Nicolás Cotugno Fanizzi

arcivescovo cattolico italiano
(Reindirizzamento da Nicolás Cotugno)

Nicolás Cotugno Fanizzi (Sesto San Giovanni, 21 settembre 1938) è un arcivescovo cattolico italiano naturalizzato uruguaiano, dall'11 febbraio 2014 arcivescovo emerito di Montevideo.

Nicolás Cotugno Fanizzi, S.D.B.
arcivescovo della Chiesa cattolica
Mons. Cotugno Fanizzi, nel 2011.
Cristo me envió para evangelizar
 
TitoloMontevideo
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Montevideo (dal 2014)
Incarichi ricoperti
 
Nato21 settembre 1938 (86 anni) a Sesto San Giovanni
Ordinato presbitero26 luglio 1967
Nominato vescovo13 giugno 1996 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo28 luglio 1996 dall'arcivescovo Francesco De Nittis
Elevato arcivescovo4 dicembre 1998 da papa Giovanni Paolo II

Biografia

modifica

Nicola Cotugno nasce a Sesto San Giovanni, in provincia ed arcidiocesi di Milano, il 21 settembre 1938, da Giuseppe Cotugno e Ippolita Fanizzi, originari di Monteiasi, in provincia di Taranto.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

modifica

Frequenta il noviziato salesiano a Missaglia[2] e, nel 1957, professa i suoi voti nella Società salesiana di San Giovanni Bosco, quindi prosegue gli studi in filosofia e teologia.

Nel 1961 è inviato come missionario fidei donum in Uruguay. Nel 1964 si trasferisce in Cile, dove conclude il baccellierato in teologia.[3]

Il 26 luglio 1967 è ordinato presbitero a La Florida.[2]

Dopo l'ordinazione studia in Belgio, presso l'Università di Lovanio, per ottenere poi un dottorato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Nel 1971 rientra in Uruguay e, dopo aver ricoperto diversi servizi per la congregazione salesiana, esercita come docente e rettore presso l'Istituto Teologico dell'Uruguay[3] e come parroco di San Pedro a Montevideo.[4]

Ministero episcopale

modifica
 
L'arcivescovo durante una celebrazione liturgica, nel 2009.

Il 13 giugno 1996 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Melo; succede a Roberto Cáceres González, precedentemente dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 28 luglio seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Melo,[5] dall'arcivescovo Francesco De Nittis, nunzio apostolico in Uruguay, co-consacranti l'arcivescovo di Montevideo José Gottardi Cristelli e il suo predecessore Roberto Cáceres González. Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi.

Il 18 dicembre successivo è ricevuto in udienza dal presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro.[6]

Il 4 dicembre 1998 lo stesso pontefice lo nomina arcivescovo metropolita di Montevideo;[4] succede a José Gottardi Cristelli, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 20 dicembre prende possesso dell'arcidiocesi, nella cattedrale metropolitana di Montevideo.[7]

Nel 2007 partecipa alla V conferenza episcopale latinoamericana ad Aparecida.

L'11 febbraio 2014 papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale dell'arcidiocesi di Montevideo;[8] gli succede Daniel Fernando Sturla Berhouet, fino ad allora vescovo ausiliare della medesima sede. Rimane amministratore apostolico dell'arcidiocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 9 marzo seguente. Da arcivescovo emerito risiede nel quartiere di Paso de las Duranas, a Montevideo, dove segue le attività della Fraternità contemplativa di Maria di Nazareth.[9]

Genealogia episcopale e successione apostolica

modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

  1. ^ Ieri, su monteiasi.it, 23 maggio 2002. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  2. ^ a b Bollettino salesiano - Ottobre 1996 - News, su bollettinosalesiano.it. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  3. ^ a b Al modo di Maria di Nazaret, su Fraternidad Nazarena, luglio 2012. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  4. ^ a b Rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita di Montevideo (Uruguay) e nomina del Successore, su press.catholica.va, 4 dicembre 1998. URL consultato il 31 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
  5. ^ Catholic Hierarchy.
  6. ^ Udienze del Presidente della Repubblica, su archivio.quirinale.it, 18 dicembre 1996. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  7. ^ (ES) Alocuciones y Escritos de Mons. Nicolás Cotugno – Toma de Posesión, su Revista Fe y Razón, 26 gennaio 2000. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  8. ^ Rinunce e nomine. Rinuncia dell'Arcivescovo di Montevideo (Uruguay) e nomina del successore, su press.vatican.va, 11 febbraio 2014. URL consultato il 31 gennaio 2025.
  9. ^ (ES) Mons. Nicolás Cotugno en sus Bodas de Oro: dedicado «a lo de siempre», su Iglesia Católica Montevideo, 26 luglio 2017. URL consultato il 31 gennaio 2025.

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN16452803 · ISNI (EN0000 0000 3500 5005 · LCCN (ENn94021713