Nuova Corrente

rivista di critica letteraria

Nuova Corrente è una rivista semestrale di critica letteraria e filosofica fondata a Genova da Mario Boselli e Giovanni Sechi nel 1954, attualmente diretta da Stefano Verdino con numeri monografici.

Nuova Corrente
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Periodicitàsemestrale
Generecritica letteraria e filosofia
Formato14 x 21 cm.
Fondazione1954
DirettoreStefano Verdino
ISSN0029-6155 (WC · ACNP) e 1825-6554 (WC · ACNP)
Sito webNuova Corrente
 

La rivista, prima di passare nel 2011 a Interlinea edizioni, in precedenza è stata trimestrale e ha attraversato quattro diverse sedi editoriali, dalla Tipografia Artigiana di Capriate d'Adda alla Grafica Sipiel [1] nel 1980, dall'editore Luciano Landi a Firenze fino a Tilgher di Genova.

Nelle prime annate appariva il sottotitolo "rivista di letteratura" ed era diretta da Boselli affiancato dai redattori Piero Raffa e Giovanni Sechi ai quali si unirà in seguito Elio Pagliarani. Nel 1966, con l'uscita del n. 38, si affiancò a Boselli e ai redattori Ferruccio Rossi-Landi e Sechi, un comitato di redazione composto da Giuseppe Bartolucci, N. Castiglioni, Eugenio Miccini, Gianni Scalia, Paolo Scheggi e Adriano Spatola.

Tra i periodici degli anni cinquanta e sessanta, Nuova Corrente assume un ruolo fondamentale sia per le posizioni prese che per la qualità dei suoi contributi.[quale ruolo? Quali posizioni?]

I primi numeri della rivista si presentano di carattere genericamente realista e offrono un costruttivo dibattito fra Boselli, Luciano Anceschi e Rosario Assunto, su come superare i limiti della letteratura di quel periodo e verso la fine del '50 e soprattutto negli anni '60, la rivista si schiera con la neoavanguardia.

Tra i dibattiti più interessanti si ricorda A proposito di letteratura e industria che apparve sul n. 25 del 1962 con interventi di Vittorio Sereni, Boselli, Secchia e Raffa preceduto dal saggio di Raffa apparso sul n. 21 Il miraggio dell'oggettività, oltre agli articoli e studi di Lamberto Pignotti, apparsi sul n. 27 del 1962 dal titolo Avanguardia e realismo, Ontologia del realismo di G. Scalia, Significato e semanticità del linguaggio visuale di Gillo Dorfles oltre ai testi di Miccini, Pagliarani, Pignotti, Spatola e Scalia.

Negli anni settanta la rivista offrì molto spazio ad interventi e saggi riguardanti la filosofia, la linguistica, la psicoanalisi e la sociologia.

La nuova serie, con grafica rinnovata, si è avviata nel 2012 con un numero dedicato a Giorgio Caproni. Parole chiave per un poeta.

Tra i collaboratori più assidui alla rivista si ricordano inoltre Vito Amoruso, Massimo Cacciari, Silvana Colella, Fabrizio Desideri, Vico Faggi, Maurizio Grande, Furio Jesi, Nino Majellaro, Santino Mele, Giorgio Patrizi, Franco Rella, Giulio Schiavoni, Giuseppe Sertoli, Giorgio Terrone, Enrico Testa, Stefano Verdino ecc.

Note modifica

  1. ^ Grafica Sipiel di Milano.

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