Il Palazzo d'Egmont[1] (in olandese: Egmontpaleis, francese: Palais d'Egmont) è una grande dimora signorile sulla Wolstraat/Rue aux Laines e la Kleine Zavel/Petit Sablon a Bruxelles in Belgio.

Palazzo d'Egmont
(FR) Palais d'Egmont
(NL) Egmontpaleis
La Cour d'honneur del Palais d'Egmont
Localizzazione
StatoBandiera del Belgio Belgio
LocalitàBruxelles
Coordinate50°50′19.32″N 4°21′27.36″E / 50.8387°N 4.3576°E50.8387; 4.3576
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI, XVIII e XIX secolo
Stileneoclassico
UsoPalazzo di ricevimento del Ministero degli esteri belga
Realizzazione
ArchitettoGiovanni Niccolò Servandoni e Octave Flanneau
CommittenteFrançoise of Luxemburg e Lamorale d'Agamonte

Attualmente ospita la sede di rappresentanza del Ministero degli Esteri belga.

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Vista della facciata del Palazzo dal viale d'accesso.

Storia e descrizione modifica

 
Lo scalone d'onore.

Fu costruito tra il 1548 ed il 1560 da Francesca di Lussemburgo e suo figlio, Lamoral, Conte d'Egmont, prima in stile gotico-fiammingo, in seguito in stile rinascimentale. L'edificio fu drammaticamente trasformato nel XVIII secolo, quando fu rivestito in stile tardo barocco, mentre la proprietà passò alla famiglia Arenberg. I progetti di questa fase sono attribuiti al primo sostenitore del neoclassicismo, Giovanni Niccolò Servandoni. Dopo un incendio che demolì la parte più antica del palazzo nel 1891, fu ricostruito in un uniforme stile Tardo barocco.

La sede ospitò nel giardino le gare di scherma dei Giochi della VII Olimpiade.[2] Dopo la prima guerra mondiale il proprietario, la famiglia tedesca Arenberg, fu obbligata a vedere l'edificio alla Città di Bruxelles. Nel 1964 fu venduto alla stato belga. Nel 1977, il Patto Egmont sulla riforma dello Stato belga fu firmato al Palazzo Egmont durante la seconda amministrazione di Leo Tindemans.

Oggi viene utilizzata per i ricevimenti e gli incontri del ministro degli esteri belga.

Note modifica

  1. ^ Marco Romano
  2. ^ Sports-reference.com profile of the 1920 Summer Olympics fencing events., su sports-reference.com. URL consultato il 18 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2012).

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