Ninfa e satiro (Cabanel)

dipinto di Alexandre Cabanel

Ninfa e satiro (Nymphe et Satyr) è un dipinto di Alexandre Cabanel, realizzato nel 1860 e attualmente esposto al Palais des Beaux-Arts de Lille, a Lilla.[1]

Ninfa e satiro
AutoreAlexandre Cabanel
Data1860
Tecnicaolio su tela
Dimensioni240×140 cm
UbicazionePalais des Beaux-Arts de Lille, Lilla

Storia modifica

Dipinto da Alexandre Cabanel nel 1860, il quadro venne esposto al Salone di Parigi del 1861, e fu per tanto tempo conservato in collezione privata dalla famiglia reale francese.[2] Infatti, nello stesso anno, il re di Francia Napoleone III, visitando il Salon, vide questa opera d'arte e subito volle acquistarla per 15.000 franchi;[3] lo stesso sarebbe poi accaduto con molte altre opere di Cabanel, compresa la celebre La nascita di Venere.[4]

Descrizione modifica

Facente parte del periodo d'arte accademica di Cabanel, il dipinto raffigura un satiro mentre tenta di rapire una ninfa in una selva (di cui si intravede solo parte di prato e un fogliame), chiaro riferimento alla mitologia greca tanto amata dall'artista. Da notare, nella ninfa, lo stesso incarnato, eleganza nelle forme e colore di capelli della Venere nel celebre La nascita di Venere, sempre di Cabanel, e i tratti tipici del satiro greco nel satiro, con zampe di capro, busto d'uomo e legato al fianco un classico flauto di Pan.

È evidente che codesto si tratti di un rapimento, vista la resistenza posta con le braccia incrociate, e quanto più allontanamento possibile da parte della ninfa, che però al tempo stesso viene sollevata dal satiro, quasi come se questi stesse cercando di farla sedere sulla sua gamba\zampa.

Note modifica

  1. ^ Nymph Abducted by a Satyr, 1860 - Alexandre Cabanel - WikiArt.org, su www.wikiart.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  2. ^ Chefs-d'Œuvre / Collections - Palais des Beaux Arts de Lille, su pba.lille.fr. URL consultato il 4 marzo 2023.
  3. ^ (FR) Record de préemptions pour la vente Napoléon III de la maison Osenat, su Connaissance des Arts, 7 marzo 2016. URL consultato il 4 marzo 2023.
  4. ^ (FR) Catherine Granger, L'empereur et les arts: la liste civile de Napoléon III, École nationale des chartes, 2005, ISBN 978-2-900791-71-4. URL consultato il 4 marzo 2023.