Nyasaland

protettorato britannico in Africa, corrispondente all'attuale Malawi (1907-1964)

Il Nyasaland fu un protettorato britannico corrispondente all'odierno Malawi.

Nyasaland
Nyasaland - Localizzazione
Nyasaland - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoProtettorato di Nyasaland
Nome ufficialeNyasaland Protectorate
Lingue ufficialiinglese
Lingue parlateinglese
InnoGod Save the Queen
CapitaleZomba
Dipendente daBandiera del Regno Unito Regno Unito
Politica
Forma di governoProtettorato Britannico
monarca-governatoreSir William Henry Manning 1907-1908 (governatore)
Geoffrey Francis Taylor Colby 1948-1953 (governatore)
Elisabetta II del Regno Unito 1952-1964 (monarca)
Nascita1907 con Edoardo VII del Regno Unito 1907-1910 (monarca)
Fine1964 con Sir Glyn Smallwood Jones 1963-1964 (governatore)
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAfrica meridionale
Popolazione1.226.000[1] nel 1919
Economia
Valutapound della Rhodesia
Evoluzione storica
Preceduto da Protettorato britannico dell'Africa centrale
Federazione della Rhodesia e del Nyasaland (dal 1953 al 1963)
Succeduto da Federazione della Rhodesia e del Nyasaland (dal 1953 al 1963)
Bandiera del Malawi Malawi (dal 1964)
Ora parte diBandiera del Malawi Malawi

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Governatori del Nyasaland.

Fu costituito formalmente nel 1907 dal precedente Protettorato Britannico dell'Africa Centrale, e mantenuto fino all'indipendenza del Malawi nel 1964. La storia del Nyasaland fu segnata da forti tensioni fra l'élite indipendentista africana (che nel 1944 confluì nel movimento politico del Nyasaland African Congress, NAC) e l'amministrazione coloniale.

Nel 1953 il Nyasaland entrò a fare parte della Federazione della Rhodesia e del Nyasaland, che si sciolse nel 1963.

Nel 1964 il Nyasaland divenne indipendente col nome di Malawi, rimanendo fino al 1966 una monarchia con a capo la regina Elisabetta II del Regno Unito. Nel 1966 il Malawi divenne una repubblica.

Storia dell'evoluzione del Protettorato di Nyasaland modifica

 

Note modifica

  1. ^ Chisholm Hugh, ed (1911), Encyclopedia Britannica (11ª edizione). Cambridge University Press

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