2-Ossazolidinone

composto chimico
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Il 2-ossazolidinone è un composto organico eterociclico, più precisamente un carbammato ciclico, che deriva dall'ossidazione in posizione 2 di un anello ossazolidinico. La molecola rappresenta la struttura base degli ossazolidinoni.

2-Ossazolidinone
Nome IUPAC
2-ossazolidone
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC3H5NO2
Massa molecolare (u)87.077 g/mol
Aspettosolido
Numero CAS497-25-6
Numero EINECS207-840-9
PubChem73949
SMILES
C1COC(=O)N1
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione86–89 °C
Temperatura di ebollizione220 °C a 48 mmHg
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302 - 317 - 319
Consigli P280 - 305+351+338 [1]

Ossazolidinoni modifica

Gli ossazolidinoni sono una classe di composti che si caratterizza per contenere nella struttura il 2-ossazolidinone. In chimica vengono generalmente utilizzati, nel metodo di Evans, come ausiliari per la sintesi chirale. Generalmente, il cloruro acilico desiderato reagisce con l'ossazolidinone a formare un immide. I sostituenti in corrispondenza della posizione 4 e 5 dell'ossazolidinone dirigono qualsiasi reazione aldolica alla posizione in alfa al carbonile del substrato. Gli ossazolidinoni sono un gruppo di molecole che trovano impieghi farmaceutici ad esempio come antibiotici tanto che, in passato, furono utilizzati per il trattamento della tubercolosi.[2]

Storia modifica

 
Struttura chimica della cicloserina

Il primo ossazolidinone mai utilizzato in clinica medica è stata la cicloserina (4-amino-1,2-ossazolidin-3-one), un farmaco di seconda linea contro la tubercolosi. Il suo utilizzo risale al 1956. A partire dagli anni novanta, quando alcuni ceppi batterici stavano diventando resistenti contro antibiotici come la vancomicina si iniziò a sviluppare tutta una serie di antimicrobici ossazolidinoni. Linezolid è stato il primo agente approvato in questa classe.

 
Struttura chimica del linezolid

Il primo antibiotico 1,3-ossazolidinone ottenibile commercialmente è stato il linezolid, scoperto e sviluppato dalla società farmaceutica Pharmacia & Upjohn.

 
Struttura chimica di posizolid/AZD2563

Nel 2002 AstraZeneca ha introdotto in commercio posizolid (AZD2563).

Usi farmaceutici modifica

Antibioticoterapia modifica

Gli Ossazolidinoni trovano impiego farmaceutico principalmente come antimicrobici. L'effetto antibatterico degli ossazolidinoni si esplica attraverso una inibizione della sintesi proteica, in particolare viene inibita una tappa precoce che coinvolge il legame del N-formilmetionil-tRNA al ribosoma, attraverso il legame con la subunita 50S ribosomiale.[3][4][5]
In passato alcune di queste molecole furono utilizzate per il trattamento della tubercolosi. Attualmente alcuni dei oxazolidinoni più importanti rappresentano l'ultima generazione degli antibiotici usati contro agenti patogeni gram-positivi, tra cui superbatteri quali lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente. Questi antibiotici in molti casi sono considerati come una scelta di ultima istanza, allorché ogni altra terapia antibiotica non ha dato esito positivo.

Esempi di antibiotici ossazolidinoni:

 
Struttura chimica del tedizolid

Altri impieghi modifica

Gli ossazolidinoni non vengono utilizzati unicamente come antimicrobici. Un derivato ossazolidinone, rivaroxaban, è stato infatti approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) degli USA per la profilassi della tromboembolia venosa.

Note modifica

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. dell'11.10.2012
  2. ^ A. W. Frahm, H. H. J. Hager, F. v. Bruchhausen, M. Albinus, H. Hager: Hagers Handbuch der pharmazeutischen Praxis: Folgeband 4: Stoffe A-K., Birkhäuser, 1999, ISBN 978-3-540-52688-9
  3. ^ Shinabarger D, Mechanism of action of the oxazolidinone antibacterial agents, in Expert Opin Investig Drugs, vol. 8, n. 8, 1999, pp. 1195–202, DOI:10.1517/13543784.8.8.1195, PMID 15992144.
  4. ^ Dresser LD, Rybak MJ, The pharmacologic and bacteriologic properties of oxazolidinones, a new class of synthetic antimicrobials, in Pharmacotherapy, vol. 18, n. 3, 1998, pp. 456–62, PMID 9620097. URL consultato il 3 febbraio 2015.
  5. ^ Diekema DI, Jones RN, Oxazolidinones: a review, in Drugs, vol. 59, n. 1, 2000, pp. 7–16, PMID 10718097.
  6. ^ Wookey A, Turner PJ, Greenhalgh JM, Eastwood M, Clarke J, Sefton C, AZD2563, a novel oxazolidinone: definition of antibacterial spectrum, assessment of bactericidal potential and the impact of miscellaneous factors on activity in vitro, in Clin. Microbiol. Infect., vol. 10, n. 3, 2004, pp. 247–54, PMID 15008947.
  7. ^ Howe RA, Wootton M, Noel AR, Bowker KE, Walsh TR, MacGowan AP, Activity of AZD2563, a novel oxazolidinone, against Staphylococcus aureus strains with reduced susceptibility to vancomycin or linezolid [collegamento interrotto], in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 47, n. 11, 2003, pp. 3651–2, PMC 253812, PMID 14576139. URL consultato il 3 febbraio 2015.
  8. ^ Kisgen JJ, Mansour H, Unger NR, Childs LM, Tedizolid: a new oxazolidinone antimicrobial, in Am J Health Syst Pharm, vol. 71, n. 8, 2014, pp. 621–33, DOI:10.2146/ajhp130482, PMID 24688035.
  9. ^ Sahre M, Sabarinath S, Grant M, Seubert C, Deanda C, Prokocimer P, Derendorf H, Skin and soft tissue concentrations of tedizolid (formerly torezolid), a novel oxazolidinone, following a single oral dose in healthy volunteers, in Int. J. Antimicrob. Agents, vol. 40, n. 1, 2012, pp. 51–4, DOI:10.1016/j.ijantimicag.2012.03.006, PMC 3789129, PMID 22584101.
  10. ^ Rx 1741, su rib-x.com, Rib-X Pharmaceuticals, 2009. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2009).
  11. ^ Lemaire S, Kosowska-Shick K, Appelbaum PC, Verween G, Tulkens PM, Van Bambeke F, Cellular pharmacodynamics of the novel biaryloxazolidinone radezolid: studies with infected phagocytic and nonphagocytic cells, using Staphylococcus aureus, Staphylococcus epidermidis, Listeria monocytogenes, and Legionella pneumophila, in Antimicrob. Agents Chemother., vol. 54, n. 6, 2010, pp. 2549–59, DOI:10.1128/AAC.01724-09, PMC 2876393, PMID 20385852.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica