Ordine di San Silvestro papa

Onorificenza della Santa Sede

L'Ordine equestre pontificio di San Silvestro papa (in latino Ordo Sancti Silvestri Papae) è un ordine cavalleresco della Santa Sede. Talvolta viene indicato coi nomi di Ordine Silvestrino o Ordine equestre Pontificio di San Silvestro Papa ed è uno dei cinque ordini cavallereschi concessi direttamente dal papa come supremo pontefice e capo della chiesa cattolica e come capo di stato della Città del Vaticano.

Ordine di San Silvestro papa
Ordine equestre pontificio di San Silvestro papa
Le insegne dell'Ordine

Santa Sede
TipologiaOrdine statale
Statusattivo
CapoPapa Francesco
IstituzioneRoma, 31 ottobre 1841
Primo capoGregorio XVI
Gradicavaliere/dama di gran croce
commendatore/dama di commenda con placca
commendatore/dama di commenda
cavaliere/dama
Precedenza
Ordine più altoOrdine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno
Ordine più bassoCroce pro Ecclesia et Pontifice
Nastro dell'ordine

Storia modifica

L'Ordine prima delle riforme di Pio X modifica

Prima del 1841, l'Ordine era universalmente conosciuto come uno degli ordini più antichi della santa sede, anche se la sua data precisa di inizio di conferimento rimane incerta. La più antica onorificenza di cui ci sia giunta traccia risale al 14 aprile 1539 quando esso venne conferito da papa Paolo III alla famiglia Sforza.

Gregorio XVI, nel breve apostolico del 31 ottobre 1841 Quod hominum mentes decise di unificare l'ordine con quello dello Speron d'oro, ma lo pose sotto il patronato di San Silvestro papa (uno dei più accreditati fondatori dell'Ordine), riservandosi ogni facoltà di conferimento delle onorificenze. Intenzionato a riportare in auge l'antica tradizione e lo splendore dell'Ordine, egli limitò il numero dei commendatori a 150 e dei cavalieri a 300 (limitati solo allo Stato Pontificio).

L'Ordine dopo la riforma di Pio X modifica

Papa Pio X, nel motu proprio del 7 febbraio 1905, dal titolo Multum ad excitandos, decise di scorporare nuovamente l'Ordine di San Silvestro da quello della Milizia Aurata.

Esso venne riqualificato quindi come ricompensa per i cattolici che si erano dedicati attivamente alla vita della chiesa, in particolare distinguendosi nell'esercizio delle proprie abilità professionali e nelle varie arti. Esso viene conferito anche ai non cattolici, ma più raramente dell'Ordine di San Gregorio Magno.

Le nomine all'ordine sono solitamente proposte dai vescovi diocesani o dai nunzi apostolici, ma possono essere proposte direttamente dalla Santa Sede. Papa Giovanni Paolo II estese l'appartenenza all'Ordine sia agli uomini che alle donne. Esso ha come gran maestro il Sommo Pontefice come capo visibile della Chiesa cattolica e capo di Stato della Città del Vaticano.

Modalità di conferimento modifica

"[...] I Vescovi diocesani possono proporre il conferimento di una onorificenza pontificia ad ecclesiastici e laici, in segno di apprezzamento e riconoscenza per il servizio prestato. Un Vicario Generale può parimenti richiedere tale conferimento, dichiarando però esplicitamente di procedere in merito con espressa autorizzazione del proprio Vescovo. La richiesta, accompagnata dal curriculum vitae dei candidati (età, professione, condizione familiare e sociale, con descrizione accurata delle benemerenze acquisite nei riguardi della Chiesa), dovrà essere inviata alla Nunziatura Apostolica, che la farà pervenire – corredata dal proprio nulla osta – alla Segreteria di Stato. Le domande provenienti dai territori soggetti alla vigilanza delle Congregazioni per le Chiese Orientali e per l’Evangelizzazione dei Popoli, siano prima inviate al Dicastero competente che provvederà poi a trasmetterle alla Segreteria di Stato [...]."

(Istruzione sul conferimento di Onorificenze Pontificie, Città del Vaticano, 13 maggio 2001)

Insegne modifica

Insegne dell'Ordine prima delle riforme di Pio X (1841-1905) modifica

 
Collare d'oro dell'Ordine di San Silvestro, prima della riforma del 1905.

Gregorio XVI divise l'ordine in due classi:

  • commendatore che portava una grande medaglia sospesa da un nastro al collo.
  • cavaliere che portava una piccola medaglia sul lato sinistro del petto, con un piccolo nastro pendente.

La decorazione (o croce) dell'Ordine, secondo il Breve di papa Gregorio, consisteva in una croce maltese smaltata di bianco con l'immagine di san Silvestro indossante la tiara papale, bordata di blu e portante incise le lettere in oro SANC. SYLVESTER P. M.. Sul retro, in oro, si trovava la scritta MDCCCXLI GREGORIUS XVI RESTITUIT. Un piccolo sperone d'oro si trovava sospeso ai due lati dei piedi della croce dell'Ordine, per indicare lo stretto legame stabilitosi tra i due ordini.

Il nastro delle decorazioni era di seta, composto di cinque bande, tre rosse e due nere.

Insegne dell'Ordine dopo delle riforme di Pio X (dal 1905) modifica

L'Ordine consta oggi, dopo le riforme volute da papa Pio X, di quattro classi di merito:

  • cavaliere di gran croce o dama di gran croce, a candidati/e particolarmente benemeriti, con almeno 50 anni di età e dopo 10 anni dal conferimento di una onorificenza di grado inferiore;
  • commendatore con placca o dama di commenda con placca, Commenda: a candidati/e benemeriti, con almeno 45 anni di età e dopo 10 anni dal conferimento di una onorificenza di grado inferiore
  • commendatore o dama di commenda, a candidati/e con almeno 40 anni di età e dopo 10 anni dal conferimento di una onorificenza di grado inferiore
  • cavaliere o dama, a candidati/e con almeno 35 anni di età
 
Medaglie
 
 
 
 
Cavaliere
 
Commendatore
 
Commendatore con Placca
 
Cavaliere di Gran Croce

La croce dell'Ordine consiste in una croce d'oro smaltata di bianco, al centro della quale è impressa l'immagine di San Silvestro, circondata da un cerchio blu con le lettere d'oro SANC. SYLVESTER P. M.. Al recto, in centro, viene raffigurata la tiara papale e due chiavi incrociate con la data di restaurazione sotto Papa Gregorio: MDCCCXLI, e quella della riforma di Pio X, MCMV, impresse in oro su un cerchio blu.

La placca dell'Ordine riporta le medesime decorazioni della croce senza pendente, montata su una stella raggiante d'argento.

Il nastro delle decorazioni è di seta, composto di cinque bande, tre rosse e due nere.

L’uniforme ufficiale è composta da una giacca nera con una fila di bottoni dorati, con manicotti di velluto nero, collare e decorazioni in oro, pantaloni neri con una fascia d'oro, bicorno con coccarda coi colori pontifici (decorato nel piume bianche se appartenente a un cavaliere di gran croce, con piume nere se da commendatore) e spada al fianco. I cavalieri di gran croce indossano anche una fascia ed una stella da petto, sul lato sinistro. I commendatori portano la croce al collo ed i cavalieri indossano la croce sul lato sinistro del petto sull'uniforme.

Araldica modifica

Gli insigniti di Gran Croce dell'Ordine sono autorizzati ad attorniare il loro scudo con una fascia blu con le lettere in oro "SANC. SYLVESTER P. M.", mentre gli altri ranghi inferiori possono porre la loro onorificenza con nastro sotto la punta dello scudo.

Obblighi modifica

I cavalieri pontifici di San Silvestro non hanno specifici obblighi ma il loro status rappresenta un valore meramente onorifico di appartenenza all'ordine. Ad ogni modo la loro partecipazione è solitamente richiesta nei principali eventi che riguardano la loro diocesi di appartenenza come la consacrazione di un nuovo vescovo, le ordinazioni annuali dei sacerdoti, l'ingresso di un nuovo vescovo nella diocesi. In queste occasioni formali vestono l'uniforme dell'ordine.

Insigniti notabili modifica

Bibliografia modifica

  • Rock, P.M.J. (1908) Pontifical Decorations, The Catholic Encyclopedia, New York, Robert Appleton Company
  • Moroni, Diz., XI, 6 sqq.; XVIII, 210 sqq. ; XLIX, 81 sq q.; LXIV, 91 sqq.; LXVIII, 238 sqq.
  • Giobbio, Lezioni di diplomazia ecclesiastica (Rome, 1899), Part I, lib. I, cap. x, art. iv, 514 sqq.
  • André-Wagner, Dict. de Droit Canonique, III, 83, 501; IV, 361
  • Battandier, Ann. Pont. Cath., 1901, 483 sqq.; 1902, 468 sqq.; 1908, 646 sq. (For a list of knights of all the decorations see Ann. for 1905. 1907, and 1908; Pii IX P. M. Acta, Part I, 43 sq., 195 sq.; IV, 391 sq.
  • Bernasconi, Acta Gregorii papæ XVI, , 48; III, 179 sq.; Analecta Ecclesiastica (Rome, 1905), 99 sq.; 1907, 189; Leonis XIII Pont. Max. Acta (Rome), VIII, 259, 282; XXI, 74

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