Nazionale femminile di rugby a 15 della Germania

rappresentativa nazionale femminile di rugby a 15 della Germania

La nazionale di rugby a 15 femminile della Germania (in tedesco Deutsche Rugby-Union-Nationalmannschaft der Frauen) è la selezione di rugby a 15 femminile che rappresenta la Germania in ambito internazionale.

Germania (bandiera)
Germania
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Prima tenuta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Tenuta alternativa
Sport Rugby a 15
FederazioneDeutscher Rugby-Verband
Soprannome«Phönix»
C.T.Dirk Frase e Paul McGuigan
Piazzamento20ª (15 ottobre 2021)
Sponsor tecnicoMacron
Esordio internazionale
Migliore vittoria
Peggiore sconfitta
Coppa del Mondo
Partecipazioni2 (esordio: 1998)
Miglior risultato14ª (1998)
Campionato europeo
Partecipazioni13 (esordio: 1996)
Miglior risultato3º (2002, 2018)
Statistiche aggiornate al 18 dicembre 2018

Attiva dal 1989, fin dall'esordio opera sotto la giurisdizione di Deutscher Rugby-Verband. Ha preso parte a due edizioni della Coppa del Mondo, nel 1998 e nel 2002, terminando rispettivamente al terzultimo e all'ultimo posto. Partecipante altresì dal 1996 al campionato europeo femminile, vanta in tale competizione, quale miglior risultato, due terzi posti nel 2002 e nel 2018.

La nazionale è guidata da maggio 2018 da una coppia di commissari tecnici, Dirk Frase e Paul McGuigan. Al 15 ottobre 2021 la squadra occupa la 20ª posizione del ranking World Rugby.

Il rugby è praticato in Germania fin dalla fine del XIX secolo[1]; nel dopoguerra l'attività maschile, che negli anni trenta aveva portato al Paese due titoli di vicecampione europeo, ebbe un drastico ridimensionamento a favore di altri sport. Il rugby femminile iniziò a svilupparsi negli anni ottanta in ambito federale e nel 1988 nacque il campionato[1]; un anno più tardi, il 14 ottobre 1989, vide la luce anche la nazionale, che debuttò a Berlino ancora formalmente con il nome di Germania Ovest, benché il processo di riunificazione tedesca fosse appena iniziato; avversario fu la ancora giovane Svezia che vinse 8-0.

Nei successivi 6 anni la squadra disputò solo ulteriori 7 incontri; la prima vittoria assoluta giunse nel 1993 contro il Kazakistan, cui fece seguito un anno più tardi la prima affermazione sulle svedesi per 12-0. Nel 1995 fu la volta della Germania di tenere a battesimo una neonata squadra, quella del Portogallo, che a Heidelberg debuttò con una sconfitta per 0-50[2][3] che, singolarmente, è al 2018 l'unico test match disputato dal XV delle Lusitane.

Nel 1996 le tedesche disputarono il loro primo campionato europeo; il debutto assoluto in tale torneo avvenne a Madrid contro la squadra di casa della Spagna che vinse 53-0[4]. Nel prosieguo della competizione la Germania perse anche contro i Paesi Bassi e, nel girone di play-off per il terzo posto, fu sconfitta dall'Italia e di nuovo dalle olandesi, chiudendo al quinto e ultimo posto.

In occasione della prima Coppa del Mondo ufficialmente organizzata dall'IRFB nel 1998, la Germania ricevette l'invito a partecipare alla manifestazione iridata che si tenne nei Paesi Bassi. Nella prima partita di torneo le tedesche incassarono un pesante 6-134 dalla Nuova Zelanda, al 2018 la loro peggiore sconfitta, e il 5-34 subìto dall'Italia le relegò ai play-off per le posizioni dalla nona a scendere. L'unica vittoria nel torneo, contro la Svezia, fu utile per evitare lo spareggio per l'ultimo posto e la squadra terminò al quattordicesimo posto finale. Nel 2002 fu terza alla Coppa delle Nazioni d'Europa e, nella successiva Coppa del Mondo in Spagna, fu ultima con quattro sconfitte su altrettanti incontri benché lo spareggio per il penultimo posto fu perso solo di misura contro i Paesi Bassi, 19-20.

Dopo due edizioni in seconda divisione europea, nel 2005 la Germania ospitò il campionato, che la vide soccombere in semifinale per 0-52 contro l'Italia[5] e chiudere al quarto posto finale. A fine anno, con le dimissioni da team manager di Sonya Eickert[6], complice anche la scarsità di fondi federali, di fatto la nazionale fu messa in disarmo; fu ripresa solo quasi due anni dopo e partecipò al Trofeo FIRA 2007 in Belgio, risultando terza nella Pool B del campionato[7].

Dopo un fallito tentativo di organizzare la Coppa del Mondo femminile 2010, poi assegnata all'Inghilterra[8], la federazione decise di puntare sulla rappresentativa a sette in vista del ritorno olimpico e dal 2010 la squadra non disputò più incontri. Una selezione non ufficiale tedesca, chiamata G15, finanziata privatamente e sconosciuta ufficialmente alla federazione, scese in campo nel 2015 contro la Svizzera battendola 47-13[9]; il buon risultato convinse la DRV a rimettere in campo la nazionale che, il 21 agosto 2016, a più di 6 anni dalla sua ultima partita (contro il Belgio)[9], batté nuovamente le elvetiche, questa volta in forma ufficiale, per 36-0[9].

Il 2018 vide il ritorno della Germania in una competizione ufficiale, il campionato europeo, in cui la squadra eguagliò il terzo posto di sedici anni prima e guadagnò una posizione nel ranking femminile di World Rugby passando al diciannovesimo posto scavalcando la Russia[10]. Del maggio successivo è la nomina della coppia di commissari tecnici destinati a guidare la squadra nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2021, Dirk Frase e il tedesco d'origine britannica Paul McGuigan[11].

Colori e simboli

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A differenza di altre nazionali sportive del Paese, per esempio quella di calcio, il colore prevalente sulle uniformi dei rugbisti tedeschi è il nero e non il bianco, il quale viene utilizzato generalmente per la seconda uniforme. Sulle magliette campeggia lo stemma ufficiale della Repubblica, la Bundesadler (Aquila federale), un'aquila nera su sfondo giallo.

Lo sponsor tecnico della Deutscher Rugby-Verband è l'italiana Macron, azienda bolognese che al 2018 già fornisce i kit alle federazioni italiana e scozzese. L'accordo, firmato nel febbraio 2018, ha validità quinquennale a partire dalla stagione 2018-19[12]. Per la prima stagione Macron ha disegnato due uniformi, l'una completamente nera e l'altra, di converso, bianca, che riportano sulla maglietta i colori della bandiera nazionale (sull'uniforme nera tale colore è sostituito dal grigio) sotto forma di strisce sottili longitudinali.

Statistiche di squadra

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Incontri disputati

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Data Sede Incontro Note
14 ottobre 1989 Berlino Germania Ovest — Svezia 0-8 Test match
9 novembre 1991 Trelleborg Svezia — Germania 20-6 Test match
17 ottobre 1992 Hannover Germania — Paesi Bassi 0-39 Test match
10 ottobre 1993 Delft Paesi Bassi — Germania 53-0 Test match
31 ottobre 1993 Hannover Germania — Kazakistan 11-10 Test match
19 novembre 1994 Amburgo Germania — Svezia 12-0 Test match
28 novembre 1994 Hannover Germania — Kazakistan 3-15 Test match
14 maggio 1995 Heidelberg Germania — Portogallo 50-0 Test match
10 aprile 1996 Madrid Spagna — Germania 53-0 Campionato europeo
11 aprile 1996 Madrid Paesi Bassi — Germania 29-11 Campionato europeo
13 aprile 1996 Madrid Italia — Germania 39-0 Campionato europeo
24 agosto 1996 Hannover Germania — Kazakistan 3-53 Test match
2 aprile 1997 Nizza Francia — Germania 58-18 Campionato europeo
4 aprile 1997 Nizza Paesi Bassi — Germania 32-10 Campionato europeo
6 aprile 1997 Nizza Germania — Irlanda 0-16 Campionato europeo
31 agosto 1997 Hürth Germania — Inghilterra 0-84 Test match
26 ottobre 1997 Amsterdam Paesi Bassi — Germania 31-7 Test match
9 novembre 1997 Amburgo Germania — Irlanda 6-32 Test match
2 maggio 1998 Amsterdam Germania — Nuova Zelanda 6-134 Coppa del Mondo
5 maggio 1998 Amsterdam Germania — Italia 5-34 Coppa del Mondo
9 maggio 1998 Amsterdam Germania — Galles 12-55 Coppa del Mondo
12 maggio 1998 Amsterdam Germania — Svezia 20-18 Coppa del Mondo
15 maggio 1998 Amsterdam Paesi Bassi — Germania 67-3 Coppa del Mondo
9 aprile 1999 Hannover Germania — Paesi Bassi 12-19 Test match
11 aprile 1999 Hannover Germania — Kazakistan 6-34 Test match
8 maggio 2000 El Ejido Germania — Paesi Bassi 5-12 Campionato europeo
10 maggio 2000 Roquetas de Mar Germania — Paesi Bassi 0-7 Campionato europeo
13 maggio 2000 Roquetas de Mar Italia — Germania 27-5 Campionato europeo
12 agosto 2000 Hannover Germania — Svezia 5-30 Test match
7 maggio 2001 Villeneuve-d'Ascq Germania — Svezia 13-15 Campionato europeo
9 maggio 2001 Armentières Germania — Paesi Bassi 6-17 Campionato europeo
12 maggio 2001 Armentières Belgio — Germania 0-67 Campionato europeo
20 marzo 2002 San Donà di Piave Italia — Germania 16-0 Campionato europeo
23 marzo 2002 Treviso Germania — Paesi Bassi 12-10 Campionato europeo
13 maggio 2002 Cornellà de Llobregat Germania — Nuova Zelanda 0-117 Coppa del Mondo
17 maggio 2002 Gerona Germania — Galles 0-77 Coppa del Mondo
Data Sede Incontro Note
20 maggio 2002 Girona Germania — Irlanda 0-18 Coppa del Mondo
24 maggio 2002 Saragozza Germania — Paesi Bassi 19-20 Coppa del Mondo
8 maggio 2003 Amsterdam Germania — Norvegia 75-0 Campionato europeo
11 maggio 2003 Amsterdam Paesi Bassi — Germania 19-12 Campionato europeo
2 maggio 2004 Grenade Germania — Norvegia 67-0 Campionato europeo
5 maggio 2004 Villefranche-de-Lauragais Danimarca — Germania 0-47 Campionato europeo
8 maggio 2004 Tolosa Germania — Paesi Bassi 0-30 Campionato europeo
7 aprile 2005 Amburgo Germania — Italia 0-52 Campionato europeo
9 aprile 2005 Amburgo Germania — Svezia 5-17 Campionato europeo
12 aprile 2007 Bruxelles Germania — Norvegia 48-0 Campionato europeo
13 aprile 2007 Liegi Germania — Finlandia 32-0 Campionato europeo
15 aprile 2007 Bruxelles Germania — Romania 15-0 Campionato europeo
28 ottobre 2007 Heidelberg Germania — Lussemburgo 37-0 Test match
16 marzo 2008 Aquisgrana Germania — Paesi Bassi 0-43 Test match
20 aprile 2008 Valkenswaard Paesi Bassi — Germania 50-10 Test match
19 maggio 2008 Castricum Belgio — Germania 0-5 Campionato europeo
21 maggio 2008 Utrechtse Heuvelrug Finlandia — Germania 3-39 Campionato europeo
23 maggio 2008 Amsterdam Belgio — Germania 15-19 Campionato europeo
2 novembre 2008 Hannover Germania — Svezia 12-5 Test match
17 maggio 2009 Stoccolma Germania — Spagna 0-74 Campionato europeo
20 maggio 2009 Enköping Germania — Italia 0-47 Campionato europeo
23 maggio 2009 Stoccolma Svezia — Germania 38-6 Campionato europeo
18 aprile 2010 Maastricht Paesi Bassi — Germania 83-0 Test match
8 maggio 2010 Sélestat Germania — Italia 0-43 Campionato europeo
10 maggio 2010 Colmar Germania — Svezia 0-29 Campionato europeo
12 maggio 2010 Haguenau Germania — Russia 14-12 Campionato europeo
15 maggio 2010 Strasburgo Belgio — Germania 5-5 Campionato europeo
21 agosto 2016 Heidelberg Germania — Svizzera 36-0 Test match
10 settembre 2017 Costanza Germania — Svizzera 29-0 Test match
27 febbraio 2018 Bruxelles Spagna — Germania 44-0 Campionato europeo
2 marzo 2018 Bruxelles Germania — Belgio 24-5 Campionato europeo
9 marzo 2019 Amsterdam Paesi Bassi — Germania 46-17 Campionato europeo
4 maggio 2019 Bonn Germania — Russia 5-20 Campionato europeo

Riepilogo per avversario

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Avversario Primo incontro G V N P PF PS % V/G
  Belgio 2001 5 4 1 0 120 25 80
  Danimarca 2004 1 1 0 0 47 0 100
  Finlandia 2007 2 2 0 0 71 3 100
  Francia 1997 1 0 0 1 18 58 0
  Galles 1998 2 0 0 2 12 132 0
  Inghilterra 1997 1 0 0 1 0 84 0
  Irlanda 1997 3 0 0 3 6 66 0
  Italia 1996 7 0 0 7 10 258 0
  Kazakistan 1993 4 1 0 3 23 112 25
  Lussemburgo 2007 1 1 0 0 37 0 100
  Norvegia 2003 3 3 0 0 190 0 100
  Nuova Zelanda 1998 2 0 0 2 6 251 0
  Paesi Bassi 1992 17 1 0 16 107 561 5,88
  Portogallo 1995 1 1 0 0 50 0 100
  Romania 2007 1 1 0 0 15 0 100
  Russia 2010 2 1 0 1 19 32 50
  Spagna 1996 3 0 0 3 0 171 0
  Svezia 1989 10 3 0 7 79 180 30
  Svizzera 2016 2 2 0 0 65 0 100
Totale generale 68 21 1 46 875 1 933 30,9

Confronti in Coppa del Mondo

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Avversario Primo incontro G V N P PF PS % V/G
  Galles 1998 2 0 0 2 12 132 0
  Irlanda 2002 1 0 0 1 0 18 0
  Italia 1998 1 0 0 1 5 34 0
  Nuova Zelanda 1998 2 0 0 2 6 251 0
  Paesi Bassi 1998 2 0 0 2 22 87 0
  Svezia 1998 1 1 0 0 20 18 100
Totale generale 9 1 0 8 65 540 11,1
  1. ^ a b (DE) Geschichte, su rugby-verband.de, Deutscher Rugby-Verband. URL consultato il 19 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2018).
  2. ^ (PT) Selecção feminina não resistiu (PDF), in Rugby Magazine, n. 10, Federação Portuguesa de Rugby, Giugno 1995, p. 3. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
  3. ^ (DE) Historisches Bildmaterial: Die deutsche Nationalmannschaft am 14. Mai 1995 in Heidelberg vor ihrem 50:0 Sieg gegen Portugal, su frauenrugby.wordpress.com, Frauen Rugby, 30 agosto 2007. URL consultato il 10 novembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2008).
  4. ^ (ES) Deportes en breve, in ABC, 11 aprile 1996, p. 87. URL consultato il 19 dicembre 2018.
  5. ^ Coppa Europa femminile, Azzurre in finale: Germania travolta 52-0, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 7 aprile 2005. URL consultato il 20 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2005).
  6. ^ (DE) Sonya Eickert nicht mehr Team-Managerin, su rugby-journal.de, Rugby Journal, 31 dicembre 2005. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato il 31 dicembre 2005).
  7. ^ (DE) Frauen-EM: Deutschland gewann Spiel um Platz 3, su rugby-journal.de, Rugby Journal, 15 aprile 2007. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato il 21 aprile 2007).
  8. ^ (EN) England to host women's World Cup, in BBC, 23 settembre 2008. URL consultato il 21 dicembre 2018.
  9. ^ a b c (DE) Die Frauen XV ist wieder zurück und hold den ersten Sieg, su rugby-verband.de, Deutscher Rugby-Verband, 22 agosto 2016. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2018).
  10. ^ (EN) Spain win Rugby Europe Women's Championship, su worldrugby.org, World Rugby, 5 marzo 2018. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2018).
  11. ^ (DE) Jens Beeskow, Neues Trainerteam für Deutsche 15er-Rugby-Frauen, su rugby-verband.de, Deutscher Rugby-Verband, 12 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2018).
  12. ^ (DE) Jens Beeskow, DRV startet mit Ausrüster „Macron“ in die Zukunft, su rugby-verband.de, Deutscher Rugby-Verband, 2 febbraio 2018. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2018).

Collegamenti esterni

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