Pera
frutto delle piante del genere Pyrus
La pera è il falso frutto delle piante del genere Pyrus a cui appartengono molte specie differenti. Alcune delle specie producono frutti eduli e vengono perciò coltivate, quella più diffusa è la specie Pyrus communis.

La pera è ricca di zuccheri semplici, specialmente fruttosio. La prevalenza di potassio la rende adatta ad una dieta iposodica (cioè una dieta povera di sodio). È un frutto climaterico.
La produzione avviene da fine luglio e si conserva anche 5-6 mesi in regime di freddo. La pera risulta pertanto disponibile per gran parte dell'anno e si consuma al naturale o cotta in sciroppo di zucchero. Nell'industria alimentare viene utilizzata prevalentemente per la produzione di succhi e sciroppati.
VarietàModifica
Esistono diverse varietà:
- Williams, selezionata alla fine del Settecento in Inghilterra, dall'aspetto tondeggiante, di colore piuttosto uniforme e dalla buccia molto sottile, ha una polpa succosa ed è la più coltivata in Italia.
- Max Red Bartlett (o William rossa) è di media grandezza, con peduncolo breve, buccia liscia, giallastra, soffusa di rosso all'insolazione. Le William sono largamente utilizzate dall'industria per la preparazione di sciroppi e succhi.
- Decana, selezionata in Francia all'inizio dell'Ottocento, è tondeggiante con buccia giallo-verde e striature rossastre alla maturazione. La sua polpa è dolce, gustosa e compatta, ben si presta alla cottura, in particolare alla preparazione di marmellate e succhi di frutta.
- Abate Fétel, di origini francesi, è grande, con collo allungato, carnoso alla base. La buccia è giallastra e ruvida, parzialmente rugginosa. La polpa è giallo pallido, si scioglie in bocca, molto succosa, zuccherina e aromatica. È gustosa e dissetante. Vicino alla base del torsolo ci sono dei semi marroni e lucidi.
- Kaiser o Imperatore Alessandro originaria della Francia, in Italia condivide con la Abate Fetél il quarto posto in ordine di importanza. Il frutto è calebassiforme di un color tabacco completamente rugginoso. La polpa è bianco giallastra, consistente, appena granulosa, succosa, dolce-acidula, aromatica.
- Conference, di origini inglesi, si è diffusa in Italia intorno al 1950. Il frutto è di dimensioni medie, piriforme, con peduncolo lungo, La buccia è giallo-verde e rugginosa. La polpa è bianco avorio, molto succosa, dolce e aromatica.
- Spinella. Il frutto è di media grandezza, di forma piriforme tozza, con peduncolo lungo. La buccia a maturazione, si presenta gialla sfacciata di rosso carminio con abbondante punteggiatura. La polpa è compatta, ricca di noduli, dolce, poco succosa, tannica; vengono quindi utilizzate prevalentemente cotte o nella preparazione del vino cotto per arricchire il mosto di zuccheri e tannini. Il peduncolo è robusto e molto lungo. Le foglie sono lanceolate od ovate, coriacee, lembo leggermente ondulato, picciolo lungo. L'albero è alto con portamento assurgente, molto produttivo. I frutti si raccolgono in ottobre-novembre e si conservano fino marzo-aprile appesi in reste. La medicina popolare attribuisce a questi frutti proprietà astringenti e rinfrescanti.
- Nashi. Questa varietà di pera è rotonda, verde e con sfumature color terra.
- Pera coscia
- Pera ercolina
- Pera cocomerina
- Pera dell'Emilia-Romagna
- Pera mantovana
- Pera nobile
- Passacrassana
- Pera picciola del Monte Amiata: varietà di pera autoctona del Monte Amiata, in particolare dei comuni di Abbadia San Salvatore e, parzialmente, Vivo d'Orcia, dall'aspetto tondo e piccolo (da cui il nome) e praticamente inesistente nel resto d'Italia.[1] La presenza di questo albero è segnalata soltanto sopra una determinata altitudine, in un areale limitato alla fascia preboschiva posta a circa 800 m s.l.m.
- Pera Madernassa: originaria del cuneese, da cuocere.
- Pera Martin Sec.
- Pera Alexandrine Douillard.
- Pera signora o signura, era la più diffusa nella zona della Valle del Sinni oggi a rischio estinzione riconosciuta come presidio slow food Una pera piccola, di peso variabile da 35 a 60 grammi, di colore giallo alla raccolta e screziature rosso intenso che si sviluppano sull’epidermide con la sovramaturazione, polpa bianca, molto profumata a maturazione.
ProduzioneModifica
Nazione | Produzione (tonnellate) |
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Cina | 16.078.000 |
Stati Uniti | 730.740 |
Italia | 716.821 |
Argentina | 565.697 |
Turchia | 519.451 |
Paesi Bassi | 402.000 |
Sudafrica | 397.555 |
Belgio | 369.506 |
Spagna | 332.319 |
India | 318.000 |
Totale mondiale | 23.733.772 |
Fonte: UN Food and Agriculture Organization (FAO)[2] |
NoteModifica
- ^ COSA È LA PERA PICCIOLA, su perapicciola.wordpress.com, 13 marzo 2012. URL consultato il 4 agosto 2016.
- ^ " Production by FAO
Voci correlateModifica
- Aceto di pere
- Birnenhonig (cosiddetto "Miele di pere")
- Pere al vino
- Torta di pere
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni sulle pere
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «pera»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulle pere
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Pera, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- AA.VV., Il pero, coordinamento scientifico di C. Fideghelli, Coltura & Cultura (www.colturaecultura.it Archiviato il 26 aprile 2014 in Internet Archive.)
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 14168 · BNE (ES) XX529504 (data) · NDL (EN, JA) 00568046 |
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