquei, seconda solo all'Unione Sovietica e avvantaggiata dall'unità del teatro di operazioni: il Mar Mediterraneo e una parte dell'Oceano Atlantico. La Voenno-morskoj flot, difatti, raggruppava sommergibili variegati per età e dotazioni e doveva ripartirli su più aree distanti tra loro – Oceano Pacifico, Mar Baltico e Mar Nero.
Durante la seconda guerra mondiale vennero costruite altre unità che, però, non rimpiazzarono quelle perdute. Molte delle navi costruite tra l'estate 1940 e l'estate 1943 o non vennero ultimate o furono catturate dopo l'8 settembre 1943 dalla Germania nazista, che le incorporò nella Kriegsmarine.
Alla fine della guerra la Regia Marina aveva subito gravi perdite, in specie nel naviglio sottile e tra gli incrociatori; le unità sopravvissute (che comprendevano anche alcune delle classi migliori) furono cedute, in base alle clausole del trattato di Parigi, alle nazioni vincitrici a guisa di riparazioni di guerra. Una parte minore fu invece avviata alla demolizione nell'immediato dopoguerra.
Unità in servizio all'inizio del conflittoModifica
Alla data del 10 giugno 1940 erano in servizio:
CorazzateModifica
- 2 classe Conte di Cavour
- 2 classe Littorio
IncrociatoriModifica
- 1 incrociatore corazzato obsoleto: San Giorgio
- incrociatori pesanti:
- Incrociatori leggeri:
- classe Alberto di Giussano:
- 4 tipo classe Alberto di Giussano
- 2 tipo Luigi Cadorna
- 2 tipo Raimondo Montecuccoli
- 2 tipo Duca d'Aosta
- 2 tipo Duca degli Abruzzi
- classe Alberto di Giussano:
- 2 incrociatori leggeri: Taranto e Bari
CacciatorpediniereModifica
- 3 classe Leone
- 12 classe Navigatori
- 4 classe Alfredo Oriani
- 12 classe Soldati serie I
- 4 classe Maestrale
- 4 classe Dardo
- 2 classe Mirabello
- 4 classe Folgore
- 8 classe Turbine
- 4 classe Nazario Sauro
- 2 classe Quintino Sella
TorpediniereModifica
- 30 classe Spica
- 4 classe Orsa
- 7 classe Rosolino Pilo
- 4 classe Giuseppe Sirtori
- 8 classe La Masa
- 6 classe Generali
- 4 classe Palestro
- 4 classe Curtatone
- 2 torpediniere obsolete: Audace e Insidioso
SommergibiliModifica
- classe Adua: 17 unità – 698 t
- classe Argonauta: 7 unità – 665 t
- classe Perla: 10 unità – 700 t
- classe Sirena: 12 unità – 701 t
- classe Archimede: 2 unità – 985 t
- classe Argo: 2 unità – 794 t
- classe Balilla: 4 unità – 1.450 t
- classe Bandiera: 4 unità – 941 t
- classe Bragadin: 2 unità – 981 t
- classe Brin: 5 unità – 1.016 t
- classe Calvi: 3 unità – 1.550 t
- classe Fieramosca: 1 unità – 1.556 t
- classe Foca: 3 unità – 1.333 t
- classe Glauco: 2 unità – 1.055 t
- classe H: 5 unità – 360 t
- classe Liuzzi: 4 unità – 1.187 t
- classe Mameli: 4 unità – 830 t
- classe Marcello: 11 unità – 1.063 t
- classe Marconi: 6 unità – 1.195 t
- classe Micca: 1 unità – 1.570 t
- classe Vettor Pisani: 4 unità – 880 t
- classe Settembrini: 2 unità – 953 t
- classe Squalo: 4 unità – 933 t
- classe X: 2 unità – 403 t
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Unità entrate in servizio durante il conflittoModifica
Durante la seconda guerra mondiale entrarono in servizio:
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- 1 classe Littorio: Roma
- 2 classe Duilio (entrambe in ricostruzione dal 1937):
IncrociatoriModifica
- 3 incrociatori leggeri classe Capitani Romani:
CacciatorpediniereModifica
- 5 cacciatorpediniere classe Soldati II serie
- 3 cacciatorpediniere di preda bellica jugoslavia[1]:
- 5 cacciatorpediniere di preda bellica francese[1]: FR 22 (ex Panthére) e FR 23 (ex Tigre) della stessa classe Chacal[3], FR 21 (ex Lion) e FR 24 (ex Valmy) della classe Guépard[4], FR 31 (ex Trombe) della classe Bourrasque[5].
TorpediniereModifica
- 15 torpediniere di scorta classe Ciclone
- 1 torpediniera classe Ariete
CorvetteModifica
SommergibiliModifica
- classe Acciaio: 13 unità – 715 t
- classe Ammiragli: 4 unità – 1 708 t
- classe Bajamonti: 2 unità – 665 t (preda bellica ex iugoslava)
- classe FR 111: 4 unità – 974 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 112: 2 unità – 761 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 117: 1 unità – 655 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 118: 1 unità – 1 570 t (preda bellica ex francese)
- classe R: 2 unità – 2 210 t
- classe Tritone: 8 unità – 958 t
- 12 sommergibili classe CB
MotolanceModifica
- 8 motolance classe ML
Unità non ultimate prima della fine del conflittoModifica
- 1 portaerei di squadra (Aquila)
- 1 corazzata (Impero, l'ultima della classe Littorio)
- 1 portaerei di scorta (Sparviero)
- 9 incrociatori leggeri classe Capitani Romani
- 2 incrociatori antiaerei classe Etna (Etna e Vesuvio, in costruzione originariamente per la marina thailandese)
- I cacciatorpediniere classe Comandanti Medaglie d'Oro, previsti in vari numeri (8,9 o 12) in vari piani di guerra, ma mai terminati.
A queste va aggiunto vario naviglio minore, catturato dai tedeschi alla data dell'armistizio e completato per loro conto, o sabotato in diversi modi da militari o resistenti italiani.
Classificazione e organizzazione della flottaModifica
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Nel 1938 fu emesso il Regio Decreto n. 1483 che definiva la costituzione e l'organizzazione della flotta della Regia Marina. Le navi da guerra vennero classificate in nove categorie: corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili, cannoniere, M.A.S., navi ausiliarie e navi di uso locale. In queste categorie vennero fatte rientrare tutte le navi in servizio, modificando in alcuni casi la classificazione originaria. Per esempio la tipologia "esploratore" fu eliminata e gli esploratori in servizio vennero riclassificati, a seconda delle loro caratteristiche, come incrociatori leggeri o come cacciatorpediniere.
- Navi da battaglia
Erano definite navi da battaglia o corazzate le unità corazzate adatte per l'impiego in alto mare con armamento principale di calibro superiore a 203 mm. Erano navi di grande tonnellaggio (fino a 35 000 t, in accordo al trattato navale di Washington del 1921), potentemente armate (cannoni fino a 406 mm di calibro) e corazzate, progettate per sostenere il massimo dello sforzo in un combattimento navale. L'armamento offensivo principale era costituito dai cannoni di grosso calibro (da 320 a 381 mm nelle unità della Regia Marina) capaci di un tiro efficace fino a 30 km. L'armamento secondario era costituito da cannoni antinave di piccolo calibro (100–120 mm) e da cannoni antiaerei, oltre che da mitragliere.
- Incrociatori
Erano definiti incrociatori le navi di elevata velocità e di dislocamento superiore a 3 000 t, armate con cannoni fino a 203 mm di calibro. Erano usualmente distinti in incrociatori pesanti (fino a 10 000 t) e incrociatori leggeri (fino a 5 000 t). Si trattava di navi molto veloci (anche oltre 35 nodi) dotate di buona potenza di fuoco (cannoni principali da 152 mm fino a 203 mm, armamento antiaereo) ma di scarsa protezione (corazzatura da media a leggera, spesso limitata alla parte subacquea). Molte di queste unità erano inoltre dotate di uno o due aerei ricognitori lanciabili mediante catapulte.
- Cacciatorpediniere
Erano definiti cacciatorpediniere le navi siluranti veloci (fino a 38 nodi) con dislocamento da 1 000 t fino a 3 000 t, con compiti prevalentemente di attacco con il siluro, ma dotate anche di artiglieria di piccolo e medio calibro (fino a 135 mm) e di armamento antiaereo (prevalentemente mitragliere) e antisommergibile (bombe torpedini a getto).
- Torpediniere
Erano definite torpediniere le navi siluranti di piccole dimensioni (dislocamento tra le 100 t e le 1 000 t), caratterizzate anch'esse da elevata velocità e forte armamento in siluri. Anche queste unità possedevano artiglierie di piccolo calibro (fino a 100 mm), mitragliere antiaeree e bombe antisommergibile.
- Sommergibili
Erano definiti sommergibili le unità siluranti in grado di svolgere la loro attività bellica prevalentemente in immersione. Essi avevano come arma principale il siluro, ma erano anche muniti di uno o due cannoni per l'attacco in superficie (limitato di solito a navi mercantili indifese). Alcuni sommergibili, appositamente attrezzati, potevano svolgere anche attività di posa mine. A seconda delle caratteristiche nautiche, di armamento e di autonomia, i sommergibili venivano classificati come "costieri" o "oceanici".
- Cannoniere
Erano definite cannoniere le navi armate con almeno un cannone di qualsiasi calibro, con dislocamento inferiore alle 8 000 t e velocità inferiore ai 20 nodi, che non avessero altri compiti ausiliari o logistici.
- M.A.S.
I M.A.S. (motoscafo anti sommergibile) erano piccole siluranti di dislocamento inferiore alle 100 t, molto veloci e armate solo di siluri, destinate alla caccia ai sommergibili ma anche e soprattutto ad attacchi veloci a navi maggiori.
- Navi ausiliarie
Erano definite navi ausiliarie le navi adibite a compiti ausiliari o logistici. In base alla loro specializzazione si riconoscevano: Posamine, Dragamine, Posacavi, Cisterne, Navi officina, Navi appoggio, Rimorchiatori d'alto mare, Navi di salvataggio, Pontoni semoventi, Navi scuola, Navi ospedale.
- Navi di uso locale
Comprendevano le navi ausiliarie minori destinate ai servizi locali delle Piazze Marittime: rimorchiatori, piccole cisterne, bettoline e draghe.
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Le navi della Regia Marina erano organizzate in raggruppamenti: squadriglia, flottiglia, divisione, squadra. Al di fuori di questi raggruppamenti potevano esserne costituiti temporaneamente altri, definiti "gruppi", comprendenti unità con caratteristiche diverse (per esempio una corazzata o un incrociatore con due o tre cacciatorpediniere). Il "gruppo" veniva costituito in forma temporanea per particolari esigenze transitorie o per il raggiungimento di obbiettivi particolari.
La squadriglia era un raggruppamento omogeneo di almeno 4 unità di naviglio sottile (di cui una con funzioni di capo squadriglia): cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili o M.A.S.. Le unità dovevano essere preferibilmente della stessa classe o, comunque, possedere caratteristiche nautiche e belliche il più possibile simili.
La flottiglia (comandata da un capo flottiglia, solitamente imbarcato su un'unità estranea alle squadriglie) era un raggruppamento di 2 o più squadriglie.
La divisione era un raggruppamento di 2 o più navi maggiori (incrociatori o corazzate) delle quali una poteva avere funzioni di capo divisione. Solitamente alla divisione erano aggregate una o più squadriglie di siluranti (cacciatorpediniere o torpediniere) con funzioni di scorta.
Una squadra navale era composta dal raggruppamento di 2 o più divisioni. Le funzioni di comando della squadra erano svolte da una nave ammiraglia che poteva appartenere a una delle divisioni o esserne indipendente. La Regia Marina comprendeva 2 squadre, basate rispettivamente a Taranto e a La Spezia.
Ordine di battagliaModifica
All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale la flotta della Regia Marina era così inquadrata:
- I Squadra, di base a Taranto
- II Squadra, di base a La Spezia
- Comando flotta sommergibili, di base a La Spezia
- Circoscrizione Alto Tirreno, di base a La Spezia
- Circoscrizione Basso Tirreno, con sede a Napoli e basi a Napoli, Messina e La Maddalena
- Circoscrizione Alto Adriatico, di base a Venezia
- Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio, con sede a Taranto e basi a Taranto e Brindisi
- Comando navale Mar Egeo, con base a Rodi
- Comando navale Albania, con base a Durazzo
- Comando navale Libia con sede a Bengasi e basi a Tripoli e Tobruch
- Comando navale Africa Orientale Italiana, con base a Massaua
- Comando navale Estremo Oriente, con base a Tientsin
I SquadraModifica
Sede: Taranto
Comandante: ammiraglio Inigo Campioni
V Divisione corazzateModifica
Comandante: ammiraglio Bruto Brivonesi
- Giulio Cesare Ammiraglia della squadra navale[6]
- Conte di Cavour ammiraglia di divisione
- Duilio
- Andrea Doria
VII Squadriglia cacciatorpediniereModifica
VIII Squadriglia cacciatorpediniereModifica
IX Divisione corazzateModifica
Comandante: ammiraglio Carlo Bergamini
- Littorio Ammiraglia di divisione
- Vittorio Veneto
XIV Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Ugolino Vivaldi capo squadriglia
- Antonio da Noli
- Lanzerotto Malocello
- Leone Pancaldo
XV Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Antonio Pigafetta capo squadriglia
- Alvise da Mosto
- Giovanni da Verrazzano
- Nicolò Zeno
I Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Pellegrino Matteucci
IX Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Vittorio Alfieri capo squadriglia
- Alfredo Oriani
- Giosuè Carducci
- Vincenzo Gioberti
IV Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Alberto Marenco di Moriondo
- Alberico da Barbiano Ammiraglia di divisione
- Luigi Cadorna
- Alberto di Giussano
- Armando Diaz
Il Lanciere fu stato distaccato dalla XII Squadriglia cacciatorpediniere della II Squadra come unità di scorta della IV Divisione incrociatori
VIII Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Antonio Legnani
- Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi Ammiraglia di divisione
- Giuseppe Garibaldi
XVI Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Nicoloso da Recco capo squadriglia
- Emanuele Pessagno
- Luca Tarigo
- Antoniotto Usodimare
Modifica
- nave appoggio idrovolanti
- Navi cisterna acqua
- Isonzo
- Po
- Garda
- Rimorchiatore d'alto mare
- Atlante
Rimorchiatore d'uso locale
- Lipari
II SquadraModifica
Sede: La Spezia
Comandante: ammiraglio Riccardo Paladini
Comando di squadraModifica
XII Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Carabiniere capo squadriglia
- Corazziere
- Ascari
- Lanciere
Il Lanciere fu successivamente distaccato come unità di scorta presso la IV Divisione incrociatori della I Squadra
III Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Carlo Cattaneo
XI Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Artigliere capo squadriglia
- Camicia Nera
- Aviere
- Geniere
II Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Ferdinando Casardi
- Giovanni delle Bande Nere Ammiraglia di divisione
- Bartolomeo Colleoni
X Squadriglia cacciatorpediniereModifica
VII Divisione incrociatoriModifica
Comandante: ammiraglio Luigi Sansonetti
- Eugenio di Savoia ammiraglia di divisione
- Emanuele Filiberto Duca d'Aosta
- Muzio Attendolo
- Raimondo Montecuccoli
XIII Squadriglia cacciatorpediniereModifica
- Granatiere capo squadriglia
- Fuciliere
- Bersagliere
- Alpino
Modifica
- Nave officina
- Nave cisterna nafta
- Cocito
- Navi cisterna acqua
- Volturno
- Istria
- Flegentone
- Mincio
- Rimorchiatore d'alto mare
- Ercole
- Rimorchiatore d'uso locale
- Portoferraio
Comando flotta sommergibiliModifica
Base: La Spezia
Comandante: ammiraglio Mario Falangola
Questo comando era formato da 12 gruppi di stanza a La Spezia, Napoli, Messina, Taranto, Pola, Brindisi, Cagliari, Trapani, Augusta e Tobruch.
I Gruppo (La Spezia) Modifica
XI Squadriglia Modifica
XII Squadriglia Modifica
XIII Squadriglia Modifica
XIV Squadriglia Modifica
XV squadriglia Modifica
XVI Squadriglia Modifica
XVII Squadriglia Modifica
II Gruppo (Napoli) Modifica
XXI Squadriglia Modifica
XXII Squadriglia Modifica
III Gruppo (Messina) Modifica
XXXI Squadriglia Base: MessinaModifica
XXXV Squadriglia Base: MessinaModifica
Flottiglia sommergibili Base: AugustaModifica
XXXIV Squadriglia Base: MessinaModifica
XXXVII Squadriglia Modifica
IV Gruppo (Taranto) Modifica
XLI Squadriglia Modifica
XLIII Squadriglia Modifica
XLV Squadriglia Modifica
XLVI Squadriglia Modifica
XLVII Squadriglia Modifica
XLIX Squadriglia Modifica
Flottiglia sommergibili Base: BrindisiModifica
XL Squadriglia Modifica
XLII Squadriglia Modifica
XLIV Squadriglia Modifica
XLVIII Squadriglia Modifica
VII Gruppo (Cagliari) Modifica
LXXI Squadriglia Modifica
LXXII Squadriglia Modifica
VIII Gruppo (Trapani) Modifica
XXXIII Squadriglia Modifica
Modifica
- Navi appoggio sommergibili
- Pacinotti
- Volta
- Nave salvataggio sommergibili
- Anteo
CircoscrizioniModifica
Circoscrizione Alto TirrenoModifica
Dipartimento militare marittimo "Alto Tirreno"Modifica
Base: La Spezia
Comandante: ammiraglio di divisione Aimone di Savoia-Aosta
X Squadriglia torpediniere Modifica
XVI Squadriglia torpediniere Modifica
I Flottiglia MAS[10] Modifica
- MAS 438
- MAS 439
- MAS 440
- MAS 441
- MAS 505
- MAS 507
- MAS 510
- MAS 525
- MAS 526
- MAS 527
- MAS 528
- MAS 529
- MAS 534
- MAS 535
- MAS 538
- MAS 539
- MAS 530
- MAS 531
- MAS 532
- MAS 533
Modifica
- Cannoniera
- Rimini
- Posamine
- Crotone
- Fasana
- Giuseppe Orlando (requisito)
- Gasperi (requisito)
- Nave trasporto materiali
- Matteucci
- Nave cisterna acqua
- Dalmazia
Circoscrizione Basso TirrenoModifica
Dipartimento militare marittimo "Basso Tirreno"Modifica
Base: Napoli
Comandante: ammiraglio di divisione Vladimiro Pini
III Squadriglia torpediniere Modifica
IV Squadriglia torpediniere Modifica
- Dragamine
- D 1
Modifica
- Posamine
- Partenope (requisito)
- nave Trasporto Munizioni
- Navi cisterna acqua
- Arno
- Metauro
Comando militare marittimo "Sardegna"Modifica
Base: La Maddalena
Comandante: ammiraglio di divisione Ettore Sportiello
II Squadriglia torpediniere Modifica
IX Squadriglia torpediniere Modifica
IV Squadriglia MAS Modifica
- MAS 501
- MAS 502
- MAS 503
- MAS 504
Modifica
- Posamine
- Durazzo
- Pelagosa
- Caralis (requisito)
- Attilio Deffenu (requisito)
- Mazara (requisito)
Comando militare marittimo "Sicilia"Modifica
Base: Messina
Comandante: ammiraglio di divisione Pietro Barone
I Flottiglia torpediniere Modifica
II Flottiglia torpediniere Modifica
IIª Flottiglia MAS Modifica
- MAS 424
- MAS 509
- MAS 543
- MAS 544
- MAS 512
- MAS 513
- MAS 514
- MAS 515
- MAS 516
- MAS 517
- MAS 518
- MAS 519
- MAS 547
- MAS 548
- MAS 549
- MAS 550
II Squadriglia dragamine Modifica
10 dragamine RD – Base: Messina
III Squadriglia dragamine Modifica
9 dragamine RD – Base: Palermo
IV Squadriglia dragamine Modifica
9 dragamine RD – Base: Arsenale militare marittimo di Augusta
Modifica
- Posamine
- nave cisterna nafta
- Prometeo
- Navi cisterna acqua
- Verde
- Bormida
- Brenta
- nave Servizio Fari
- Scilla
Circoscrizione Alto AdriaticoModifica
Comando militare marittimo autonomo "Alto Adriatico"Modifica
Base: Venezia
Comandante: ammiraglio di divisione Ferdinando di Savoia-Genova
XV Squadriglia torpediniere Modifica
Modifica
- Posamine
- Albona
- Laurana
- Rovigno
- Navi scuola
- Nave servizio fari
- Lido
Comando militare marittimo "Pola" base: PolaModifica
- Torpediniera
- Giovannini
II Squadriglia MAS Modifica
- MAS 423
- MAS 426
- MAS 432
- MAS 437
Modifica
- Posamine
- Azio
- San Giusto (requisito)
- nave cisterna nafta
- Lete
- Navi cisterna acqua
- Scrivia
- Verbano
Comando militare marittimo "Quarnaro"Modifica
Base: Lussino
Comandante: ?
Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar IonioModifica
Dipartimento militare marittimo "Ionio e Basso Adriatico"Modifica
Base: Taranto
Comandante: ammiraglio Antonio Pasetti
- Gruppo incrociatori
- Bari
- Taranto
II Squadriglia cacciatorpediniere Modifica
VI Squadriglia torpediniere Modifica
I Squadriglia dragamine Modifica
- 10 dragamine RD
Modifica
- Cannoniere
- Otranto
- Gallipoli
- Posamine
- Barletta (requisito)
- Vieste
- Navi trasporto materiale
- Cherso
- Lussino
- Navi cisterna acqua
- Sesia
- Garigliano
- Tirso
Comando militare marittimo "Basso Adriatico"Modifica
Base: Brindisi
Comandante: ammiraglio Luigi Spalice
- Sezione cacciatorpediniere
VII Squadriglia torpediniere Modifica
III Squadriglia MAS Modifica
- MAS 540
- MAS 541
Modifica
- nave cisterna
- Adige
- Cannoniera
- Cirene
Reggimento fanteria di marina "San Marco"Modifica
- Battaglioni
- "Bafile"
- "Grado"
Modifica
Sede: Rodi
Comandante: contrammiraglio Luigi Biancheri
IV Squadriglia cacciatorpediniere Modifica
VIII Squadriglia torpediniere Modifica
III Flottiglia MAS Modifica
(5 MAS)
V Gruppo sommergibili Modifica
LI Squadriglia Modifica
LII Squadriglia Modifica
Modifica
PosamineModifica
- Lero
- Legnano
CannoniereModifica
- Sonzini
- Sebastiano Caboto
- Cerere
Modifica
Base: Durazzo
Comandante: contrammiraglio Vittorio Tur
Modifica
- Pagano
- Vigilante
- Vedetta
Modifica
Base: Bengasi
Comandante: ammiraglio Bruno Brivonesi
Base: TripoliModifica
XI Squadriglia torpediniere Modifica
Modifica
- Posamine
- Cannoniera
- Alula
Base: TobruchModifica
IncrociatoreModifica
- San Giorgio
I Squadriglia cacciatorpediniere Modifica
VI Gruppo sommergibili Modifica
Modifica
- Cannoniere
- Palmaiola
- De Lutti
- Grazioli Lante
- G. Berta
- Valoroso
- Navi cisterna
Lina Campanella, Ticino, Polifemo
Modifica
Base: Massaua
Comandante: contrammiraglio Carlo Balsamo di Specchia Normandia
Nave coloniale: Eritrea
III Squadriglia cacciatorpediniere Modifica
V Squadriglia cacciatorpediniere Modifica
TorpediniereModifica
XXI Squadriglia MAS Modifica
- MAS 205
- MAS 206
- MAS 210
- MAS 213
- MAS 216
VIII Gruppo sommergibili Modifica
LXXXI Squadriglia Modifica
LXXXII Squadriglia Modifica
Modifica
CannoniereModifica
- Porto Corsini
- Biglieri
PosamineModifica
- Ostia
PetroliereModifica
- Niobe
Modifica
- Sile
- Sebeto
- Bacchiglione
Modifica
Base: Tientsin
Comandante: capitano di vascello Galletti
PosamineModifica
CannonieraModifica
NoteModifica
- ^ a b Le battaglie navali del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale – Arrigo Petacco 3ª di copertina
- ^ Il cacciatorpediniere Sebenico sul sito della Marina Militare, su marina.difesa.it.
- ^ FR.22 sul sito della Marina Militare
- ^ FR.21 sul sito della Marina Militare
- ^ FR.31 sul sito della Marina Militare
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Uomini della Marina 1861-1946
- ^ Il 15 marzo 1941 la I Flottiglia MAS fu ribattezzata su proposta del capitano di fregata Vittorio Moccagatta in Xª MAS. Il nuovo nome fu scelto in riferimento alla legione prediletta di Giulio Cesare, la Legio X gemina