Phallus impudicus

specie di fungo della famiglia Phallaceae

Il Phallus impudicus L. 1753, è sicuramente il fungo più conosciuto della curiosa famiglia delle Phallaceae essenzialmente per due motivi:

  1. per via della sua particolare forma fallica;
  2. perché emana un caratteristico e pungente odore cadaverico che può essere avvertito anche a diversi metri di distanza.
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Phallus impudicus
Phallus impudicus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Funghi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Phallales
Famiglia Phallaceae
Genere Phallus
Specie P. impudicus
Nomenclatura binomiale
Phallus impudicus
L., 1753
Phallus impudicus
Caratteristiche morfologiche
Cappello
cilindrico
Imenio
liscio
Lamelle
no
Sporata
oliva
Velo
volva
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile
Phallus impudicus L., Species Plantarum: 1178 (1753)

L'odore sgradevole viene emanato da una gleba mucillaginosa contenente le spore che è ubicata sulla parte superiore del carpoforo; il suo scopo è quello di attirare su di sé mosche ed altri insetti che ne resteranno imbrattati e che, di conseguenza, diffonderanno le spore del fungo anche a grande distanza dal luogo di origine.

Descrizione della specie modifica

Corpo fruttifero modifica

A forma di ovetto, inizialmente avvolto dalla volva chiusa, di colore bianco, poi aperta, liberando un gambo cilindrico, vuoto, spugnoso, bianco, forato alla sommità (uno pseudo-cappello), con superficie esterna alveolata, ricoperta da glutina (gleba) giallo-verde, poi verde-oliva scuro deliquescente e maleodorante.
Spesso raggiunge dimensioni considerevoli, fino a 30 cm di lunghezza.
La gleba, come già detto, è preda degli insetti che col tempo l'asportano completamente, lasciando la sommità traforata scoperta; quest'ultima può ricordare, alla lontana, il favo di una spugnola.

Il meccanismo di propagazione è identico a quello di altre specie e generi vicini, ad esempio il Clathrus ruber.

 
In evidenza la gleba deliquescente
 
E. Gilg and K. Schumann, Das Pflanzenreich. Hausschatz des Wissens, ca. 1900

Carne modifica

Fragile, bianca, fetida.

  • Odore: all'inizio gradevole e vanigliato ma dopo i primi istanti cadaverico, insopportabile, percepibile anche a distanza di parecchi metri, "rafanoide" intenso allo stato di ovolo, alla sezione.
  • Sapore: fungino gradevole (sempre allo stato di ovolo, privato del peridio).

Spore modifica

Giallo-verdognole in massa, 3,5 x 1,5-2,5 µm, ellissoidali.

Habitat modifica

Fruttifica nelle stagioni calde e piovose, su terreni umidi nei boschi misti o nei giardini.

Commestibilità modifica

Non commestibile, poco invitante.

In alcuni paesi del nord Europa viene raccolto e consumato allo stato di ovolo ma privato del peridio, quando ancora non possiede l'odore nauseante che lo contraddistingue quando è sviluppato.

Specie simili modifica

  • Phallus hadriani, che però presenta gleba più scura e volva color rosa oppure vinata.

Etimologia modifica

Dal latino impudicus, impudico, per la sua forma fallica.

Sinonimi e binomi obsoleti modifica

  • Dictyophora duplicata sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Dictyophora indusiata sensu auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Hymenophallus togatus Kalchbr., Ungar. Akad. Wiss. 13(8): 6 (1884)
  • Ithyphallus impudicus (L.) Fr., Lich. Mexique 4: 42 (1886)
  • Morellus impudicus (Pers.) Eaton, Manual of Botany for the Northern and Middle States 2 ed.: 324 (1818)
  • Phallus foetidus Sowerby, Coloured figures of English Fungi or Mushrooms (London) 3: tab. 329 (1801)
  • Phallus impudicus f. togatus (Kalchbr.) Quél., 15(2): 488 (1887)
  • Phallus impudicus var. indusiatus sensu auct. brit.
  • Phallus impudicus var. togatus (Kalchbr.) Costantin & L.M. Dufour, Nouv. Fl. Champ., Edn 2: 288 (1895)

Influenza culturale modifica

Il phallus impudicus è citato ne La montagna incantata (Der Zauberberg) dello scrittore tedesco Thomas Mann. In particolare, il dottor Krokowski, che si occupa principalmente di psicoanalisi, ne parla in una delle sue conferenze:

«E Krokowski aveva parlato di un fungo, famoso nell'antichità classica per la sua forma e per le virtù che gli erano attribuite... uno spugnolo nel cui nome latino ricorre l'aggettivo impudicus e la sua forma ricorda l'amore, l'odore invece la morte. L'impudicus infatti effonde un caratteristico odore di cadavere, quando dal cappello a campana gli sgocciola il muco tenace, verdastro, che lo copre ed è il diffusore delle spore. E fino ad oggi gli ignoranti lo considerano un afrodisiaco.»

Galleria d'immagini modifica

Bibliografia modifica

Nomi comuni modifica

  • Satirione
  • (EN) Stinkhorn (corno del fetore)

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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