No More Lonely Nights

canzone di Paul McCartney

No More Lonely Nights è un brano musicale di Paul McCartney, apparso sull'album e sul film Give My Regards to Broad Street (1984). Esistono ben tre versioni del brano: No More Lonely Nights (Ballad), No More Lonely Nights (Ballad reprise) e No More Lonely Nights (Playout version), oltre che svariati altri missaggi[2]. Il brano venne pubblicato, a partire dal 24 settembre, su diversi formati a 45 giri[3].

No More Lonely Nights
singolo discografico
ArtistaPaul McCartney
Pubblicazione24 settembre 1984
Album di provenienzaGive My Regards to Broad Street
GenerePop
Synth pop
Pop rock
EtichettaEMI/Parlophone
Formati7" (3 versioni)
12"(3 versioni)
picture disc 12"
Noten. 6 Bandiera degli Stati Uniti
n. 2 Bandiera del Regno Unito
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Singoli di Paul McCartney - cronologia
Singolo precedente
(1983)
Singolo successivo
(1984)
No More Lonely Nights (Ballad)
ArtistaPaul McCartney
Autore/iPaul McCartney
GenerePop
Pubblicazione originale
IncisioneGive My Regards to Broad Street
Data22 ottobre 1984
EtichettaParlophone
Durata4:50 (33 giri)
5:14 (CD)
No More Lonely Nights (Ballad reprise)
ArtistaPaul McCartney
Autore/iPaul McCartney
GenerePop
Pubblicazione originale
IncisioneGive My Regards to Broad Street
Data1984
EtichettaParlophone
Durata0:13
No More Lonely Nights (Ballad)
ArtistaPaul McCartney
Autore/iPaul McCartney
GenerePop
Pubblicazione originale
IncisioneGive My Regards to Broad Street
Data1984
EtichettaParlophone
Durata4:17 (33 giri)
5:03(CD)
No Values/No More Lonely Nights
ArtistaPaul McCartney
Autore/iPaul McCartney
GenerePop rock
Pubblicazione originale
IncisioneGive My Regards to Broad Street
Data22 ottobre 1984
Durata4:12

Il brano modifica

Su Give My Regards to Broad Street, il brano appare, come già detto, ben tre volte. La prima versione su CD, pubblicata contemporaneamente a quella su vinile, presenta sia tracce aggiuntive che versioni estese dei pezzi: infatti, la ballad passa da 4:50 a 5:14, e la playout version da 4:17 a 5:03; la reprise della prima, che sul 33 giri è una traccia isolata di soli 13 secondi, sul nuovo formato è stata unita in un medley con No Values, senza alterarne la lunghezza. Nella ristampa su CD del 1993, sono state aggiunte due bonus track, ambedue missaggi alternativi di No More Lonely Nights: l'extended version, di 8:01, e lo special dance mix, di 4:21[2].

In seguito, la canzone apparve sulle compilation All the Best! (1987), Wingspan: Hits and History (2001) e The McCartney Years (2011), oltre che su varie raccolte di successi e canzoni degli anni ottanta[4]. Il critico musicale Stephen Thomas Erlewine di AllMusic, recensendo Give My Regards to Brad Street, ha criticato fortemente la colonna sonora, ma ha lodato particolarmente No More Lonely Nights, in particolar modo l'assolo di chitarra di Gilmour; Erlewine ha però preso di mira la presenza di ben cinque versioni della traccia sullo stesso LP[5].

Il singolo modifica

Trentaquattresimo SP di Paul McCartney, ci furono sette diverse pubblicazioni[3]:

  • originale 7": No More Lonely Nights (Ballad)/No More Lonely Nights (Playout Version), ma, in alcuni casi, le etichette dei vinili vennero stampate con un refuso
  • seconda edizione 7": identica alla precedente, ma senza errori di ogni sorta
  • primo 12": No More Lonely Nights (Extended version)/Silly Love Songs + No More Lonely Nights (Ballad); il lato A dura 8:10
  • secondo 12": identico al precedente, ma stampato su un picture disc; venne pubblicato l'8 ottobre[3]

A questo punto, McCartney ascoltò un remix di Arthur Baker, che gli piacque al tal punto che fece cancellare le quattro versioni già pubblicate, e le rimpiazzò con questo nuovo mixaggio[3]:

  • terzo 7": No More Lonely Nights (Ballad)/No More Lonely Nights (Arthur Baker's Dance mix)
  • terzo 12": No More Lonely Nights (Extended Dance Mix)/Silly Love Songs + No More Lonely Nights (Ballad)
  • quarto 12": in un'edizio limitata di 300 copie per soli DJ, è l'edizione dell'SP maggiormente rara, e comprende un solo lato inciso, contenente No More Lonely Nights (Mole Mix)[3]

Questi ultimi tre 45 giri vennero tutti pubblicati il 29 ottobre[3].

Le fotografie dei 7" e di tutti i 12" eccetto il picture disc sono state scattate da David Dagley; mentre sul primo formato appare Paul seduto su una panchina, sull'altro una band in un concerto. Il picture disc ha, al lato A, la foto della copertina di tutti gli altri formati, mentre, sul lato B, uno scatto, sempre del gruppo live, ad opera di Terry O'Neil[3].

Ci furono anche due differenti versioni del videoclip: il primo è stato ripreso il 10 aprile all'Old Justice Pub, mentre un secondo, per promuovere la Dance Version, è stato girato all'Ippodromo di Londra, e vi appare Jeffrey Daniels[3].

Il brano entrò nelle classifiche del Regno Unito due settimane dopo la sua pubblicazione, e salì fino alla seconda posizione[3]. Un successo leggermente minore lo ebbe negli States, dove comunque arrivo alla sesta posizione di Billboard Hot 100, alla sedicesima di Mainstream Rock Songs ed alla seconda dell'Adult contemporary music[6].

Formazione modifica

Ballad e Ballad reprise modifica

Playout version modifica

Cover modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) No More Lonely Nights, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 luglio 2016.
  2. ^ a b c d (EN) Graham Calkin, Give My Regards to Broad Street, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 12 luglio 2014.
  3. ^ a b c d e f g h i (EN) Graham Calkin, Paul McCartney - No More Lonely Nights, su jpgr.co.uk, JPGR. URL consultato il 12 luglio 2014.
  4. ^ (EN) No More Lonely Nights - Paul McCartney, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 12 luglio 2014.
  5. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Give My Regards to Broad Street - Paul McCartney, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 12 luglio 2014.
  6. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Paul McCartney - Awards, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 12 luglio 2014.
  7. ^ (EN) Cover versions of "No More Lonely Nights", written by Paul McCartney, su secondhandsongs.com, SecondHandSongs. URL consultato il 12 luglio 2014.

Collegamenti esterni modifica