Piazza delle Cinque Lune

film del 2003 diretto da Renzo Martinelli
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Piazza delle Cinque Lune è un film del 2003 scritto e diretto da Renzo Martinelli. È ispirato al rapimento e omicidio dello statista italiano Aldo Moro[1] da parte del gruppo terroristico delle Brigate Rosse, di cui il film propone una possibile ricostruzione all'interno di una vicenda di fantasia.

Piazza delle Cinque Lune
Il giudice Saracini in Piazza delle Cinque Lune
Titolo originalePiazza delle Cinque Lune
Paese di produzioneItalia, Regno Unito
Anno2003
Durata123 min
Generedrammatico, poliziesco, storico
RegiaRenzo Martinelli
SoggettoRenzo Martinelli, Fabio Campus
SceneggiaturaRenzo Martinelli, Fabio Campus
ProduttoreMichael Cowan, Giuseppe Giglietti, Pete Maggi, Renzo Martinelli, Jason Piette, Pietro Dioni, Rita Filippin
Produttore esecutivoAlex Marshall, James Simpson
FotografiaBlasco Giurato
MontaggioMassimo Quaglia
Effetti specialiDavid Bush
MusichePaolo Buonvino
ScenografiaFranco Vanorio
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Trama modifica

«Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi.»

Al giudice Rosario Saracini, procuratore capo di Siena che sta per andare in pensione, viene recapitata una vecchia pellicola in formato Super 8, girata diversi anni prima. Sono le immagini del rapimento di Aldo Moro avvenuto in via Fani, a Roma, nel 1978. Il giudice rivela il suo segreto alla collega Fernanda e alla sua guardia del corpo Branco. I tre, appassionatamente, ricostruiscono le fasi del rapimento. Branco nota nel filmato della strage un signore che indossa un impermeabile. A Milano il giudice fa ingrandire le immagini e così si riesce a vederne il viso. Nell'immagine si riconosce Camillo Guglielmi, un colonnello del SISMI, che apparteneva alla struttura clandestina militare Gladio.

Vengono svolte nuove indagini da Fernanda sul covo delle Brigate Rosse di via Gradoli. Emergono altre anomalie: i tre comitati costituiti da Cossiga, con i membri tutti affiliati alla P2 e il collegamento con i servizi segreti americani. Durante le indagini i figli di Fernanda scompaiono, ma Branco li riporta a casa. Altri strani eventi accadono. Sempre Fernanda perde il marito in un incidente in cui sono coinvolti anche i figli. Il giudice, dopo il funerale, è in auto con Branco e un velivolo sparge sull'automobile un gas tossico. I due scampano all'attentato.

Il giudice, dopo una telefonata del procuratore capo della Repubblica, va a Roma per un appuntamento in Piazza delle Cinque Lune[2].

Sale le scale e arriva davanti a una porta dove c'è scritto: Immobiliare Domino. Nella stanza Rosario trova Branco con altre persone. Capisce come la guardia del corpo sia un traditore, il cui compito era quello di spiare le indagini e impossessarsi di tutti i documenti del "Memoriale Moro"[3].

Il film si conclude con una ripresa, che partendo da Piazza delle Cinque Lune allarga dall'alto fino a inquadrare tutta Roma. Il dedalo di strade e vicoli della capitale viene evidenziato in bianco, come a formare una grande ragnatela. Al centro: l'edificio di partenza. Compare sovrimpresso un famoso aforisma di Solone: "La giustizia è come una tela di ragno[4]: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi".

I titoli di coda sono accompagnati dall'immagine di Luca Moro. Il nipote di Aldo Moro suona alla chitarra la canzone: Maledetti Voi (Signori del Potere). Sullo sfondo corrono le immagini del nonno Aldo mentre giocava con Luca, all'epoca ancora bambino.

Coincidenze con vicende reali modifica

La confessione del misterioso ex BR malato terminale avrebbe, per certi versi, anticipato alcune vicende avvenute alcuni anni dopo l'uscita del film.

Nel 2009 il ritrovamento di una lettera, portata alla luce da un ex ispettore di polizia; in essa riferimenti ai misteriosi uomini a bordo di una moto Honda legati ai servizi segreti. Il mittente affermava di essere stato un ex agente segreto, coinvolto nel caso Moro, al servizio del colonnello Guglielmi, uomo del SISMI. La presenza dello stesso Guglielmi, dichiarata come "casuale", fu realmente accertata nelle vicinanze dell'agguato di via Fani già nel 1991[5][6]. Il regista Renzo Martinelli affermò che difficilmente l'uomo poteva essere stato suggestionato dal suo film e come, a suo avviso, si trattasse di una pista realmente possibile[7][8].

Nei titoli di testa viene indicata la collaborazione come consulente storico di Sergio Flamigni, che fece parte della Commissione d'inchiesta parlamentare sul caso Moro , che ha fornito verosimilmente la sua interpretazione per la ricostruzione dei fatti presente nel film[4].

Note modifica

  1. ^ Paolo Cucchiarelli, Morte di un presidente. Quello che né lo Stato né le BR hanno mai raccontato sulla prigionia e l'assassinio di Aldo Moro, Milano, Ponte alle Grazie, 2016, ISBN 978-88-6220-012-7.
  2. ^ Si tratta della piazza che, sul lato che dà su piazza Navona, ha ospitato uffici della Democrazia Cristiana fino ai primi anni novanta, a partire dalla sede del settimanale di partito La Discussione. Attualmente l'edificio è di proprietà del Senato della Repubblica.
  3. ^ Renzo Martinelli e Fabio Campus, Piazza delle Cinque Lune: il thriller del caso Moro, Roma, Gremese, 2003, p. 138, ISBN 88-8440-251-4.
  4. ^ a b L'allusione agli opposti schieramenti (filoamericano e filosovietico) interni alla DC, che sarebbero stati all'origine o tra le concause della scelta della vittima delle Brigate Rosse, è resa più evidente dal fatto che la sceneggiatura del film attinge al libro di Sergio Flamigni La tela del ragno.
  5. ^ Caso Moro, nuovo colpo di scena: il pg accusa di concorso in omicidio il superconsulente Usa di Cossiga, su repubblica.it, 12 novembre 2014. URL consultato il 18 settembre 2020.
  6. ^ Fabrizio Colarieti, Sequestro Moro, i sospetti sui servizi in otto punti, su lettera43.it, 27 dicembre 2015. URL consultato il 18 settembre 2020.
  7. ^ Il precedente-fotocopia nel film «Piazza delle Cinque Lune», in Il Tempo, 26 Marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2018).
  8. ^ "La nuova verità del caso Moro? Era già raccontata nel mio film", in Il Tempo, 27 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2018).

Collegamenti esterni modifica