Braccio di San Raineri

penisola di Messina
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Il braccio di San Raineri (anticamente isola di San Giacinto)[1] è una penisola sabbiosa che cinge il porto storico della città di Messina, in Sicilia.[2][3][4]

Messina e il braccio di San Raineri

Gli storici greci antichi riferiscono che fu la sua caratteristica forma di falce a dare il nome Zancle al primo insediamento greco dell'odierna città di Messina, essendo Zanklon il termine che indicava la falce nella lingua sicula.[5]

Su di esso sorgono i ruderi della Real Cittadella, la Torre della Lanterna del Montorsoli, il Forte del Santissimo Salvatore, e la stele votiva dedicata alla Madonna della Lettera, patrona della città. In passato essa ha ospitato il Lazzaretto ed il Cimitero degli inglesi. Oggi è per buona parte zona militare, essendo sede dell'Arsenale Militare. Alla sua base si trova il Molo Norimberga, che prende il nome dal Bastione Norimbergh della Real Cittadella, del quale ha preso in larga parte il posto.[6][7]

Mito modifica

Secondo la mitologia, il braccio di San Raineri avrebbe avuto origine dalla falce lasciata cadere da Saturno.[8]

Storia modifica

(GRC)

«κατὰ μὲν γὰρ τὴν Σικελίαν κατασκευάσαι Ζάγκλῳ τῷ τότε βασιλεύοντι τῆς τότε μὲν ἀπ᾽ αὐτοῦ Ζάγκλης, νῦν δὲ Μεσσήνης ὀνομαζομένης, ἄλλα τε καὶ τὸν λιμένα προσχώσαντα τὴν ὀνομαζομένην Ἀκτὴν ποιῆσαι.»

(IT)

«Egli molte opere fece a Zanclo, re de' Siculi, da cui anticamente ebbe il nome la città di Zancle, che oggi dicese Messene; e specialmente gli fabbricò con grosse moli il porto chiamato Atte.»

Note modifica

  1. ^ Michele Amari, Storia dei musulmani di sicilia, Libro V, Capitolo 2, Le Monnier, Firenze 1868.
  2. ^ Sito della Regione Siciliana, "Cittadella di Messina", su pti.regione.sicilia.it.
  3. ^ United States Navy Hydrographic Office, Publications, issue 53, pag. 74.
  4. ^ Silvano Burgalassi, San Ranieri attraverso nove secoli di storia pisana, ETS 2004.
  5. ^ Tucidide, Storie, libro VI.
  6. ^ Luigi Gaeta, Nove mesi in Messina e la sua cittadella, Tipografia di Giovanni Luongo, Napoli 1862, pagg. XII e seguenti.
  7. ^ Sito dell'Ente Porto di Messina, su porto.messina.it. URL consultato l'11 aprile 2015 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2015).
  8. ^ Giuseppe Costanzo Buonfiglio, La Messina Città Nobilissima, Descritta in VIII. Libri da Gioseppe Buonfiglio e Costanzo, Cavalliero Messinese, Gio. Antonio & Giacomo de' Franceschi, Venezia 1606, Libro I, pag. 2.
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