Pedrignano
Pedrignano frazione | |
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Chiesa di San Giovanni Battista | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°49′52.2″N 10°22′37.8″E / 44.831167°N 10.377167°E |
Altitudine | 37 m s.l.m. |
Abitanti | 18[2] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43122 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Pedrignano è una frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Cortile San Martino.
La località è situata 4,85 km a nord-est del centro della città.[1]
Geografia fisicaModifica
La frazione sorge in posizione pianeggiante alla quota di 37 m s.l.m.,[1] tra le campagne a nord-est di Parma; la località è situata a ovest della strada provinciale 62 R della Cisa,[3] in prossimità dell'autostrada A1 e della linea ferroviaria ad alta velocità Milano-Bologna.
StoriaModifica
La zona di Pedrignano risultava popolata già durante l'età del ferro, come testimoniato dal rinvenimento dei resti di un villaggio di capanne,[4] con annessa fornace per la produzione di oggetti in bucchero; intorno all'abitato il territorio era solcato da una rete di canali per drenare le acque.[5]
L'area risultava occupata anche in epoca romana, come dimostrato dal ritrovamento nel 2002 di una fornace per la produzione di ceramica.[6]
In età medievale il territorio, divenuto paludoso dopo l'abbandono causato dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente, fu bonificato dai benedettini dell'abbazia di San Giovanni Evangelista.[7]
In seguito fu costruita nel piccolo borgo di Pedregnano una cappella, menzionata per la prima volta nel 1028 in un atto di vendita.[8]
Nel 1334 l'abitato fu saccheggiato dai ribelli di Parma.[9]
In epoca napoleonica, per effetto del decreto Nardon del 1806, Pedrignano divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Cortile San Martino,[10] che nel 1943 fu sciolto e inglobato in quello di Parma.[11]
Nel 1969 la Barilla aprì a Pedrignano, nelle vicinanze dell'autostrada A1, un ampio stabilimento di produzione di 55 000 m²,[12] affiancato nel 2013 dal più grande magazzino automatizzato al mondo, esteso su una superficie di 40 000 m².[13]
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Chiesa di San Giovanni BattistaModifica
Menzionata per la prima volta nel 1028, la cappella medievale di San Giovanni Battista fu elevata al rango di pieve nel 1506, e tra il 1507 e il 1509, per volere dei benedettini dell'abbazia di San Giovanni Evangelista, fu completamente ricostruita in forme romanico-gotiche nelle strutture e rinascimentali nelle decorazioni, su progetto dell'architetto Bernardino Zaccagni. La chiesa è caratterizzata dalle facciate in laterizio ornate con lesene, motivi a candelabra e cornici in cotto; all'interno l'abside poligonale, coperta dal catino con spicchi a vela ad arco acuto, conserva un affresco raffigurante la Crocifissione di Gesù Cristo, risalente ai primi anni del XVI secolo; l'edificio accoglie alcuni dipinti cinquecenteschi e secenteschi e un fonte battesimale poggiante su un antico capitello corinzio di reimpiego.[14][15][16]
NoteModifica
- ^ a b c La Frazione di Pedrignano, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 13 agosto 2018.
- ^ [1]
- ^ Molossi, p. 75.
- ^ Età del Ferro, su www.archeologia.parma.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ Vera, p. 126.
- ^ Età romana repubblicana: il territorio parmense extra-urbano, su www.archeologia.parma.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ Ughi, p. 73.
- ^ Affò, pp. 300-301.
- ^ Bonazzi, p. 420.
- ^ Guido Leoni, Centri minori protagonisti della nuova qualità urbana (PDF), su servizioqualitaurbana.comune.parma.it. URL consultato il 15 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2018).
- ^ Storia dei Comuni, su www.elesh.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ Chiapparino, Bovini, p. 113.
- ^ Barilla, inaugurato a Pedrignano il più grande magazzino automatizzato al mondo, in www.parmatoday.it, 21 ottobre 2013. URL consultato il 15 agosto 2018.
- ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 45.
- ^ Venturi, p. 80.
- ^ Chiesa di San Giovanni Battista "Pedrignano, Parma", su www.chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 15 agosto 2018.
BibliografiaModifica
- Ireneo Affò, Storia della città di Parma, Tomo secondo, Parma, Stamperia Carmignani, 1793.
- Giuliano Bonazzi, Chronicon Parmense: ab anno MXXXVIII usque ad annum MCCCXXXVIII, Volume 9, Città di Castello, S. Lapi, 1902.
- Francesco Chiapparino, Gianni Bovini, Consumi e industria alimentare in Italia dall'Unità a oggi, Palermo, Giada, 2002, ISBN 9788887288162.
- Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
- Lorenzo Molossi, Vocabolario topografico dei Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia Ducale, 1832-1834.
- Carlo Ughi, Le risaje parmensi considerate nel rapporto sanitario, morale ed economico, Parma, Tipografia Ferrari, 1859.
- Adolfo Venturi, L'Arte: rivista di storia dell'arte medioevale e moderna e d'arte decorativa, Volume 22, Roma, Danesi Editore, 1919.
- Domenico Vera, Storia di Parma, Volume II, Parma, Monte Università Parma, 2009, ISBN 9788878472938.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
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