Norman Mailer

scrittore statunitense

Norman Kingsley Mailer, pseudonimo di Nachem Malech Mailer (Long Branch, 31 gennaio 1923New York, 10 novembre 2007), è stato uno scrittore statunitense, nonché giornalista, saggista, commediografo. Ha lavorato anche per il cinema, come attore e regista. Dai suoi libri sono state tratte svariate sceneggiature. Come artista era ritenuto tra i maggiori dei suoi anni, come uomo era ovunque temuto per il suo spirito dissacratore e per le sue iniziative spesso scandalose e sconcertanti.

Norman Mailer fotografato da Carl Van Vechten, 1948
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1969
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1980

Biografia modifica

Nato nel New Jersey in una famiglia ebraica, crebbe a Brooklyn. Studiò ad Harvard, laureandosi in ingegneria aeronautica, e divorando i classici del realismo americano. Nel 1943 partì per il fronte, attento a trasformare ogni esperienza nel romanzo più sensazionale sulla seconda guerra mondiale. Difatti, nel 1948, il romanzo Il nudo e il morto lo rese famoso e ricco. Anche se i suoi successivi romanzi non ebbero successo, non dovette preoccuparsi; infatti, nel frattempo, come fondatore e cronista del giornale del Greenwich Village iniziò una battaglia contro la società americana totalitaria, repressa, repressiva e nevrotica, facendosi portavoce della rivolta beat prima e hippy poi, di cui anticipò in parte la filosofia nel saggio Il bianco negro (1957), in cui descrisse e diffuse lo stile di vita detto hipster. In quest'opera egli gettò le basi di un misticismo della carne, ispirato alla spontaneità, alla violenza e alla ricerca di sensazioni immediate che sarebbero state proprie secondo lui degli afroamericani degli ambienti del jazz, come una forma di esistenzialismo americano della classe media bianca.

La sua stessa vita si improntò a questo modello, e spesso diede esca a cronache scandalistiche: si rese famoso come bevitore di whisky, sperimentatore di LSD e fumatore di marijuana, ma anche per aver sfidato un campione di pugilato.

Finì in carcere per aver accoltellato alla schiena e ferito gravemente la seconda moglie (Mailer si sposò sei volte) Adele Morales con un tagliapenna durante un party in cui aveva consumato alcol e droga (novembre 1960); in seguito ricoverato dopo aver rivolto l'arma contro sé stesso, fu arrestato in ospedale (pur non denunciato dalla moglie, che disse di essere caduta su schegge di vetro, egli rese una confessione), e condannato a tre anni per tentato omicidio (pena sospesa dopo una valutazione psichiatrica), ma ormai la sua fama era affermata. Si segnalò poi come critico delle femministe e accusato da esse di fomentare con la sua vita e i suoi scritti la violenza contro le donne.[1]

Nel 1964 con Il sogno dell'America, rileggendo Karl Marx attraverso il sessuologo Wilhelm Reich, dipinse un quadro allucinante delle nevrosi del suo Paese (la guerra del Vietnam sarebbe diventata una compensazione di tali nevrosi). Nel 1967 fu alla testa della marcia pacifista sul Pentagono, descritta in Le armate della notte (premio Pulitzer e National Book Award nel 1969). Nel 1970 si candidò, senza successo, come sindaco di New York. Rivinse il Pulitzer nel 1980 per Il canto del boia, la storia del primo cittadino statunitense a venire giustiziato nel 1977 dopo un decennio di sospensione della pena capitale[2]. È scomparso il 10 novembre 2007 a New York a causa di un'insufficienza renale.[3]

Opere modifica

Narrativa modifica

  • Il nudo e il morto (The Naked and the Dead, 1948), Milano, Garzanti, 1950; trad. di Chiara Stangalino, Torino, Einaudi, 2010.
  • La costa dei barbari (Barbary Shore, 1951), trad. di Delfina Vezzoli, Milano, Baldini & Castoldi, 2010 [prima edizione italiana]
  • Il parco dei cervi (The Deer Park, 1955), Milano, Garzanti, 1957; trad. di M. Sibaldi, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2011.
  • Un sogno americano (An American Dream, 1965), trad. di Ettore Capriolo, Collana Nuovi Scrittori Stranieri n.16, Milano, Mondadori, 1966; Introduzione di Barbara Lanati, Collana Oscar Narrativa n.1013, Mondadori, 1989; Collana ETascabili. Letteratura n.1133, Torino, Einaudi, 2004; Collana I grandi delfini n.127, Milano, La nave di Teseo, 2023, ISBN 978-88-346-1313-9.
  • The Short Fiction of Norman Mailer, 1967.
  • Il canto del boia (The Executioner's Song, 1979), Milano, Mondadori, 1981.
  • Antiche sere (Ancient Evenings, 1983), trad. di Pier Francesco Paolini, Milano, Bompiani, 1983.
  • I duri non ballano (Tough Guys Don't Dance, 1984), trad. di Pier Francesco Paolini, Milano, Bompiani, 1985.
  • Il fantasma di Harlot (Harlot's Ghost, 1991), trad. di Pier Francesco Paolini, Collana Letteraria, Milano, Bompiani, 1992, ISBN 978-88-452-1926-9.
  • Il Vangelo secondo il Figlio (The Gospel According To The Son, 1997), trad. di M.T. Marenco, Milano, Baldini & Castoldi, 1997.
  • Il castello nella foresta (The Castle in the Forest, 2007), trad. di Giovanna Granato, Torino, Einaudi, 2008.

Saggistica, reportage, biografie modifica

Filmografia modifica

Attore (parziale) modifica

Regista modifica

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Millet, Kate. Sexual Politics Virago, 1991. pp. 314–5
  2. ^ (EN) 1980 Winners and Finalists, su pulitzer.org, The Pulitzer Prizes. URL consultato il 16 gennaio 2015.
  3. ^ (EN) Charles McGrath, Norman Mailer, Towering Writer With Matching Ego, Dies at 84, su nytimes.com, 10 novembre 2007. URL consultato il 5 aprile 2021.

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Collegamenti esterni modifica

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