Pachypodium

genere di pianta della famiglia Apocynaceae

Pachypodium Lindl., 1830 è un genere di piante xerofile della famiglia delle Apocinacee, endemico del Madagascar e dell'Africa meridionale[1].
Il nome del genere deriva dal greco pachys, grosso e podos, piede, in riferimento alla forma grossa e tozza del tronco di queste piante.

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Pachypodium
Pachypodium lamerei
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Lamiidi
Ordine Gentianales
Famiglia Apocynaceae
Sottofamiglia Apocynoideae
Tribù Malouetieae
Sottotribù Pachypodiinae
Genere Pachypodium
Lindl., 1830
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Gentianales
Famiglia Apocynaceae
Genere Pachypodium
Specie

Descrizione modifica

Comprende specie per la maggior parte a portamento arbustivo ma anche alcune specie a portamento arboreo (P. geayi, P. lamerei, P. lealii, P. menabeum, P. meridionale, P. namaquanum, P. rutenbergianum e P. sofiense).

 
Spine di Pachypodium lamerei

Tutti i Pachypodium sono piante succulente caratterizzate, in varia misura, da tronchi pachicauli, ovvero ingrossati alla base, e da più o meno marcata spinescenza. Presentano rade ramificazioni, con un apparato fogliare nel complesso poco sviluppato, ma con foglie dal lembo piuttosto ampio.

Il tronco pachicaule rappresenta un meccanismo di adattamento xerofilo che, grazie ad un vantaggioso rapporto superficie-volume, consente di immagazzinare acqua per sopravvivere ai lunghi periodi di siccità. In aggiunta a ciò, la superficie del tronco e dei rami è spesso rivestita da tessuti in grado di attuare la fotosintesi anche nei periodi in cui le foglie non sono presenti.

Le spine, oltre ad essere un meccanismo di difesa contro gli animali, rappresentano anch'esse un meccanismo di adattamento alla siccità, in quanto favoriscono la condensazione del vapore acqueo presente nella nebbia e nella rugiada e la sua deposizione nel terreno alla base della pianta.

Distribuzione e habitat modifica

La maggior parte delle specie di questo genere sono endemiche del Madagascar; alcune specie sono diffuse anche in altri paesi dell'Africa australe (Angola, Botswana, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland e Zimbabwe).[1]

Le varie specie di Pachypodium occupano differenti nicchie ecologiche, accomunate da lunghi periodi di siccità (da 5 a 10 mesi all'anno), in una fascia altimetrica che va dalle dune sabbiose sul livello del mare del P. geayi alle zone montuose sino ai 1900 m di altitudine del P. brevicaule.

Tassonomia modifica

Il genere Pachypodium comprende le seguenti specie[1]:

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Pachypodium, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15 novembre 2023.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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