Onesiforo

religioso romano
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Sant' Onesiforo (... – Efeso, 66) è un personaggio biblico citato da Paolo nella sua seconda lettera a Timoteo (1,16-18[1] e 4,19[2]). Viene venerato dalla Chiesa cattolica e la sua festività ricorre il 6 settembre.

Sant'Onesiforo
 
MorteEfeso, 66
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza6 settembre
Attributipalma del martirio

Apparteneva alla comunità cristiana di Efeso: ospitò e sostenne Paolo durante il suo soggiorno a Efeso e non lo abbandonò neanche dopo il suo trasferimento a Roma, dove lo raggiunse nonostante le persecuzioni.

Poiché Paolo parla di Onesiforo al passato e raccomanda a Timoteo di salutare solo i suoi famigliari, è probabile che Onesiforo fosse già morto quando l'apostolo scrive.

Secondo la tradizione, era uno dei settantadue discepoli designati da Gesù; secondo un'altra tradizione, subì il martirio insieme a Porfirio sotto il proconsole Adriano.

La sua commemorazione è nel Martirologio romano al 6 settembre. Nei sinassari e menologi greci sono riportate diverse date di commemorazione, ed è ricordato come vescovo di Coronea.

Note modifica

  1. ^ 2Tm 1,16-18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ 2Tm 4,19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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Collegamenti esterni modifica

  • Onesiforo, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.  
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