Orazio Costantino

carabiniere italiano

Orazio Costantino (Castroreale Terme, 24 gennaio 1931Contrada Fiorilli (Agro di Casteldaccia), 27 aprile 1969) è stato un militare italiano Carabiniere Scelto dell'Arma dei Carabinieri, insignito di medaglia d'oro al valor militare. A sparare al carabiniere, secondo l'accusa, sarebbe stato Antonino Parisi. Orazio Costantino, poco prima di essere raggiunto dalla scarica mortale, aveva riconosciuto l'uomo che stava per ritirare la somma di 3 milioni di lire (frutto dell'estorsione ai danni di un commerciante). Orazio Costantino era quindi balzato in piedi ed aveva intimato l'alt all'uomo. Questi aveva reagito con una scarica di « lupara » contro il Costantino, quindi era fuggito. I carabinieri, dopo 55 giorni di indagini, riuscivano a mettere insieme una serie di prove nei confronti di Antonino Parisi e del fratello Giusto, che, a quanto pare, oltre a scrivere la lettera estorsiva al commerciante Carlo Panno, avrebbe anche fatto da «palo», mentre il congiunto raggiungeva il punto prescelto per ritirare la somma estorta.

Orazio Costantino
NascitaCastroreale Terme, 24 gennaio 1931
MorteContrada Fiorilli - Agro di Casteldaccia, 27 aprile 1969
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
GradoCarabiniere Scelto
DecorazioniMedaglia d'oro al valor militare alla memoria
Fonte Carabinieri.it
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Onorificenze modifica

«Addetto a squadra investigativa, già più volte distintosi in brillanti, coraggiose operazioni di servizio, partecipava volontariamente a rischiosa azione di appiattamento - su terreno impervio - per l'identificazione e l'arresto degli autori di tentata estorsione mediante lettera minatoria. Dopo dodici ore di snervante attesa, venutosi a trovare a diretto contatto con individuo che, armato di fucile da caccia, si accingeva a raccogliere il piego simulante la somma richiesta, con estrema decisione e cosciente sprezzo del pericolo, lo affrontava con l'arma in dotazione spianata al fine di impedirgli ogni possibilità di fuga. Raggiunto in pieno petto da micidiale scarica di pallettoni repentinamente esplosa dal malvivente, trovava la forza di reagire - seppur invano - con il fuoco del proprio moschetto finché, stremato dalle mortali ferite, si abbatteva al suolo. Domato nel corpo ma non nello spirito, prima di esalare l'ultimo respiro forniva ai commilitoni informazioni determinanti per la identificazione del reo. Luminoso esempio di sublime coraggio, attaccamento al dovere fino al supremo sacrificio ed elette virtù militari. Contrada " Fiorilli " - Agro di Casteldaccia (Palermo), 27 aprile 1969.»

Alla sua memoria è stato intitolato il 187º corso allievi carabinieri ausiliari.

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