Pagi della Borgogna franca

I pagis furono delle divisioni territoriali ereditate dalla conquista romana e caratteristiche dell'amministrazione carolingia.

Il Pagi della Borgogna Franca nel IX secolo

Contesto generale modifica

Nell'anno 800 Carlo Magno stabilì un nuovo ordine secondo il quale sua i dignitari laici che i vescovi dovevano essere sottoposti al potere centrale[1]. Il funzionario imperiale o conte palatino aveva ampi poteri amministrativi su un pagus, un termine che designa una suddivisione di antichi territori ereditati dall'occupazione romana.

Se la Chiesa manteneva l'unicità delle sue diocesi, le vecchie civitas si ritrovavano divise tra più Conti regnanti su più pagi che potevano essere divisi in entità più piccole: centana, vicaria e ban. I paesi della Borgogna si trovava così divisa in pagi governati da conti o vescovi.

Maurice Chaume li elencò per le due Borgogne[2] che allora si estendevano da Troyes a nord ad Avignone a sud e da Nevers a ovest fino al lago di Costanza a est. Il seguente elenco alfabetico riguarda solo la Borgogna franca, esclusa la Borgogna imperiale, situata a sud e ad est della precedente.

La contea di Borgogna modifica

I pagi di tutta la Saona furono divisi tra le due Borgogne, durante la spartizione del regno di Lotario II nel Trattato di Meerssen dell'870. Luigi II ereditò quindi Amaous, Portois e Varais mentre Carlo il Calvo aveva gli Escuens e Besançon[3].

Fu poi il duca Enrico I di Borgogna che si riunì nel 986 con il suo figlio adottivo Conte Otto-William in una contea unica, con Dole per capitale.

Le azioni della Francia alla fine del IX modifica

Dopo la morte di Lotario, il 29 settembre 855 a Prüm[4] e la prima spartizione del suo regno, la Borgogna fu divisa tre volte in quattro decenni.

La divisione della Borgogna modifica

Note modifica

  1. ^ La Bourgogne, su Lumiere-du-moyen-age. URL consultato il 14 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2020).
  2. ^ Chaume.
  3. ^ Essai sur l'histoire de la Franche-Comté
  4. ^ Généalogie de Lothaire Ier, su fmg.ac, sur le site de la Fondation pour la généalogie médiévale.

Bibliografia modifica

  • (FR) Henri d'Arbois de Jubainville, Note sur les deux Barrois, sur le pays de Laçois et sur l'ancien Bassigny, Bibliothèque de l'École des chartes, 1858.
  • Bruno Chaume, Claude Mordant, Le complexe aristocratique de Vix. Nouvelles recherches sur l’habitat, le système de fortification et l’environnement du mont Lassois, Presses Universitaires de Dijon, 2011, ISBN 978-2-915611-47-2.
  • (FR) Maurice Chaume, Les Origines du duché de Bourgogne, Académie des Sciences, Arts et Belles Lettres, 1925.
  • (FR) Isabelle Crété-Protin, Église et vie chrétienne dans le diocèse de Troyes du IVe au IXe siècle, Presses Univ. Septentrion, 2002, ISBN 2-85939-753-1.
  • Gustave Lapérouse, L’histoire de Châtillon, Nabu Press, 2012 [1837], ISBN 978-1-274-15809-3.
  • Charles Larcher de Lavernade, Histoire de la ville de Sens, Culture et civilisation, 1976 [1845].
  • (FR) Jean Marilier, Histoire de l'Église en Bourgogne, Les Éditions du Bien Public, 1991, ISBN 2-905441-36-4.
  • Ernest Petit, Généalogie des premiers comtes de Tonnerre, documents inédits du X siecle pour servir à l'histoire… et des comtes inconnus jusqu'ici de Bar-sur-Seine, in Histoire des ducs de Bourgogne de la race capétienne avec des documents inédits et des pièces justificatives, Lechevalier, 1888, pp. 419-442.

Voci correlate modifica