Nerito (Crognaleto)

frazione del comune italiano di Crognaleto

Nerito è una frazione del comune sparso di Crognaleto, in provincia di Teramo, di cui è il capoluogo comunale.

Nerito
frazione
Nerito – Veduta
Nerito – Veduta
Nerito di Crognaleto, alle spalle il Gran Sasso: Monte Corvo (dx) e Pizzo d'Intermesoli (sx)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Crognaleto
Territorio
Coordinate42°32′51″N 13°28′40″E / 42.5475°N 13.477778°E42.5475; 13.477778 (Nerito)
Altitudine833 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale64043
Prefisso0861
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantineritani
Patronosanti Pietro e Paolo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nerito
Nerito

Geografia fisica modifica

La frazione si colloca tra scorci di natura ancora incontaminata, fra le sorgenti del fiume Vomano ed i Monti della Laga. Transita qui un tratto della grande Ippovia del Gran Sasso.

Origini del nome modifica

Il suo nome deriva probabilmente dalla lingua prelatina e significa corso di acqua che con il suffisso it (cum) divenendo Naritum dava corpo a "posto dell'acqua". A trovarsi però oggi a Nerito appunto, ne saremmo sorpresi non vedendo nei paraggi né fiumi né rivoli di sorta. Ma nel tempo potrebbero esserci stati sconvolgimenti significativi rispetto a possibili antiche risorgive o corsi d'acqua.

Storia modifica

Il centro abitato, prevalentemente ottocentesco, ha assunto valenza quando, annesso nel 1813 al Comune di Crognaleto, ne divenne sede municipale dal 1896.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Eventi modifica

I boschi e il Fuoco di Natale modifica

Il dominio dei boschi non poteva non indirizzare, fin dai tempi della memoria, l'economia locale al loro sfruttamento, ed è così che ancora oggi vitali risultano le imprese boschive e quanto alle stesse connesso. È sempre il boscaiolo o meglio, il legno, a tenere vive le memorie del passato e le tradizioni. Sono di fatto due le manifestazioni che oramai contraddistinguono il borgo di Nerito, la Festa del Boscaiolo che nell'agosto di ogni anno vede, nei campi sportivi del paese, boscaioli da tutta Italia cimentarsi in tipiche prove di abilità e forza, non solo sportive e, soprattutto il Fuoco di Natale. Il Fuoco di Natale, unico nel panorama provinciale, di antichissima risalenza, proprio per l'importanza dell'economia boschiva è alla stessa legato come rito propiziatorio di natura solstiziale con significato di purificazione e rinascita. Proprio per questo significato è legato con i riti religiosi cristiani della vigilia del Natale, quando nella piazza grande si dà fuoco ad una enorme pira che, continuamente alimentata dai cittadini, si spegne il giorno della Epifania. Quintali di legna vengono riversati nel fuoco, creando così motivo di incontro e sosta come nei vecchi fuochi domestici dove tra semplici chiacchiere e racconti di anziani si passavano le notti.

Galleria d'immagini modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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