Nazionale maschile di calcio del Perù

rappresentativa nazionale maschile di calcio del Perù

La nazionale di calcio del Perù (in spagnolo Selección de fútbol del Perú) è la rappresentativa calcistica del Perù ed è controllata dalla Federación Peruana de Fútbol, affiliata alla CONMEBOL.[2][3]

Perù (bandiera)
Perù
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneFPF
Federación Peruana de Fútbol
ConfederazioneCONMEBOL
Codice FIFAPER
SoprannomeLa Bicolor
La Blanquirroja
Los Incas
SelezionatoreUruguay (bandiera) Jorge Fossati
Record presenzeRoberto Palacios (128)
CapocannonierePaolo Guerrero (39)
Ranking FIFA31º[1] (20 aprile 2024)
Esordio internazionale
Perù 0 - 4 Uruguay Uruguay (bandiera)
Lima, Perù; 1º novembre 1927
Migliore vittoria
Perù 9 - 1 Ecuador Ecuador (bandiera)
Bogotà, Colombia; 11 agosto 1938
Peggiore sconfitta
Brasile (bandiera) Brasile 7 - 0 Perù Perù (bandiera)
La Paz, Bolivia; 26 giugno 1997
Campionato del mondo
Partecipazioni5 (esordio: 1930)
Miglior risultatoQuarti di finale nel 1970 e 1978
Copa América
Partecipazioni34 (esordio: 1927)
Miglior risultatoOro Campioni nel 1939, 1975
Campionato CONCACAF/Gold Cup
Partecipazioni1 (esordio: 2000)
Miglior risultatoSemifinali nel 2000
Torneo Olimpico
Partecipazioni1 (esordio: 1936)
Miglior risultatoQuarti di finale nel 1936

Considerata la rappresentativa sudamericana più importante dopo Brasile, Argentina e Uruguay fino ai primi anni ottanta, nel palmarès annovera 2 Coppe America (una vinta in casa nel 1939, quando il torneo era conosciuto come Campeonato Sudaméricano de Football, e una con la denominazione Copa América, nel 1975); in un'altra occasione ha disputato la finale del massimo torneo continentale, da cui è uscita sconfitta (2019).[4]
Ha partecipato per cinque volte alla fase finale del campionato del mondo, spingendosi fino ai quarti nel 1970[5] e raggiungendo il girone del secondo turno nel 1978.[6]

Nella classifica mondiale della FIFA il Perù ha raggiunto come miglior piazzamento il 10º posto nell'ottobre del 2017, mentre il peggiore è stato il 35º posto, nel settembre 2009. Occupa attualmente il 21º posto della graduatoria.[1]

Gli esordi e il primo mondiale

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La nazionale peruviana al Campeonato Sudamericano de Football 1929

Dopo aver debuttato da paese organizzatore nel Campeonato Sudamericano de Football nel novembre del 1927 - il primo gol della storia per il Perù fu messo a segno da Demetrio Neyra - arrivò la prima vetrina intercontinentale per la selezione andina: i peruviani infatti fecero il loro esordio ai mondiali nel 1930, dopo appena 6 incontri ufficiali disputati (di cui uno solo vinto).[7] La Blanquirroja venne eliminata al primo turno: perse per 3-1 contro la Romania (primo gol iridato di Luis de Souza Ferreira) e per 1-0 contro l'Uruguay (nazione ospitante e di lì a poco campione del mondo).[8][9][10]

Berlino 1936 e il primo titolo sudamericano

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Nel 1935 raggiunse la terza posizione nella Copa América e l'anno successivo partecipò alle Olimpiadi di Berlino: nel corso dei giochi a cinque cerchi, la prima rassegna disputata dai peruviani lontano dal Sudamerica, la nazionale andina sarebbe arrivata fino alla semifinale, battendo la Finlandia per 7-3 e l'Austria per 4-2; tuttavia quest'ultima gara fu annullata dalla FIFA per intemperanze della panchina e del pubblico sudamericano (che avrebbero picchiato i calciatori austriaci)[11], ordinando di rigiocarla senza spettatori. Questa decisione provocò il ritiro del Perù dalla manifestazione.[12][13][14]

Nel 1938 vinse i Giochi Bolivariani[15] e cinque mesi dopo dominò il Campeonato Sudamericano de Football 1939, battendo a Lima nella gara decisiva l'Uruguay per 2-1. A tale notevole risultato contribuirono giocatori di altissima levatura come Teodoro Fernández (con 7 reti fu eletto miglior giocatore e capocannoniere del torneo),[16][17] Jorge Alcalde, "Titina" Castillo,[18][19] Alejandro Villanueva e Adelfo Magallanes.[20][21][22]

Gli anni cinquanta e sessanta

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Negli anni cinquanta e sessanta la nazionale peruviana mantenne un ottimo livello in ambito continentale: si posizionò sul gradino più basso del podio al Campeonato Sudamericano 1955, trascinata dalle prestazioni dell'ala Oscar Gómez Sánchez.[25] Ciononostante, non riuscì ad alzare trofei, né a qualificarsi per il campionato mondiale di calcio.

Anni '70: gli anni d'oro

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Il Perù visse il suo miglior periodo negli anni settanta, nei quali fu la terza forza calcistica della confederazione sudamericana dopo Brasile e Argentina. Della generazione d'oro facevano parte calciatori di fama mondiale, quali Teófilo Cubillas,[26][27] Héctor Chumpitaz,[28][29] Pedro Pablo León,[30][31] Roberto Challe e Hugo Sotil. Accanto a loro ben figurarono altri ottimi interpreti, come Oswaldo Ramírez, Juan Carlos Oblitas e Rubén Toribio Díaz.[32]

Gli Incas, guidati dal commissario tecnico brasiliano Didi, si qualificarono per il campionato del mondo 1970, superando Bolivia ed Argentina durante le qualificazioni. Nella fase finale, la nazionale peruviana vinse per 3-2 contro la Bulgaria, 3-0 contro il Marocco e subì una sconfitta indolore per 3-1 contro la Germania Ovest (tripletta di Gerd Müller, di lì a poco capocannoniere del torneo). Ebbe accesso ai quarti, ma perse contro i futuri campioni del Brasile per 4-2.[5][33]

Il secondo titolo continentale

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Il Perù cambiò tre selezionatori prima di affidarsi nel 1975 nuovamente a Marcos Calderón (già sulla panchina biancorossa in tre occasioni): con lui, la Blanquirroja vinse la Copa América. Dopo una sonora sconfitta per 6-0 contro l'Ecuador[7] in amichevole, si presentò alla rassegna continentale con buone prospettive e si laureò campione.
Nella prima fase eliminò il Cile (famosa la rovesciata vincente di Oblitas[34]) e la Bolivia; in semifinale toccò al Brasile di un giovane Roberto Dinamite (nel doppio confronto, dopo il 3-3 del risultato complessivo, i peruviani prevalsero grazie al sorteggio).[35][36][37] In finale batté la Colombia: sconfitto di misura a Bogotà (1-0), il Perù ebbe la meglio al ritorno (2-0); nello spareggio sul neutro dell'Estadio Olímpico di Caracas, un gol di Sotil fu sufficiente per sollevare la coppa.[38][39][40]

Il mondiale controverso

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Ramón Quiroga, portiere del Perù, accusato di aver ricevuto tangenti.[41][42]

La nazionale andina si qualificò per Argentina 1978 all'ultimo incontro, vinto per 2-0 contro il Cile.
Nel primo turno del mondiale vinse per 3-1 contro la Scozia,[43][44] pareggiò per 0-0 contro i Paesi Bassi e si impose 4-1 contro l'Iran,[45] accedendo alla seconda fase a gruppi da prima classificata. A quel punto il Perù calò di rendimento: dopo un secco 3-0 ad opera del Brasile,[46] fu battuto anche dalla Polonia (1-0).[47] In tale situazione, gli andini si apprestavano ad affrontare l'Argentina padrona di casa da eliminati.
La partita, disputatasi dopo che i brasiliani e i polacchi avevano già terminato il loro match (3-1 per i sudamericani), finì con un clamoroso 6-0 in favore dell'Albiceleste.[48][49][50] Sull'incontro, noto in spagnolo come marmelada peruana, aleggiò il sospetto di un risultato combinato: difatti agli argentini serviva una vittoria con almeno 4 gol di scarto per sopravanzare i verde-oro ed accedere alla finalissima.[6] La gara vide una difesa biancorossa molto svogliata, regolarmente surclassata dagli attaccanti avversari con estrema facilità; è da aggiungere anche che il portiere Ramón Quiroga era nato a Rosario (sede della gara) ed aveva ottenuto la nazionalità peruviana solo l'anno precedente.[51][52][53]
Inoltre la notte prima della partita, la polizia allentò le misure di sicurezza presso l'hotel in cui alloggiavano i peruviani, che furono così continuamente disturbati dai tifosi argentini con urla e schiamazzi. Infine, l'autobus che doveva accompagnare la squadra al Gigante de Arroyto impiegò due ore per coprire il tragitto di pochi chilometri fino allo stadio, dato che l'autista "sbagliò" intenzionalmente più volte la strada: quando si fermò, lo fece davanti alla curva della torcida bianco-celeste, che sommerse di fischi e imprecazioni gli allibiti peruviani.[54]
Tuttavia le ipotesi di combine non furono mai dimostrate ufficialmente, seppur ci siano testimonianze a suffragare il biscotto.[55]

Anni '80: dal mondiale spagnolo al disastro aereo del 1987

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Il Perù si qualificò anche per il mondiale del 1982. Nel maggio di quell'anno gli Incas partirono verso l'Europa per una tournée di tre settimane in vista del mondiale: sconfisse l'Ungheria (2-1) e la Francia di Platini (1-0),[56] mentre pareggiò per 1-1 contro l'Algeria.
Nella fase finale della competizione iridata, la selezione peruviana pareggiò per 1-1 contro l'Italia futura vincitrice[57], 0-0 contro il Camerun e fu eliminata dopo la netta sconfitta per 5-1 in favore della Polonia di Boniek e Lato.[58][59][60]

Negli anni ottanta, i cambi di allenatore sulla panchina peruviana furono addirittura undici. Dopo che nella Copa América 1983 la Blanquirroja si spinse fino alle semifinali[61], dovette attendere otto anni per vincere un incontro nella massima competizione continentale.

Gli andini fallirono anche la qualificazione al campionato del mondo 1986 ai playoff.

L'8 dicembre 1987 il calcio peruviano fu colpito dal disastro aereo dell'Alianza Lima, squadra che forniva l'ossatura della nazionale. Il charter che riportava giocatori, staff tecnico, dirigenza ed alcuni tifosi a Lima, si inabissò nell'Oceano Pacifico al largo di Callao: morirono 16 calciatori, l'allenatore Marcos Calderón (ct che aveva guidato il Perù alla vittoria in Coppa América dodici anni prima), i collaboratori, l'equipaggio ed altri passeggeri - in totale ci furono 43 vittime ed un sopravvissuto.[62]

Dal 1990 al 2010: il declino

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Finito il ciclo della generazione d'oro, la nazionale peruviana conobbe un periodo di crisi di risultati.
In Coppa América vinse solo due partite (5-1 contro il Venezuela nel 1991 e 1-0 ai danni del Cile nel 1993).
Inoltre non riuscì a vincere neanche una partita nelle qualificazioni per il mondiale del 1990 e per quello del 1994, terminando il cammino eliminatorio in entrambi i casi all'ultimo posto.[63][64]

Nella Copa América 1997 gli Incas diedero segnali di ripresa, piazzandosi al quarto posto, nonostante soffrirono la sconfitta più pesante della loro storia: il Brasile stellare di Taffarel, Cafu, Roberto Carlos, Dunga, Flávio Conceição, Denílson, Leonardo, Ronaldo e Romário inflisse un durissimo 7-0 al Perù di Freddy Ternero.[65][66][67]
Quello stesso anno, con il nuovo sistema di qualificazione della zona CONMEBOL, il Perù sfiorò l'accesso al campionato del mondo 1998, sfumato per la differenza reti sfavorevole nei confronti del Cile.[68][69][70]
Fra i calciatori più rappresentativi della selezione andina dell'epoca vi erano il difensore Miguel Rebosio e i centrocampisti Roberto Palacios, Jorge Soto e Nolberto Solano.

Invitata a giocare la CONCACAF Gold Cup 2000 insieme a Colombia e Corea del Sud, la nazionale peruviana partecipò per la prima volta ad una manifestazione organizzata da una confederazione a cui non era affiliata: la centro-nordamericana e caraibica CONCACAF. I biancorossi si classificarono terzi, eliminati proprio dai colombiani in semifinale.[71][72]

Il Perù chiuse i gironi sudamericani di qualificazione al mondiale 2002 e 2006 con due deludenti ottavi posti. Ciononostante, nel 1999, 2001, 2004 e 2007 raggiunse sempre i quarti di finale della Copa América; la stella della selezione era Claudio Pizarro.

Gli anni duemiladieci: la lenta ripresa

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Nel 2010 la panchina della nazionale peruviana fu affidata all'uruguagio di origini armene Sergio Markarián.[73][74][75]
Nella Copa América 2011 il Perù superò il primo turno come migliore tra le terze classificate, insieme al Paraguay.[76][77] Nei quarti di finale batté la Colombia per 2-0 (d.t.s.).[78][79][80] In semifinale fu eliminato dall'Uruguay, poi vincitore del torneo.[81][82][83] La Blanquirroja, anche grazie alle prestazioni dei trascinatori Vargas e Guerrero, si classificò terza dopo aver sconfitto il Venezuela per 4-1 nella finale per il terzo posto.[84][85][86] In seguito a questi risultati, nel luglio 2011 la selezione peruviana salì fino al 25º posto del ranking mondiale FIFA.[87]

Nel marzo 2014 fu nominato nuovo CT Pablo Bengoechea,[88][89] che lasciò l'incarico nel dicembre dello stesso anno.[90] Gli subentrò quindi l'argentino Ricardo Gareca.[91]
Con lui alla guida tecnica, nella Copa América 2015 in Cile, il Perù fu sconfitto in rimonta all'esordio dal Brasile (2-1), poi superò il Venezuela (1-0) e pareggiò a reti bianche contro la Colombia, qualificandosi ai quarti di finale. Ebbe poi la meglio sulla Bolivia (3-1) e approdò in semifinale, dove fu sconfitto per 2-1 dai padroni di casa del Cile, futuri campioni. Battendo per 2-0 l'altra semifinalista sconfitta, il Paraguay, i biancorossi chiusero la competizione nuovamente al terzo posto.[92] Uno degli artefici di questa conferma tra le migliori tre nazionali del Sudamerica fu Christian Cueva, che mise in campo prestazioni convincenti.

 
Ricardo Gareca

Nella Copa América Centenario dell'anno successivo, la nazionale peruviana primeggiò nel proprio raggruppamento battendo Haiti e Brasile (entrambi per 1-0) e pareggiando per 2-2 contro l'Ecuador. Nei quarti di finale gli Incas furono eliminati dalla Colombia (4-2 dopo i tiri di rigore, 0-0 al termine dei tempi supplementari).[93]

Nell'ottobre 2017, grazie ai buoni risultati ottenuti nei mesi precedenti e durante le qualificazioni mondiali in corso, la nazionale biancorossa riuscì a raggiungere la decima posizione nella graduatoria FIFA, miglior piazzamento di sempre.[94]

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2018 il Perù riuscì a raggiungere il quinto posto nella classifica del raggruppamento sudamericano, valevole per disputare lo spareggio contro i vincitori della zona oceaniana. Dopo lo 0-0 in trasferta nella gara di andata, il 15 novembre 2017 la selezione andina riuscì a sconfiggere per 2-0 la Nuova Zelanda, qualificandosi al campionato del mondo 2018[95] e tornando nella fase finale di un mondiale dopo trentasei anni. Grande protagonista fu Jefferson Farfán. Nella fase finale del campionato del mondo di Russia, il Perù uscì al primo turno, dopo due sconfitte contro Danimarca (1-0) e Francia (1-0) ed un'inutile vittoria per 2-0 contro l'Australia.

Nella Coppa America 2019, disputata in Brasile, la Blanquirroja, malgrado la rovinosa sconfitta per 5-0 contro i padroni di casa verde-oro nel girone iniziale, riuscì a superare il primo turno come migliore terza classificata. Ai quarti di finale eliminò una delle favorite: l'Uruguay dovette inchinarsi dopo il 5-4 ai tiri di rigore (0-0 al termine dei tempi supplementari); in semifinale il Perù si impose con un perentorio 3-0 ai danni del Cile campione in carica, tornando così a disputare la finale del torneo dopo quarantaquattro anni. Il Brasile, tra le mura amiche, vinse, tuttavia, agevolmente per 3-1.[4] Durante la manifestazione, impressionò positivamente il difensore Carlos Zambrano.

Gli anni duemilaventi

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Sulla stessa falsariga si svolse la Coppa America 2021 del Perù, che all'esordio fu sonoramente sconfitto (4-0) dal Brasile, ma riuscì a chiudere al secondo posto il girone vinto dai verde-oro, qualificandosi ai quarti di finale, dove ebbe la meglio sul Paraguay per 4-3 ai tiri di rigore (3-3 dopo 90 minuti di gioco). In semifinale fu ancora il Brasile a spegnere le velleità peruviane, imponendosi per 1-0; il Perù chiuse poi al quarto posto, perdendo per 3-2 la finale di consolazione contro la Colombia.

Nel girone sudamericano di qualificazione al campionato del mondo 2022 il Perù ottenne 7 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte. Il quinto posto valse la qualificazione allo spareggio interzona, dove la squadra sudamericana fu eliminata dall'Australia perdendo per 5-4 ai tiri di rigore dopo lo 0-0 dei tempi supplementari allo stadio Ahmed bin Ali di Ar Rayyan, in Qatar.

Evoluzione

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I colori della divisa provengono dalla bandiera nazionale. La prima divisa della squadra peruviana, realizzata per il Campeonato Sudamericano del 1927, era composta da una maglia a righe bianche e rosse, pantaloncini bianchi e calzettoni neri.

Prima divisa

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1927
1930
1935
1936-70
1975-77
1978-81
1982-89
1990-95
1996-2001
2001-02
2003-07
2007-09
Walon
2010
2011
Umbro
2012
Umbro
2012-13
Umbro
2014-15
Umbro
2015-17
Umbro
2016
Umbro
2018
Umbro
2018-19
Marathon
2019-20
Marathon
2020-22
Marathon
2021
Marathon
2023-
Adidas

Palmarès

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Perù 1939, Copa América 1975
1938, 1947, 1961, 1973, 1981

Partecipazioni ai tornei internazionali

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Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Primo turno
1934 Non partecipante
1938 Non partecipante
1950 Ritirata prima delle qualificazioni
1954 Ritirata prima delle qualificazioni
1958 Non qualificata
1962 Non qualificata
1966 Non qualificata
1970 Quarti di finale
1974 Non qualificata
1978 Secondo turno
1982 Primo turno
1986 Non qualificata
1990 Non qualificata
1994 Non qualificata
1998 Non qualificata
2002 Non qualificata
2006 Non qualificata
2010 Non qualificata
2014 Non qualificata
2018 Primo turno
2022 Non qualificata
Copa América
Edizione Risultato
1927 Terzo posto  
1929 Quarto posto
1935 Terzo posto  
1937 Sesto posto
1939 Campione  
1941 Quarto posto
1942 Quinto posto
1945 Rinuncia
1946 Rinuncia
1947 Quinto posto
1949 Terzo posto  
1953 Quinto posto
1955 Terzo posto  
1956 Sesto posto
1957 Quarto posto
1959 Quarto posto
1959 (II) Rinuncia
1963 Quinto posto
1967 Rinuncia
1975 Campione  
1979 Terzo posto  [96]
1983 Terzo posto  [96]
1987 Primo turno
1989 Primo turno
1991 Primo turno
1993 Quarti di finale
1995 Primo turno
1997 Quarto posto
1999 Quarti di finale
2001 Quarti di finale
2004 Quarti di finale
2007 Quarti di finale
2011 Terzo posto  
2015 Terzo posto  
2016 Quarti di finale
2019 Secondo posto  
2021 Quarto posto
2024 Primo turno
Giochi olimpici[97]
Edizione Risultato
1928 Non partecipante
1936 Quarti di finale[98]
1948 Non partecipante
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni

CONCACAF Gold Cup

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Pur non essendo affiliata alla CONCACAF, la nazionale peruviana è stata invitata ad un'edizione della Gold Cup, classificandosi terza.[99]

Giochi bolivariani

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Gli Incas hanno vinto la medaglia d'oro ai Giochi bolivariani del 1938, 1947, 1961, 1973 e 1981, disputati dalle selezioni maggiori delle nazioni partecipanti.[15][100][101]

Campionato Panamericano

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La nazionale andina ha inoltre partecipato a due dei tre Campionati Panamericani, svolti senza il riconoscimento della FIFA.[102]

Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

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Mondiali

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930   Uruguay Primo turno 0 0 2 1:4
1934   Italia Non partecipante - - - -
1938   Francia Non partecipante - - - -
1950   Brasile Ritirata prima delle qualificazioni - - - -
1954   Svizzera Ritirata prima delle qualificazioni - - - -
1958   Svezia Non qualificata - - - -
1962   Cile Non qualificata - - - -
1966   Inghilterra Non qualificata - - - -
1970   Messico Quarti di finale[103] 2 0 2 9:9
1974   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1978   Argentina Secondo turno 2 1 3 7:12
1982   Spagna Primo turno 0 2 1 2:6
1986   Messico Non qualificata - - - -
1990   Italia Non qualificata - - - -
1994   Stati Uniti Non qualificata - - - -
1998   Francia Non qualificata - - - -
2002   Giappone /   Corea del Sud Non qualificata - - - -
2006   Germania Non qualificata - - - -
2010   Sudafrica Non qualificata - - - -
2014   Brasile Non qualificata - - - -
2018   Russia Primo turno 1 0 2 2:2
2022   Qatar Non qualificata - - - -

Copa América

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La nazionale Peruviana nel 1959
Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1927   Perù Terzo posto  [104] 1 0 2 4:11
1929   Argentina Quarto posto[105] 0 0 3 1:12
1935   Perù Terzo posto  [106] 1 0 2 2:5
1937   Argentina Sesto posto[107] 1 1 3 7:10
1939   Perù Campione  [108] 4 0 0 13:4
1941   Cile Quarto posto[109] 1 0 3 5:5
1942   Uruguay Quinto posto[110] 1 2 3 5:10
1945   Cile Rinuncia - - - -
1946   Argentina Rinuncia - - - -
1947   Ecuador Quinto posto[111] 2 2 3 12:9
1949   Brasile Terzo posto  [112] 5 0 2 20:13
1953   Perù Quinto posto 3 1 2 10:10
1955   Cile Terzo posto  [113] 2 2 1 13:11
1956   Uruguay Sesto posto[114] 0 1 4 6:11
1957   Perù Quarto posto[115] 4 0 2 12:9
1959 I   Argentina Quarto posto[116] 1 3 2 10:11
1959 II   Ecuador Rinuncia - - - -
1963   Bolivia Quinto posto[117] 2 1 3 8:11
1967   Uruguay Rinuncia - - - -
1975 Itinerante Campione  [118] 6 1 2 14:7
1979 Itinerante Terzo posto  [119] 0 1 1 1:2
1983 Itinerante Terzo posto  [120] 2 3 1 7:6
1987   Argentina Primo turno[121] 0 2 0 2:2
1989   Brasile Primo turno[122] 0 3 1 4:7
1991   Cile Primo turno[123] 1 0 3 9:9
1993   Ecuador Quarti di finale[124] 1 2 1 4:5
1995   Uruguay Primo turno[125] 0 1 2 2:5
1997   Bolivia Quarto posto[126] 3 0 3 4:11
1999   Paraguay Quarti di finale[127] 2 1 1 4:5
2001   Colombia Quarti di finale[128] 1 1 2 4:8
2004   Perù Quarti di finale[129] 1 2 1 7:6
2007   Venezuela Quarti di finale[130] 1 1 2 5:7
2011   Argentina Terzo posto  [131] 3 1 2 8:5
2015   Cile Terzo posto  [132] 3 1 2 6:7
2016   Stati Uniti Quarti di finale[133] 2 2 0 4:2
2019   Brasile Secondo posto  [134] 2 2 2 7:9
2021   Brasile Quarto posto[135] 2 2 3 8:11
2024   Stati Uniti Primo turno 0 1 2 0:3

Olimpiadi

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1928   Amsterdam Non partecipante - - - -
1936   Berlino Quarti di finale[98] 2 0 0 11:5
1948   Londra Non partecipante - - - -
  • Nota bene: per le informazioni sui risultati ai Giochi olimpici nelle edizioni successive al 1948 visionare la pagina della nazionale olimpica.

CONCACAF Gold Cup

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2000   Stati Uniti Terzo posto[72]  1 1 2 6:6

Giochi bolivariani

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1938   Bogotà Campione   4 0 0 18:4

Campionati Panamericani

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1952   Santiago del Cile Quarto posto 2 1 2 14:9
1956   Città del Messico Quarto posto 1 2 2 6:7

Tutte le rose

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Mondiali

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Coppa del Mondo FIFA 1930
Pardón, P Valdivieso, D de las Casas, D Fernández, D Maquilón, D Soria, C Astengo, C Denegri, C Galindo, C García, C Quintana, C Valle, A Cillóniz, A Góngora, A Lavalle, A Lores, A Neyra, A Pacheco, A Rodríguez Nue, A Sarmiento, A Souza Ferreira, A Villanueva, CT: Bru
Coppa del Mondo FIFA 1970
Rubiños, 2 Campos, 3 de la Torre, 4 Chumpitaz, 5 Fuentes, 6 Mifflin, 7 Challe, 8 Baylón, 9 León, 10 Cubillas, 11 Gallardo, 12 Correa, 13 P. Gonzáles, 14 Fernández, 15 J. González, 16 Salinas, 17 Cruzado, 18 del Castillo, 19 Reyes, 20 Sotil, 21 Goyzueta, 22 Ramírez, CT: Didi
Coppa del Mondo FIFA 1978
Sartor, 2 Duarte, 3 Manzo, 4 Chumpitaz, 5 Díaz, 6 Velásquez, 7 Muñante, 8 Cueto, 9 P. Rojas, 10 Cubillas, 11 Oblitas, 12 Mosquera, 13 Cáceres, 14 Navarro, 15 Leguía, 16 Gorriti, 17 Quesada, 18 Labarthe, 19 La Rosa, 20 Sotil, 21 Quiroga, 22 R. Rojas, CT: Calderón
Coppa del Mondo FIFA 1982
Acasuzo, 2 Duarte, 3 Salguero, 4 Gastulo, 5 Leguía, 6 Velásquez, 7 Barbadillo, 8 Cueto, 9 Uribe, 10 Cubillas, 11 Oblitas, 12 González, 13 Arizaga, 14 Gutiérrez, 15 Díaz, 16 Olaechea, 17 Navarro, 18 Malásquez, 19 La Rosa, 20 Rojas, 21 Quiroga, 22 Reyna, CT: Tim
Coppa del Mondo FIFA 2018
Gallese, 2 Rodríguez, 3 Corzo, 4 Santamaría, 5 Araujo, 6 Trauco, 7 Hurtado, 8 Cueva, 9 Guerrero, 10 Farfán, 11 Ruidíaz, 12 Cáceda, 13 Tapia, 14 Polo, 15 Ramos, 16 Cartagena, 17 Advíncula, 18 Carrillo, 19 Yotún, 20 Flores, 21 Carvallo, 22 Loyola, 23 Aquino, CT: Gareca

Campeonato Sudamericano de Football/Copa América

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Campeonato Sudamericano 1939
J. Alcalde, T. Alcalde, Baldovino, Bielich, Castillo, Chappell, A. Fernández, T. Fernández, Honores, Ibáñez, León, Larios, Magallanes, Paredes, Parró, Pasache, Perales, Quispe, Reyes, Socarraz, Tovar, Valdivieso, CT: Greenwell
Campeonato Sudamericano 1941
G. Arce, V. Arce, Fernández, González, Honores, Hurtado, Janneau, Jordán, Lobatón, Luna, Magallanes, Magán, Morales, Perales, Portal, Quiñónez, Quispe, Socarraz, Vallejas, CT: Arrillaga
Copa América 1975
Acasuzo, P González Ganoza, P Sartor, D Chumpitaz, D Díaz, D Meléndez, D Navarro, D Soria, C Cueto, C Ojeda, C Párraga, C Quesada, C Velásquez, A Aparicio, A Barbadillo, A Casaretto, A Cubillas, A Oblitas, A Ramírez, A Rojas, A Ruiz, A Sotil, CT: Calderón
Copa América 1979
Acasuzo, D Chumpitaz, D Díaz, D Duarte, D Navarro, C Cueto, C Gorriti, C Leguía, C Olaechea, C Velásquez, A La Rosa, A Labarthe, A Mosquera, A Rojas, A Ravello, CT: Chiarella
Copa América 1983
Acasuzo, D Aguayo, D Díaz, D Duarte, D García, D Ramírez, D Requena, D Rojas, C Bonelli, C Casanova, C Leguía, C Olaechea, C Reyna, C Velásquez, A Caballero, A Malásquez, A Mora, A Navarro, A Neyra, A Rey Muñoz, CT: Tan
Copa América 1987
Chávez, 2 Olivares, 3 Duffó, 4 Rojas, 5 Requena, 6 Chirinos, 7 Loyola, 8 Malásquez, 9 Navarro, 10 Uribe, 11 Hirano, 12 González Ganoza, 13 Arteaga, 14 Reynoso, 15 Cordero, 16 Olaechea, 17 Reyna, 18 Vázquez, 19 La Rosa, 20 Martínez, 21 Del Solar, 22 Soto, CT: Cuéllar
Copa América 1989
Chávez, 2 Talavera, 3 Reynoso, 4 Arteaga, 5 Requena, 6 Carranza, 7 Manassero, 8 Del Solar, 9 Navarro, 10 Uribe, 11 Hirano, 12 Purizaga, 13 Valencia, 14 Olivares, 15 Rey Muñoz, 16 Olaechea, 17 Dall'Orso, 18 Guido, 19 Torres, 20 Rodríguez, CT: Pepe
Copa América 1991
Purizaga, 2 Olivares, 3 Barco, 4 Ramírez, 5 Arteaga, 6 Cordero, 7 Aguirre, 8 Del Solar, 9 A. González, 10 C. Rodríguez, 11 Hirano, 12 G. González, 14 Martínez, 15 Vidales, 16 Yáñez, 17 Bravo, 18 Maestri, 19 La Rosa, 20 M. Rodríguez, 21 Palma, 22 Carranza, CT: Company
Copa América 1993
Miranda, 2 Charún, 3 Jorge Soto, 4 Reynoso, 5 José Soto, 6 Olivares, 7 Barco, 8 Carranza, 9 M. Rodríguez, 10 Zubzuck, 11 Zegarra, 12 Martínez, 13 Palacios, 14 Rivera, 15 Muchotrigo, 16 Maestri, 17 Sáenz, 18 González, 19 A. Rodríguez, 20 Del Solar, 21 Carty, CT: Popović
Copa América 1995
Miranda, 2 Jorge Soto, 3 García, 4 Olivares, 5 Dulanto, 6 José Soto, 7 Baroni, 8 Del Solar, 9 Ramírez, 10 Palacios, 11 Pinillos, 12 Yupanqui, 13 Reynoso, 14 Ubillús, 15 Solano, 16 Rivera, 17 Jayo, 18 Magallanes, 19 Carty, 20 Rodríguez, 21 Quesada, 22 Carranza, CT: Company
Copa América 1997
Miranda, 2 Reyna, 3 Rebosio, 4 Portilla, 5 Dulanto, 6 Torres, 7 Muñoz, 8 Rosales, 9 Cominges, 10 Palacios, 11 Magallanes, 12 Flores, 13 Prado, 14 Hidalgo, 15 Cavero, 16 Chacón, 17 Carazas, 18 Sáenz, 19 Ciurlizza, 20 Palomino, 21 Butrón, 22 Uehara, CT: Ternero
Copa América 1999
Ibáñez, 2 Rebosio, 3 Reynoso, 4 Olivares, 5 Pereda, 6 José Soto, 7 Solano, 8 Jayo, 9 Maestri, 10 Palacios, 11 Pizarro, 12 Miranda, 13 Velásquez, 14 Jorge Soto, 15 Mendoza, 16 Guadalupe, 17 Holsen, 18 Chacón, 19 Ciurlizza, 20 Soria, 21 Butrón, 22 Zúñiga, CT: Oblitas
Copa América 2001
Ibáñez, 2 Zevallos, 3 José Soto, 4 Hidalgo, 5 Pajuelo, 6 J. Hernández, 7 Lobatón, 8 Jayo, 10 J.E. Uribe, 11 Muchotrigo, 12 Flores, 14 Jorge Soto, 15 Salazar, 16 García, 18 Holsen, 19 Vílchez, 20 Del Solar, 21 Bazán, 23 L. Hernández, 24 Tempone, 25 Ascoy, CT: J. C. Uribe
Copa América 2004
Ibáñez, 2 Acasiete, 3 Rebosio, 4 Soto, 5 Hidalgo, 6 Vílchez, 7 Solano, 8 Jayo, 9 Maestri, 10 Palacios, 11 Olcese, 12 Delgado, 13 La Rosa, 14 Pizarro, 15 Salas, 16 Mendoza, 17 Farfán, 18 P. García, 19 Ciurlizza, 20 Zegarra, 21 Butrón, 22 J. García, CT: Autuori
Copa América 2007
Butrón, 2 Villalta, 3 Acasiete, 4 Vílchez, 5 Rodríguez, 6 Herrera, 7 Céspedes, 8 Bazalar, 9 Guerrero, 10 Mariño, 11 Zúñiga, 12 Forsyth, 13 de la Haza, 14 Pizarro, 15 Villamarín, 16 Mendoza, 17 Farfán, 18 García, 19 Ísmodes, 20 Jiménez, 21 Flores, 22 Galliquio, CT: Uribe
Copa América 2011
Fernández, 2 Rodríguez, 3 Acasiete, 4 Vílchez, 5 Balbín, 6 Vargas, 7 Ballón, 8 Guevara, 9 Guerrero, 10 Cruzado, 11 Lobatón, 12 Libman, 13 Revoredo, 14 Ruidíaz, 15 Corzo, 16 Advíncula, 17 Carmona, 18 Chiroque, 19 Yotún, 20 Carrillo, 21 Ramos, 22 Gonzales, 23 Butrón, CT: Markarián
Copa América 2015
Gallese, 2 Céspedes, 3 Riojas, 4 Requena, 5 Zambrano, 6 Vargas, 7 Hurtado, 8 Cueva, 9 Guerrero, 10 Farfán, 11 Reynan, 12 Penny, 13 Retamoso, 14 Pizarro, 15 Ramos, 16 Lobatón, 17 Advíncula, 18 Carrillo, 19 Yotún, 20 Sánchez, 21 Ballón, 22 Ascues, 23 Libman, CT: Gareca
Copa América Centenario
Gallese, 2 Rodríguez, 3 Corzo, 4 Revoredo, 5 Balbín, 6 Trauco, 7 da Silva, 8 Polo, 9 Guerrero, 10 Cueva, 11 Ruidíaz, 12 Penny, 13 Tapia, 14 Alfageme, 15 Ramos, 16 Vílchez, 17 Abram, 18 Benavente, 19 Yotún, 20 Flores, 21 Hohberg, 22 Céspedes, 23 Cáceda, CT: Gareca
Copa América 2019
Gallese, 2 Abram, 3 Corzo, 4 Santamaría, 5 Araujo, 6 Trauco, 7 Ballón, 8 Cueva, 9 Guerrero, 10 Farfán, 11 Ruidíaz, 12 Cáceda, 13 Tapia, 14 Polo, 15 Zambrano, 16 Pretell, 17 Advíncula, 18 Carrillo, 19 Yotún, 20 Flores, 21 Álvarez, 22 Callens, 23 Gonzáles, CT: Gareca
 
Formazioni Bolivia 1-3 Perù. Copa América 2019.[136]
Copa América 2021
Gallese, 2 Abram, 3 Corzo, 4 Santamaría, 5 Araujo, 6 Trauco, 7 Távara, 8 Peña, 9 Lapadula, 10 Cueva, 11 Valera, 12 Cáceda, 13 Tapia, 14 Cartagena, 15 Ramos, 16 López, 17 Iberico, 18 Carrillo, 19 Yotún, 20 Ormeño, 21 Carvallo, 22 Callens, 23 Arias, 24 García, 25 Garcés, 26 Lora, CT: Gareca
Copa América 2024
Gallese, 2 Abram, 3 Corzo, 4 Santamaría, 5 Zambrano, 6 López, 7 Polo, 8 Peña, 9 Guerrero, 10 Cueva, 11 Reyna, 12 Cáceda, 13 Castillo, 14 Lapadula, 15 Araujo, 16 Cartagena, 17 Advíncula, 18 Carrillo, 19 Sonne, 20 Flores, 21 Romero, 22 Callens, 23 Quispe, 24 Rivera, 25 Grimaldo, 26 Zanelatto, CT: Fossati

Gold Cup

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CONCACAF Gold Cup 2000
Ibáñez, 2 Huamán, 3 Reynoso, 4 Salazar, 5 José Soto, 6 Rebosio, 7 Solano, 8 Jayo, 9 Maestri, 10 Palacios, 11 Holsen, 12 Flores, 13 Ciurlizza, 14 Jorge Soto, 15 Zúñiga, 16 Suárez, 17 Pinillos, 18 Sáenz, 19 Lobatón, 20 Del Solar, 23 Quinteros, CT: Maturana

Giochi olimpici

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Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936
Marchena, P Valdivieso, D Chappell, D A. Férnandez, D Lavalle, D Pardo, C Castillo, C García, C Jordán, C Landa, C Pacheco, C Portal, C Tovar, A J. Alcalde, A T. Alcalde, A Álvarez, A T. Fernández, A Ibáñez, A Magallanes, A Morales, A Paredes, A Villanueva, CT: Denegri

NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale peruviana.

Lista dei giocatori convocati per le gare di qualificazione al campionato mondiale di calcio 2026 del 15 e 19 novembre 2024.

Presenze e reti aggiornate al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Pedro Gallese 23 febbraio 1990 (34 anni) 114 0   Orlando City
P Carlos Cáceda 27 settembre 1991 (33 anni) 9 0   Melgar
P Diego Romero 17 agosto 2001 (23 anni) 0 0   Universitario
P Diego Enríquez 24 febbraio 2002 (22 anni) 0 0   Sporting Cristal
D Luis Advíncula 2 marzo 1990 (34 anni) 124 2   Boca Juniors
D Carlos Zambrano 10 luglio 1989 (35 anni) 80 4   Alianza Lima
D Miguel Trauco 25 agosto 1992 (32 anni) 75 0   Criciúma
D Aldo Corzo 20 maggio 1989 (35 anni) 53 0   Universitario
D Alexander Callens 4 maggio 1992 (32 anni) 50 2   AEK Atene
D Luis Abram 27 febbraio 1996 (28 anni) 44 1   Atlanta United
D Miguel Araujo 24 ottobre 1994 (30 anni) 40 1   Portland Timbers
D Oliver Sonne 10 novembre 2000 (24 anni) 10 0   Silkeborg
D Renzo Garcés 12 giugno 1996 (28 anni) 4 0   Alianza Lima
D Erick Noriega 22 luglio 2001 (23 anni) 1 0   Alianza Lima
C Sergio Peña 28 settembre 1995 (29 anni) 47 4   Malmö FF
C Wilder Cartagena 23 settembre 1994 (30 anni) 39 0   Orlando City
C Jesús Castillo 11 giugno 2001 (23 anni) 13 1   Gil Vicente
C Piero Quispe 14 agosto 2001 (23 anni) 12 1   Pumas UNAM
C Horacio Calcaterra 22 febbraio 1989 (35 anni) 10 0   Universitario
C Jean Pierre Archimbaud 16 agosto 1994 (30 anni) 3 0   Universitario
C Jorge Murrugarra 22 marzo 1997 (27 anni) 1 0   Universitario
A Paolo Guerrero 1º gennaio 1984 (40 anni) 124 39   Alianza Lima
A Edison Flores 15 maggio 1994 (30 anni) 80 16   Universitario
A Andy Polo 29 settembre 1994 (30 anni) 52 1   Universitario
A Gianluca Lapadula 7 febbraio 1990 (34 anni) 40 9   Cagliari
A Alex Valera 17 settembre 1993 (31 anni) 20 3   Universitario
A Bryan Reyna 23 agosto 1998 (26 anni) 16 2   Belgrano
A Luis Ramos 13 dicembre 1999 (24 anni) 2 0   Cusco

Record individuali

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Dati aggiornati al 19 novembre 2024.

  • In grassetto i giocatori ancora attivi in nazionale.

Record di presenze

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Pos. Nome Presenze Reti Periodo
1 Roberto Palacios 128 19 1992-2012
Yoshimar Yotún 8 2011-
3 Paolo Guerrero 124 39 2004-
4 Luis Advincula 122 2 2010-
5 Pedro Gallese 114 0 2014-
6 Héctor Chumpitaz 105 3 1965-1981
7 Jefferson Farfán 102 27 2003-2021
8 Jorge Soto 101 9 1992-2005
9 André Carrillo 100 11 2011-
Christian Cueva 16 2011-

Record di reti

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Paolo Guerrero è il primatista di gol con la maglia della nazionale peruviana.
Pos. Nome Reti Presenze Periodo
1 Paolo Guerrero 39 123 2004-
2 Jefferson Farfán 27 102 2003-2021
3 Teófilo Cubillas 26 81 1968-1982
4 Teodoro Fernández 24 32 1935-1947
5 Claudio Pizarro 20 85 1999-2016
Nolberto Solano 95 1994-2008
7 Roberto Palacios 19 128 1992-2012
8 Hugo Sotil 18 62 1970-1978
9 Oswaldo Ramírez 17 57 1969-1982
10 Franco Navarro 16 56 1980-1989
Christian Cueva 100 2011-
Edison Flores 80 2013-
  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su inside.fifa.com. URL consultato il 20 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2024).
  2. ^ (ES) Conmebol saluda a la FPF por sus 98 años de vida institucional, su Nacional, 23 agosto 2020. URL consultato il 4 giugno 2022.
  3. ^ Copia archiviata, su fpf.org.pe. URL consultato il 4 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2022).
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  6. ^ a b (ES) Jordi Blanco, 1978: La operación Cóndor y el 6-0 a Perú, su amp.sport.es, 16 giugno 2014. URL consultato il 13 aprile 2021.
  7. ^ a b (EN) Peru International Matches, su eloratings.net. URL consultato il 12 aprile 2021.
  8. ^ (ES) Recordamos el primer Mundial celebrado en 1930, su tvperu.gob.pe, 15 maggio 2018. URL consultato il 12 aprile 2021.
  9. ^ (ES) Selección Peruana: a 90 años de su debut en los mundiales, su El Comercio.pe. URL consultato il 6 giugno 2022.
  10. ^ (ES) Recordamos el primer Mundial celebrado en 1930, su TVPerú, 17 aprile 2019. URL consultato il 6 giugno 2022.
  11. ^ Le fonti sono contrastanti: alcune riportano tifosi peruviani facinorosi che avrebbero fatto irruzione sul terreno di gioco con spranghe, coltelli e anche una pistola minacciando e malmenando i calciatori austriaci; altre invece fanno leva sulla Propaganda nella Germania nazista ed il fatto che non fosse vista di buon occhio una vittoria dei sudamericani, tra le cui file vi erano giocatori di colore.
  12. ^ (EN) The forgotten story of ... football, farce and fascism at the 1936 Olympics, su theguardian.com, 24 novembre 2011. URL consultato il 12 aprile 2021 (archiviato il 15 agosto 2022).
  13. ^ (ES) Hace 75 años Perú se retiró de Berlín 36 tras "humillar" a Hitler, su El Comercio, 10 agosto 2011. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato il 27 ottobre 2021).
  14. ^ (ES) La misteriosa anulación de un gran triunfo peruano ante Austria en 1936 - CONMEBOL, su conmebol.com, 18 luglio 2014. URL consultato il 6 giugno 2022 (archiviato il 29 settembre 2022).
  15. ^ a b (EN) Bolivarian Games: Soccer Tournaments, su rsssf.com. URL consultato il 13 aprile 2021.
  16. ^ (ES) Copa América 1939: ‘Lolo’ Fernández y una participación brillante, su Universitario de Deportes. URL consultato il 24 settembre 2022.
  17. ^ (ES) Jean Andonaire, Lolo Fernández: la vez que el cañonero peruano se declaró “hincha” del Cholo Sotil y recordó detalles del título conseguido en la Copa América de 1939, su El Comercio Perú, 13 aprile 2022. URL consultato il 24 settembre 2022.
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  19. ^ La Historia delSport Boys: "Titina" Castillo, su isfa.com. URL consultato il 24 settembre 2022.
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