Operazione Fritham

Operazione Fritham era il nome in codice di un'operazione militare condotta dalle forze norvegesi durante la seconda guerra mondiale, il cui scopo era neutralizzare e impedire lo sfruttamento delle ricche miniere di carbone sull'isola di Spitsbergen da parte dei tedeschi.

Operazione Fritham
parte della battaglia dell'Atlantico della seconda guerra mondiale
Cartina esplicativa con evidenziato in rosso l'isola Spitsbergen
Data30 aprile - 14 maggio 1942
Luogoisola Spitsbergen, arcipelago delle Svalbard
EsitoVittoria tedesca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
4 Focke-Wulf Fw 200 Condor82 uomini
due navi trasporto
Perdite
nessuna12 uomini uccisi
15 feriti (uno morto in seguito)
due navi affondate
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La missione modifica

 
Un bombardiere Focke-Wulf Fw 200 Condor della Luftwaffe.

Il 30 aprile 1942, 82 uomini della Norwegian Brigade in Scotland salparono da Greenock, in Scozia, diretti alle isole Svalbard, a bordo delle due navi trasporto Selis e Isbjørn. Il 14 maggio, le due navi trasporto vennero attaccate da quattro Focke-Wulf Fw 200 Condor della Luftwaffe, bombardieri per il controllo marittimo a lungo raggio: le due navi furono affondate con dodici uomini uccisi e quindici feriti. Il comandante dell'operazione era Einar Sverdrup, che morì nel corso del bombardamento; Sverdrup era stato l'amministratore delegato della Store Norske Spitsbergen Kulkompani, la compagnia minieraria norvegese basata sulle Svalbard.

I soldati sopravvissuti trovarono rifugio a Barentsburg fino a maggio, quando furono salvati da aerei alleati che lanciarono loro dei rifornimenti. Solo il 2 luglio i sopravvissuti furono recuperati via mare, con l'operazione nome in codice "Gearbox".

Bibliografia modifica

Stephen G. Hyslop, John Newton e Henry Woodhead, Il Terzo Reich - Guerra sul mare, Hobby & Work, 1993, ISBN 88-7133-047-1

Voci correlate modifica