Pamela Harriman

diplomatica statunitense
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Pamela Harriman (Farnborough, 20 marzo 1920Parigi, 5 febbraio 1997) è stata una diplomatica e socialite britannica naturalizzata statunitense.

Fotografia di Pamela Harris pubblicata da Tatler sul numero del 18 giugno 1938.

Biografia modifica

Pamela Harriman, nota anche come Pamela Churchill (nubile Pamela Digby) era figlia del barone Edward Digby e di Costanza Campbell Bruce, figlia di un influente membro della Camera dei lord. Sua zia, Lady Jane Digby, che ebbe una notevole influenza nell'ispirare lo stile di vita di Pamela, fu una delle protagoniste “scandalose” dell'alta società inglese degli anni trenta. A diciassette anni Pamela fu inviata a studiare a Monaco di Baviera, dove conobbe e frequentò, per un brevissimo periodo, Adolf Hitler.

In seguito, nel 1939, sposò in prime nozze il figlio primogenito del grande statista inglese Sir Winston Churchill, Randolph, membro della Camera dei Comuni, dal quale nel 1940 ebbe un figlio a cui fu dato il nome del celebre nonno Winston. La foto della giovane Pamela, con il neonato in grembo, scattata dal famoso fotografo Cecil Beaton, fece il giro del mondo e occupò la prima pagina di Life.[1]

Nel dopoguerra, dopo aver divorziato da Churchill, travolto dall'alcool e dai debiti, frequentò il jet set internazionale dei tempi ed ebbe numerose relazioni sentimentali con alcuni dei personaggi dell'alta società. Fra essi, oltre al principe ismailita Aga Khan, si ricorda il lungo rapporto, iniziato nel 1948, con Gianni Agnelli[2]; la relazione fu molto profonda ma si risolse nel 1952 quando, dopo una lite causata dal fatto che Pamela lo aveva sorpreso in compagnia di una giovane nobildonna, Anne Marie d'Estainville, Agnelli, guidando in Costa Azzurra di notte un'auto sportiva con la giovane al suo fianco, ebbe un pauroso incidente che gli causò una grave infermità alla gamba destra, già fratturata in un incidente d'auto nel 1944.[3]

In seguito Pamela ebbe altre storie d'amore, con il barone Elie de Rothschild, e con l'armatore greco Stauros Niarchos. Nel 1960, a Hollywood, sposò in seconde nozze il produttore cinematografico statunitense Leland Hayward, che morì nel 1971. Rimasta vedova, Pamela riprese a frequentare un suo antico amore, Averell Harriman, che sposò in terze nozze nel 1971 e con il quale si trasferì definitivamente a Washington, dove fu coinvolta nelle attività del Partito Democratico, soprattutto dopo la morte di Harrimann, avvenuta nel 1986.

Nel 1993 il Presidente Bill Clinton la nominò ambasciatrice statunitense in Francia, ruolo che ricoprì fino al 1995. Nel 1997 Pamela Harriman morì presso l'American Hospital di Parigi (Neuilly-sur-Seine), dove fu trasportata per una emorragia cerebrale che la colse mentre nuotava nella piscina del celebre Hôtel Ritz di Place Vendôme. Alla sua morte il Presidente Jacques Chirac fece insignire la sua bandiera diplomatica della Grande Croce della Legion d'Onore. La salma di Pamela fu riportata negli Stati Uniti dall'Air Force One per i funerali di stato. La sua vita fu riprodotta in un film documentario del 1998, in cui il suo ruolo fu interpretato dall'attrice Ann-Margret.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
8. Edward Digby, IX barone Digby 16. Henry Digby  
 
17. Jane Elizabeth Coke  
4. Edward Digby, X barone Digby  
9. Theresa Anna Maria Fox-Strangways 18. Henry Fox-Strangways, III conte di Ilchester  
 
19. Caroline Murray  
2. Edward Digby, XI barone Digby  
10. Albert Hood 20. Samuel Hood-Tibbits, III visconte Hood  
 
21. Mary Isabella Tibbits  
5. Emily Beryl Sissy Hood  
11. Julia Jane Hornby 22. Thomas Wynn Hornby  
 
23. Louisa Sheffield  
1. Pamela Harriman  
12. Henry Bruce, I barone Aberdare 24. John Bruce  
 
25. Sarah Austin  
6. Henry Bruce, II barone Aberdare  
13. Annabella Beadon 26. Richard Beadon  
 
27. Annabella à Court  
3. Constance Pamela Alice Bruce  
14. Hamilton Beckett 28. Henry Beckett  
 
29. Mary Lyle  
7. Constance Mary Beckett  
15. Sophia Clarence Copley 30. John Copley, I barone Lyndhurst  
 
31. Sarah Garay Brunsden  
 

Note modifica

  1. ^ S. Bedell Smith, Reflected Glory. The Life of Pamela Churchill Harriman, Simon and Schuster, 1996 ISBN 0-684-80950-8
  2. ^ Marie-France Pochna, Agnelli, l'irresistibile, Sperling & Kupfer, 1990 ISBN 88-200-1028-3
  3. ^ Alan Friedman, Agnelli and the network of italian power, Mandarin Paperback, Londra, 1991, pag. 48

Bibliografia modifica

  • Giuseppe Berta, La Fiat dopo la Fiat, Mondadori, Milano, 2006, ISBN 88-04-55138-0
  • Sally Bedel Smith, Reflected Glory: the Life of Pamela Churchill Harriman, Simon & Schuster, 1996 ISBN 0-684-80950-8
  • Christopher Ogden, Life of the Party: the Biography of Pamela Digby Churchill Hayward Harriman, 1994.
  • Alan Friedman, Agnelli and the network of italian power, Mandarin Paperbacks, London, 1991 ISBN 0-7493-0093-0

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN77120532 · ISNI (EN0000 0000 3219 7910 · LCCN (ENn93111037 · GND (DE119204614 · J9U (ENHE987007359021305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n93111037