Pascialato di Scutari

Il pascialato di Scutari fu un pascialato autonomo e de facto indipendente creato dalla famiglia albanese dei Bushati, sovrana del sangiaccato di Scutari, situato intorno alla città albanese di Scutari e a gran parte dell'odierno Montenegro.[1] Al suo apice sotto Kara Mahmud Bushati, il pascialato incorporava gran parte dell'Albania, del Montenegro e del Kosovo, la Macedonia occidentale e la Serbia sudorientale, fino al 1830.[2][3]

Pascialato di Scutari
Pascialato di Scutari - Stemma
Pascialato di Scutari - Localizzazione
Pascialato di Scutari - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialePashallëku i Shkodrës
CapitaleScutari
Dipendente da Impero ottomano
Politica
Pasciàvedi sotto
Nascita1757 con Mehmed Bushati
Fine1831 con Mustafa Sherifi Bushati
Territorio e popolazione
Religione e società
Religioni preminentiCattolicesimo
Cristianesimo ortodosso
Islam sunnita
Evoluzione storica
Preceduto da Sangiaccato di Scutari
Succeduto da Sangiaccato di Scutari

Antefatto modifica

L'indebolimento dell'autorità centrale dell'impero ottomano e il sistema timar simile al sistema feudale in Europa aveva portato l'anarchia nell'Albania ottomana. Nel tardo diciottesimo secolo, emersero due potenze centrali nella regione: i Bushati, che controllavano Scutari, e Alì Pascià di Tepeleni, sovrano di Giannina. Entrambe le fazioni cooperarono e sfidarono in alternanza la Sublime Porta a seconda dei loro interessi.[4]

Storia modifica

 
La bandiera di Kara Mahmud Bushati, massimo esponente della dinastia regnante del pascialato

Nel 1757, Mehmed Bushati, dopo aver eliminato due famiglie rivali[5] e raggiunto il Tabak esnaf di Scutari come loro sceicco spirituale, si autoproclamò pascià di Scutari. Noto come Mehmet il Vecchio (Plaku), egli trasformò il sangiaccato di Scutari, istituito nel 1479, nel semi-autonomo pascialato di Scutari. Fu acclamato dalla stessa Istanbul, capitale dell'impero ottomano, per aver posto fine al regno di terrore dei pirati arabi e berberi sulle navi veneziane nell'Adriatico.

Kara Mahmud Bushati, figlio e terzo successore di Mehmed Bushati, perseguì una politica di espansione militare, e stabilì il suo controllo sull'Albania settentrionale, fino alla Toskeria e al Kosovo, Per poi attaccare due volte Montenegro (1785 e 1796) e poi una volta Venezia, per vendicarsi del Bey di Tunisi. Sconfisse inoltre numerose spedizioni ottomane incaricate di sottometterlo a causa delle sue insubordinazioni. Riuscì poi a sottomettere varie tribù montenegrine e a costringere i veneziani a pagargli un haraj (tributo). Fu anche intermediario degli Asburgo e dell'impero russo, ricevendo una promessa da Vienna che lo avrebbe riconosciuto come signore di tutta l'Albania in cambio di un'alleanza contro la Porta. Tuttavia, dopo aver preso il denaro dagli austriaci, decapitò gli emissari viennesi, spedì le loro teste a Istanbul e dichiararono fedeltà al sultano.[6] Quest'ultimo, di ex post facto, perdonò Kara Mahmud per i suoi attacchi contro Venezia e lo riaffermò come governatore di Scutari.

Nel 1796, le tribù montenegrine dei Piperi e dei Bjelopavlići sconfissero una spedizione guidata dagli scutarini nella battaglia di Krusi e decapitarono Kara Mahmud Bushati,[6] il cui cranio si trova al monastero di Cettigne, in Montenegro. La sua morte avviò un declino dell'autonomia del pascialato[1]: il suo successore Ibrahim Bushati collaborò con gli ottomani fino alla morte nel 1810, e fu nominato Beylerbey di Rumelia per poi soggiogare i Serbi durante le sue spedizioni militari contro Belgrado.[6]

La dinastia dei Bushati cessò di essere padrone del territorio nel 1831, quando il generale ottomano Mehmed Reshid Pasha assediò il castello di Fatih a Scutari e costrinse alla resa l'ultimo pascià Mustafa Bushati, il quale si era ribellato contro il sultano che riteneva un giaurro.[6] Questa sconfitta portò alla dissoluzione del pascialato, e al tempo stesso pose fine a ogni possibile alleanza tra albanesi e bosniaci, che cercavano analoga autonomia,[6].

Conseguenze modifica

Nel 1867, il sangiaccato di Scutari si fuse con quello di Üsküb (Skopje), formando il Vilayet di Scutari, il quale si divise a sua volta nei tre sangiaccati di Scutari, Prizren e Dibra. Nel 1877, il sangiaccato di Prizren fu trasferito al Vilayet di Kosovo, mentre quello di Dibra fu trasferito al Vilayet di Monastir. Dopo questi trasferimenti territoriali, il sangiaccato di Scutari fu diviso in due sangiaccati: quello di Scutari e quello di Durazzo.

Lista dei pascià modifica

Sovrano Inizio Fine
Mehmed Bushati 1757 1774
Mustafa Bushati 1774 1778
Kara Mahmud Bushati 1778 1796
Ibrahim Bushati 1796 1810
Mustafa Sherifi 1810 1831[7]

Note modifica

  1. ^ a b Elsie 2005: 65
  2. ^ Vickers, 1999, p.18
  3. ^ Iseni, 2008, p.120
  4. ^ Zickel e Iwaskiw 1994: 19
  5. ^ Castellan 2002: 37: ayant éliminé deux familles rivales
  6. ^ a b c d e Olsi Jazexhi 2002: 48
  7. ^ (EN) Robert Elsie, A Biographical Dictionary of Albanian History, I.B.Tauris, 24 dicembre 2012, ISBN 978-1-78076-431-3.

Riferimenti letterari modifica

Voci correlate modifica