Ordine famigliare reale di re Giorgio VI

L'Ordine familiare reale di re Giorgio VI (in inglese: Royal Family Order of King George VI) è una onorificenza del Regno Unito non più conferita ma ancora inclusa nel sistema premiale britannico, tradizionalmente posta in stato di quiescenza dalla morte del sovrano fondatore, concessa da re Giorgio VI come segno di particolare stima personale ai soli membri femminili della famiglia reale del Regno Unito o per particolari servizi verso la propria persona.

Ordine familiare reale di re Giorgio VI
Royal Family Order of King George VI
La regina Elisabetta II nel 1986: sulla spalla sinistra, in alto, la medaglia dell'Ordine famigliare reale di re Giorgio VI
Bandiera del Regno Unito
Casata di Windsor del Regno Unito
TipologiaOrdine cavalleresco familiare
Statusquiescente dal 1952
CapoCarlo III
IstituzioneLondra, 1937
Primo capoGiorgio VI del Regno Unito
GradiDama (classe unica)
Precedenza
Ordine più altoOrdine famigliare reale di re Giorgio V
Ordine più bassoOrdine famigliare reale della regina Elisabetta II
Nastro dell'Ordine

Attualmente la principessa Alexandra, l'onorevole Lady Ogilvy è l'unica dama decorata sopravvissuta di questo Ordine, avendo ricevuto l'onorificenza direttamente da suo zio, re Giorgio VI.

Storia modifica

L'Ordine famigliare reale di re Giorgio VI venne istituito nel 1937, nell'anno dell'ascesa al trono del Sovrano, dopo la morte del padre re Giorgio V e l'abdicazione del fratello re Edoardo VIII, il quale, durante il suo breve regno prima della rinuncia alla corona, non fondò un proprio ordine familiare, per cui quello di re Giorgio VI segue immediatamente quello di re Giorgio V.

Insegne modifica

La medaglia dell'Ordine è composta da un cammeo raffigurante re Giorgio VI realizzato su avorio circondato da una cornice in argento e diamanti.

Il nastro è di seta rosa.

Elenco degli insigniti modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Immagine dell'Ordine, su royalcollection.org.uk (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).