Nguyen Van Ly

presbitero vietnamita

Padre Taddeo Nguyễn Văn Lý[1] (Aba, 15 maggio 1946) è un presbitero vietnamita dell'arcidiocesi di Huê. È un paladino dei diritti umani nel suo Paese.

Biografia modifica

Sacerdote cattolico, Nguyễn Văn Lý è un personaggio scomodo per il regime perché contesta i metodi repressivi e la limitata concessione della libertà religiosa in atto in Vietnam. È stato arrestato una prima volta nel 1977; rimase in prigione per un anno. Fu nuovamente arrestato nel 1983 per "essersi opposto alla rivoluzione ed aver operato per distruggere l'unità del popolo". Uscì dal carcere nove anni dopo, nel 1992

Nel 2001 inviò una testimonianza scritta alla Commissione internazionale per la libertà religiosa, con sede negli Stati Uniti. Condannato a 15 anni di carcere, Nguyễn Văn Lý è poi uscito di prigione nel 2005 per un'amnistia. Il suo impegno di sensibilizzazione è continuato con il movimento democratico «Blocco 8406»: fondato nell'aprile 2006, ha conosciuto una rapida espansione grazie soprattutto all'uso di Internet come mezzo di diffusione. È online anche la rivista del movimento, “Tu Do Ngon Luan” (Libertà d'espressione).

Il 19 febbraio 2007 Nguyễn Văn Lý è stato arrestato di nuovo e, dopo un processo sommario (durato meno di quattro ore) è stato condannato a 8 anni di carcere. I capi d'accusa più pesanti sono stati: “Comportamento criminale assai grave che minaccia la continuità della Repubblica socialista del Vietnam, nuoce alla sicurezza nazionale e crea una rottura tra chi pratica la religione e il popolo”. Nel 2013 è stato candidato al Premio Nobel per la Pace[2].

Il 20 maggio 2016 è stato rilasciato ed è tornato un uomo libero[3].

Note modifica

  1. ^ Nell'onomastica vietnamita il cognome precede il nome. "Nguyễn" è il cognome.
  2. ^ Prete vietnamita candidato a Nobel per la pace, su missionline.org. URL consultato il 2/11/2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).
  3. ^ Per compiacere Obama Hanoi rilascia p. Van Ly, icona cattolica dei diritti umani, su asianews.it. URL consultato il 24 maggio 2016.

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Collegamenti esterni modifica

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