Nazionale maschile di calcio della Svezia

rappresentativa nazionale maschile di calcio della Svezia

La nazionale di calcio della Svezia (in lingua svedese Sveriges herrlandslag i fotboll) è la rappresentativa di calcio nazionale della Svezia ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica svedese.

Svezia (bandiera)
Svezia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazioneSvFF
Svenska Fotbollförbundet
ConfederazioneUEFA
Codice FIFASWE
SoprannomeBlågult (Gialloblu)
Tre Kronor (Le Tre Corone)
SelezionatoreDanimarca (bandiera) Jon Dahl Tomasson
Record presenzeAnders Svensson (148)
CapocannoniereZlatan Ibrahimović (62)
Ranking FIFA28º[1] (20 aprile 2024)
Esordio internazionale
Svezia (bandiera) Svezia 11 - 3 Norvegia Norvegia (bandiera)
Göteborg, Svezia; 12 luglio 1908
Migliore vittoria
Svezia (bandiera) Svezia 12 - 0 Lettonia Lettonia (bandiera)
Stoccolma, Svezia; 29 maggio 1927
Svezia (bandiera) Svezia 12 - 0 Corea del Sud Corea del Sud (bandiera)
Londra, Regno Unito; 5 agosto 1948
Peggiore sconfitta
Regno Unito (bandiera) Regno Unito 12 - 1 Svezia Svezia (bandiera)
Londra, Regno Unito; 20 ottobre 1908
Campionato del mondo
Partecipazioni12 (esordio: 1934)
Miglior risultatoArgento Secondo posto nel 1958
Campionato d'Europa
Partecipazioni7 (esordio: 1992)
Miglior risultatoBronzo Semifinali nel 1992
Torneo Olimpico
Partecipazioni6[2] (esordio: 1908)
Miglior risultatoOro Oro nel 1948
UEFA Nations League
Partecipazioni2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato14º posto nella Lega A 2020-2021

Conta 12 partecipazioni alla fase finale del campionato mondiale, con 4 piazzamenti tra i primi 4 posti, e 7 partecipazioni al campionato europeo, dove ha ottenuto quale migliore risultato una semifinale. In entrambe le competizioni ha conseguito i migliori risultati nelle edizioni giocate in casa (nel 1958 al mondiale e nel 1992 all'europeo). Annovera inoltre un oro olimpico, conquistato a Londra ai Giochi della XIV Olimpiade, ultima edizione del torneo olimpico riconosciuta dalla FIFA tra quelle disputate dalle nazionali maggiori.

Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto del 1993, la Svezia ha ottenuto come miglior piazzamento il 2º posto nel novembre 1994, mentre la posizione peggiore è stata il 45º posto del marzo 2015. Occupa il 26º posto della graduatoria.[1]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Incontri ufficiali della Nazionale di calcio della Svezia.

Inizi (1908-1948)

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La prima Svezia di sempre

La Svezia giocò la sua prima partita internazionale contro la vicina Norvegia il 12 luglio 1908 e vinse con un roboante 11-3. Gli altri tre match del 1908 invece furono contro Inghilterra, Paesi Bassi e Belgio, tutti e tre persi.

Lo stesso anno gli scandinavi parteciparono alle Olimpiadi per la prima volta. La rappresentativa non si mise molto in mostra ed anzi, patì una brutta sconfitta con i Dilettanti Inglesi per 12-1, la peggiore tuttora della loro storia.

 
La Svezia olimpica di Stoccolma 1912

Durante il lungo ventennio tra il 1910-1930 disputò altre amichevoli e nel 1916 batté la Danimarca per la prima volta. Partecipò inoltre ai tornei olimpici di calcio del 1912 e del 1920, in entrambi i casi viene eliminata dai Paesi Bassi, mentre nell'edizione 1924 la Svezia vinse un bronzo, prima medaglia di sempre, proprio sconfiggendo i Paesi Bassi, dove nella prima partita pareggia per 1-1 mentre nella seconda riesce a imporsi vincendo per 3-1. Invece nell'edizione 1936 viene eliminata durante la prima partita perdendo a gran sorpresa con il Giappone che fece il suo debutto alle olimpiadi, nonostante l'iniziale vantaggio della Svezia, la squadra avversaria vinse in rimonta per 3-2.

Mondiale 1938

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Nel 1938 la Svezia si qualificò per la seconda volta ad un mondiale. Nel primo turno, era prevista la partita inaugurale contro l'Austria, che però si era ritirata dalla manifestazione a seguito dell'Anschluss. Passò così automaticamente ai quarti di finale contro Cuba, che sconfissero agevolmente 8-0 con ben due triplette, di Tore Keller e Gustav Wetterström. In semifinale incontrò però la forte Ungheria che impartì agli scandinavi un sonoro 1-5. Restò soltanto la finalina per il terzo posto che persero contro il Brasile per 2-4, giungendo quarti nel torneo per la prima ed ultima volta.

Olimpiade 1948

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Gunnar Gren, commemorato davanti allo stadio di Göteborg, fu uno degli artefici della vittoria olimpica di Londra 1948

Giunta ai Giochi della XIV Olimpiade, la Svezia incontrò l'Austria. La squadra austriaca era riuscita a qualificarsi senza i suoi giocatori professionisti, dato abbastanza sorprendente dato che aveva molti calciatori professionisti a cui era permesso di partecipare al torneo. Giocato al White Hart Lane di Londra, la Svezia vinse 3-0. Nel turno successivo sconfisse la Corea con un roboante 12-0, uno dei risultati più ampi della storia della nazionale gialloblù, giungendo in semifinale dove ritrovò i rivali della Danimarca, che riuscì a superare con un convincente 4-2.

La finale venne giocata nel classico Wembley, a Londra. Davanti ad un pubblico di 40.000 spettatori, numero decisamente elevato per una partita del tempo, la Svezia dovette affrontare la Jugoslavia che riuscì a battere 3-1. I gol furono di Gunnar Gren (24', 67'), Stjepan Bobek (42') e Gunnar Nordahl (48'). Fu il primo trofeo calcistico vinto dalla Svezia in ambito internazionale.

Epoca d'oro (1948-1958)

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Mondiale 1950

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La formazione svedese nel 1950

Nel campionato del mondo 1950, tenutosi in Brasile, la federcalcio svedese non permise ai calciatori professionisti di competere con la propria nazionale durante il torneo, presentando una selezione di dilettanti. La Svezia si qualificò al torneo come una delle sei formazioni europee, ritrovandosi con Italia, Paraguay ed India: quest'ultima però si ritirò prima dell'inizio perché i propri calciatori si rifiutarono di indossare delle scarpe dal calcio come aveva imposto la FIFA. La nazionale scandinava riuscì a battere l'Italia 3-2 a San Paolo e, pur non andando oltre il 2-2 col Paraguay, riuscì comunque a chiudere in testa il proprio gruppo e ad accedere al girone all'italiana finale.

Il primo match fu contro i padroni di casa, il Brasile allo stadio Maracanã, davanti l'incredibile folla di 138.000 spettatori, record mai battuto per quel che riguarda gli svedesi. La partita finì 7-1 per i sudamericani. Successivamente la Svezia incontrò l'Uruguay, mai incontrato prima, e venne sconfitta 3-2 dopo una combattuta partita che chiuse le speranze per gli scandinavi di conquistare la Coppa Rimet.

L'ultima partita fu disputata a San Paolo contro la Spagna. La Svezia vinse 3-1 con i gol di Stig Sundqvist (15'), Bror Mellberg (34') e Karl-Erik Palmér (79'), finendo terza nel gruppo e ottenendo la sua prima medaglia in un torneo iridato, seppur di bronzo.

Mondiale 1958

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Kurt Hamrin in azione contro il portiere brasiliano Gilmar nella finale del campionato del mondo 1958 tenutosi in Svezia

Nel 1956 la Federazione svedese tornò sui suoi passi e permise ai giocatori professionistici di competere nella selezione nazionale, cosa che creò aspettative di vittoria nella popolazione per la vittoria del campionato del mondo 1958, ospitato proprio dalla Svezia, che si ritrovò in girone con Messico, Ungheria e Galles.

La prima partita fu disputata nello stadio nazionale svedese, lo Stadio Råsunda di Solna, con un pubblico di circa 32.000 spettatori. La partita fu vinta 3-0 contro il Messico e gli svedesi si trovarono subito a comandare il Gruppo 3. Il match successivo fu contro l'Ungheria, vicecampione del torneo iridato precedente e recenti campioni olimpici, vinto dalla Svezia con doppietta di Kurt Hamrin. L'ultima partita fu pareggiata 0-0.

I quarti di finale andarono di nuovo in scena al Råsunda Stadium contro l'Unione Sovietica, battuta per 2-0.

La semifinale, contro la Germania Ovest fu l'unica partita non giocata al Råsunda, bensì all'Ullevi di Göteborg. Davanti a 50.000 spettatori la Svezia giocò una delle migliori partite del torneo, facilitata anche dall'espulsione del tedesco Erich Juskowiak al 59º minuto. La Svezia vinse 3-1.

Per la finale si tornò al Råsunda, dove gli spettatori totali furono circa 52.000, e a contendere la nazione ospitante fu il Brasile, finalista otto anni prima. La corsa della Svezia si arrestò però proprio all'ultima tappa: il Brasile vinse con un roboante 5-2, conquistando la coppa del mondo per la prima volta nella sua storia, ed uno dei gol fu uno dei più famosi della storia del calcio, segnato da un giovanissimo Pelé. La Svezia si accontentò del secondo posto, risultato mai eguagliato in seguito. I brasiliani stessi onorarono la Svezia correndo a fine incontro con una bandiera svedese per il campo.

Anni 1960

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La Svezia aveva messo in mostra una delle migliori squadre del panorama calcistico durante gli anni cinquanta, ma dopo la convincente prestazione del 1958 non seguirono altri successi. Nel girone di qualificazione del campionato del mondo 1962 arrivò prima a pari merito con la Svizzera, con le regole attuali avrebbe vinto il raggruppamento, ma all'epoca in caso di arrivo a pari punti si giocava uno spareggio, che fu disputato a Berlino Ovest e perso dagli svedesi 1-2. La beffa fu evidente, dato che la Svezia era risultata la migliore formazione del girone di qualificazione con 10 gol segnati e solo 3 subiti.

La nazionale scandinava tentò di rifarsi subito nel campionato europeo successivo: la formula era ben diversa rispetto all'attuale, consistendo in un play-off immediato, senza qualificazioni precedenti, e poi i vari turni ad eliminazione. La Svezia incontrò i vicini della Norvegia, che batté in casa e fermò in un pareggio in trasferta garantendosi il passaggio agli ottavi, dove trovò l'ostica Jugoslavia, che riuscì a superare per 3-2. Ai quarti di finale la Svezia si trovò di fronte la squadra Campione d'Europa uscente, l'Unione Sovietica, con la quale pareggiò la prima partita, ma uscì sconfitta dalla seconda, venendo dunque eliminata.

Per il successivo campionato del mondo 1966 in Inghilterra la Svezia fu inserita in un girone particolare con Germania Ovest: nonostante un iniziale pareggio coi tedeschi e una vittoria netta per 3-0 con Cipro, la Svezia perse l'ultima partita, permettendo ai tedeschi di sorpassarla e di accedere alla fase finale del mondiale, dato che a quel tempo passava soltanto la prima. Stessa sorte agli Europei del 1968, dove gli svedesi terminarono mestamente al secondo turno di qualificazione la loro corsa.

Fu soltanto a fine anni 1960 che la Svezia riuscì a invertire le brutte sorti degli anni precedenti, riuscendo a raggiungere la qualificazione del campionato del mondo 1970, vincendo il girone 5 europeo di qualificazione davanti a Norvegia e Francia.

Anni 1970

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Dopo dodici anni di digiuno la Svezia si ripresentò al mondo nel campionato del mondo 1970, ma uscì già al primo turno. Ci riprovò allora quattro anni dopo e nel gruppo di qualificazione a Germania Ovest 1974 trovò Austria, Ungheria e Malta. La nazionale svedese e quella austriaca terminarono a pari punti e pari differenza reti. Si rese quindi necessario uno spareggio che vide la Svezia superare gli Austriaci per 2-1.

Nel gruppo di apertura del Mondiale 1974 la Svezia fu inserita dopo il sorteggio in un duro raggruppamento con Uruguay, Paesi Bassi e Bulgaria. L'esordio coi bulgari finì in un pareggio a reti inviolate, così come la successiva partita con gli olandesi, ma gli svedesi riuscirono ad imporsi nell'ultimo match coi sudamericani con un secco 3-0 grazie ai gol di Roland Sandberg (74') e Ralf Edström (46', 77'). Grazie alla prima vittoria del torneo la Svezia arrivò seconda ed avanzò al turno successivo.

 
La Svezia contro la Jugoslavia al campionato del mondo 1974

Nella seconda fase a gruppi, com'era previsto allora, la Svezia fu battuta nel primo match contro la Polonia 1-0. Nonostante i vari calcoli pre-partita, che prevedevano la possibilità anche di una sconfitta - che avrebbe aperto la porta della medaglia di bronzo purché fosse stata solo di un gol di margine, se la Jugoslavia avesse battuto la Polonia - la Svezia si ritrovò a dover battere i teutonici, dato che la Polonia non mancò la vittoria contro gli slavi. La partita con la Germania Ovest si tenne a Düsseldorf, davanti ad una folla di 66.500 persone. L'attaccante svedese Ralf Edström portò in vantaggio gli scandinavi dopo 29 minuti di gioco, ma nel secondo tempo i tedeschi presero in mano le redini della partita e pareggiarono al 52º minuto. La partita cambiò radicalmente dopo il pareggio, dato che la Germania Ovest vinse per 4-2: i calciatori tedeschi non esitarono ad affermare successivamente che la partita contro la Svezia fu la più combattuta e migliore del loro torneo. L'ultima partita fu giocata dagli svedesi sempre a Düsseldorf contro la Jugoslavia, e si concluse con una vittoria per 2-1 degli svedesi, che conseguirono un quinto posto comunque onorevole alla luce delle loro prestazioni.

Dopo un'altra qualificazione mondiale ad Argentina 1978, terminato però col misero bottino di un punto e l'eliminazione al primo turno, si conclusero i buoni anni settanta per gli svedesi, che sarebbero entrati in un periodo più magro.

Anni 1980

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Una formazione svedese che prese parte alle qualificazioni al campionato d'Europa 1988

Dopo le buone prestazioni degli anni settanta la Svezia cambiò la guida tecnica da Georg Ericson affindola a Lars Arnesson. Arnesson aveva ottenuto ottimi risultati con l'Östers IF prima di diventare commissario tecnico, ma dopo il fallimento e la mancata qualificazione al campionato del mondo 1986, la squadra fu affidata a Olle Nordin. La Svezia fallì ogni tentativo di qualificazione ad ogni manifestazione continentale o mondiale, dovendo attendere la fine del decennio per riuscire a qualificarsi al campionato del mondo 1990. Il girone fu vinto in testa davanti alla ben più blasonata Inghilterra e dopo 12 anni gli svedesi raggiunsero di nuovo un mondiale.

Anni 1990

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Nonostante la qualificazione, al mondiale del 1990 in Italia gli svedesi persero ogni partita per 2-1, contro Brasile, Scozia e Costa Rica.

Per due anni la nazionale svedese non fu impegnata in gare ufficiali, dato che non doveva qualificarsi in virtù del fatto che avrebbe ospitato campionato europeo del 1992. Nella rassegna europea la squadra, inserita nel girone con Danimarca, Francia ed Inghilterra, fu autrice di prestazioni inaspettate. Dopo il pareggio per 1-1 all'esordio con i francesi, sconfisseo per 1-0 i futuri per quanto inaspettati campioni danesi e soprattutto gli inglesi per 2-1, non facendosi scoraggiare, in quest'ultima partita, dal gol segnato da David Platt dopo soli quattro minuti. Questo risultato eliminò gli inglesi dalla competizione, permettendo ad entrambe le compagini scandinave di superare il turno. La Svezia si arrese soltanto in semifinale alla Germania, che avrebbe perso poi la finale con la Danimarca, raggiungendo il miglior traguardo continentale della propria storia.

 
Tomas Brolin, tra i protagonisti nella competitiva Svezia dei primi anni 1990, semifinalista al campionato d'Europa 1992 e terza classificata al campionato del mondo 1994.

Dopo la più che convincente prestazione degli europei giocati in casa, la Svezia raggiunse a suon di risultati utili il campionato del mondo 1994 tenutosi negli Stati Uniti: gli scandinavi chiusero in testa il girone di qualificazione davanti alla sorprendente Bulgaria, che scavalcò in classifica all'ultima giornata la Francia a Parigi vincendo per 2-1 con gol nel finale di partita.

Lasciato fuori dai giochi già un avversario di lusso come i transalpini, alla Svezia toccò per sorteggio il girone B con Brasile, Camerun e Russia. L'esordio con gli africani sembrò promettere male, dato che il risultato si fissò per gran parte della partita sul 1-2 per i camerunesi, facendo riecheggiare lo spettro delle tre sconfitte per 2-1 del '90. Al 75º minuto, però, Martin Dahlin pareggiò il conto su un tiro da fuori ribattuto di Henrik Larsson. La partita successiva con la Russia iniziò altrettanto male, con il vantaggio degli avversari grazie ad un rigore, ma la Svezia rimontò, pareggiando con un altro rigore tirato da Tomas Brolin e vincendo grazie ad una doppietta di Martin Dahlin. Nell'ultima partita gli scandinavi si limitarono a fermare il Brasile sull'1-1, ottenendo la qualificazione come secondi nel girone.

Agli ottavi gli svedesi incontrarono la sorprendente Arabia Saudita, che regolarono con un netto 3-1 grazie alle reti del potente Kennet Andersson e del solito Dahlin. I quarti di finale invece la misero di fronte alla Romania, per una partita che sarebbe divenuta memorabile per i tifosi svedesi: andata in vantaggio nella parte finale del secondo tempo, la Svezia fu raggiunta in zona Cesarini dai rumeni, che riuscirono a portare la sfida ai tempi supplementari con il gol di Florin Răducioiu. Lo stesso attaccante rumeno segnò anche al 101º minuto, portando in vantaggio la sua squadra. A cinque minuti dal termine dei supplementari, con la Svezia sull'orlo del baratro, Andersson segnò il gol del nuovo pareggio con un imperioso stacco di testa. Si andò ai tiri di rigore, con la Svezia che sbagliò subito il primo con Håkan Mild. Alla fine della serie di tiri dal dischetto, però, la Svezia non aveva sbagliato altri rigori, mentre il portiere Thomas Ravelli ne aveva parati ben due ai rumeni, divenendo l'eroe della giornata e consegnando alla propria squadra l'accesso alle semifinali.

In semifinale la Svezia ritrovò il Brasile, che stavolta era ben più motivato che non nel girone, dove aveva già la qualificazione in pugno quando affrontò gli svedesi. Nonostante avesse tenuto bene per gran parte della partita, la Svezia non riuscì ad impensierire i sudamericani in attacco. Un'espulsione del romanista Jonas Thern compromise poi definitivamente la questione, consentendo ai brasiliani di riversarsi ancor di più in avanti e trovare all'80º minuto il gol-partita di Romário.

Alla Svezia toccò la "finalina" contro la Bulgaria di Hristo Stoičkov, eliminata in semifinale dall'Italia. Gli scandinavi avevano già incontrato i balcanici nelle qualificazioni. La Svezia vinse con un roboante 4-0, con la curiosità che i gol vennero tutti segnati nel primo tempo. Gli scandinavi vinsero la medaglia di bronzo, miglior piazzamento dell'argento iridato del '58, e raggiunsero addirittura il secondo posto della classifica FIFA nel novembre dello stesso anno. Furono inoltre la migliore squadra marcatrice del torneo, con 15 gol.

Lo stesso anno la squadra ricevette la Medaglia d'oro dello Svenska Dagbladet, il premio assegnato dal quotidiano Svenska Dagbladet allo sportivo o alla squadra svedese capace di ottenere il risultato più significativo dell'anno.

Paradossalmente, pur mantenendo parecchi giocatori del mondiale '94 fino agli anni 2000, la Svezia non riuscì a ripetersi minimamente, fallendo le qualificazioni sia per l'europeo del 1996 sia per il mondiale del 1998.

Anni 2000

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La Svezia al campionato del mondo 2006

Agli albori del nuovo millennio la Svezia si ripresentò, dopo sei anni di assenza, alla fase finale di un grande torneo internazionale. Al campionato d'Europa del 2000, nel girone con Italia, Belgio e Turchia, chiuse il gruppo con 2 sconfitte in 3 partite, ottenendo un solo punto, nella sfida contro i turchi.

Al mondiale successivo la Svezia, data da tutti per spacciata ritrovandosi nel durissimo girone con Inghilterra, Argentina e Nigeria, concluse il raggruppamento come prima classificata, pareggiando con inglesi ed argentini ed imponendosi per 2-1 con gli africani. Uscì, però, agli ottavi contro la sorpresa Senegal: passati in vantaggio con un gol di Henrik Larsson all'11º minuto, gli svedesi si fecero raggiungere da un gol di Henri Camara, che si ripeté nei tempi supplementari, segnando il golden goal decisivo. Proprio ai tempi supplementari la Svezia aveva sfiorato il gol della vittoria, con un palo colpito da Magnus Svensson.

Al campionato europeo del 2004, in Portogallo, la Svezia capitò in un girone con Italia, Danimarca e Bulgaria. Guidata dalla stella Zlatan Ibrahimović, vinse largamente contro la Bulgaria per 5-0; con l'Italia ottenne un pareggio per 1-1 grazie ad un gol nel finale segnato con un tiro al volo di tacco da Ibrahimović e, nell'ultima gara contro la Danimarca, pareggiò per 2-2 dopo essere stata per due volte in svantaggio, ottenendo così il primo posto nel girone e qualificandosi a braccetto con i danesi. Il risultato di 2-2 era per altro l'unico che avrebbe eliminato l'Italia e qualificato ambo le nazionali scandinave al turno successivo a scapito degli azzurri, qualora questi ultimi avessero vinto la sfida contro i bulgari, come accadde, con polemiche dal fronte italiano.[3] Ai quarti di finale la Svezia trovò i Paesi Bassi: dopo un combattuto 0-0 le squadre raggiunsero i tiri di rigore. Ibrahimović sbagliò, seguito dall'olandese Phillip Cocu. L'errore decisivo fu, al sesto rigore, di Olof Mellberg, che consentì all'Olanda di qualificarsi grazie alla successiva trasformazione dal dischetto di Arjen Robben.

Al mondiale di Germania 2006 la nazionale svedese, guidata dal tecnico Lars Lagerbäck (già sulla panchina al mondiale precedente), dopo un buon girone di qualificazione (secondo posto dietro la Croazia), fu inserita nel gruppo B insieme a Inghilterra, Paraguay e Trinidad e Tobago. A sorpresa pareggiò la partita inaugurale con Trinidad e Tobago, ma si riscattò immediatamente nel secondo incontro battendo per 1-0 il Paraguay e poi, grazie al pareggio per 2-2 con l'Inghilterra, ottenne il secondo posto dietro agli inglesi. Il cammino della Svezia si arrestò tuttavia già agli ottavi di finale, a causa della sconfitta per 2-0 contro la Germania padrona di casa. Nel corso del secondo tempo la Svezia fallì, tra l'altro, un calcio di rigore con Henrik Larsson.

Qualificatasi per il campionato d'Europa 2008 come seconda classificata nel proprio girone, nella fase finale, dopo aver battuto la Grecia campione d'Europa in carica per 2-0, fu sconfitta dalla Spagna (2-1) e poi dalla Russia (2-0), venendo dunque eliminata al primo turno.

Anni 2010

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La Svezia al campionato d'Europa 2012

La Svezia non si qualificò, invece, per il campionato del mondo 2010, non andando oltre il terzo posto nel gruppo 1 della zona UEFA, preceduta da Danimarca e Portogallo.

Si qualificò poi come migliore seconda al campionato europeo del 2012 e cominciò la fase finale nel girone con Ucraina, Inghilterra e Francia. Le sconfitte all'esordio contro gli ucraini padroni di casa (1-2) e nella partita successiva contro l'Inghilterra (2-3) condannarono gli svedesi alla prematura eliminazione: gli scandinavi chiusero all'ultimo posto del girone nonostante la vittoria nella terza partita con la Francia (2-0).

La Svezia mancò poi la qualificazione al campionato del mondo 2014, perdendo complessivamente per 4-2 contro il Portogallo ai play-off.

Qualificatasi al campionato europeo del 2016 battendo la Danimarca ai play-off, fu inserita nel girone E con Irlanda, Italia e Belgio. Nella prima partita contro gli irlandesi la Svezia pareggiò per 1-1 grazie ad un autogol di Clark, ma poi perse contro gli azzurri e i belgi, sempre per 1-0. Con un solo punto ottenuto la nazionale scandinava concluse al quarto posto nel girone, venendo eliminata. Quella contro i belgi fu l'ultima presenza in nazionale per Zlatan Ibrahimović, prima del suo ritorno nel marzo 2021.[4]

Clamoroso epilogo ebbe la successiva campagna di qualificazione al campionato del mondo 2018. La Svezia, piazzandosi seconda a scapito dei Paesi Bassi (con cui chiuse a pari punti) in un difficile girone eliminatorio vinto dalla Francia, guadagnò l'accesso ai play-off a spese degli olandesi per via di una migliore differenza reti rispetto agli oranje. Agli spareggi prevalse poi contro la favorita Italia: vincendo per 1-0 alla Friends Arena di Stoccolma e pareggiando per 0-0 nel ritorno a San Siro, lasciò fuori gli azzurri dalla fase finale della competizione per la prima volta dopo 58 anni. In Russia, la Svezia, data per sfavorita nei pronostici in un girone con Germania, Messico e Corea del Sud, vinse all'esordio contro i sudcoreani (1-0) e fu battuta in rimonta dai tedeschi (2-1) subendo un gol in zona Cesarini. Nell'ultimo e decisivo incontro con i messicani ottenne una netta vittoria per 3-0 e, grazie alla contemporanea sconfitta della Germania contro la Corea del Sud (2-0), si qualificò agli ottavi di finale come prima classificata nel girone. Agli ottavi batté per 1-0 la Svizzera, qualificandosi ai quarti di finale, dove fu eliminata dall'Inghilterra (0-2). Per gli svedesi fu comunque il miglior risultato in un grande torneo internazionale dal 1994, quando la squadra scandinava aveva chiuso il mondiale statunitense al terzo posto. Grazie alla buona prestazione, la squadra risalì di ben dieci posizioni nel ranking FIFA, portandosi dal 24º posto al 14º posto nell'agosto 2018.

La tendenza positiva proseguì nella UEFA Nations League 2018-2019. Inserita in un minigirone di Lega B con Russia e Turchia, la squadra chiuse al primo posto con 2 vittorie, un pareggio e una sconfitta, a pari punti con i russi (7), ma in vantaggio negli scontri diretti, ottenendo così la promozione in Lega A.

Anni 2020

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Nella UEFA Nations League 2020-2021 la Svezia si piazzò ultima nel proprio girone di Lega A, retrocedendo in Lega B. Si qualificò al campionato d'Europa 2020 piazzandosi seconda nel girone eliminatorio vinto dalla Spagna e nella fase finale del torneo, svoltasi nel 2021 a causa del rinvio imposto dalla pandemia di COVID-19, ritrovò la Spagna, nel girone comprendente anche Slovacchia e Polonia. Dopo il pareggio contro gli iberici, la squadra scandinava batté 8n sequenza la Slovacchia e la Polonia, qualificandosi, come prima classificata nel girone, agli ottavi di finale. Qui trovò un'inaspettata sconfitta contro l'Ucraina, che segnò il gol del definitivo 2-1 all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare.

La Svezia mancò poi la qualificazione al campionato del mondo 2022: pur avendo ottenuto una prestigiosa vittoria contro la Spagna, la nazionale scandinava concluderà il girone di qualificazione al secondo posto; superò la semifinale dei play-off battendo la Rep. Ceca, ma fu eliminata in finale dalla Polonia. La crisi proseguì nella UEFA Nations League 2022-2023, che gli scandinavi chiusero come ultimi in classifica nel girone di Lega B, con una sola vittoria e quattro sconfitte in sei partite, retrocedendo così in Lega C. La Svezia fallì anche la qualificazione al campionato d'Europa di Germania 2024, classificandosi terza nel girone con Austria e Belgio.

Colori e simboli

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Zlatan Ibrahimović nel 2006 con la classica divisa gialloblù della nazionale

La Svezia gioca da sempre in una combinazione cromatica che richiama i colori della propria bandiera: maglia gialla, calzoncini azzurri e calzettoni gialli. La prima tenuta non è stata mai cambiata sostanzialmente, a parte per qualche inserto o dettaglio azzurro sulla maglia a seconda delle esigenze del fornitore tecnico come ad esempio l'Adidas). Negli anni 2000 ha talvolta adottato una combinazione completamente gialla con inserti e dettagli blu.

In trasferta storicamente la Svezia ha solitamente giocato in divisa bianca, arricchita col passare degli anni da dettagli coi colori della bandiera. A fine anni 1990 sono state adottate anche divise diverse, in virtù del fatto anche che il bianco non è molto differente dal giallo. Ultimamente la Svezia in trasferta gioca con divise blu o azzurre, che possono variare per tonalità, spesso con inserti o disegni gialli. L'ultima divisa è di color blu notte vicino al nero con disegni gialli.

Sul petto i calciatori svedesi portano uno scudo con la bandiera nazionale, sormontato dal simbolo della Federcalcio svedese.

1958 casa
1970 casa
1974 casa
1978 casa
1990 casa
1994 casa
2000 casa
2006 casa
2008 casa
2012 casa
2014 casa

Tifoseria

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Tifosi svedesi

La prima volta che il mondo poté assistere al tifo svedese fu alle Olimpiadi del 1912, contraddistinte dall'incessante canto "Heja Sverige Friskt humör, det är det som susen gör" durante le partite di calcio.

La prima volta in cui invece furono visti in trasferta fu durante il campionato del mondo 1974 nell'allora Germania Ovest: sin da allora la Svezia ha avuto sempre un nutrito seguito di sostenitori connazionali, fino ad arrivare nel campionato del mondo 2006 ad avere uno dei più vasti gruppi di sostenitori del torneo, raggiungendo il picco massimo col Paraguay, dove assistettero la partita ben 50 000 svedesi.

I tifosi svedesi sono soliti presentarsi allo stadio tutti gialloblù, creando vistose macchie colorate come fanno i tifosi olandesi e tifando in maniera civile ma appassionata.

 
Tifosi in Ucraina a Euro 2012

A confermare la loro ben nota indole calma e civile, gli svedesi non hanno rivalità accese con altri popoli. Le partite più sentite sono solitamente con la vicina Danimarca, situazione dovuta a rivalità più antica e politica che non per altro, dato che le due corone scandinave un tempo si contendevano i territori di confine. Questa rivalità è venuta però subito meno ad Euro 2004, quando alle due squadre, che si sono incontrate nell'ultimo turno, sarebbe bastato un pareggio per 2-2 per qualificarsi, risultato confermatosi sul campo a danno dell'Italia con successive polemiche sulla correttezza delle due squadre. I tifosi di entrambe le nazioni non hanno esitato a presentarsi allo stadio con striscioni con scritto biscotto o 2-2, salutando ironicamente gli italiani via telecamera abbracciati.

Alle qualificazioni di Euro 2008, invece, una combattutissima partita a Copenaghen che stava compromettendo il cammino danese per la competizione proprio contro la Svezia si è infiammata in maniera inaspettata sul finale di gara: sul 3-3, il calciatore danese Christian Poulsen sferra un pugno lontano dal pallone in piena area di rigore ad un avversario e, visto dal guardalinee, viene espulso dall'arbitro Herbert Fandel che assegna anche un rigore agli svedesi suscitando la rabbia, anche ingiustificata, del pubblico. A quel punto un esagitato si è scagliato contro l'arbitro aggredendolo nonostante i tentativi dei calciatori danesi di fermarlo. L'episodio ha determinato la sospensione della partita, la vittoria a tavolino degli svedesi e sanzioni della UEFA molto dure per la federazione danese[5][6].

Una certa rivalità, anche se decisamente pacata, c'è per rapporti di vicinato con Norvegia e Finlandia nonché con l'Inghilterra.

 
Il Råsundastadion a Solna

L'attuale stadio nazionale svedese è la Nationalarenan di Solna, conurbazione della capitale Stoccolma. Per motivi di sponsorizzazione, l'impianto è stato noto in passato come Friends Arena, mentre dal 12 luglio 2024 è denominato Strawberry Arena.[7] È stato inaugurato il 14 novembre 2012 con il match amichevole tra Svezia e Inghilterra, conclusosi per 4-2 a favore della squadra di casa.

L'attuale impianto è in grado di accogliere oltre 50 000 spettatori per le partite internazionali e circa 54 000 per i match di campionato. Fino al 2012, lo stadio della federazione svedese era il Råsunda, situato sempre a Solna, che gode di vari riconoscimenti: oltre ad avere le 4 stelle UEFA, che gli permettono di ospitare le finali di Coppa UEFA, è per la FIFA uno stadio classico per il fatto di essere l'unico, insieme al californiano Rose Bowl di Pasadena, ad aver ospitato una finale dei Mondiali di calcio maschili, nel 1958, e la finale dei mondiali femminili del 1995. Il Råsunda fu inaugurato il 18 settembre 1910, con la capienza di soli 2.000 spettatori dei quali molti in piedi, e fu insieme al Valhalla IP di Göteborg, il primo teatro delle partite della nazionale svedese.

 
La Friends Arena a Solna

Lo stadio fu espanso nel 1937, raggiungendo la capienza di 40 000 spettatori. Utilizzato alle Olimpiadi di Stoccolma 1912, ospitò 8 partite nei Mondiali del '58, tra cui la finale. Agli europei 1992 lo stadio invece ospitò 4 partite, mentre nei mondiali femminili del '95 soltanto la finale. Tutt'oggi il Råsunda è l'unico stadio scandinavo ad aver ospitato ben 4 tornei maggiori di livello mondiale. Occasionalmente anche lo stadio Ullevi di Göteborg è stato utilizzato qualche volta per le partite della nazionale svedese, ad esempio per celebrare i cento anni della federazione svedese in una partita del 2004 contro l'Inghilterra. Decisamente più raro è stato l'utilizzo del Malmö Stadion di Malmö.

Palmarès

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Londra 1948

Partecipazioni ai tornei internazionali

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La nazionale olimpica svedese che vinse la medaglia d'oro nel 1948.
La nazionale svedese seconda classificata al Mondiale del 1958.
Campionato del mondo
Edizione Risultato
1930 Non partecipante
1934 Quarti di finale
1938 Quarto posto
1950 Terzo posto  
1954 Non qualificata
1958 Secondo posto  
1962 Non qualificata
1966 Non qualificata
1970 Primo turno
1974 Secondo turno
1978 Primo turno
1982 Non qualificata
1986 Non qualificata
1990 Primo turno
1994 Terzo posto  
1998 Non qualificata
2002 Ottavi di finale
2006 Ottavi di finale
2010 Non qualificata
2014 Non qualificata
2018 Quarti di finale
2022 Non qualificata
Campionato europeo
Edizione Risultato
1960 Non partecipante
1964 Non qualificata
1968 Non qualificata
1972 Non qualificata
1976 Non qualificata
1980 Non qualificata
1984 Non qualificata
1988 Non qualificata
1992 Semifinali
1996 Non qualificata
2000 Primo turno
2004 Quarti di finale
2008 Primo turno
2012 Primo turno
2016 Primo turno
2020 Ottavi di finale
2024 Non qualificata
Giochi olimpici[8]
Edizione Risultato
1908 Quarto posto
1912 Turno di qualificazione
1920 Quarti di finale
1924 Bronzo  
1928 Non partecipante
1936 Ottavi di finale
1948 Oro  
Confederations Cup
Edizione Risultato
1992 Non invitata
1995 Non invitata
1997 Non qualificata
1999 Non qualificata
2001 Non qualificata
2003 Non qualificata
2005 Non qualificata
2009 Non qualificata
2013 Non qualificata
2017 Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

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Mondiali

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1930   Uruguay Non partecipante - - - -
1934   Italia Quarti di finale 1 0 1 4:4
1938   Francia Quarto posto 1 0 2 11:9
1950   Brasile Terzo posto   2 1 2 11:15
1954   Svizzera Non qualificata - - - -
1958   Svezia Secondo posto   4 1 1 12:7
1962   Cile Non qualificata - - - -
1966   Inghilterra Non qualificata - - - -
1970   Messico Primo turno 1 1 1 2:2
1974   Germania Ovest Secondo turno 2 2 2 7:6
1978   Argentina Primo turno 0 1 2 1:3
1982   Spagna Non qualificata - - - -
1986   Messico Non qualificata - - - -
1990   Italia Primo turno 0 0 3 3:6
1994   Stati Uniti Terzo posto   3 3 1 15:8
1998   Francia Non qualificata - - - -
2002   Corea del Sud /   Giappone Ottavi di finale 1 2 1 5:5
2006   Germania Ottavi di finale 1 2 1 3:4
2010   Sudafrica Non qualificata - - - -
2014   Brasile Non qualificata - - - -
2018   Russia Quarti di finale 3 0 2 6:4
2022   Qatar Non qualificata - - - -

Europei

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1960   Francia Non partecipante - - - -
1964   Spagna Non qualificata - - - -
1968   Italia Non qualificata - - - -
1972   Belgio Non qualificata - - - -
1976   Jugoslavia Non qualificata - - - -
1980   Italia Non qualificata - - - -
1984   Francia Non qualificata - - - -
1988   Germania Ovest Non qualificata - - - -
1992   Svezia Semifinali 2 1 1 6:5
1996   Inghilterra Non qualificata - - - -
2000   Belgio /   Paesi Bassi Primo turno 0 1 2 2:4
2004   Portogallo Quarti di finale 1 3 0 8:3
2008   Austria /   Svizzera Primo turno 1 0 2 3:4
2012   Polonia /   Ucraina Primo turno 1 0 2 5:5
2016   Francia Primo turno 0 1 2 1:3
2020[9]   Europa Ottavi di finale 2 1 1 5:4
2024   Germania Non qualificata - - - -

Confederations Cup

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1992   Arabia Saudita Non invitata - - - -
1995   Arabia Saudita Non invitata - - - -
1997   Arabia Saudita Non qualificata - - - -
1999   Messico Non qualificata - - - -
2001   Corea del Sud /   Giappone Non qualificata - - - -
2003   Francia Non qualificata - - - -
2005   Germania Non qualificata - - - -
2009   Sudafrica Non qualificata - - - -
2013   Brasile Non qualificata - - - -
2017   Russia Non qualificata - - - -

Nations League

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
2018-2019   Portogallo 4° in Lega B[10] 2 1 1 5:3
2020-2021   Italia 14° in Lega A[11] 1 0 5 5:13
2022-2023   Paesi Bassi 14° in Lega B[12] 1 1 4 7:11

Olimpiadi

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Anno Luogo Piazzamento V N P Gol
1908 Londra Quarto posto 0 0 2 1:14
1912 Stoccolma Turno di qualificazione 0 0 1 3:4
1920 Anversa Quarti di finale 1 0 1 13:5
1924 Parigi Bronzo   3 1 1 18:5
1928 Amsterdam Non partecipante - - - -
1936 Berlino Ottavi di finale 0 0 1 2:3
1948 Londra Oro   4 0 0 22:3

Tutte le rose

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Mondiali

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Coppa del Mondo FIFA 1934
Rydberg, P Widlund, D S. Andersson, D Axelsson, C E. Andersson, C Carlsson, C Carlund, C Johansson, C Liljebjörn, C Rosén, C Snitt, A O. Andersson, A Dunker, A Gustavsson, A Holmberg, A Jansson, A Jonasson, A Keller, A Kroon, A Lundahl, A Olsson, A Thörn, CT: Nagy
Coppa del Mondo FIFA 1938
Abrahamsson, P Bergqvist, P Sjöberg, D Eriksson, D Källgren, D Nilsson, C Almgren, C Grahn, C Jacobsson, C Lind, C Linderholm, C Svanström, A Å. Andersson, A H. Andersson, A Bergsten, A Hansson, A Jonasson, A Karlsson, A Keller, A Nyberg, A Persson, A Wetterström, CT: Nagy
Coppa del Mondo FIFA 1950
Lindberg, P Ka. Svensson, P T. Svensson, D Andersson, D Bodin, D Månsson, D E. Nilsson, D Samuelsson, C Åhlund, C Gärd, C Johansson, C Nordahl, A Jeppson, A Jönsson, A Mellberg, A S. Nilsson, A Palmér, A Rydell, A Skoglund, A Sundqvist, A Ku. Svensson, A Tapper, CT: Raynor
Coppa del Mondo FIFA 1958
K. Svensson, 2 Bergmark, 3 Axbom, 4 Liedholm, 5 Johansson, 6 Parling, 7 Hamrin, 8 Gren, 9 Simonsson, 10 Selmosson, 11 Skoglund, 12 T. Svensson, 13 Öberg, 14 Gustavsson, 15 Börjesson, 16 Haraldsson, 17 Håkansson, 18 Löfgren, 19 Källgren, 20 Mellberg, 21 Berndtsson, 22 Ohlsson, CT: Raynor
Coppa del Mondo FIFA 1970
Hellström, 2 Selander, 3 Axelsson, 4 Nordqvist, 5 Grip, 6 Svensson, 7 B. Larsson, 8 Eriksson, 9 Kindvall, 10 Grahn, 11 Persson, 12 S. Larsson, 13 Cronqvist, 14 Kristensson, 15 Målberg, 16 Nordahl, 17 Pettersson, 18 Turesson, 19 Nicklasson, 20 Olsson, 21 Ejderstedt, 22 Pålsson, CT: Bergmark
Coppa del Mondo FIFA 1974
Hellström, 2 Olsson, 3 Karlsson, 4 Nordqvist, 5 Andersson, 6 Grahn, 7 B. Larsson, 8 Torstensson, 9 Kindvall, 10 Edström, 11 Sandberg, 12 S. Larsson, 13 Grip, 14 Tapper, 15 Magnusson, 16 Ejderstedt, 17 Hagberg, 18 Augustsson, 19 Cronqvist, 20 Lindman, 21 Persson, 22 Ahlström, CT: Ericson
Coppa del Mondo FIFA 1978
Hellström, 2 Borg, 3 Roy Andersson, 4 Nordqvist, 5 Erlandsson, 6 Tapper, 7 Linderoth, 8 B. Larsson, 9 L. Larsson, 10 Sjöberg, 11 Wendt, 12 Hagberg, 13 M. Andersson, 14 Åhman, 15 Nilsson, 16 Torstensson, 17 Möller, 18 Nordin, 19 Karlsson, 20 Roland Andersson, 21 Åslund, 22 Edström, CT: Ericson
Coppa del Mondo FIFA 1990
S. Andersson, 2 J. Eriksson, 3 Hysén, 4 P. Larsson, 5 Ljung, 6 R. Nilsson, 7 Nyhlen, 8 Schwarz, 9 Engqvist, 10 Ingesson, 11 Jansson, 12 L. Eriksson, 13 Limpar, 14 J. Nilsson, 15 Strömberg, 16 Thern, 17 Brolin, 18 Ekström, 19 Gren, 20 Magnusson, 21 Pettersson, 22 T. Ravelli, CT: Nordin
Coppa del Mondo FIFA 1994
Ravelli, 2 R. Nilsson, 3 P. Andersson, 4 Björklund, 5 Ljung, 6 Schwarz, 7 Larsson, 8 Ingesson, 9 Thern, 10 Dahlin, 11 Brolin, 12 Eriksson, 13 M. Nilsson, 14 Kåmark, 15 Lučić, 16 Limpar, 17 Rehn, 18 Mild, 19 K. Andersson, 20 Erlingmark, 21 Blomqvist, 22 Hedman, CT: Svensson
Coppa del Mondo FIFA 2002
Hedman, 2 Mellberg, 3 P. Andersson, 4 Mjällby, 5 Mi. Svensson, 6 Linderoth, 7 Alexandersson, 8 A. Svensson, 9 Ljungberg, 10 Allbäck, 11 Larsson, 12 Kihlstedt, 13 Antonelius, 14 Edman, 15 Jakobsson, 16 Lučić, 17 Ma. Svensson, 18 Jonson, 19 Farnerud, 20 D. Andersson, 21 Ibrahimović, 22 A. Andersson, 23 Isaksson, CT: Lagerbäck e Söderberg
Coppa del Mondo FIFA 2006
Isaksson, 2 Nilsson, 3 Mellberg, 4 Lučić, 5 Edman, 6 Linderoth, 7 Alexandersson, 8 A. Svensson, 9 Ljungberg, 10 Ibrahimović, 11 Larsson, 12 Alvbåge, 13 Hansson, 14 Stenman, 15 K. Svensson, 16 Källström, 17 Elmander, 18 Jonson, 19 Andersson, 20 Allbäck, 21 Wilhelmsson, 22 Rosenberg, 23 Shaaban, CT: Lagerbäck
Coppa del Mondo FIFA 2018
Olsen, 2 Lustig, 3 Lindelöf, 4 Granqvist, 5 Olsson, 6 Augustinsson, 7 Larsson, 8 Ekdal, 9 Berg, 10 Forsberg, 11 Guidetti, 12 Johnsson, 13 Svensson, 14 Helander, 15 Hiljemark, 16 Krafth, 17 Claesson, 18 Jansson, 19 Rohdén, 20 Toivonen, 21 Durmaz, 22 Kiese Thelin, 23 Nordfeldt, CT: Andersson

Europei

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Campionato d’Europa UEFA 1992
Ravelli, 2 R. Nilsson, 3 J. Eriksson, 4 P. Andersson, 5 Björklund, 6 Schwarz, 7 Ingesson, 8 Rehn, 9 Thern, 10 Limpar, 11 Brolin, 12 L. Eriksson, 13 M. Nilsson, 14 Erlingmark, 15 Jansson, 16 K. Andersson, 17 Dahlin, 18 Ljung, 19 J. Nilsson, 20 Ekström, CT: Svensson
Campionato d’Europa UEFA 2000
Hedman, 2 Nilsson, 3 P. Andersson, 4 Björklund, 5 Lučić, 6 Sundgren, 7 Mild, 8 Antonelius, 9 Ljungberg, 10 Pettersson, 11 Alexandersson, 12 Kihlstedt, 13 Svensson, 14 Mellberg, 15 D. Andersson, 16 A. Andersson, 17 Mjällby, 18 Osmanovski, 19 K. Andersson, 20 Larsson, 21 Allbäck, 22 Asper, CT: Söderberg
Campionato d'Europa UEFA 2004
Isaksson, 2 Lučić, 3 Mellberg, 4 Mjällby, 5 Edman, 6 Linderoth, 7 Nilsson, 8 Svensson, 9 Ljungberg, 10 Ibrahimović, 11 Larsson, 12 Hedman, 13 Hansson, 14 Östlund, 15 Jakobsson, 16 Källström, 17 A. Andersson, 18 Jonson, 19 Farnerud, 20 Allbäck, 21 Wilhelmsson, 22 Wahlstedt, 23 Kihlstedt, CT: Söderberg e Lagerbäck
Campionato d'Europa UEFA 2008
Isaksson, 2 Nilsson, 3 Mellberg, 4 Hansson, 5 Stoor, 6 Linderoth, 7 Alexandersson, 8 Svensson, 9 Ljungberg, 10 Ibrahimović, 11 Elmander, 12 Shaaban, 13 Wiland, 14 Majstorović, 15 Granqvist, 16 Källström, 17 H. Larsson, 18 S. Larsson, 19 Andersson, 20 Allbäck, 21 Wilhelmsson, 22 Rosenberg, 23 Dorsin, CT: Lagerbäck
Campionato d'Europa UEFA 2012
Isaksson, 2 Lustig, 3 Mellberg, 4 Granqvist, 5 M. Olsson, 6 Elm, 7 Larsson, 8 Svensson, 9 Källström, 10 Ibrahimović, 11 Elmander, 12 Wiland, 13 J. Olsson, 14 Hysén, 15 Antonsson, 16 Wernbloom, 17 Safari, 18 Holmén, 19 Bajrami, 20 Toivonen, 21 Wilhelmsson, 22 Rosenberg, 23 Hansson, CT: Hamrén
Campionato d'Europa UEFA 2016
Isaksson, 2 Lustig, 3 Johansson, 4 Granqvist, 5 Olsson, 6 Forsberg, 7 Larsson, 8 Ekdal, 9 Källström, 10 Ibrahimović, 11 Berg, 12 Olsen, 13 Jansson, 14 Lindelöf, 15 Hiljemark, 16 Wernbloom, 17 Augustinsson, 18 Lewicki, 19 Kujović, 20 Guidetti, 21 Durmaz, 22 Zengin, 23 Carlgren, CT: Hamrén
Campionato d'Europa UEFA 2020
Olsen, 2 Lustig, 3 Lindelöf, 4 Granqvist, 5 Bengtsson, 6 Augustinsson, 7 S. Larsson, 8 Ekdal, 9 Berg, 10 Forsberg, 11 Isak, 12 Johnsson, 13 Svensson, 14 Helander, 15 Sema, 16 Krafth, 17 Claesson, 18 Jansson, 19 Svanberg, 20 Olsson, 21 Kulusevski, 22 Quaison, 23 Nordfeldt, 24 Danielson, 25 J. Larsson, 26 Cajuste, CT: Andersson

Giochi olimpici

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Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1908
Bengtsson, D Andersson, D E. Bergström, D Fjästad, D Malm, C Ericsson, C Lidén, C Lindman, C O. Ohlsson, C Olsson, A Almkvist, A Ansén, A G. Bergström, A Fagrell, A Gustafsson, A S. Ohlsson, CT: Kornerup
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1912
Bergqvist, P J. Börjesson, D Bergström, D Levin, D Malm, D Svensson, D Törnqvist, C Frykman, C K. Gustafsson, C O. Gustafsson, C Nilsson, C Sandberg, C Wicksell, A Ansén, A E. Börjesson, A Dahlström, A Ekroth, A Halling-Johansson, A Myhrberg, A Swensson, CT: Bunyan
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1920
Klang, P Zander, D Hillén, D Lund, D Stenborg, D Svensson, D Torstensson, C Gustafsson, C N. Karlsson, C Nordenskjöld, C Öijermark, C Wenzel, C Wicksell, A Bergström, A Carlsson, A Dahl, A Dahlström, A Halling-Johansson, A Hjelm, A H. Karlsson, A Olsson, A Sandberg, CT: Johansson
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
S. Lindberg, P Zander, D Alfredsson, D Hillén, D Hirsch, D Mellgren, C Carlsson, C Friberg, C Gustafsson, C Holmberg, C Lindqvist, C Sundberg, A Brommesson, A Dahl, A Kaufeldt, A Keller, A Kock, A V. Lindberg, A Lundquist, A Olsson, A Rydell, A Svensson, CT: Nagy
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936
Bergqvist, P Sjöberg, D O. Andersson, D Källström, D Sköld, C Almgren, C G. Andersson, C Carlund, C Emanuelsson, C Ericsson, C Eriksson, C T. Johansson, C Lind, C Snitt, A Grahn, A Hallman, A H. Johansson, A Jonasson, A Josefsson, A Kroon, A Persson, A Törnkvist, CT: Pettersson
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1948
Lindberg, P Svensson, D Emanuelsson, D E. Nilsson, C Andersson, C Bengtsson, C Leander, C B. Nordahl, C K. Nordahl, C Rosén, C Rosengren, A Carlsson, A Gren, A Jönsson, A Liedholm, A S. Nilsson, A G. Nordahl, A Nyström, CT: Raynor

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

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Lista dei giocatori convocati per le gare di UEFA Nations League 2024-2025 di novembre 2024.[13]

Presenze e reti aggiornate al 19 novembre, al termine della seconda gara.

N. Pos. Giocatore Data nascita (età) Pres. Reti Squadra
P Robin Olsen 8 gennaio 1990 (34 anni) 75 -87   Aston Villa
P Kristoffer Nordfeldt 23 giugno 1989 (35 anni) 17 -12   AIK
P Viktor Johansson 14 settembre 1998 (26 anni) 7 -4   Stoke City
D Victor Lindelöf 17 luglio 1994 (30 anni) 70 3   Manchester Utd
D Emil Krafth 2 agosto 1994 (30 anni) 50 0   Newcastle Utd
D Ken Sema 30 settembre 1993 (31 anni) 23 1   Watford
D Isak Hien 13 gennaio 1999 (25 anni) 17 0   Atalanta
D Carl Starfelt 1º giugno 1995 (29 anni) 13 0   Celta Vigo
D Gabriel Gudmundsson 29 aprile 1999 (25 anni) 12 0   Lille
D Emil Holm 13 maggio 2000 (24 anni) 10 1   Bologna
D Daniel Svensson 12 febbraio 2002 (22 anni) 1 0   Nordsjælland
D Nils Zätterström 29 marzo 2005 (19 anni) 1 0   Malmö FF
D Eric Smith 8 gennaio 1997 (27 anni) 0 0   St. Pauli
C Emil Forsberg 23 ottobre 1991 (33 anni) 90 21   N.Y. Red Bulls
C Ken Sema 30 settembre 1993 (31 anni) 24 1   Watford
C Jesper Karlström 21 giugno 1995 (29 anni) 16 0   Udinese
C Anton Salétros 12 aprile 1996 (28 anni) 11 0   AIK
C Yasin Ayari 6 ottobre 2003 (21 anni) 8 1   Brighton
C Hugo Larsson 27 giugno 2004 (20 anni) 8 0   Eintracht Francoforte
C Lucas Bergvall 2 febbraio 2006 (18 anni) 4 0   Tottenham
C Hugo Bolin 24 luglio 2003 (21 anni) 1 0   Malmö FF
A Alexander Isak 21 settembre 1999 (25 anni) 50 15   Newcastle Utd
A Dejan Kulusevski 25 aprile 2000 (24 anni) 45 5   Tottenham
A Viktor Gyökeres 4 giugno 1998 (26 anni) 26 15   Sporting Lisbona
A Sebastian Nanasi 16 maggio 2002 (22 anni) 6 3   Strasburgo
A Niclas Eliasson 7 dicembre 1995 (28 anni) 6 0   AEK Atene
A Isac Lidberg 8 settembre 1998 (26 anni) 1 0   Darmstadt

Record individuali

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Dati aggiornati al 29 marzo 2022.[14]

I giocatori in grassetto sono ancora in attività.

Record presenze

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Pos. Giocatore Presenze Reti Periodo
1 Anders Svensson 148 21 1999-2013
2 Thomas Ravelli 143 0 1981-1997
3 Sebastian Larsson 133 10 2008-2021
Andreas Isaksson 0 2002-2016
5 Kim Källström 131 16 2001-2016
6 Zlatan Ibrahimović 122 62 2001-2023
7 Olof Mellberg 117 8 2000-2012
8 Roland Nilsson 116 2 1986-2000
9 Björn Nordqvist 115 0 1963-1978
10 Niclas Alexandersson 109 7 1993-2008

Record reti

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Pos. Giocatore Reti Presenze Periodo
1 Zlatan Ibrahimović 62 122 2001-2023
2 Sven Rydell 49 43 1924-1934
3 Gunnar Nordahl 43 33 1942-1948
4 Henrik Larsson 37 106 1993-2009
5 Gunnar Gren 32 57 1940-1958
6 Kennet Andersson 31 83 1990-2000
7 Marcus Allbäck 30 74 1999-2008
8 Martin Dahlin 29 60 1991-2000
9 Agne Simonsson 27 51 1957-1967
10 Tomas Brolin 26 47 1990-1995
 
Zlatan Ibrahimović, detentore del record di reti con la maglia della Svezia.

Confronti con altre nazionali

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Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Svezia presenta i seguenti saldi:

Saldo positivo

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Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Norvegia 109 58 25 26 276 152 +124 14 agosto 2013 8 settembre 2019 12 giugno 2022
  Danimarca 108 47 20 41 188 174 +14 14 novembre 2015 2 giugno 2018 5 giugno 2024
  Finlandia 91 69 11 11 299 96 +203 9 gennaio 2023 25 maggio 2006 8 gennaio 2019
  Ungheria 43 17 10 16 77 79 −2 15 novembre 2016 12 ottobre 2002 2 settembre 2011
  Polonia 28 15 4 9 59 41 +18 23 giugno 2011 25 maggio 1997 29 marzo 2022
  Estonia 22 19 3 0 67 18 +49 8 settembre 2024 7 gennaio 2018
  Lettonia 17 11 4 2 54 12 +42 21 novembre 2007 7 settembre 2002 11 ottobre 2003
  Islanda 17 12 3 2 39 18 +21 12 gennaio 2023 11 gennaio 2019 16 agosto 2000
  Bulgaria 16 11 2 3 31 11 +20 10 ottobre 2016 8 settembre 1993 31 agosto 2017
  Malta 13 13 0 0 49 2 +47 12 ottobre 2019 - -
  Israele 12 7 4 1 26 9 +17 12 marzo 1997 1º maggio 1985 12 marzo 1971
  Scozia 12 6 1 5 19 14 +5 11 agosto 2010 16 aprile 1975 10 novembre 1996
  Irlanda 11 5 3 3 17 14 +3 6 settembre 2013 13 giugno 2016 1º marzo 2006
  Romania 11 5 3 3 22 12 +10 23 marzo 2019 10 luglio 1994 27 marzo 2018
  Messico 11 6 3 2 13 6 +7 16 novembre 2022 26 gennaio 2005 24 febbraio 1994
  Russia 11 5 4 2 16 10 +6 8 ottobre 2020 11 ottobre 2018 5 settembre 2015

Saldo neutro

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Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Svizzera 29 11 7 11 47 42 +5 3 luglio 2018 27 marzo 2002 12 ottobre 1994

Saldo negativo

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Nazionale Giocate Vinte Nulle Perse Reti fatte Reti subite Differenza Ultima vittoria Ultimo pari Ultima sconfitta
  Austria 39 13 6 19 55 57 −2 11 ottobre 2013 8 settembre 2014 12 settembre 2023
  Germania 37 13 9 16 61 72 −11 19 aprile 1978 16 ottobre 2012 23 giugno 2018
  Inghilterra 25 7 9 9 32 40 −8 14 novembre 2012 20 giugno 2006 7 luglio 2018
  Italia 25 7 7 11 25 28 −3 10 novembre 2017 13 novembre 2017 17 giugno 2016
  Paesi Bassi 25 8 6 11 48 47 +1 11 ottobre 2011 6 settembre 2016 10 ottobre 2017
  Francia 23 6 5 12 23 34 −11 9 giugno 2017 9 febbraio 2005 17 novembre 2020
  Portogallo 21 7 6 8 31 30 +1 28 marzo 2017 28 marzo 2009 21 marzo 2024
  Spagna 18 4 6 8 18 27 −9 2 settembre 2021 14 giugno 2021 14 novembre 2021
  Unione Sovietica 18 5 6 7 21 37 –16 2 aprile 1988 20 agosto 1986 13 giugno 1991
  Belgio 17 5 3 9 31 27 +4 4 ottobre 1961 16 ottobre 1923 24 marzo 2023
  Cecoslovacchia 16 3 4 9 21 36 –15 5 giugno 1985 6 ottobre 1982 16 ottobre 1985
  Brasile 15 2 3 10 17 35 −18 16 giugno 1989 28 giugno 1994 15 agosto 2012
  Turchia 12 3 4 5 14 15 −1 17 novembre 2018 6 febbraio 2008 10 settembre 2018
  Jugoslavia 11 4 2 5 17 19 −2 4 settembre 1991 27 giugno 1966 15 ottobre 1975

NB: come da regolamento FIFA le gare terminate ai rigori contro Germania (31 marzo 1988, vinta), Romania (10 luglio 1994, vinta) e Paesi Bassi (26 giugno 2004, persa) sono considerate partite pareggiate.

  1. ^ a b (EN) Men's Ranking, su inside.fifa.com. URL consultato il 20 aprile 2024 (archiviato il 20 aprile 2024).
  2. ^ Valido per le Nazionali che hanno partecipato tra il 1908 e il 1948. A partire dal 1952 si fa riferimento alla nazionale olimpica.
  3. ^ Accadde oggi, Europei 2004: l'Italia e quel "biscotto" mai dimenticato, Sky Sport, 21 giugno 2017.
  4. ^ Ibrahimovic dice addio alla Nazionale: "Io sono la Svezia", Fox Sports, 23 giugno 2016.
  5. ^ Articolo di Eurosport Yahoo, su it.eurosport.yahoo.com.
  6. ^ Video dell'incidente su YouTube
  7. ^ (SV) Nu händer det! Strawberry Arena – here we come!, su strawberry.se, 28 giugno 2024.
  8. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
  9. ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
  10. ^ Promossa in Lega A
  11. ^ Retrocessa in Lega B
  12. ^ Retrocessa in Lega C
  13. ^ (SV) Forsberg tillbaka inför avgörandet, su www.svenskfotboll.se, 6 novembre 2024. URL consultato l'8 novembre 2024.
  14. ^ (EN) Sweden - Record International Players, su rsssf.com.

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Collegamenti esterni

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