Pasifae
Pasìfae (in greco antico: Πασιφάη?, Pasipháē) è un personaggio della mitologia greca. È la moglie del re di Creta Minosse e la madre del Minotauro.
Pasifae | |
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Saga | Ciclo troiano |
Nome orig. | Πασιφάη |
1ª app. in | Iliade |
Caratteristiche immaginarie | |
Luogo di nascita | Creta |
Professione | regina di Creta |
Genealogia modifica
Figlia di Elio e della ninfa oceanina Perseide[1].
Dal marito Minosse ebbe otto figli: Androgeo, Arianna, Acacallide, Catreo, Deucalione, Fedra, Glauco e Senodice[2]. Fu inoltre anche la madre del Minotauro.
Mitologia modifica
Secondo la versione più comune del mito, Poseidone inviò a Minosse un bianchissimo toro affinché venisse sacrificato in suo onore. Il re di Creta però non obbedì al dio, ritenendo il dono troppo bello e ne sacrificò un altro al suo posto. La vendetta divina non tardò ad arrivare: nella moglie di Minosse, Pasifae, si sviluppò ben presto una passione così folle per l'animale da spingerla a desiderare ardentemente di unirsi a esso.
Decisa a soddisfare il proprio impulso mostruoso, la regina chiese aiuto a Dèdalo, rifugiatosi a Creta per sfuggire a una condanna per omicidio, che le costruì una vacca di legno cava, rivestita della pelle dell'esemplare di femmina da lui più amato, nella quale entrare per consumare il rapporto. Il toro, montando la finta vacca, fecondò Pasìfae che diede alla luce il Minotauro.
Culto modifica
A Pasìfae era dedicato un culto oracolare in Laconia. Secondo Pausania si trattava non della moglie di Minosse ma di un epiclesi della dea lunare Selene, e da identificarsi anche con Leucotea, mentre Plutarco nel suo Vite parallele sostiene si tratti di una figlia di Atlante, dalla cui unione con Zeus sarebbe nato Ammone.[3]
Nelle arti e nella cultura di massa modifica
- Ovidio la cita nel suo Ars amatoria.
- Dante la ricorda nella Divina Commedia (Inferno XII, 13; Purgatorio XXVI, 41-42 e 86-87).
- Pasifae è anche il soggetto di un dipinto di Jackson Pollock, Pasiphaë (1943 circa).
- Pasifae compare nel quarto libro della saga degli Eroi dell'Olimpo.
Note modifica
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca I, 9.1, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca, libro III.1.2, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
- ^ Ilaria Sforza, Πασιφάη (Pasifàe), in Dizionario Etimologico della Mitologa Greca. URL consultato il 18 luglio 2014.
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pasifae
Collegamenti esterni modifica
- Pasifae, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Doro Levi, PASIFAE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- Pasìfae (mitologia), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Pasiphae, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Pasifae, su Theoi Project.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10995050 · CERL cnp00845493 · LCCN (EN) sh00007331 · GND (DE) 132020610 · BNF (FR) cb15615619c (data) · J9U (EN, HE) 987007291702405171 · WorldCat Identities (EN) viaf-10995050 |
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