Ossessione

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L'ossessione o pensiero ossessivo è un fenomeno psicopatologico che consiste in un'idea fissa o in una rappresentazione mentale accompagnata da un vissuto ansiogeno e che il soggetto non può controllare pur avendone coscienza[1]. Si tratta di un pensiero continuo, che ricorre e persiste nonostante gli sforzi per ignorarlo o eliminarlo[2].

Quando tali pensieri sono associati al disturbo ossessivo-compulsivo, alla depressione, al disturbo dismorfofobico e talvolta al disturbo da deficit di attenzione/iperattività, i pensieri possono diventare paralizzanti, ansiogeni o persistenti. I pensieri ossessivi sono anche associati al disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, al disturbo da stress post-traumatico, ad altri disturbi d'ansia, ai disturbi alimentari o alla psicosi.

Questi disturbi devono essere diagnosticati da personale sanitario per poter essere distinti da situazioni normali di preoccupazioni ansiose, ruminazioni mentali o pensieri intrusivi che ricorrono nella vita interiore di tutti.

L'ossessione nel DOCModifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Disturbo ossessivo-compulsivo.

Le persone con Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) compiono determinate azioni, o compulsioni, proprio per cercare sollievo dall'ansia generata dall'ossessione. Le ossessioni iniziali, o i pensieri intrusivi, variano nella loro chiarezza e vividezza, oltre che nei loro contenuti. Un'ossessione relativamente vaga potrebbe comportare un senso generale di disagio o tensione accompagnato dalla convinzione che la vita non proceda normalmente. Un'ossessione più intensa potrebbe manifestarsi come una persistente preoccupazione o come un pensiero fisso che qualcuno vicino a loro possa morire[3] o che qualcosa o qualcuno possa rovinare la propria relazione sentimentale[4]. Altre ossessioni riguardano la possibilità che qualcosa o qualcuno – come Dio, Satana o una malattia – possa fare del male a sé o alle persone a cui egli tiene. Altri soggetti con DOC possono avere la costante idea di emanare invisibili escrescenze dal corpo o che gli oggetti inanimati possano essere coscienti[5].

Alcune persone con DOC hanno ossessioni di tipo sessuale che possono comportare pensieri intrusivi o immagini mentali di "baciare, toccare, accarezzare, avere rapporti sessuali, incesto e stupro" con "estranei, conoscenti, familiari, amici, colleghi, animali e figure religiose" e che possono includere "contenuti omosessuali o eterosessuali" con persone di qualsiasi età[6]. Come altri pensieri o immagini mentali intrusive e spiacevoli, alcuni pensieri sessuali inquietanti a volte possono essere normali, ma le persone con DOC possono attribuirgli un significato particolare. Ad esempio, i timori ossessivi sull'orientamento sessuale possono apparire, alla persona affetta da DOC, come una crisi dell'identità sessuale[7][8]. Inoltre, il dubbio che accompagna il DOC porta all'incertezza sul fatto che si possa realmente agire sui pensieri intrusivi, con conseguente autocritica o auto-avversione[6].

I soggetti con diagnosi di DOC comprendono che il contenuto delle loro ossessioni non corrisponde alla realtà; tuttavia, sentono di doversi comportare come se fosse corretto farlo. L'individuo quindi si rende conto che i pensieri, le immagini o gli impulsi sono frutto della propria mente. Se le ossessioni venissero ritenute reali, allora si cadrebbe nel campo della schizofrenia o delle psicosi. Il DOC si manifesta a volte senza compulsioni evidenti, denominato DOC principalmente ossessivo. Il disturbo ossessivo-compulsivo senza compulsioni evidenti si manifesta nel 50-60% dei casi di DOC[9].

Pensieri, dubbi, immagini o impulsi ricorrenti e persistenti che affliggono il soggetto con DOC, vengono percepite come invasive e inappropriate (o comunque fastidiose) e provocano una marcata sofferenza, cosiddetta egodistonia. La differenza con il disturbo di personalità risiede proprio in questo: mentre nel DOC le ossessioni sono avvertite come intrusive, nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (o OCPD) hanno carattere egosintonico (possono anche infastidire il soggetto ma vengono avvertite come parte di sé).

NoteModifica

  1. ^ Enciclopedia Treccani, ossessione, su treccani.it. URL consultato il 26 maggio 2019.
  2. ^ Y Markarian, MJ Larson, MA Aldea, SA Baldwin, D Good, A Berkeljon, TK Murphy, EA Storch, D McKay, Multiple pathways to functional impairment in obsessive-compulsive disorder, in Clinical Psychology Review, vol. 30, n. 1, febbraio 2010, pp. 78–88, DOI:10.1016/j.cpr.2009.09.005, PMID 19853982.
  3. ^ Lee Baer, The Imp of the Mind: Exploring the Silent Epidemic of Obsessive Bad Thoughts, New York, Plume, 2001, pp. 33-78.
  4. ^ G Doron, O Szepsenwol, E Karp, N Gal, Obsessing About Intimate-Relationships: Testing the Double Relationship-Vulnerability Hypothesis, in Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, vol. 44, n. 4, 2013, pp. 433–440, DOI:10.1016/j.jbtep.2013.05.003, PMID 23792752.
  5. ^ Eric J. Mash, David A. Wolfe, Abnormal child psychology, 3ª ed., Belmont, The Thomson Corporation, 2005, p. 197, ISBN 978-1305105423.
  6. ^ a b Deborah Osgood-Hynes, Thinking Bad Thoughts (PDF), su raminader.com, Belmont, MGH/McLean OCD Institute. URL consultato il 26 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2011).
  7. ^ Steven Phillipson, I Think It Moved, su OCDOnline.com, New York City, Center for Cognitive-Behavioral Psychotherapy. URL consultato il 26 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2008).
  8. ^ Mark-Ameen Johnson, I'm Gay and You're Not: Understanding Homosexuality Fears, su brainphysics.com. URL consultato il 26 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2009).
  9. ^ Myrna M. Weisman, The cross national epidemiology of obsessive–compulsive disorder, in New Developments in Obsessive-Compulsive and Spectrum Disorders, vol. 3, n. 1, maggio 1998, pp. 6–9.

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