Nazionale di calcio femminile della Svezia

La nazionale di calcio femminile della Svezia (in svedese Sveriges damlandslag i fotboll) è la rappresentativa calcistica femminile internazionale della Svezia, gestita dalla locale federazione calcistica (SvFF).

Bandiera della Svezia Svezia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione SvFF
Codice FIFA SWE
Soprannome Blågult (Le Gialloblù)
Selezionatore Bandiera della Svezia Peter Gerhardsson
Record presenze Caroline Seger (235)
Capocannoniere Lotta Schelin (88)
Ranking FIFA (15 marzo 2024)
Esordio internazionale
Bandiera della Finlandia Finlandia 0-0 Svezia Bandiera della Svezia
(Mariehamn, Finlandia, 25 agosto 1973)
Migliore vittoria
Bandiera della Svezia Svezia 17-0 Azerbaigian Bandiera dell'Azerbaigian
(Göteborg, Svezia, 23 giugno 2010)
Peggiore sconfitta
Bandiera della Norvegia Norvegia 4-0 Svezia Bandiera della Svezia
(Hamar, Norvegia, 21 gennaio 1996)[1]
Campionato del mondo
Partecipazioni 8 (esordio: 1991)
Miglior risultato Argento 2º posto (2003)
Campionato europeo
Partecipazioni 11 (esordio: 1984)
Miglior risultato Oro campione (1984)
Torneo Olimpico
Partecipazioni 6 (esordio: 1996)
Miglior risultato Argento 2º posto (2016, 2020)

In base alla classifica emessa dalla FIFA il 15 marzo 2024, la nazionale femminile occupa il 6º posto del FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking[2].

Come membro dell'UEFA, partecipa a vari tornei di calcio internazionali, come al Campionato mondiale FIFA, Campionato europeo UEFA, ai Giochi olimpici estivi e ai tornei a invito come l'Algarve Cup o la Cyprus Cup. È una delle nazionali più titolate a livello internazionale, avendo vinto un europeo (prima che l'UEFA ne assumesse l'organizzazione), cinque Algarve Cup, ha ottenuto un secondo posto al mondiale (nel 2003) e due secondi posti consecutivi alle Olimpiadi (nel 2016 e nel 2020).

Storia modifica

Gli inizi modifica

Delle rappresentative svedesi erano attive già nel corso degli anni sessanta, disputando incontri internazionali contro squadre di club o altre rappresentative. Nel 1971 una rappresentativa nazionale svedese giocò due amichevoli contro la rappresentativa danese, perdendo la prima a giugno per 4-3 e la seconda a ottobre per 5-0; entrambe le partite sono considerate amichevoli e non valide come qualificazioni alla fase finale della seconda edizione della Coppa del Mondo, manifestazione non riconosciuta dalla FIFA, poiché disputate successivamente all'annuncio delle squadre finaliste[3]. La prima partita internazionale ufficiale e riconosciuta dalla federazione calcistica svedese venne giocata il 25 agosto 1973 a Mariehamn contro le padroni di casa della Finlandia[4]. L'anno successivo, il 26 luglio nella seconda partita disputata, sempre contro la Finlandia, arrivò la prima vittoria grazie alla rete realizzata dalla diciassettenne Ann Jansson[5]. Nel corso degli anni settanta la Svezia giocò per lo più contro le altre nazionali scandinave nell'edizioni annuali del campionato nordico, vincendolo per cinque volte consecutive dal 1977 al 1981[6]. Nel 1979 la nazionale svedese concluse al terzo posto il campionato europeo non ufficiale, organizzato in Italia, sconfiggendo dopo i tiri di rigore l'Inghilterra nella finalina disputatasi a Napoli, dopo aver perso la semifinale dalla Danimarca[7].

I primi successi modifica

 
Formazioni di Svezia e Inghilterra per la finale di ritorno del campionato europeo 1984.

Nel 1982 iniziarono le qualificazioni al campionato europeo 1984 (allora nota come competizione europea per il calcio femminile e, comunque, sotto l'egida dell'UEFA[8]) e la prima partita ad essere disputata fu tra la Finlandia e la Svezia il 18 agosto a Vammala, vinta dalle svedesi per 6-0[9]. La Svezia si qualificò a punteggio pieno alla fase finale, che si disputava con partite di andata e ritorno[8]. In semifinale le svedesi ebbero la meglio sull'Italia, vincendo l'andata per 3-2 a Roma davanti a circa 10 000 spettatori e vincendo anche il ritorno per 2-1 a Linköping[9]. In finale contro l'Inghilterra la Svezia vinse per 1-0 la gara d'andata, giocata allo stadio Ullevi di Göteborg, grazie alla rete realizzata da Pia Sundhage; al ritorno arrivò una sconfitta per 1-0, che portò le squadre ai rigori, vinti dalle svedesi per 4-3 grazie al rigore decisivo di Sundhage, che trionfarono così nella prima edizione del campionato europeo[9]. La fase finale della seconda edizione della manifestazione si disputò in Norvegia nel 1987 e la Svezia era nuovamente presente; vinse la semifinale per 3-2 contro l'Inghilterra dopo i tempi supplementari, ma perse la finale contro le padrone di casa per 2-1[10]. Nella terza edizione, giocatasi nel 1989, la nazionale svedese perse le semifinali, nuovamente contro la Norvegia; conquistò poi il terzo posto dopo aver sconfitto l'Italia ai supplementari nella finalina, rimontando l'iniziale vantaggio italiano siglato da Feriana Ferraguzzi con i gol di Pia Sundhage e di Helen Johansson[11].

Dopo tre podi nelle prime tre edizioni del campionato europeo, la Svezia mancò l'accesso alla fase finale dell'edizione 1991 dopo aver perso i quarti di finale contro l'Italia per la regola dei gol fuori casa[12], ma guadagnò l'accesso alla prima edizione del campionato mondiale organizzato dalla FIFA come miglior perdente i quarti di finale[12]. La prima volta della manifestazione iridata si tenne in Cina nel novembre 1991[13]: dopo aver superato la fase a gironi come seconda, le svedesi sconfissero le padrone di casa cinesi ai quarti di finale, mentre in semifinale arrivò la sconfitta contro la Norvegia[13]. Superando per 4-0 le campionesse europee in carica della Germania arrivò la conquista del terzo posto finale[13]. Dopo aver mancato l'accesso anche alla fase finale nel 1993, la Svezia tornò a giocarsi il campionato europeo nel 1995, che venne organizzato tra dicembre 1994 e marzo 1995 per consentire lo svolgimento del campionato mondiale in Svezia nell'estate successiva[14]. Le semifinali, disputate con partite di andata e ritorno, videro le gialloblù svedesi ribaltare la sconfitta dell'andata contro la Norvegia grazie alla tripletta di Lena Videkull; in finale, disputata a Kaiserslautern davanti a 8 500 spettatori, a vincere fu, però, la Germania[14]. Nel mese di giugno si disputò il campionato mondiale organizzato in casa[15]. Dopo aver perso di misura la partita d'esordio contro il Brasile, arrivarono due vittorie contro Germania e Giappone che portarono ai quarti di finale, dove arrivò l'eliminazione con la sconfitta ai tiri di rigore contro la Cina[15].

Grazie alla partecipazione ai quarti di finale del campionato mondiale, la Svezia fu tra le 8 nazionali che presero parte alla prima edizione del torneo femminile di calcio ai Giochi olimpici di Atlanta 1996[16]. Il cammino delle svedesi si concluse già alla fase a gironi dopo aver perso contro Stati Uniti e Cina e vinto solo contro la Danimarca[16]. L'edizione 1997 del campionato europeo venne organizzata in Norvegia e in Svezia e fu caratterizzata da un cambio di formato, che portò all'ammissione di 8 squadre alla fase finale[17]. La nazionale svedese vinse tutte e tre le partite del girone, ma venne poi sconfitta in semifinale dalla Germania con una rete di Bettina Wiegmann nei minuti finale dalla partita[17]. Nuovamente ai quarti di finale terminò la partecipazione al campionato mondiale 1999; superata la fase a gironi come seconda alle spalle della Cina, la Svezia venne eliminata ai quarti dopo aver perso 3-1 contro la Norvegia[18]. Con la partecipazione ai quarti del mondiale arrivò la qualificazione al torneo femminile di calcio ai Giochi olimpici di Sydney 2000[19]. Anche in quest'occasione la Svezia non andò oltre la fase a gironi, avendo pareggiato contro l'Australia e perso contro Brasile e Germania[19].

Gli anni duemila modifica

 
La formazione svedese in occasione dell'amichevole del 19 giugno 2013 contro il Brasile.

Al campionato europeo 2001 la Svezia tornò sul podio, perdendo la terza finale consecutiva[20]. Superata la fase a gironi come seconda classificata, in semifinale arrivò una vittoria di misura sulla Danimarca; la finale fu la riedizione della partita inaugurale del torneo tra Germania e Svezia, e anche questa volta vinsero le tedesche, grazie al golden goal segnato da Claudia Müller nel primo tempo supplementare[20]. Analogo epilogo si ebbe al campionato mondiale 2003 con le due squadre che si affrontarono in finale e con le tedesche vittoriose nuovamente dopo i tempi supplementari grazie al golden goal di Nia Künzer[21]. Le gialloblù svedesi avevano esordito nella rassegna iridata perdendo dalle padrone di casa degli Stati Uniti, ma con due vittorie di fila avevano superato la fase a gironi; ai quarti di finale batterono per 2-1 il Brasile, per poi battere con lo stesso risultato il Canada in semifinale, ribaltando la partita nei minuti finali[21]. Ai Giochi olimpici di Atene 2004 fu ancora un'altra volta la Germania a fermare la Svezia, che dovette rimanere ai piedi del podio olimpico dopo aver perso la finalina per 1-0[22].

Nel 2005 il cammino al campionato europeo si fermò in semifinale con la sconfitta contro la Norvegia per 3-2 ai tempi supplementari[23], mentre due anni dopo l'eliminazione al campionato mondiale arrivò già alla fase a gironi per la peggior differenza reti rispetto alla Corea del Nord, nonostante la vittoria sulle coreane nella terza partita del girone[24]. Dopo aver vinto le qualificazione alle Olimpiadi di Pechino 2008, superando la Danimarca nello spareggio, il comitato olimpico svedese approvò degli aumenti record per gli investimenti per la squadra femminile[25]. Il nuovo budget concesso fu di oltre un milione di corone svedesi per la squadra e 150 000 corone svedesi per borse di studio per giocatrici, quasi il doppio rispetto al biennio precedente[25]. Ai Giochi olimpici per la seconda edizione di fila l'eliminazione, questa volta ai quarti di finale, arrivò ad opera della Germania ai supplementari[26].

 
La formazione svedese in occasione dell'amichevole del 3 aprile 2015 contro la Danimarca.

Nel 2009, nonostante avesse concluso al primo posto la fase a gironi, la Svezia venne eliminata dalla fase finale del campionato europeo dalla Norvegia[27]. Al campionato mondiale 2011 le svedesi tornarono protagoniste e conclusero il torneo sul podio[28]. Nella fase a gironi arrivarono tre vittorie su tre partite, inclusa quella sugli Stati Uniti, mentre ai quarti di finale l'Australia venne sconfitta per 3-1[28]. In semifinale arrivò una sconfitta per 3-1 contro il Giappone, che avrebbe poi vinto il campionato per la prima volta, e che mandò la Svezia alla finalina contro la Francia, superata per 2-1 grazie a una rete di Marie Hammarström a pochi minuti dalla fine della sfida, che diede il terzo posto alle gialloblù[28]. Le francesi si presero poi la rivincita l'anno successivo ai Giochi olimpici di Londra vincendo con lo stesso risultato i quarti di finale ed eliminando le svedesi[29].

 
Azione di gioco tra Svezia e Germania nella finale del torneo olimpico di Rio de Janeiro 2016.

Il campionato europeo 2013 venne organizzato in Svezia e la nazionale, guidata da Pia Sundhage sulla panchina e da Lotta Schelin in campo, era indicata tra le favorite a interrompere la striscia di vittorie consecutive della Germania, sostenuta anche dal pubblico di casa, che fece registrare il record di biglietti venduti in una fase finale[30]. Superata la fase a gironi come prima classificata, ai quarti di finale sconfisse l'Islanda per 4-0, ma in semifinale arrivò la sconfitta per 1-0 proprio contro la Germania, che poi andò a vincere il sesto titolo consecutivo[30]. Per Schelin arrivò la vittoria della classifica delle marcatrici con 5 reti realizzate[30]. Come già accaduto più volte negli anni precedenti, anche al campionato mondiale 2015, disputato in Canada, furono le tedesche a interrompere il cammino delle svedesi, questa volta già agli ottavi di finale, dopo che avevano superato la fase a gironi con tre pareggi in tre partite[31]. La sfida tra Germania e Svezia proseguì anche l'anno seguente ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro, dove si incontrarono direttamente in finale[32]. Nella fase a gironi le svedesi subirono dal Brasile una sconfitta per 1-5, ma riuscirono a passare il turno come seconda miglior terza[32]. Ai quarti di finale vennero superate le statunitensi ai tiri di rigore, e sempre ai rigori le svedesi si presero la rivincita sulle padrone di casa brasiliane, approdando così nella finale olimpica per la prima volta[32]. La finale vide prevalere la Germania al suo primo oro olimpico, mentre con la medaglia d'argento la Svezia vinse la sua prima medaglia olimpica dopo aver preso parte a tutte le edizioni del torneo sin da Atlanta 1996[32].

Dopo aver concluso ai quarti di finale il campionato europeo 2017 la Svezia ottenne due risultati di rilievo prima al campionato mondiale 2019 e poi ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Al mondiale, organizzato in Francia, le svedesi superarono da seconde classificate la fase a gironi, per poi battere il Canada agli ottavi di finale[33]. Ai quarti di finale la Svezia sconfisse in rimonta la Germania per 2-1, interrompendo una striscia negativa con le tedesche durata 24 anni[34]. Dopo aver perso ai supplementari contro i Paesi Bassi, dai quali era stata eliminata anche ai precedenti europei, la nazionale svedese conquistò il terzo posto finale dopo aver sconfitto l'Inghilterra nella finalina[33]. Alle Olimpiadi di Tokyo la Svezia arrivò in finale con cinque vittorie consecutive, inclusa la vittoria per 3-0 all'esordio sugli Stati Uniti, il 3-1 sulle padrone di casa del Giappone ai quarti di finale e l'1-0 sull'Australia, già battuta nel girone, in semifinale[35]. Come nell'edizione precedente, le svedesi persero la finale, questa volta dopo i tiri di rigore contro il Canada, conquistando la medaglia d'argento per la seconda volta di fila[36].

Partecipazione ai tornei internazionali modifica

Campionato del mondo
Edizione Risultato
1991 3º posto  
1995 Quarti di finale
1999 Quarti di finale
2003 2º posto  
2007 Fase a gironi
2011 3º posto  
2015 Ottavi di finale
2019 3º posto  
2023 3º posto  
Giochi olimpici
Edizione Risultato
1996 Fase a gironi
2000 Fase a gironi
2004 4º posto
2008 Quarti di finale
2012 Quarti di finale
2016 2º posto  
2020 2º posto  
Campionato europeo
Edizione Risultato
1984 Campione  
1987 2º posto  
1989 3º posto  
1991 Non qualificata
1993 Non qualificata
1995 2º posto  
1997 Semifinale
2001 2º posto  
2005 Semifinale
2009 Quarti di finale
2013 Semifinale
2017 Quarti di finale
2022 Semifinale
Algarve Cup
Edizione Risultato
1994 3º posto  
1995 Campione  
1996 2º posto  
1997 3º posto  
1998 4º posto
1999 6º posto
2000 4º posto
2001 Campione  
2002 3º posto  
2003 5º posto
2004 5º posto
2005 4º posto
2006 3º posto  
2007 3º posto  
2008 5º posto
2009 Campione  
2010 3º posto  
2011 4º posto
2012 4º posto
2013 4º posto
2014 4º posto
2015 4º posto
2016 Non invitata
2017 7º posto
2018 Campione  
2019 4º posto
2020 7º posto
2022 Campione  

Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali modifica

Campionato mondiale modifica

Anno Luogo Piazzamento G V N P Reti
1991   Cina Terzo posto   6 4 0 2 18-7
1995   Svezia Quarti di finale 4 2 0 2 6-4
1999   Stati Uniti Quarti di finale 4 2 0 2 7-6
2003   Stati Uniti Secondo posto   6 4 0 2 10-7
2007   Cina Fase a gironi 3 1 1 1 3-4
2011   Germania Terzo posto   6 5 0 1 10-6
2015   Canada Ottavi di finale 4 0 3 1 5-8
2019   Francia Terzo posto   7 5 0 2 12-6
2023   Australia
  Nuova Zelanda
Terzo posto   7 5 1 1 14-4

Campionato europeo modifica

Anno Luogo Piazzamento G V N P Reti
1984   Europa Campione   4 3 0 1 6-4
1987   Norvegia Secondo posto   2 1 0 1 4-4
1989   Germania Ovest Terzo posto   2 1 0 1 3-3
1991   Danimarca Non qualificata - - - - -
1993   Italia Non qualificata - - - - -
1995   Europa Secondo posto   3 2 0 1 12-10
1997   Norvegia
  Svezia
Semifinali 4 3 0 1 6-2
2001   Germania Secondo posto   5 3 0 2 7-4
2005   Inghilterra Semifinali 4 1 2 1 4-4
2009   Finlandia Quarti di finale 4 2 1 1 7-4
2013   Svezia Semifinali 5 3 1 1 13-3
2017   Paesi Bassi Quarti di finale 4 1 1 2 4-5
2022   Inghilterra Semifinali 5 3 1 1 9-6

Giochi olimpici modifica

Anno Luogo Piazzamento G V N P Reti
1996   Atlanta Fase a gironi 3 1 0 2 4-5
2000   Sydney Fase a gironi 3 0 1 2 1-4
2004   Atene Quarto posto 5 2 0 3 4-5
2008   Pechino Quarti di finale 4 2 0 2 4-5
2012   Londra Quarti di finale 4 1 2 1 7-5
2016   Rio Secondo posto   6 1 3 2 4-8
2020   Tokyo Secondo posto   6 5 1 0 14-4

Selezionatori modifica

Calciatrici modifica

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatrici della Nazionale svedese.

Palmarès modifica

1984
2016, 2020
  • Algarve Cup: 5 (record europeo condiviso con la Norvegia)
1995, 2001, 2009, 2018, 2022

Tutte le rose modifica

Mondiali femminili modifica

Coppa del Mondo FIFA 1991
Leidinge, 2 Lundgren, 3 Hansson, 4 Fors, 5 Zeikfalvy, 6 Swedberg, 7 Sundhage, 8 Hedberg, 9 H. Johansson, 10 Videkull, 11 Andelén, 12 Olsson, 13 Ewrelius, 14 Svensson-Gustafsson, 15 Nilsson, 16 I. Johansson, 17 Karlsson, 18 Larsson, CT: Paijkull
Coppa del Mondo FIFA 1995
Leidinge, 2 Lundgren, 3 Jakobsson, 4 Sundhage, 5 Bengtsson, 6 Pohjanen, 7 Videkull, 8 Hedberg, 9 Andersson, 10 Andelén, 11 Kalte, 12 A. Nilsson, 13 Nessvold, 14 Lönnqvist, 15 Olsson, 16 Zeikfalvy, 17 Flink, 18 H. Nilsson, 19 Bozicevic, 20 Johansson, CT: Simonsson
Coppa del Mondo FIFA 1999
Karlsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Lönnqvist, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Sandell, 8 Gustafsson, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Rönnlund, 13 Marklund, 14 Sundh, 15 Gren, 16 Olsson, 17 Fagerström, 18 Lundin, 19 Heponiemi, 20 Nordlund, CT: Domanski-Lyfors
Coppa del Mondo FIFA 2003
Jönsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Marklund, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Larsson, 8 Nordin, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Lundgren, 13 Johansson, 14 Fagerström, 15 Sjögran, 16 Olsson, 17 Sjöström, 18 Östberg, 19 Call, 20 Öqvist, 21 Lindahl, CT: Domanski-Lyfors
Coppa del Mondo FIFA 2007
Lindahl, 2 Westberg, 3 Segerström, 4 Marklund, 5 Seger, 6 Thunebro, 7 Larsson, 8 Schelin, 9 Lundin, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Lundgren, 13 Östberg, 14 Johansson, 15 Sjögran, 16 Paulson, 17 Edlund, 18 Fischer, 19 Rohlin, 20 Forsberg, 21 Hammarström, CT: Dennerby
Coppa del Mondo FIFA 2011
Lindahl, 2 Rohlin, 3 Sembrant, 4 Svensson, 5 Seger, 6 Thunebro, 7 Larsson, 8 Schelin, 9 Landström, 10 Jakobsson, 11 Göransson, 12 K. Hammarström, 13 Nilsson, 14 Öqvist, 15 Sjögran, 16 Forsberg, 17 Dahlkvist, 18 Fischer, 19 Edlund, 20 M. Hammarström, 21 Lundgren, CT: Dennerby
Coppa del Mondo FIFA 2015
Lindahl, 2 Rohlin, 3 Sembrant, 4 Berglund, 5 Fischer, 6 Thunebro, 7 Dahlkvist, 8 Schelin, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Hjohlman, 12 Carlén, 13 Diaz, 14 Ilestedt, 15 Sjögran, 16 Nilsson, 17 Seger, 18 Samuelsson, 19 Lundh, 20 Appelqvist, 21 Söberg, 22 Schough, 23 Rubensson, CT: Sundhage
Coppa del Mondo FIFA 2019
Lindahl, 2 Andersson, 3 Sembrant, 4 Glas, 5 Fischer, 6 Eriksson, 7 Janogy, 8 Hurtig, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Falk, 13 Ilestedt, 14 Roddar, 15 Björn, 16 Zigiotti Olme, 17 Seger, 18 Rolfö, 19 Anvegård, 20 Larsson, 21 Mušović, 22 Schough, 23 Rubensson, CT: Gerhardsson
Coppa del Mondo FIFA 2023
Mušović, 2 Andersson, 3 Sembrant, 4 Lennartsson, 5 Sandberg, 6 Eriksson, 7 Janogy, 8 Hurtig, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Falk, 13 Ilestedt, 14 Björn, 15 Blomqvist, 16 Angeldahl, 17 Seger, 18 Rolfö, 19 Rytting Kaneryd, 20 Bennison, 21 Enblom, 22 Schough, 23 Rubensson, CT: Gerhardsson

Europei femminili modifica

Campionato d'Europa UEFA 1984
Arnesson, P Leidinge, D Åhman-Svensson, D Börjesson, D Burevik, D Hansson, D Nicklasson, C Andersson, C Axén, C Jansson, C Kåberg-Pettersson, C Svenjeby, C Uusitalo, A Johansson, A Sundhage, A Videkull, CT: Lyfors
Campionato d'Europa UEFA 1987
Leidinge, D Åhman-Svensson, D Börjesson, D Hansson, D Nicklasson, C Andersson, C Axén, C Carlsson, C Karlsson, C Svenjeby, A Andelén, A Hultin, A Johansson, A Sundhage, A Videkull, CT: Lyfors
Campionato d'Europa UEFA 1989
Leidinge, D Fors, D Hansson, D Zeikfalvy, C I. Johansson, C Karlsson, C Kärrberg, C Lundin-Borgwall, C Neptune, C Nilsson, C Persson, C Swedberg, C Syrén, A Andelén, A Hultin, A H. Johansson, A Sundhage, A Videkull, CT: Paijkull
Campionato d'Europa UEFA 1995
Leidinge, D Bengtsson, D Jakobsson, D Lundgren, D Nessvold, C Andersson, C Hedberg, C S. Johansson, C Olsson, C Wällersten, C Zeikfalvy, A Andelén, A H. Johansson, A Kalte, A Nilsson, A Sundhage, A Videkull, CT: Simonson
Campionato d'Europa UEFA 1997
Nilsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Lönnqvist, 5 Bengtsson, 6 Pohjanen, 7 Allberg, 8 Swedberg, 9 M. Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Karlsson, 13 Wahlgren, 14 Zeikfalvy, 15 C. Andersson, 16 Lilja, 17 Larsson, 18 Håkansson, 19 Jonsson, 20 Sandell, CT: Domanski-Lyfors
Campionato d'Europa UEFA 2001
Jönsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Marklund, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Larsson, 8 Nordlund, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Thelin, 13 Eriksson, 14 Fagerström, 15 Sjögran, 16 Flyborg, 17 Lundin, 18 Östberg, 19 Call, 20 Johansson, CT: Domanski-Lyfors
Campionato d'Europa UEFA 2005
Jönsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Marklund, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Larsson, 8 Östberg, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Lindahl, 13 Schelin, 14 Karlsson, 15 Sjögran, 16 Seger, 17 Sjöström, 18 Åström, 19 Paulson, 20 Öqvist, CT: Domanski-Lyfors
Campionato d'Europa UEFA 2009
Lindahl, 2 Rohlin, 3 Segerström, 4 Paulson, 5 Seger, 6 Thunebro, 7 S. Larsson, 8 Schelin, 9 Landström, 10 Asllani, 11 Svensson, 12 Hammarström, 13 Lissel, 14 Fors, 15 Sjögran, 16 P. Larsson, 17 Dahlkvist, 18 Fischer, 19 Lindén, 20 Liljegärd, 21 Rönnlund, 22 Nilsson, CT: Dennerby
Campionato d'Europa UEFA 2013
K. Hammarström, 2 Rohlin, 3 Segerström, 4 Ilestedt, 5 Fischer, 6 Thunebro, 7 Dahlkvist, 8 Schelin, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Göransson, 12 Lindahl, 13 Konradsson, 14 Öqvist, 15 Sjögran, 16 Nilsson, 17 Seger, 18 Samuelsson, 19 Magnusson, 20 M. Hammarström, 21 Lundgren, 22 Schough, 23 Hjohlman, CT: Sundhage
Campionato d'Europa UEFA 2017
Lindahl, 2 Andersson, 3 Sembrant, 4 Berglund, 5 Fischer, 6 Eriksson, 7 Dahlkvist, 8 Schelin, 9 Asllani, 10 Spetsmark, 11 Blackstenius, 12 Carlén, 13 Johansson, 14 Folkesson, 15 Samuelsson, 16 Glas, 17 Seger, 18 Rolfö, 19 Hammarlund, 20 Larsson, 21 Lundberg, 22 Schough, 23 Rubensson, CT: Sundhage
Campionato d'Europa UEFA 2022
Lindahl, 2 Andersson, 3 Sembrant, 4 Glas, 5 Nildén, 6 Eriksson, 7 Kullberg, 8 Hurtig, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Falk, 13 Ilestedt, 14 Björn, 15 Blomqvist, 16 Angeldahl, 17 Seger, 18 Rolfö, 19 Rytting Kaneryd, 20 Bennison, 21 Mušović, 22 Schough, 23 Rubensson, CT: Gerhardsson

Giochi olimpici modifica

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1996
Nilsson, 2 Sandell, 3 Jakobsson, 4 Nessvold, 5 Bengtsson, 6 Pohjanen, 7 Sundhage, 8 Swedberg, 9 Andersson, 10 Kalte, 11 Videkull, 12 Karlsson, 13 Svensson-Gustafsson, 14 Kun, 15 Carlsson, 16 Ljungberg, 17 Larsson, 18 Lönnqvist, 19 Bowall, 20 Wahlgren, CT: Simonsson
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2000
Jönsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Larsson, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Sandell, 8 Nordlund, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Marklund, 13 Call, 14 Johansson, 15 Fagerström, 16 Swedberg, 17 Sjögran, 18 Karlsson, CT: Domanski-Lyfors
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2004
Jönsson, 2 Westberg, 3 Törnqvist, 4 Marklund, 5 Bengtsson, 6 Moström, 7 Larsson, 8 Östberg, 9 Andersson, 10 Ljungberg, 11 Svensson, 12 Öqvist, 13 Schelin, 14 Fagerström, 15 Sjögran, 16 Olsson, 17 Sjöström, 18 Lindahl, CT: Domanski-Lyfors
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2008
Lindahl, 2 Westberg, 3 Segerström, 4 Paulson, 5 Seger, 6 Thunebro, 7 Larsson, 8 Schelin, 9 Landström, 10 Almgren, 11 Svensson, 12 Jönsson, 13 Östberg, 14 Öqvist, 15 Sjögran, 16 Forsberg, 17 Rohlin, 18 Fischer, 19 Aronsson, CT: Dennerby
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2012
Lindahl, 2 Sembrant, 3 Berglund, 4 Svensson, 5 Fischer, 6 Thunebro, 7 Dahlkvist, 8 Schelin, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Göransson, 12 Hammarström, 13 Nilsson, 14 Almgren, 15 Seger, 16 Edlund, 17 Levenstad, 18 Lundgren, CT: Dennerby
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2016
Lindahl, 2 Andersson, 3 Sembrant, 4 Berglund, 5 Fischer, 6 Eriksson, 7 Dahlkvist, 8 Schelin, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Schough, 13 Rolfö, 14 Appelqvist, 15 Samuelsson, 16 Rubensson, 17 Seger, 18 Carlén, 19 Hammarlund, CT: Sundhage
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 2020
Lindahl, 2 Andersson, 3 Kullberg, 4 Glas, 5 Bennison, 6 Eriksson, 7 Janogy, 8 Hurtig, 9 Asllani, 10 Jakobsson, 11 Blackstenius, 12 Falk, 13 Ilestedt, 14 Björn, 15 Schough, 16 Angeldahl, 17 Seger, 18 Rolfö, 19 Anvegård, 20 Roddar, 21 Blomqvist, 22 Mušović, CT: Gerhardsson

Rosa modifica

Lista delle 23 giocatrici convocate dal selezionatore Peter Gerhardsson per il campionato mondiale 2023 in programma dal 20 luglio al 20 agosto 2023[37][38]. Il 18 luglio 2023 Stina Lennartsson ha sostituito l'infortunata Hanna Lundkvist[39]. Presenze e reti al momento delle convocazioni.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
1 P Zećira Mušović 26 maggio 1996 (27 anni) 10 0   Chelsea
2 D Jonna Andersson 2 gennaio 1993 (30 anni) 80 3   Hammarby
3 D Linda Sembrant 15 maggio 1987 (36 anni) 136 17   Juventus
4 D Stina Lennartsson 4 aprile 1997 (26 anni) 1 0   Linköping
5 D Anna Sandberg 23 maggio 2003 (20 anni) 2 0   Häcken
6 D Magdalena Eriksson 8 settembre 1993 (29 anni) 95 10   Bayern Monaco
7 A Madelen Janogy 12 novembre 1995 (27 anni) 33 8   Hammarby
8 A Lina Hurtig 15 settembre 1995 (27 anni) 62 20   Arsenal
9 A Kosovare Asllani 29 luglio 1989 (33 anni) 170 44   Milan
10 A Sofia Jakobsson 23 aprile 1990 (33 anni) 144 23   San Diego Wave
11 A Stina Blackstenius 5 febbraio 1996 (27 anni) 90 28   Arsenal
12 P Jennifer Falk 26 aprile 1993 (30 anni) 16 0   Häcken
13 D Amanda Ilestedt 25 gennaio 1993 (30 anni) 64 8   Paris Saint-Germain
14 D Nathalie Björn 4 maggio 1997 (26 anni) 50 6   Everton
15 A Rebecka Blomqvist 24 luglio 1997 (25 anni) 22 4   Wolfsburg
16 C Filippa Angeldahl 29 luglio 1989 (33 anni) 40 11   Manchester City
17 C Caroline Seger 19 marzo 1985 (38 anni) 235 32   Rosengård
18 A Fridolina Rolfö 24 novembre 1993 (29 anni) 77 25   Barcellona
19 C Johanna Rytting Kaneryd 12 febbraio 1997 (26 anni) 25 2   Chelsea
20 C Hanna Bennison 16 ottobre 2002 (20 anni) 33 1   Everton
21 P Tove Enblom 20 novembre 1994 (28 anni) 0 0   KIF Örebro
22 C Olivia Schough 11 marzo 1991 (32 anni) 105 13   Rosengård
23 C Elin Rubensson 11 maggio 1993 (30 anni) 78 3   Häcken

Record individuali modifica

Dati aggiornati al 14 aprile 2023[40]; in grassetto le calciatrici ancora in attività.

 
Caroline Seger, primatista di presenze con la nazionale svedese.
 
Lotta Schelin, primatista di reti con la nazionale svedese.
Record presenze
# Giocatore Periodo Pres. Reti
1 Caroline Seger 2005- 235 32
2 Therese Sjögran 1997-2015 214 21
3 Nilla Fischer 2001-2022 189 23
4 Hedvig Lindahl 2002- 189 0
5 Lotta Schelin 2004-2017 185 88
6 Kosovare Asllani 2008- 170 44
7 Victoria Sandell Svensson 1996-2009 166 68
8 Kristin Bengtsson 1991-2005 157 14
9 Malin Andersson 1994-2005 151 38
10 Pia Sundhage 1975-1996 146 71
Record reti
# Giocatore Periodo Reti Pres. Reti/pr.
1 Lotta Schelin 2004-2017 88 185 0,48
2 Hanna Ljungberg 1996-2008 72 130 0,55
3 Lena Videkull 1984-1996 71 111 0,64
4 Pia Sundhage 1975-1996 71 146 0,49
5 Victoria Sandell Svensson 1996-2009 68 166 0,41
6 Kosovare Asllani 2008- 44 170 0,26
7 Malin Andersson 1994-2005 38 151 0,25
8 Anneli Andelén 1985-1995 37 88 0,42
9 Caroline Seger 2005- 32 235 0,14
10 Stina Blackstenius 2015- 28 86 0,33

Note modifica

  1. ^ La Svezia ha perso 10 partite con 4 reti di scarto. Quella riportata è la prima in ordine cronologico. L'ultima è un 4-0 subito dall'Australia in un'amichevole il 12 novembre 2022.
  2. ^ (EN) FIFA/Coca-Cola Women's World Ranking, su fifa.com, 15 marzo 2024. URL consultato il 23 marzo 2024.
  3. ^ (EN) Erik Garin, Örjan Hansson e Neil Morrison, Mundial (Women) 1971, su rsssf.com, 2 settembre 2021. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  4. ^ (SE) A-landskamper 1973-2000, su svenskfotboll.se. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  5. ^ (SV) Isak Angerbjörn, 40-årsjubileum för Sveriges första målskytt, su svt.se, 8 maggio 2014. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  6. ^ (EN) Lars Aarhus, Søren Elbech e Heikki Pietarinen, Nordic Championships (Women) - Overview, su rsssf.com, 29 giugno 2012. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) Erik Garin, Inofficial European Women Championship 1979, su rsssf.com, 15 ottobre 2000. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  8. ^ a b 1984: La Svezia è campione, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  9. ^ a b c (EN) How the UEFA Women's EURO was born, su uefa.com, 27 ottobre 2021. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  10. ^ 1987: Norvegia vittoriosa a Oslo, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  11. ^ 1989: La prima volta della Germania, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  12. ^ a b 1991: È sempre Germania, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  13. ^ a b c (EN) USA triumph as history made in China PR, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  14. ^ a b 1995: La Germania su tutte, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  15. ^ a b (EN) Norway take gold in Sweden, su fifa.com. URL consultato il 29 gennaio 2022.
  16. ^ a b (EN) Calcio ai Giochi della XXVI Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  17. ^ a b 1997: Nessuno meglio della Germania, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  18. ^ (EN) Records crash as USA rejoice, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  19. ^ a b (EN) Calcio ai Giochi della XXVII Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  20. ^ a b 2001: Müller decide con il golden gol, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  21. ^ a b (EN) Europe dominates as USA steps in to host, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  22. ^ (EN) Calcio ai Giochi della XXVIII Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  23. ^ 2005: Un successo tutto al femminile, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  24. ^ (EN) Germany set the record straight, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  25. ^ a b (SV) Mats Bråstedt, SOK lovar damerna en storsatsning, su expressen.se, 29 novembre 2007. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2007).
  26. ^ (EN) Calcio ai Giochi della XXIX Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  27. ^ 2009: Germania inarrestabile, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  28. ^ a b c (EN) Japan claim maiden title, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  29. ^ (EN) Calcio ai Giochi della XXIX Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  30. ^ a b c 2013: sesto sigillo tedesco, su it.uefa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  31. ^ (EN) A tournament that broke all records, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  32. ^ a b c d (EN) Calcio ai Giochi della XXXI Olimpiade, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  33. ^ a b (EN) USA retain gold in groundbreaking event, su fifa.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  34. ^ (EN) Jakobsson helps Sweden break the spell, su fifa.com, 29 giugno 2020. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  35. ^ (EN) Calcio ai Giochi della XXXII Olimpiade, su olympics.com. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  36. ^ Il Canada vince la medaglia d'oro a Tokyo 2020. Battuta la Svezia ai rigori, su lfootball.it, 6 agosto 2021. URL consultato l'11 febbraio 2022.
  37. ^ (SV) Den svenska VM-truppen 2023, su svenskfotboll.se, 13 giugno 2023. URL consultato il 15 giugno 2023.
  38. ^ (SV) Spelarnas tröjnummer i VM 2023, su svenskfotboll.se, 28 giugno 2023. URL consultato il 28 giugno 2023.
  39. ^ (SV) Lundkvist missar VM, su svenskfotboll.se, 18 luglio 2023. URL consultato il 18 luglio 2023.
  40. ^ (SV) Presenze e reti nella nazionale svedese femminile (PDF), su svenskfotboll.se. URL consultato il 15 giugno 2023.

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