Oratorio di San Francesco Saverio

edificio religioso di Roma
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo oratorio di Lentate sul Seveso, vedi Oratorio di San Francesco Saverio (Lentate sul Seveso).

L'oratorio di San Francesco Saverio, è un piccolo luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Pigna, situato in via del Caravita.

Oratorio di San Francesco Saverio
Esterno
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
LocalitàRoma
Coordinate41°53′56.9″N 12°28′50.7″E / 41.899139°N 12.48075°E41.899139; 12.48075
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Roma
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1607
Sito webcaravita.org/our-mission/

È dedicato al grande apostolo delle Indie, Francesco Saverio, ubicato presso la Chiesa di Sant'Ignazio, ed edificato presso a poco nel medesimo luogo dove sorgeva l'antica chiesa di Sant'Antonio de Forbitoribus. È comunemente chiamato oratorio del Caravita, dal nome del suo fondatore, il gesuita Piero Caravita, che lo fece costruire nel 1631.

L'oratorio è a navata unica preceduta da un atrio. Vi sono conservate opere di Lazzaro Baldi, Sebastiano Conca e frammenti di affreschi di Baldassarre Peruzzi. Sulla cantoria in controfacciata si trova l'organo a canne, di 21 registri, costruito da Ignazio Priori nel 1800.

L'oratorio è ricordato in due sonetti di Belli, L'ingeggno dell'Omo e Li fratelli Mantelloni (1832).

L'interno

«Ivi è eretto un sodalizio di compagni e collaboratori de’ missionari, detti volgarmente i Mantelloni dal lungo mantello nero che indossano: ivi finalmente oltre le funzioni diurne dei giorni feriali e festivi, in ciascuna sera dell’anno dall’avemaria alla prima ora della notte si adunano molti uomini a recitare preci, a udire de’ sermoni, a confessarsi, e in tutti i venerdì come in altre sere della settimana a disciplinarsi, ciocché si eseguisce al buio, non senza gravi inconvenienti talora accaduti

«Riguardo ai "gravi inconvenienti" nel secondo sonetto il Belli chiarì che i confratelli al buio si fustigavano per "disciplinarsi", ma logicamente si colpivano anche le panche e qualcuno frustava le spalle del vicino anziché le proprie. Erano così frequenti i parapiglia, che la pratica fu sospesa.»

Dell'aneddotica attorno al sodalizio del Caravita e ai suoi "inconvenienti" si possono leggere alcuni episodi divertenti in Roma Papale, descritta in una serie di lettere con note, da Luigi De Sanctis (1882), lettera XIV nota XIII.

Bibliografia modifica

  • C. Rendina, Le Chiese di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000, pp. 109–110
  • C. Villa, Rione IX Pigna, in AA.VV, I rioni di Roma, Newton & Compton Editori, Milano 2000, vol. II, pp. 556–618
Testi online di dominio pubblico

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