La Pentax è una delle più antiche e prestigiose aziende nel mercato della fotografia e dell'ottica. La casa fu fondata nel 1919 da Kumao Kajiwara a Tokyo. Oggi appartiene alla Ricoh, che l'ha acquisita nel 2011 dalla Hoya Corporation. Oltre alle fotocamere, produce binocoli, lenti e diversi strumenti ottici. Nel 2004 la Pentax Corporation aveva circa 1.600 dipendenti.

Pentax Corporation
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StatoBandiera del Giappone Giappone
Fondazione1919 a Tokyo
Chiusura31 marzo 2008 (cessazione attività autonoma)
Sede principaleTokyo
GruppoSussidiaria della Ricoh (dal 2011)
SettoreFotografia
ProdottiFotocamere ed apparecchiature fotografiche; binocoli, telescopi.
Fatturato157,3 miliardi di yen[1] (2006)
Dipendenti1.661 (2005)
Slogan«Pix Your Life»
Sito webwww.ricoh-imaging.co.jp/

Storia modifica

 
Asahiflex IIb

La Asahi Kogaku Goshi Kaisha’ venne fondata nel novembre del 1919 da Kumao Kajiwara a Toshima (sobborgo di Tokyo) per la produzione di lenti da occhiali. Nel 1922 iniziava la produzione di ottiche per il cinema e solo nel 1932 con una fornitura di ottiche per la Molta Company Ltd (oggi Minolta) iniziava ad affacciarsi nel mercato della fotografia. Nel 1938 divenne la Asahi Optical Company Limited e proseguì la propria attività con forniture di ottiche per le forze armate nipponiche.

Con la fine della seconda guerra mondiale il presidente Saburo Matsumoto sull'onda dei successi delle altre case del Sol Levante (Nikon, Canon) decise di avviare un progetto per la produzione di una prima fotocamera alla Asahi Optical. I progettisti basarono il primo prototipo sulla Kamera-Werkstätten Guthe & Thorsch (K.W.) Praktiflex del 1939, che pronto nel 1951 venne introdotto l'anno seguente nel mercato con il nome di ‘Asahiflex’. La macchina utilizzava ottiche denominate Takumar in omaggio a Takuma Kajiwara, parente del fondatore, dotate di un innesto a vite M37x1. Fu così che la Asahiflex divenne la prima reflex monobiettivo 35mm giapponese.

Nel 1953 vedeva la luce la nuova serie di Asahiflex la "II", inoltre veniva aggiornata la linea di ottiche Takumar: la reflex Asahi riusciva a sfondare ed affermarsi come marca di successo. Nel 1954 la Asahiflex IIB utilizzava lo specchio a ritorno istantaneo già introdotto nel 1947 dalla ungherese Gamma Duflex (di scarso successo); il meccanismo, basato su levismi, è stato da allora utilizzato da tutti i concorrenti. Nel 1957 un altro successo commerciale avveniva con l'utilizzo del pentaprisma ottico (introdotto dalla Zeiss Ikon Contax S e dalla italiana Rectaflex nel 1949) che forniva nel mirino una immagine a lati non invertiti, rendendo l'inquadratura semplice e naturale come quella delle macchine a mirino galileiano: la Asahi acquista il marchio PENTAX (da PENTAprism contaX) originariamente di proprietà della VEB Zeiss Ikon della Germania Orientale; questo modello utilizzava anche la leva di carica rapida sul lato superiore destro (introdotta dalla Jhagee Exakta del 1936) e i microprismi sul vetrino di messa a fuoco e riunisce in sé molte caratteristiche delle SLR moderne, che da quel momento in poi si ritroveranno in commercio. Il nuovo modello aveva l'attacco degli obiettivi a vite M42x1, introdotto nel 1949 sempre dalla VEB Zeiss Ikon (DDR) nei modelli Contax e Pentacon, che diventerà uno standard. Nel 1960 veniva presentato il prototipo di una fotocamera SLR con un esposimetro che misurava la luce direttamente dall'obiettivo, la misurazione avveniva su area ristretta (spot), da qui il nome "Spot-Matic" del prototipo. L'esposimetro TTL (Through-the-lens, con il quale la misurazione della luce avviene attraverso l'obiettivo), con misurazione media sul campo inquadrato, avrebbe equipaggiato la celebre Spotmatic che fu commercializzata nel 1964 (nel frattempo - nel 1963 - la concorrente Tokyo Kogaku aveva iniziato la produzione della Topcon RE Super, dotata anch'essa di esposimetro TTL che fu così la prima reflex TTL commercializzata). Nel 1966 vennero presentati due prototipi dotati di otturatore elettronico ed esposizione automatica: la Memorica, a priorità dei tempi e la Metalica, a priorità dei diaframmi. Solo quest'ultima fu sviluppata e dette luogo alla Electro Spotmatic (Asahi Pentax ES), la prima reflex con automatismo a priorità dei diaframmi, commercializzata nel 1971, anno in cui fu lanciata la gamma degli obiettivi "SMC Takumar", i primi obiettivi commerciali dotati di trattamento antiriflessi multistrato, frutto della collaborazione con l'azienda tedesca Carl Zeiss. Il 1969 vedeva l'introduzione della Pentax 6x7 prima fotocamera di medio formato della Asahi. Il 1975 vide l'introduzione di un nuovo attacco, detto a baionetta K sulle nuove camere chiamate "KM", "KX" e "K2" in sostituzione dell'attacco a vite M42x1 fino ad allora utilizzato. Da notare che anche l'innesto "K", così come il trattamento SMC è frutto della collaborazione con la Carl Zeiss; in quegli anni infatti l'azienda tedesca era alla ricerca di un partner per la commercializzazione della nuova linea di fotocamere CONTAX. L'accordo con Pentax non si concretizzò (Zeiss si accorderà con Yashica), ma innesto e trattamento delle lenti rimasero a testimonianza del lavoro congiunto.

 
Honeywell Pentax H3v

La Asahi esportò la propria produzione negli Stati Uniti sin dagli anni cinquanta ma questi vennero marchiati dall'importatore Honeywell come Heiland Pentax o Honeywell Pentax sino alla metà degli anni settanta. Solo successivamente la marca Pentax Corporation venne impressa negli USA e comunque diversi modelli assunsero una nomenclatura distinta per il mercato nordamericano (serie ZX, serie PZ). Solo pochi modelli vennero invece prodotti in esclusiva per il Giappone, fra tutti la Z-20p, alcune versioni speciali di LX, 645 e MZ-3.[senza fonte]

Nel 1976 è introdotta la reflex K1000, economica e robusta, ereditava dalle precedenti macchina della serie K la struttura massiccia del corpo, la meccanica di precisione, ad un prezzo contenuto. Uno strumento essenziale, del tutto manuale, affidabile ed economico, resterà uno dei grandi successi del marchio, in produzione per gli anni a venire, costituendo una icona della fotografia. In quello stesso anno Pentax intraprende quella che sarà la costante tendenza alla miniaturizzazione di Pentax, che all'esordio portò alla commercializzazione della serie "M", per "miniature", distinta inizialmente in "MX" (totalmente meccanica e di indirizzo professionale) e "ME" (elettronica e per un uso più amatoriale e istintivo). La MX riscosse un notevole successo come modello professionale di dimensioni ridotte e peso contenuto, grazie alla accoppiata con i compatti obiettivi M (da segnalare il contenutissimo 40 mm 2.8 dallo spessore di poco oltre il centimetro). Nel 1978 un'altra novità fu la presentazione del sistema Auto 110, progettato intorno all'allora diffusa cartuccia 110. Questa minuscola reflex, insieme alla successiva Auto 110 Super, resta l'unica fotocamera 110 con obiettivi completamente intercambiabili.

Nel 1980, ricorrenza dei 60 anni di Asahi, Pentax introduce un modello altamente professionale, LX. L'indirizzo spiccatamente professionale emergeva, oltre che da una accentuata cura costruttiva (guarnizioni antipolvere, antiumidità e antispruzzo), dalla dotazione di una serie completa di accessori professionali per ogni esigenza specifica, tra cui mirini intercambiabili. Utilizzabile sia in modalità totalmente manuale che con la priorità di diaframmi, e dotata di un rivoluzionario sistema esposimetrico sul piano pellicola, di un otturatore in titanio e lettura TTL anche durante l'esposizione (sistema PENTAX IDM: Integrated Direct Metering). Caratteristica notevole del sistema esposimetrico della LX era la capacità di lavorare anche a livelli di luce bassissimi (fino a -6,5EV, un traguardo ancora oggi insuperato). Questa eccezionale sensibilità, unita ad un otturatore capace di arrivare in automatico a parecchi minuti di esposizione, aprì nuove opportunità fotografiche nelle riprese a luce ambiente e nella tecnica di illuminazione "open flash". La Pentax puntò con questo modello ad affermarsi anche nel settore professionale più avanzato, dopo il successo della MX in quel senso, ampliandone caratteristiche e accessori. Insieme alla LX venne presentata la prima serie di obiettivi "Star", che grazie all'impiego di speciali vetri ED e/o lenti asferiche garantiva elevata luminosità e prestazioni al massimo livello, per confrontarsi alla pari coi massimi nomi dell'ottica mondiale e dotare la LX di un parco ottiche adeguato alla sua destinazione professionale. Con questo modello la reputazione di PENTAX, in termini di innovazione tecnologica, raggiunse l'apice.

Nel 1981 venne raggiunta la cifra record di 10 milioni di fotocamere prodotte dall'inizio dell'attività dell'azienda. La produzione proseguì con la famosa ME-SUPER (1982) vero cult degli anni '80. ME "Super" in quanto evolveva la precedente ME introducendo accanto alla priorità di diaframmi anche una modalità interamente manuale (con innovativi pulsanti per la selezione del tempo di scatto), la predisposizione per un motore, e indicazione dei tempi nel mirino mediante led come sulla MX. Questo permise di ampliare la possibilità creative della ME e realizzare un modello intermedio tra amatoriale e professionale in grado di conquistare il mercato dei fotoamatori del tempo alla ricerca di prodotti più versatili ma a prezzi adeguati ad un uso non professionale. La compattezza, le ampie possibilità di uso, e il costo contenuto senza alcun sacrificio in termini di qualità costruttiva, fecero della Me-Super un successo di mercato confermato anche negli anni a venire, rendendo accessibile a molti fotoamatori uno strumento prima ad appannaggio di pochi.

Un ulteriore traguardo pionieristico della Pentax è raggiunto con la ME-F nel 1983, la prima fotocamera reflex autofocus prodotta al mondo. Questa fotocamera disponeva di messa a fuoco TTL, il motore per la messa a fuoco era incorporato nell'obiettivo, così che si potevano montare le ottiche normali, con le quali si disponeva di un'indicazione di corretta messa a fuoco nel mirino. Nonostante la rivoluzionaria innovazione tecnologica, il mercato non rispose in maniera entusiastica alla messa a fuoco automatica, che restò una avanguardia isolata delle macchine successiva generazione. Nel 1983 avviene anche l'introduzione del modello Super A reflex 35mm equipaggiata con una nuova serie di obiettivi predisposti per la priorità dei tempi, identificati dalla lettera A in luogo della precedente M, e l'esposizione programmata. La Super A conquistò il titolo di "Fotocamera Europea dell'Anno" ponendosi come sviluppo in direzione elettronica e multifunzionale della precedente generazione.

Nel 1984 fu introdotta la 645, reflex medio formato (6x4.5 cm) motorizzata, in cui vennero importate le tecnologie introdotte con la Super A anche nel medio formato. Intanto i tempi divennero maturi per la diffusione delle reflex autofocus sul mercato, e nel 1987 PENTAX introdusse la prima reflex della nuova serie SF con motore AF integrato nel corpo fotocamera: la SFX. Questo modello si distingue anche per essere il primo ad incorporare un flash, un'altra soluzione tecnica PENTAX presto adottata da tutti i concorrenti. Per sfruttare il motore interno, sono introdotti i nuovi obiettivi autofocus, denominati serie F, appositamente progettati. Gli obiettivi includono un sistema elettronico ed un contatto per lo scambio di dati digitali con la fotocamera e la trasmissione meccanica della messa a fuoco gestita dalla fotocamera.

Con la reflex semiprofessionale Z-1, nel 1991 nasce una nuova generazione di fotocamere e obiettivi PENTAX. Questa fotocamera dal design più massiccio e morbido, si distingue per l'otturatore che arriva all'ottomillesimo di secondo e il sincro flash a 1/250. L'evoluzione dell'elettronica coinvolge anche il software, permettendo una molteplicità di programmi di scatto e di esposizione e un notevole ampliamento delle funzioni elettroniche nonché delle relative indicazioni nel mirino. I nuovi obiettivi serie FA presentano la novità del Power Zoom (zoomata motorizzata) e un'elettronica ancora più evoluta, che comunica alla fotocamera anche la distanza di messa a fuoco, permettendo l'evoluzione dei programmi di scatto. Questa informazione può essere utile anche per capire il tipo di situazione e quindi regolare meglio l'esposizione a luce ambiente, ma soprattutto per dosare il flash. La Z1 è l'ammiraglia della serie Z che ripartirà tra i modelli di fascia inferiore solo alcune delle potenzialità del modello di punta di indirizzo professionale. Nel 1995 PENTAX torna ai suoi concetti originali, con una serie di reflex AF più compatte ed intuitive, con un design classicheggiante, denominata MZ, ad indicare l'unione tra la filosofia della serie "Miniature" con le tecnologie della serie Z. Il primo modello è la MZ-5, da molti vista come una reinterpretazione moderna della Spotmatic o della MX. È la prima reflex autofocus utilizzabile senza consultare il manuale da parte di chiunque abbia usato una fotocamera classica. Spicca l'utilizzo di una ghiera dei tempi e della compensazione dell'esposizione, soluzione oramai abbandonata, per design e per contenimento dei costi, dalle ultime generazioni di fotocamere, spiccatamente elettroniche. Anche per la serie MZ vengono introdotte nuove ottiche zoom FA più leggere rispetto ai corrispettivi della serie F.

Nel 1997 fu presentata la versione 645N, prima reflex medio formato autofocus. Sempre nel 1997, viene presentato il primo obiettivo della nuova serie di ottiche ultracompatte denominata Limited: un 43mm f/1,9 extrapiatto (pancake) che presenta la vera focale ideale, come perfetta diagonale del fotogramma 24x36mm. Questa serie, ultracompatta, offre anche una qualità costruttiva preclusa alle produzioni del tempo, orientate tutte alla comune e più economica plastica, e strizza l'occhio alle più professionali realizzazioni di ottiche di massimo livello. La qualità ottica è altrettanto elevata e ricercata.

Nel 2000 PENTAX realizza un prototipo di fotocamera digitale a pieno formato 24x36mm, con l'allora straordinaria risoluzione di 6 megapixel, più che doppia rispetto alle macchine commercializzate all'epoca. Si tratta del prototipo MR-52, ufficiosamente denominata MZ-D e in seguito nota anche come K-1. Purtroppo alcuni problemi di eccessivo consumo da parte del sensore fornito da terzi, unito ad un costo molto elevato e difficilmente proponibile sul mercato, consigliano di rinunciare all'affascinante e pionieristico progetto di lancio di una reflex digitale professionale; la prima reflex digitale full frame effettivamente commercializzata sarà quindi la Contax N Digital del 2002, annunciata anch'essa nel 2000. Per non vanificare l'enorme lavoro sul corpo macchina, Pentax riesce a riconvertire il prototipo di digitale in una macchina analogica, la MZS, che ad oggi risulta una delle reflex a pellicola 35mm più evolute mai prodotte, ad un prezzo tuttavia proporzionato.

 
Pentax K10D

Nel 2003 la Pentax commercializzò la sua prima SLR Digitale con il nome *ist D, che usava un sensore CCD da 6 megapixel. Fedele alla sua tradizione la linea reflex digitale Pentax ha mantenuto la compatibilità con le lenti dotate di attacco tipo K e tramite anello adattatore con le ottiche con attacco a vite (M42) e con gli obiettivi dei sistemi 645 e 67.

Nel 2005 fu annunciato un accordo di collaborazione tecnica con la Samsung Techwin. In base all'accordo, Samsung forniva componenti elettronici a Pentax e Pentax forniva tecnologie e prodotti (reflex e obiettivi) a Samsung.

Nell'autunno del 2006 è stata commercializzata la K10D, DSLR da 10.2Mp effettivi, tropicalizzata (protezione da acqua e polvere) e dotata di un dispositivo antivibrazione interno al corpo macchina che, a differenza delle DSLR Canon o Nikon, agisce direttamente sul sensore CCD e non sull'obiettivo. La K10D è inoltre predisposta per l'utilizzo di obiettivi con messa a fuoco tramite motore ad ultrasuoni (SDM). Nel 2007 la Pentax è stata impegnata solo in una serie di migliorie dei modelli già esistenti, con la K10D Grand Prix e la K100D Super mentre nel 2008 si è passati alla commercializzazione dei modelli successivi: l'ammiraglia K20D e la entry-level K200D. È del 2009 la presentazione della coppia K-7 e K-x, due reflex caratterizzate da dimensioni particolarmente compatte. La K-7 si fa notare per la silenziosità dello scatto, mentre la K-x spicca per la notevolissima resa (basso rumore e ampia gamma dinamica) alle alte sensibilità ISO[2]. Nel 2010, tra la K-x e la K-7 viene presentata la K-r, mentre la posizione di top di gamma del marchio viene occupata dalla K-5, molto apprezzata tra le fotocamere dotate di sensori APS-C[3]. Nel mese di dicembre 2010 è stata commercializzata anche in Europa la reflex di medio formato Pentax 645D da 40 megapixel con sensore CCD di formato 44x33mm, precedentemente disponibile solo sul mercato giapponese. Alla fine del 2013 Pentax presenta la K-3, dotata di sensore apsc da 24 megapixel, la migliore reflex della sua categoria[4]. Con la K3 Pentax si ripropone ancora come innovatrice nel mondo della fotografia introducendo l'inedita caratteristica della simulazione del filtro antialiasing tramite la vibrazione del sensore.

Dopo la K-3 è il turno della K-3 II che riprende molte delle funzionalità della precedente ma con qualche miglioria in più. Adesso, infatti, è possibile creare una versione ancora più nitida dell'immagine sfruttando sempre il movimento del sensore. Questa funzionalità si chiama Pixelshift Resolution. La macchina scatta quattro foto spostando il sensore di un singolo pixel in alto, in basso, a destra e sinistra combinandole in un'unica e più definita immagine. Oltre al Pixelshift Resolution, la nuova ammiraglia APS-C monta anche l'astrotracer ed il GPS di serie[5].

Nel 2016, Pentax annuncia la produzione della nuova entry level k-70 che riprende molte funzioni della sorella maggiore. Troviamo infatti il già citato Pixelshift Resolution, la tropicalizzazione e lo schermo basculante, oltre al pentaprisma e alla doppia ghiera dei comandi[6].

Sempre nel 2016 viene commercializzata la prima reflex digitale full frame che riprende il nome del primo esperimento digitale del 2000 non riuscito: K-1. Tra le innovazioni troviamo dei led guida che aiutano a cambiare le ottiche al buio o a posizionare il corpo macchina su un treppiede[7].

Proprietà modifica

Nell'ottobre 2007 viene annunciata la fusione con la Hoya Corporation, uno dei principali produttori al mondo, insieme alla tedesca Schott AG, di vetri speciali ed ottici, già presente nel mercato fotografico con i marchi: Hoya (filtri), Tokina (ottiche universali 35mm) e Kenko (moltiplicatori di focale). Tale fusione fa seguito ad alcuni accordi attivi da circa due anni per lo scambio tra le due ditte dei design ottici. Il 31 marzo 2008 Pentax Corporation cessa ufficialmente di esistere come azienda indipendente, confluendo in Hoya Corporation (della quale costituisce la divisione imaging).

Il 1º luglio 2011, con un comunicato congiunto, Hoya ha annunciato la cessione alla Ricoh di tutti gli asset a marchio Pentax relativi alla produzione di fotocamere, ottiche e accessori, videocamere di sorveglianza, binocoli[8]. La cessione, che secondo il quotidiano giapponese Nikkei ha un valore di circa 10 miliardi di yen (circa 85 milioni di euro)[9], si concluderà ed avrà quindi effetto dal mese di ottobre 2011[10].

Obiettivi modifica

 
Particolare dell'attacco KAF2 di una Pentax MZ-3

La Asahi si è distinta per le ottiche particolari[senza fonte]. Inizialmente vennero marcate Takumar e solo successivamente marcate in proprio come SMC Pentax. Sino al 1975 vennero utilizzate quelle con attacco "a vite" (dette M42), successivamente vennero introdotte quelle specifiche con attacco a baionetta K.

Dall'originale attacco tipo a baionetta K vennero sviluppati:

  • attacco Kf: prima serie autofocus, pensata per le ME-F.
  • attacco KA: permise la gestione automatica del diaframma.
  • attacco KAF: permetteva l'autofocus con la gestione automatica del diaframma.
  • attacco KAF2: seconda generazione di ottiche KAF.
  • attacco KAFn (designazione non ufficiale): evoluzione del KAF2.
  • attacco KA2: evoluzione KA.
  • attacco JAF o KAF2 crippled (designazione non ufficiale): versione semplificata dell'attacco KAF, attacco compatibile solo con ottiche KA o più evolute.

Le ottiche originali Pentax dal 1971 vengono trattate con un particolare trattamento antiriflesso: il Super-Multi-Coated (SMC), simile al trattamento T* della Zeiss.

L'attacco a baionetta K venne adottato anche da altre case come ad esempio Ricoh, Cosina, Miranda, Chinon, Vivitar, Petri e Zenit.

Ottiche fisse
  • smc DA 14 mm / 2,8 ED (IF)
  • HD DA 15mm f/4 ED AL Limited
  • HD DA 21mm f/3.2 AL Limited
  • smc FA 31 / 1,8 AL Limited
  • smc DA 35mm f/2.4 AL
  • HD DA 35mm f/2.8 macro Limited
  • HD DA 40 mm / 2,8 Limited
  • smc DA 40 mm / 2,8 XS
  • smc FA 43 mm / 1,9 Limited
  • smc DA 50mm f/1.8
  • smc DFA 50mm / 2.8 Macro
  • smc DA* 55mm f/1.4 SDM
  • smc DA 55mm f/1.4 SDM
  • HD DA 70mm f/ 2.4 AL Limited
  • smc FA 77 mm / 1,8 Limited
  • smc DFA 100 mm / 2.8 Macro
  • smc D-FA 100 mm f/2,8 Macro WR
  • smc DA 200mm f/2.8 ED(IF) SDM
  • smc DA* 200mm f/2.8 ED(IF) SDM
  • smc DA* 300mm f/4.0 ED (IF) SDM
  • HD DA 560mm F/5.6 ED (IF) DC AW
Ottiche zoom
  • smc DA 10–17 mm / 3,5-4,5 ED (IF) Fisheye zoom
  • smc DA 12–24 mm / 4,0 ED AL(IF)
  • smc DA 16–45 mm / 4,0 ED AL
  • smc DA* 16-50mm F2.8 ED AL (IF) SDM
  • smc DA 17-70mm f/4.0 AL (IF) SDM
  • smc DA 18-55mm II f/3.5-5.6 ED AL (IF)
  • smc DA 18-55mm f/3.5-5.6 AL WR
  • smc DA 18-135mm f/3.5-5.6 ED AL [IF] DC WR
  • HD DA 20-40mm f/2.8-4ED Limited DC WR
  • smc DA 18-270mm f/3.5-6.3
  • smc DA* 50-135mm F2.8 ED (IF) SDM
  • smc DA 50-200mm f/4-5.6 ED
  • smc DA 50-200mm f/4.0-5.6 ED WR
  • smc DA 55-300mm f/4.0-5.8 ED
  • smc DA* 60-250 f/4.0 ED (IF) SDM
Sigle obiettivi Pentax
  • SMC = Super Multi-Coating, indica gli obiettivi dotati dell'omonimo rivestimento antiriflesso sulle lenti.
  • FA = obiettivi progettati per i sensori a pieno formato e dotati di ghiera dei diaframmi.
  • DA = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C.
  • D-FA = obiettivi progettati per i sensori a pieno formato ottimizzata per il digitale.
  • DA* = campione di ottica DA di particolare pregio e completamente tropicalizzata.
  • AL = ottica con lenti asferiche.
  • SDM = ottica con motore a ultrasuoni.
  • IF = Internal Focus (la messa a fuoco viene eseguita tramite il movimento di lenti interne all'obiettivo).
  • ED = utilizzo di vetri Extra (Low) Dispersion per ridurre le aberrazioni cromatiche.
  • WR = utilizzo di design delle lenti (Weather Resistant) che protegge l'obiettivo da pioggia ed umidità.

Produzione cronologica modifica

Reflex modifica

Analogiche 35 mm modifica

Serie Asahiflex (dal 1952)
Serie S/SP (dal 1957)
 
Pentax K1000
Serie K (dal 1975) - introduzione attacco baionetta tipo K
 
particolare attacco K su una ME Super
Serie M (dal 1976)
Serie L (dal 1980)
Serie A (dal 1983)
Serie P (dal 1985)
Serie SF (dal 1987) (SF1,SF1n,SF10 sono le nomenclature per gli Stati Uniti)
Serie Z/PZ (dal 1991) (la nomenclatura PZ fu assunta nelle distribuzioni degli Stati Uniti)
 
Pentax MZ-50
Serie MZ/ZX (dal 1995) (la nomenclatura ZX fu assunta nelle distribuzioni degli Stati Uniti)
Serie *ist (dal 2003)

Digitali APS-C modifica

Serie MZ
  • Pentax MZ-D (Prototyp AV 2000, en inofficiell benämning, kallad Aven K-1)
Serie *ist (dal 2003)
Serie K (dal 2006)

Digitali pieno formato modifica

Fotocamere compatte modifica

Analogiche modifica

A ottiche intercambiabili modifica

Reflex per pellicola 110 (dal 1979) modifica

Compatte digitali modifica

Medio formato modifica

6x7 (dal 1969) modifica

6x4,5 (1984) modifica

Cronologia delle reflex digitali Pentax
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4
Ammiraglie Medio formato 645D 645Z
Pieno formato K-1 K-1MkII
Professionali APS-C K-3 II K-3 III
K-3
Semi-Pro K-7 K-5 K-5 II/K-5 IIs
*ist D K10D K20D
Avanzate KP
K100D K100D S K200D K30 K50 K70
K-S2
K-S1
Base *ist DS *ist DS2 K-r K-500
*ist DL *ist DL2 K110D K-m/K2000 K-x
Prototipi MZ-D (2000) · 645D (2006) · AP 50th Anniv. (2007)

ultimo aggiornamento 11 ottobre 2022.

Su sfondo verde sono indicate le fotocamere con stabilizzatore d'immagine incorporato.

Associazioni e manifestazioni modifica

Fra gli appassionati della casa giapponese è stata fondata l'associazione Asahi Optical Historical Club. La stessa associazione organizza annualmente il Pentax Day raduno/mostra italiana riservata ai prodotti della Pentax. L'edizione 2013 del Pentax Day si è svolta il 26 maggio a Ravenna.

Note modifica

  1. ^ Japan's Pentax's FY net profit more than quadruples on camera sales - Forbes.com, su forbes.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2007).
  2. ^ Pentax K-x Performance, Timings, and Image Quality, su digitalcamerareview.com. URL consultato il 16 settembre 2016.
  3. ^ In cima alla classifica tra le fotocamere dotate di sensori APS-C, secondo dal laboratorio DxO Mark [1] - novembre 2010.
  4. ^ Assegnati i premi TIPA 2014 | Reflex.it | dal 1996 la prima rivista italiana di fotografia sul web, su reflex.it. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2016).
  5. ^ Pentax annuncia ufficialmente la K-3 II con Pixel Shift Resolution e Astrotracer - HDblog.it, su altadefinizione.hdblog.it. URL consultato il 16 settembre 2016.
  6. ^ Pentax K-70 ufficiale: prezzo e scheda tecnica della fotocamera, su tecnocino.it. URL consultato il 16 settembre 2016.
  7. ^ Pentax K-1, la recensione della reflex full frame che ti sorprende di notte, su clickblog.it. URL consultato il 16 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2016).
  8. ^ Ricoh to acquire HOYA's PENTAX Imaging Systems Business
  9. ^ Giappone: Ricoh rileva fotocamere Pentax per 85 mln euro
  10. ^ Ricoh rileverà l'attività reflex di Pentax Archiviato il 31 agosto 2011 in Internet Archive.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica