Ormone tireostimolante
L'ormone tireostimolante, chiamato anche tirotropina o tireotropina o ormone tireotropo o TSH (acronimo dell'inglese Thyroid-stimulating hormone), è un composto chimico di formula . [1]
Ormone tireostimolante | |
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Nome IUPAC | |
3-idrossi-2,8-dimetildec-3-en-5-one;6-idrossi-9,9-dimetildec-5-en-4-one;7-idrossi-3,8-dimetildec-6-en-5-one;5-idrossi-6-metiloct-4-en-3-one;6-idrossi-2,3,7-trimetiloct-5-en-4-one;iridio | |
Abbreviazioni | |
TSH | |
Nomi alternativi | |
Tirotropina, Tireotropina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C56H102Ir5O10 |
Massa molecolare (u) | 1.896,5 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-664-4 |
DrugBank | DBDB15263 |
SMILES | CCCC(=O)C=C(CCC(C)(C)C)O.CCC(C)CCC(=O)C=C(C(C)C)O.CCC(C)CC(=O)C=C(C(C)CC)O.CCC(C)C(=CC(=O)CC)O.CC(C)C(C)C(=O)C=C(C(C)C)O.[Ir].[Ir].[Ir].[Ir].[Ir] |
Indicazioni di sicurezza | |
Storia
modificaNel 1916, Bennett M. Allen e Philip E. Smith scoprirono che la ghiandola pituitaria conteneva una sostanza tireotropica.[2] Nel 1937, Charles George Lambie e Victor Trikojus, ne descrissero il primo protocollo standardizzato di purificazione.[3]
Caratteristiche strutturali e fisiche
modificaSi tratta di un ormone glicoproteico composto da due subunità (α e β) legate in modo non covalente. All'interno di una specie la subunità α è comune agli ormoni glicoproteici pituitari (TSH, ormone luteinizzante e FSH), mentre la subunità β è unica è conferisce la specificità biologica dell'ormone.[4]
N. di atomi pesanti | 71 |
N. di donatori di legami a idrogeno | 5 |
N. di donatori di legami a idrogeno | 10 |
N. di atomi stereogenici | 5 |
N. di legami ruotabili | 26 |
N. di legami stereogenici | 5 |
Massa monoisotopica | 1.899,56192 u |
Superficie polare | 187 Ų |
Reattività e caratteristiche chimiche
modificaTest per il TSH
modificaViene effettuato analizzando il siero o il plasma.[5] Una variazione del TSH che segue la variazione di T3 e T4 indica un problema secondario, mentre una variazione del TSH opposta suggerisce un problema alla ghiandola tiroidea stessa.[6][7][8]
La secrezione di TSH è pulsatile, ma l'ampiezza delle secrezioni è relativamente piccola e non crea difficoltà nella misurazione del TSH, diversamente da altri ormoni ipofisari. I livelli normali di TSH variano tra i 0,4 e i 4 μU/ml e il limite di rilevazione degli attuali test di dosaggio è inferiore a 0,01 μU/ml permettendo così la rilevazione dei livelli soppressi di TSH.[5]
Gli attuali test per il TSH includono:[9]
- immunodosaggi enzimatici
- immunodosaggi chemioluminescenti
- fluoroimmunodosaggi
I test per il TSH effettuati su campioni di sangue essiccato sono generalmente eseguiti in piastre da 96 pozzetti, in cui il primo anticorpo è legato alla parete del pozzetto. I calibratori e i controlli di qualità per il test vengono preparati da campioni di sangue intero su carta da filtro essiccata, dello stesso tipo utilizzato per lo screening neonatale.[9]
Nel dosaggio immunologico sandwich diretto, viene utilizzata una fase solida con due anticorpi diretti contro siti antigenici differenti sulla molecola di TSH. Il TSH endogeno si lega al primo anticorpo immobilizzato sulla fase solida. Un secondo anticorpo si lega poi al complesso antigene-anticorpo sulla fase solida. Questo secondo anticorpo è marcato con un'etichetta che facilita la rilevazione quantitativa del TSH legato tramite rivelazione enzimatica, fluorescente o chemiluminescente.[9]
Viene utilizzata:
- come test di screening di prima linea per la maggior parte dei pazienti con sospetto problema alla tiroide[10]
- valutare l'insufficienza ipofisaria[11]
- per la valutazione iniziale dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca
- per la valutazione dei pazienti con cardiomiopatia
- escludere l'ipotiroidismo in pazienti con pericardite acuta
- nella diagnosi differenziale di pazienti con tamponamento cardiaco
- per la valutazione del trattamento dell'ipotermia da moderata a grave
- nella diagnosi dell'iponatriemia[5]
Biochimica
modificaÈ un ormone tropico secreto dall'adenoipofisi, il lobo anteriore dell'ipofisi, che stimola la tiroide aumentando il trasporto di ioduro, la sintesi e il rilascio degli ormoni tiroidei (tiroxina e triiodotironina).[4] Il TSH aumenta il flusso sanguigno alla tiroide e stimola l'ipertrofia e l'iperplasia delle cellule follicolari tiroidee, esercitando effetti di crescita sulla tiroide.[10]
La sua sintesi viene controllata dall'ormone di rilascio della tireotropina (TRH) secreto dall'ipotalamo.[12][13] La somatostatina e la dopamina possono inibire la secrezione di TSH, tuttavia il ruolo ruolo non è ancora chiaramente compreso.[5] Il suo rilascio è controllato sia dall'ipotalamo sia dall'ipofisi, nel contesto del cosiddetto asse ipotalamo-ipofisi-tiroide, un meccanismo complesso ma efficiente di autoregolazione degli ormoni tiroidei.[14]
Il TSH si lega a un recettore specifico (TSHR) espresso dall'epitelio follicolare della tiroide attivandolo, inducendo un cambiamento conformazionale che gli consente di associarsi a una proteina G stimolatoria. Il TSHR è accoppiato sia alle proteine Gs che Gq ed è quindi in grado di attivare sia la via dell'AMPc (via Gsa) sia le cascate di segnalazione del secondo messaggero fosfoinositolo/calcio (IP/Ca2+; via Gq). La via Gq è limitante per la sintesi ormonale, stimolando l'organificazione dello ioduro.[10]
Gli ormoni tiroidei hanno un effetto inibitorio sulla produzione di THR e TSH rappresentando un potente circuito di feedback negativo che agisce sia a livello ipotalamico sia ipofisario.[5]
Patologie
modifica- Il deficit di TSH può essere causato da mutazioni nei geni LHX3, LHX4, PROP1 e PIT1 presenti nelle cellule tireotrope.
- La carenza di TSH e ACTH causa sintomi di ipotiroidismo e iposurrenalismo, mentre la sola carenza di TSH causa forme di ipotiroidismo centrale.
- I livelli degli anticorpi antirecettore del TSH risultano particolarmente elevati nei pazienti affetti da dermopatia tioidea e sono positivamente correlati con le caratteristiche cliniche e con la prognosi dell'oftalmopatia di Graves.[5]
- Nell'ipotiroidismo primario la tiroide produce quantità insufficienti di T3 e T4 che porta all'inibizione del feedback negativo e ad un aumento della produzione di TSH.[10]
- L'ormone può essere secreto da alcuni adenomi pituitari (adenomi secernenti TSH) che causano ipertiroidismo secondario.[15]
Farmacologia e tossicologia
modificaFarmacocinetica
modificaIl TSH ha un'emivita di 8 - 25 ore. Il TSH naturale viene eliminato principalmente dal fegato, mentre l'rhTSH altamente sialilato viene eliminato principalmente dai reni.[16]
Effetti del composto e usi clinici
modificaViene utilizzato sottoforma di TSH 6DH per stimolare la tiroide:[12]
- nei trattamenti antidepressivi a breve termine
- in caso di ipotiroidismo
- a basso dosaggio per il controllo del peso nei pazienti affetti da sindrome metabolica
Note
modifica- ^ a b (EN) PubChem, 3-Hydroxy-2,8-dimethyldec-3-en-5-one;6-hydroxy-9,9-dimethyldec-5-en-4-one;7-hydroxy-3,8-dimethyldec-6-en-5-one;5-hydroxy-6-methyloct-4-en-3-one;6-hydroxy-2,3,7-trimethyloct-5-en-4-one;iridium, su pubchem.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ (EN) James Magner, Historical Note: Many Steps Led to the Discovery' of Thyroid-Stimulating Hormone, in European Thyroid Journal, 2014, DOI:10.1159/000360534. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ (EN) Charles George Lambie e Victor Martin Trikojus, The preparation of a purified thyrotropic hormone by chemical precipitation, in Biochemical Journal, vol. 31, n. 6, 1º giugno 1937, pp. 843–847, DOI:10.1042/bj0310843. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ a b Thyrotropin - MeSH - NCBI, su www.ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ a b c d e f Lee Goldman e Andrew Schafer, Goldman-Cecil Medicina Interna, Edra, 30 giugno 2017, ISBN 978-88-214-4185-1. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Valeria Calsolaro, Filippo Niccolai e Giuseppe Pasqualetti, Overt and Subclinical Hypothyroidism in the Elderly: When to Treat?, in Frontiers in Endocrinology, vol. 10, 22 marzo 2019, DOI:10.3389/fendo.2019.00177. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Wilmar M. Wiersinga, Graves' Disease: Can It Be Cured?, in Endocrinology and Metabolism, vol. 34, n. 1, 2019, pp. 29, DOI:10.3803/enm.2019.34.1.29. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Arnaud Jannin, Lucas Peltier e Michèle d’Herbomez, Lesson from inappropriate TSH-receptor antibody measurement in hypothyroidism: case series and literature review, in Clinical Chemistry and Laboratory Medicine (CCLM), vol. 57, n. 9, 8 marzo 2019, pp. e218–e221, DOI:10.1515/cclm-2019-0090. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ a b c F. Bamforth, 3.09 - Newborn Screening of Genetic Diseases, Academic Press, 1º gennaio 2012, pp. 189–210, DOI:10.1016/b978-0-12-381373-2.00073-9, ISBN 978-0-12-381374-9. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ a b c d Khine May Thin, Stimulating and Blocking Thyroid-Stimulating Hormone (TSH) Receptor Autoantibodies from Patients with Graves' Disease, in Endocrine Abstracts, 10 maggio 2023, DOI:10.1530/endoabs.91.cb20. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Lee Goldman e Andrew Schafer, Goldman-Cecil Medicina Interna, Edra, 30 giugno 2017, ISBN 978-88-214-4185-1. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ a b Max Corradi, Curarsi a Basso Dosaggio senza Effetti Collaterali: Medicina Low Dose. Con citochine e ormoni omeopatici, Macro Edizioni, 1º agosto 2016, ISBN 978-88-7869-425-5. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Kevin T. Patton e Gary A. Thibodeau, Anatomia umana: Approccio integrato tra struttura e funzione, Edra, 3 luglio 2020, ISBN 978-88-214-5213-0. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ Cause del TSH alto, su analisidelsangue.net.
- ^ A. K. Abbas, J. C. Aster e V. Kumar, Robbins - Fondamenti di Patologia e di Fisiopatologia, Edra Masson, 10 ottobre 2013, ISBN 978-88-214-3711-3. URL consultato il 31 maggio 2025.
- ^ John Schriefer, TSH, Elsevier, 1º gennaio 2007, pp. 1–5, DOI:10.1016/b978-008055232-3.62822-3, ISBN 978-0-08-055232-3. URL consultato il 31 maggio 2025.
Bibliografia
modifica- Laura Gandola. Sistema endocrino, in: Invito alla biologia. 5ª ed. Bologna, Zanichelli, 2004. p. 438. ISBN 88-08-05545-0.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ormone tireostimolante
Collegamenti esterni
modifica- Ormone tireostimolante, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.