La pera Martin Sec è un'antica cultivar di pera parte dell'Arca del Gusto di Slow food[1] e prodotto tradizionale piemontese (P.A.T.), segnalata tra le "Pere tradizionali cuneesi adatte alla cottura".[2]

Pera Martin Sec
Pera Martin Sec illustrata da Jean Henri Jaume Saint-Hilaire (1772 – 1845)
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
RiconoscimentoP.A.T.

Storia modifica

Il pero di Martin Sec è rustico e un tempo era coltivato per la sua robustezza. I primi documenti che attestano la sua presenza in Francia sono del XVI secolo: nel 1530 venne censita da C. Estienne.[3] Dopo un lungo periodo di abbandono sta vivendo["sta vivendo" quando? adesso? nel 2006?] una riscoperta.[4]

Caratteristiche modifica

La Martin Sec ha forma piriforme, è di piccola pezzatura e dalla buccia sottile, marrone e con faccia arrosata dal sole. La polpa è gialla-crema e leggermente granulosa, croccante e soda.[5] Il sapore è dolce e aromatico.[2]

È un prodotto tardivo, tanto che il nome di questa varietà in francese è Martin Sec d'Hiver: in realtà, la raccolta si svolge solitamente da metà ottobre a metà novembre, ma il frutto matura durante la conservazione in fruttaio. Il frutto è utilizzabile da cuocere a partire da due settimane dalla raccolta, in generale matura tra dicembre e fine aprile in fruttaio.[2][5][6]

Di produttività media, è molto resistente ai parassiti e ha come impollinatori la pera Williams, e la Butirra Clairgeau.[7]

Questa varietà è sensibile alla ticchiolatura.[7]

Diffusione modifica

È una pera che si trova lungo l'arco alpino, tra vallate e aree pedemontane.[8]

In Italia è diffusa soprattutto in Trentino[6] e in Piemonte: nel saluzzese, nel monregalese e prevalentemente nel cuneese[8], nel Parco delle Alpi Marittime, soprattutto in Valle Vermenagna, nella Valle Gesso e nella Valle Stura.[5].

Cucina modifica

Questa pera è ottima per la cottura, al forno o bollita, e da alcuni è considerata addirittura la miglior varietà di pera da cuocere in assoluto[3]: viene usata nella cucina tradizionale piemontese per la preparazione di timballi e cognà, confetture o nella tipica ricetta delle pere al vino rosso.

Sinonimi modifica

Martin Sech, Marteun Seque, Martin sec d'hiver, Cannellino, Cavicchione, Garofala, Garofolino, De Saint Martin, Roggia, Rousselet d'hiver.[8]

Note modifica

  1. ^ Pera Martin Sec - Italia - Frutta - Arca del Gusto - Fondazione Slow Food per la biodiversità ONLUS[collegamento interrotto]
  2. ^ a b c Piemonte Agri - Prodotto Pere Tradizionali Cuneesi Adatte Alla Cottura[collegamento interrotto]
  3. ^ a b Consorzio per la valorizzazione e la tutela della Cögnà di Narzole, Pera Martin Secco Archiviato il 31 dicembre 2011 in Internet Archive.
  4. ^ AA.VV., Alla scoperta dei prodotti valdostani. Dalla tradizione ai DOP e DOC, a cura di Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali, Quart (AO), Musumeci, p. 58.
  5. ^ a b c Atlante dei Prodotti Tipici nei Parchi - Parco Regionale delle Alpi Marittime - Frutta
  6. ^ a b Provincia Autonoma di Trento, Atlante de prodotti tradizionali trentini, 4ª ed., 2004, cit. in Pere antiche trentine[collegamento interrotto].
  7. ^ a b Vecchie varietà > Pero
  8. ^ a b c Pere tradizionali cuneesi Archiviato il 1º dicembre 2012 in Internet Archive.

Voci correlate modifica

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