Organo della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano
L'organo della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano è un pregevole strumento storico, caratterizzato dall'avere esclusivamente canne in legno di cipresso.[1] Venne costruito probabilmente da Agostino Buratti tra il 1713 e il 1717.[2]
Storia modifica
La chiesa di Santa Maria delle Grazie venne costruita alla fine del XVI secolo su progetto di Ippolito Scalza, poco fuori l'antico abitato di Montepulciano.[3]
Il 25 dicembre 1600 venne donato alla chiesa un piccolo organo a canne dal nobile Vincenzo Salimbeni;[4] un nuovo strumento venne costruito dall'organaro Alamanno Contucci nel 1765-1766 e collocato sulla cantoria in controfacciata, entro una cassa lignea in un ricco stile barocco, appositamente costruita dallo scultore Carlo Maderno Speroni.[5]
Tra il 1713 e il 1717 dimorò presso il vicino convento di Sant'Agnese il domenicano Antonio Buratti, organaro specializzato nella costruzione di strumenti integralmente in legno; nell'arco dei quattro anni della sua permanenza a Montepulciano, costruì per la chiesa di Sant'Agnese un nuovo organo, che venne ampliato nel 1777 da Alamanno Contucci con l'aggiunta di un Cornetto 3 file (da Fa3, con canne di metallo) e di una Voce umana 8' (da Do3, ottenuta dalle canne in cipresso del Flauto in decima quinta 2').[6] Lo strumento venne sostituito nel 1832 da uno più grande costruito da Filippo II Tronci e molto probabilmente portato nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si troverebbe tuttora.[7]
L'organo, danneggiato durante la seconda guerra mondiale a causa dello spostamento d'aria dei bombardamenti e ridotto al silenzio, fu oggetto di un restauro conservativo effettuato da Pier Paolo Donati tra il 1980 e il 1983, durante il quale venne rimossi i due registri del 1777 e ricostruiti i Grilli e il Tremolo; al termine di tale intervento, fu inaugurato l'8 ottobre 1983 con un concerto di Wijnand van de Pol.[8]
Descrizione modifica
L'organo della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano è situato sulla cantoria in controfacciata, poggiante su mensole e dotata di alto parapetto sormontato da una grata decorata come una balaustra. Lo strumento è alloggiato all'interno della cassa lignea del 1765-1766, opera di Carlo Maderno Speroni, riccamente decorata con rilievi e dorature; il prospetto è racchiuso tra due coppie di lesene ioniche e sormontato da un cartiglio recante la seguente iscrizione:[7]
«IN CHORDIS ET ORGANO LAVDATE DEVM»
«Lodate Dio sulle corde e con l'organo»
La mostra è divisa in cinque campate da quattro alte lesene: entro ciascuna delle tre centrali, si trovano cinque canne sonanti in legno di cipresso, disposte in cuspide unica e appartenenti al registro di Principale, con le bocche allineate orizzontalmente; le due campate laterali si compongono di 3 canne finte in legno di castagno ed abete.[9]
Il materiale fonico dell'organo è integralmente costituito da canne in legno di cipresso, in gran parte originarie. La più lunga corrisponde al Do1 del Principale 8', misura 239,2 centimetri ed è collocata in posizione centrale nella mostra; la più corta è alta 3,8 centimetri.[10] L'aria è prodotta mediante tre mantici a lanterna.[11]
La consolle è a finestra ed è posizionata al centro della cassa, sotto il prospetto. Essa dispone di un'unica tastiera di 45 note (Do1-Do5) con prima ottava scavezza (vi sono due tasti accessori che azionano i Grilli a due canne e il Tremolo a vento perduto, posti alle estremità della tastiera e fermati da sbarrette in legno sagomate), e pedaliera a leggio di 9 note (Do1-Do2), priva di registi propri e costantemente unita al manuale. I registri sono azionati da manette a scorrimento verticale verso il basso ed incastro verso destra, con i nomi scritti a mano su cartellini recenti.[12]
Il sistema di trasmissione è integralmente meccanico sospeso. Il temperamento è mesotonico del quarto di comma e il corista del la è a circa 415 Hz alla temperatura di 18 °C.[13] La pressione del vento è di 38 mm in colonna d'acqua.[14]
Di seguito la disposizione fonica dello strumento:[12]
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- ^ da Do1 a Do2, ad esclusione del Fa1, canne in comune con l'Ottava 4'.
Note modifica
- ^ M. Dionori, p. 60.
- ^ Un po' di storia, su organidilegno.it. URL consultato il 23 dicembre 2014.
- ^ Chiesa Santa Maria delle Grazie (Montepulciano), su visitmontepulciano.it. URL consultato il 23 dicembre 2014.
- ^ M. Dionori, p. 59.
- ^ L'organo a canne di cipresso, su sites.google.com/site/500annidigrazie. URL consultato il 23 dicembre 2014.
- ^ M. Dionori, p. 64.
- ^ a b G. Giustarini, C. Mancini, Repertorio degli organi storici, in C. Mancini et al. (a cura di), p. 388.
- ^ M. Dionori, pp. 57, 65.
- ^ G. Giustarini, C. Mancini, Repertorio degli organi storici, in C. Mancini et al. (a cura di), pp. 388-389.
- ^ R. Giorgetti, pp. 8-9.
- ^ M. Dionori, p. 62.
- ^ a b Ennio Cominetti, Il suono dei cipressi, su suonare.it. URL consultato il 23 dicembre 2014.
- ^ G. Giustarini, C. Mancini, Repertorio degli organi storici, in C. Mancini et al. (a cura di), p. 390.
- ^ M. Dionori, pp. 65-66.
Bibliografia modifica
- Mario Dionori, Le Grazie. La chiesa e l'antico organo, Montepulciano, Editori del Grifo, 1989, ISBN 9788877730923.
- Renzo Giorgetti, Organi ed organari a Montepulciano, Siena, Giorgi & Gambi, 1994.
- Cesare Mancini, Maria Mangiavacchi, Laura Martini (a cura di), Un così nobile e bello istrumento. Siena e l'arte degli organi, Siena, Protagon, 2008, ISBN 978-88-8024-240-6.
Voci correlate modifica
Altri progetti modifica
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su organo della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano