Nero d'Avola (vitigno)
Nero d'Avola (vitigno) | |
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Grappolo di Nero d'Avola | |
Dettagli | |
Sinonimi | Calabrese |
Paese di origine | ![]() |
Colore | bacca nera |
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Regioni di coltivazione | Sicilia Calabria Sardegna Lazio Abruzzo Umbria Toscana Puglia Basilicata |
DOCG | Cerasuolo di Vittoria |
DOC | Alcamo Bivongi Contea di Sclafani o Valledolmo-Contea di Sclafani Contessa Entellina Delia Nivolelli Eloro Erice Mamertino di Milazzo o Mamertino Marsala Menfi Monreale Noto Riesi Salaparuta Sambuca di Sicilia Santa Margherita di Belice Sciacca Sicilia Siracusa Terre di Cosenza Vittoria |
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Il Nero d'Avola o Calabrese è un vitigno a bacca nera siciliano.
Vanta circa 12.000 ettari di superficie complessiva, e ha il suo territorio di origine nelle località di Eloro, Pachino e Noto, in provincia di Siracusa. Esistono diverse differenze di carattere fra i nero d'avola prodotti nella parte centro occidentale della Sicilia e quelli della zona sud-orientale: i primi risultano quasi sempre più fruttati e dolci al palato; i Nero d'Avola coltivati nella zona sud-orientale, sono decisamente più fini e articolati, con spiccati sentori di fiori secchi e spezie in particolare quelli coltivati nelle contrade delimitate dalle denominazioni di origine controllata Eloro e Noto.
NomeModifica
Il nome del vitigno Nero d'Avola nasce come Calaulisi, italianizzato erroneamente in Calabrese o secondo altri da un casato proprietario dei vigneti di Avola[senza fonte]. Cala è la forma dialettale, di Calea, o Caleu sinonimi siciliani di Rracina ovvero uva. Aulisi indica “Aula” cioè il comune di Avola in siciliano. In definitiva Uva di Avola, ovvero Calea-Aulisi, ed infine Calaulisi.
CaratteristicheModifica
I vini prodotti da uve di Nero d'Avola sono esportati in tutto il mondo. Presentano una buona acidità che dà loro possibilità di lungo invecchiamento, se ben conservati e se provenienti da alcune zone, soprattutto quelle dette prima, meglio ancora se provenienti da uve coltivate con il tradizionale sistema detto ad "alberello" portato in Sicilia dai Greci fra il VIII e il VII secolo a.C.
Sono tipicamente vini di forte carattere, talvolta un po' spigolosi talvolta molto eleganti. Al naso presentano vari sentori: di spezie e viole alcuni, altri di frutta a bacca rossa più o meno matura, altri ancora caratteristici profumi eterei dovuti all'alcolicità.
Il nero d'Avola è presente sul mercato sia in purezza sia assieme ad altre uve. Il più antico di questi uvaggi è il Cerasuolo di Vittoria DOCG (titolo alcolometrico 13 %) ricavato da Nero d'Avola e Frappato, che è prodotto sulla costa meridionale della Sicilia fra Ragusa e Gela.
Ai nostri giorni, talvolta è utilizzato per il blending con vini come il Merlot, il Cabernet-sauvignon e soprattutto con il Syrah.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Scheda del vitigno nel "Registro Nazionale delle Varietà di Vite"
- Scheda ampelografica del "Registro Nazionale delle Varietà di Vite"
- Portale informativo sul Nero d'Avola, su nerodavola.com.
- Scheda presso Colori di Sicilia, su coloridisicilia.it.
- Scheda presso Lavinium, Guida ai Vitigni, su lavinium.com.
- Mamertino Doc, prodotto con il 90% di Nero d'Avola e 10% di Nocera nel milazzese, su mamertinovinodoc.it.
- Nero d'Avola