Norifumi Yamamoto
Nazionalità Bandiera del Giappone Giappone
Altezza 163 cm
Peso 61 kg
Arti marziali miste
Specialità Kickboxing
Categoria Pesi gallo
Pesi piuma
Pesi leggeri
Squadra Bandiera del Giappone Krazy Bee
Carriera
Soprannome Kid
Combatte da Bandiera del Giappone Kawasaki, Giappone
Vittorie 18
per knockout 13
per sottomissione 2
per decisione 3
Sconfitte 6
No contest 2
Kickboxing
Categoria Pesi welter
Carriera
Incontri disputati
Totali 4
Vinti (KO) 1 (1)
Persi (KO) 3 (2)
 

Norifumi Yamamoto (山本徳郁?, Yamamoto Norifumi), noto anche come Kid Yamamoto (Kawasaki, 15 marzo 1977Tokyo, 18 settembre 2018) è stato un artista marziale misto e kickboxer giapponese.

È noto per la sua permanenza nell'organizzazione giapponese Shooto, dove si è distinto per il suo stile di combattimento aggressivo e il suo carattere controverso. Ha militato anche nella defunta promozione K-1 HERO'S, dove è stato campione del torneo K-1 HERO's 2005 Grand Prix dei pesi medi. Nell'ultima parte di carriera ha combattuto nella divisione dei pesi gallo per la promozione statunitense UFC.

Proveniente da una famiglia di sportivi, suo padre Ikuei Yamamoto ha rappresentato il Giappone nella lotta libera ai Giochi Olimpici di Monaco 1972, mentre le sorelle Miyu e Seiko hanno conquistato campionati mondiali nella medesima disciplina.

Biografia modifica

Il 26 agosto 2018 annunciò sul social network Instagram di essere malato di cancro. Ricoverato più tardi in un ospedale di Guam per sottoporsi a cure mediche, morì a Tokyo il 18 settembre seguente per il peggioramento delle sue condizioni di salute.[1]

Caratteristiche tecniche modifica

Dotato di uno stile aggressivo, Yamamoto era un lottatore che prediligeva il combattimento in piedi.

Carriera nelle arti marziali miste modifica

Ultimate Fighting Championship modifica

Yamamoto debuttò ufficialmente nella UFC contro Demetrious Johnson il 5 febbraio del 2011 all'evento UFC 126. Benché molto atteso, il primo incontro del giapponese deluse le aspettative: l'asiatico non riuscì a contrastare i costanti takedown dello statunitense e venne sconfitto nettamente via decisione unanime dopo tre round.[2]

Seguirono per lui numerosi infortuni che compromisero la sua carriera nella promozione di Las Vegas e portarono all'annullamento di diversi suoi match. Nel corso dei quattro anni successivi salì sull'ottagono in sole tre altre occasioni, venendo sconfitto dai poco quotati Darren Uyenoyama (UFC on Fox 1) e Vaughan Lee (UFC 144) e ricevendo un no contest contro il modesto Roman Salazar (UFC 184).

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

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