Pessina Cremonese

comune italiano

Pessina Cremonese (La Pesìna in dialetto cremonese[4]) è un comune italiano di 563 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.

Pessina Cremonese
comune
Pessina Cremonese – Stemma
Pessina Cremonese – Bandiera
Pessina Cremonese – Veduta
Pessina Cremonese – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Cremona
Amministrazione
SindacoEster Stanga (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°11′N 10°15′E / 45.183333°N 10.25°E45.183333; 10.25 (Pessina Cremonese)
Altitudine42 m s.l.m.
Superficie22,02 km²
Abitanti563[1] (31-12-2021)
Densità25,57 ab./km²
FrazioniMonticelli Ripa d'Oglio, Cà de' Ferrari, Gerazza, Sant'Antonio d'Anniata, Stilo de' Mariani, Villarocca
Comuni confinantiCappella de' Picenardi, Gabbioneta-Binanuova, Isola Dovarese, Ostiano, Pescarolo ed Uniti, Torre de' Picenardi, Volongo
Altre informazioni
Cod. postale26030
Prefisso0372
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT019070
Cod. catastaleG504
TargaCR
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 389 GG[3]
Nome abitantipessinesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pessina Cremonese
Pessina Cremonese
Pessina Cremonese – Mappa
Pessina Cremonese – Mappa
Posizione del comune di Pessina Cremonese nella provincia di Cremona
Sito istituzionale

Storia modifica

La denominazione di Pessina (come quella di altri centri quali Pescarolo, Pescate, Peschiera, Pescina, ecc) ricorda come in tempi più lontani questa zona fosse in parte occupata da acque stagnanti e paludose, ricche però di pesci.

Questa zona era infatti anticamente paludosa, ma venne completamente bonificata verso la metà del secolo scorso per volontà del cavaliere Pietro Baroli, podestà di Cremona che risanò il terreno di natura argilloso-calcarea facendo scavare fossati e canali di scolo; oggi la campagna è coltivata a foraggio, prato e granoturco.

Un tempo il territorio era rinomato per la produzione di bozzoli e numerosissimi erano, quindi, i gelsi. Considerevole è infine, in questo comune prettamente rurale, l’allevamento dei bovini da latte, specialmente se confrontato con quello dei paesi vicini, facenti parte della golena del fiume Oglio.

Il comune risulta oggi costituito da un insieme di piccoli paesi posti a breve distanza l’uno dall’altro, tutti più o meno di poca o nessuna importanza: Pessina, il capoluogo, Monticelli ripa d’Oglio, Stilo de’ Mariani, Villarocca e S. Antonio; nonostante la notevole vicinanza, ognuno di questi agglomerati vanta una propria origine ed una propria vicenda storica.

Nel 2010 il sindaco di Pessina Cremonese, Dalido Malaggi, ha fatto installare cartelli con scritto "comune libero da pregiudizi razziali" oltre che la vincita della menzione speciale del Premio Regionale per la Pace del 2010[5] consegnato dalla regione Lombardia[6].

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 agosto 1952.[7]

«Campo di cielo, al castello di rosso, torricellato di uno, merlato alla guelfa, aperto e torricellato del campo, fondato su pianura di verde, accostato, nel canton destro del capo, da tre spighe d'oro, annodate al gambo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Chiesa Parrocchiale modifica

La chiesa parrocchiale di Pessina è intitolata a S. Giorgio Martire e fu eretta sul finire del XIX secolo dall’architetto Tancredi Venturini, del quale si ricordano le chiese di Pugnolo (frazione di Cella Dati) e di Pescarolo sempre in stile lombardo-gotico. Sulla facciata a capanna di rossi mattoni a vista spiccano il grande rosone e una serie di sette piatti in ceramica verde che sottolineano gli spioventi del tetto.

Tempio Sikh modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib.

Il 21 agosto 2011 è stato inaugurato in via Madre Teresa di Calcutta un tempio sikh d'Europa alla presenza del sindaco e di diverse autorità tra cui il console dell'India in Italia. La costruzione è stata progettata dall'architetto Giorgio Mantovani e si estende su 2.352 m², oltre ad essere alta quindici metri ed essere in grado di ospitare 500 fedeli. È costata 1.300.000 , finanziati sia tramite un mutuo acceso presso la Banca Agricola Mantovana sia grazie alle offerte dei fedeli. Il tempio fa parte della comunità Gurdwara Sri Guru Kalgidhar Sahib[8][9].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[10]

Infrastrutture e trasporti modifica

Tra il 1927 e il 1955 le frazioni Sant'Antonio Negri e Monticelli Ripa d'Oglio erano servite rispettivamente da una stazione e da una fermata della tranvia Cremona-Asola, gestita in ultimo dalla società Tramvie Provinciali Cremonesi[11].

Amministrazione modifica

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 485, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Cartello a Pessina Cremonese, su pasquinoweb.files.wordpress.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2016).
  6. ^ Il Premio per la Pace, su regione.lombardia.it. URL consultato il 21 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  7. ^ Pessina Cremonese, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 novembre 2023.
  8. ^ Un po' d'India a Pessina Cremonese: inaugurato il tempio sikh più grande d'Europa
  9. ^ Cremona, inaugurato tempio sikh
  10. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. ^ Mario Albertini e Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª edizione, Editrice Turris, Cremona, 1994. ISBN 88-85635-89-X.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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