Peille
Peille comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Dipartimento | ![]() | |
Arrondissement | Nizza | |
Cantone | Contes | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Cyril Piazza (LR) dal 04/2014 | |
Territorio | ||
Coordinate | 43°48′09″N 7°24′06″E / 43.8025°N 7.401667°E | |
Superficie | 43,16 km² | |
Abitanti | 2 287[1] (2009) | |
Densità | 52,99 ab./km² | |
Comuni confinanti | Touët-de-l'Escarène, Lucéram, Sospello, Castillon, Sainte-Agnès, Roccabruna, Beausoleil, La Turbie, La Trinité, Peillon, Blausasc | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 06440 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice INSEE | 06091 | |
Nome abitanti | Peillois o Peillasques (FR); Pegliaschi (IT) | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
Peille (in italiano Peglia, ormai desueto) è un comune francese di 2.287 abitanti, situato nel dipartimento delle Alpi Marittime, nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
GeografiaModifica
Peille è situata nella piccola valle del Faquin, affluente di sinistra del Paglione, a 23 km a nord-est di Nizza.
StoriaModifica
Fin dall'epoca longobarda vi operarono i monaci della potente abbazia di San Colombano di Bobbio ed al suo ricco feudo reale ed imperiale monastico[2][3][4], cui dipese l'abbazia di San Dalmazzo di Pedona, che gestiva ampi territori anche nelle valli del nizzardo e che nel VIII secolo a Nizza fondarono il monastero di Cimiez.
Nel XII secolo Peglia era amministrata da tre consoli eletti e governava anche sui villaggi di Peglione, Turbia e Monaco. Nel 1176 i conti di Provenza confermarono l'autonomia della località. Tre anni più tardi i sovrani provenzali costrinsero i consoli di Peglia a cedere i diritti su Monaco alla Repubblica di Genova.
Nel XIII secolo i conti di Provenza lanciarono una serie di offensive volte a riprendere il controllo sulla regione nizzarda. Fu così che Peglia iniziò a perdere poco alla volta la sua autonomia. A ciò si aggiunse il progressivo distacco dal capoluogo dei vari villaggi che formavano il contado pegliese. Nel 1388, insieme al resto del vicariato nizzardo, fu annessa alla Savoia.
Nel 1651 la signoria di Peglia fu elevata a contea ed infeudata ai Lascaris di Ventimiglia.
Nel 1792, in seguito all'invasione francese della Contea di Nizza, Peglia fu annessa una prima volta alla repubblica transalpina. Con il congresso di Vienna del 1815 la località tornò sotto la sovranità sabauda.
Con il trattato di Torino del 1860 Peglia, così come il resto della provincia di Nizza, fu definitivamente annessa alla Francia.
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
Infrastrutture e trasportiModifica
FerrovieModifica
Peille è servita da una propria stazione ferroviaria posta lungo la linea Nizza-Breglio.
SocietàModifica
Evoluzione demograficaModifica
Abitanti censiti

NoteModifica
- ^ INSEE popolazione legale totale 2009
- ^ Valeria Polonio Felloni Il monastero di San Colombano di Bobbio dalla fondazione all'epoca carolingia
- ^ Eleonora Destefanis Il Monastero Di Bobbio in Eta Altomedievale
- ^ C. Cipolla - G. Buzzi Codice Diplomatico del Monastero di S. Colombano di Bobbio fino all'anno MCCVIII - Volumi I-II-III, in Fonti per la Storia d'Italia, Tipografia del Senato, Roma 1918
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Peille
Collegamenti esterniModifica
- Sito ufficiale, su peille.fr.
- (EN) Peille, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 158433521 · LCCN (EN) n95032714 · GND (DE) 4368301-0 · BNF (FR) cb12451617s (data) |
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