Paganitzu

videogioco del 1991

Paganitzu è un videogioco rompicapo per sistemi MS-DOS, ideato da Keith Schuler e pubblicato da Apogee Software nell'ottobre del 1991. Il gioco è il terzo titolo di una trilogia, composta da Castle Zhagwhar e Chagunitzu; doveva avere un quarto episodio, Paganitzu II, in seguito annullato e adattato a platform come Realms of Chaos.

Paganitzu
videogioco
Immagine di un livello di gioco
PiattaformaMS-DOS
Data di pubblicazioneottobre 1991
GenereRompicapo
OrigineStati Uniti
SviluppoTrilobyte
PubblicazioneApogee Software
DesignKeith Schuler
Modalità di giocogiocatore singolo
Periferiche di inputtastiera, joystick
Supportofloppy disk
Requisiti di sistemaCGA
Preceduto daChagunitzu

Trama modifica

La trama del gioco è divisa in tre parti, tante quanti gli episodi del gioco:

  • Romancing the Rose
  • The Silver Dagger
  • Jewel of the Yucatan

L'archeologo Alabama Smith, dopo il successo della spedizione precedente, decide di cercare le rovine del "tempio degli dei": Paganitzu. Il primo episodio, distribuito in modalità shareware, è ambientato nella parte superiore della piramide, dove è nascosta la magica Crystal Rose; nel secondo il viaggio prosegue dentro le profondità, per trovare il Silver Dagger; nel terzo Alabama entrerà nel regno dei morti, per scontrarsi con il malvagio Dio del male azteco Omigosh. La storia, ben curata e ricca di colpi di scena, è raccontata da dialoghi e schermate fisse, sia durante il gioco che al termine di ogni episodio. In particolare, la sequenza finale di Jewel of the Yucatan è lunga quasi 20 minuti.

Modalità di gioco modifica

Scopo di ogni livello è quello di trovare l'uscita, collezionando chiavi e risolvendo degli enigmi. I nemici non possono essere uccisi, ma solo evitati o intrappolati, grazie a delle grosse pietre che possono essere spostate. Il gioco riprende idee da giochi come Sokoban e Chip's Challenge.

Livelli segreti modifica

Nel terzo episodio del gioco sono presenti quattro livelli segreti, due dei quali identici a livelli di Chaganitzu.[1]

Note modifica

Collegamenti esterni modifica

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