Paul Vanden Boeynants

imprenditore e politico belga

Paul Emile François Henri Vanden Boeynants ascolta la pronuncia (Forest, 22 maggio 1919Aalst, 8 gennaio 2001) è stato un imprenditore e politico belga, soprannominato VDB dai giornalisti. Già Primo ministro del Belgio per due mandati dal 19 marzo 1966 al 17 giugno 1968 e dal 20 ottobre 1978 al 3 aprile 1979, è stato ministro della difesa e Vice primo ministro.

Paul Vanden Boeynants

Primo ministro del Belgio
Durata mandato19 marzo 1966 –
17 giugno 1968
PredecessorePierre Harmel
SuccessoreGaston Eyskens

Durata mandato20 ottobre 1978 –
3 aprile 1979
MonarcaBaldovino
PredecessoreLeo Tindemans
SuccessoreWilfried Martens

Vice primo ministro del Belgio
Durata mandato3 giugno 1977 –
20 ottobre 1978
ContitolareLéon Hurez
Capo del governoLeo Tindemans
Predecessorenessuno
SuccessoreLéon Hurez
Renaat Van Elslande

Durata mandato3 aprile 1979 –
16 gennaio 1980
ContitolareWilly Claes
Guy Spitaels
Capo del governoWilfried Martens
PredecessoreLéon Hurez
SuccessoreJosé Desmarets

Ministro della difesa
Durata mandato20 gennaio 1972 –
15 ottobre 1979
Capo del governoGaston Eyskens
Edmond Leburton
Leo Tindemans
Paul Vanden Boeynants
Wilfried Martens
PredecessorePaul-Willem Segers
SuccessoreJosé Desmarets

Presidente del Partito Sociale Cristiano
Durata mandato1979 –
1981
PredecessoreCharles-Ferdinand Nothomb
SuccessoreGérard Deprez

Dati generali
Partito politicoPartito Sociale Cristiano
ProfessioneImprenditore

Biografia modifica

Vanden Boeynants (sempre chiamato VDB dai giornalisti) è nato il 22 maggio 1919 a Forest (oggi nella Regione di Bruxelles-Capitale). Seguendo le orme paterne, ha lavorato per la prima volta nell'industria della carne. Nel 1995, si dimise dalla scena politica e morì di polmonite in un ospedale il 9 gennaio 2001, in seguito a un'operazione al cuore.

Carriera politica modifica

Dal 1949 al 1979 è stato rappresentante della circoscrizione di Bruxelles del Partito Sociale Cristiano unitario, di cui fu segretario dal 1961 al 1966, e poi del Partito Sociale Cristiano francofono.

Nel 1952 divenne membro della Camera dei rappresentanti e lo rimase fino al 1985.

Dal 19 marzo 1966 al 17 giugno 1968 è stato primo ministro (Governo Vanden Boeynants I). Inoltre è stato alla guida del ministero della difesa dal 1972 al 1979.

Dal 20 ottobre 1978 al 3 aprile 1979 è stato per la seconda volta primo ministro (Governo Vanden Boeynants II). Dall'8 ottobre 1979 viene eletto segretario del PSC, fino al 1981.

Una delle sue famose espressioni, in una miscela unica di olandese e francese, era: Trop è te veel en te veel è trop. ("troppi sono troppi e troppi sono troppi").[1]

Affari giudiziari modifica

Nel 1986 era stato condannato a tre anni con la condizionale ed a pagare una multa per frode fiscale.[1] Tre anni più tardi è stato rapito, ma era stato rilasciato in libertà dopo un mese dietro il pagamento di riscatto. Secondo la testimonianza di Anneke Lucas una donna che alla età di sei anni fu introdotta in un circuito di pedofilia, lui era il capo di un'organizzazione di vip che stuprava, torturava e infine uccideva bambini. Anneke ha pubblicato un libro testimonianza e rilasciato numerose interviste significative.

Onorificenze modifica

Onorificenze belghe modifica

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

  1. ^ a b (NL) "In memoriam", De Standaard, 9 gennaio 2001
  2. ^ a b c d e (NL) VAN DEN BOEYNANTS, su www.ars-moriendi.be. URL consultato il 4 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2019).

Bibliografia modifica

  • N. HIRSON, Paul Vanden Boeynants, Brussels, 1969.
  • Paul DEBOGNE, Les Amis de Paul Vanden Boeynants et leurs Affaires, Ed. Vie Ouvrière, Brussel, 1970.
  • R. STUYCK, Paul Vanden Boeynants, boeman of supermen?, Brussels, 1973.
  • Els CLEEMPUT & Alain GUILLAUME, La rançon d'une vie. Paul Vanden Boeynants 30 jours aux mains de Patrick Haemers, Brussels, 1990.
  • D. ILEGEMS & J. WILLEMS, De avonturen van VDB, Brussels, 1991.
  • P. HAVAUX & P. MARLET, Sur la piste du crocodile, Brussels, 1994.
  • Armand DE DECKER, In memoriam Paul Vanden Boeynants, Belgian Senate, 18 January 2001.

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Collegamenti esterni modifica

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