Palazzo De Campora

Il Palazzo De Campora è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli, ubicato in via dei Tribunali.

Palazzo De Campora
La facciata su via dei Tribunali
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàNapoli
Indirizzovia dei Tribunali n.197
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo (ultimo rifacimento)
Usoresidenziale

Storia e descrizione

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Il palazzo, di cui si posseggono pochissime notizie storiche, ha origini costruttive incerte. Certamente ebbe un ultimo grande rifacimento nel XVIII secolo, su commissione della famiglia dei baroni Terralavoro (proprietari in quel secolo di altri immobili di prestigio nella capitale partenopea). Presenta un'alta facciata di cinque piani (compreso il mezzanino), alla cui base si apre il portale in piperno[1] e i cui primi due presentano delle cornici delle finestre decorate da appariscenti stucchi in stile rococò. Oltrepassato il portale, vi è l'androne, la cui volta presenta lo stemma affrescato della famiglia De Campora (detta anche Acampora)[2], altra famiglia, originaria di Agerola[3], che possedette l'edificio; e poi, in asse rispetto all'ingresso e sulla parete di fondo, è situata la pregevole scala aperta, certamente settecentesca, dall'unica arcata per livello e retta da spesse mensole.

Allo stato attuale il palazzo è adibito a condominio privato e potrebbe essere tenuto in migliori condizioni, pur non essendo particolarmente degradato.

  1. ^ Carlo De Frede, Il Decumano Maggiore da Castelcapuano a San Pietro a Maiella: cronache napoletane dei secoli passati, Liguori Editore Srl, 2005, ISBN 978-88-207-3834-1. URL consultato il 30 aprile 2023.
  2. ^ Nicola della Monica, Palazzi e giardini di Napoli, Newton Compton Editori, 1º dicembre 2016, ISBN 978-88-227-0316-3. URL consultato il 30 aprile 2023.
  3. ^ https://agerola.wordpress.com/2017/08/30/da-campora-a-napoli-sulle-tracce-di-unantica-casata-gli-acampora/

Bibliografia

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  • Italo Ferraro, Napoli atlante della città storica vol. I: Il centro antico, Napoli, CLEAN edizioni, 2002.

Voci correlate

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